Una parte del kernel, lo \textit{scheduler}, si occupa di stabilire, ad
intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo delle priorità, quale
-``processo'' deve essere posto in esecuzione (il cosiddetto
-\textit{preemptive scheduling}). Questo verrà comunque eseguito in modalità
-protetta; quando necessario il processo potrà accedere alle risorse hardware
-soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema che restituiranno il
-controllo al kernel.
+``processo'' deve essere posto in esecuzione (il cosiddetto \textit{preemptive
+ scheduling}\index{preemptive scheduling}). Questo verrà comunque eseguito in
+modalità protetta; quando necessario il processo potrà accedere alle risorse
+hardware soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema che
+restituiranno il controllo al kernel.
La memoria viene sempre gestita dal kernel attraverso il meccanismo della
\textsl{memoria virtuale}\index{memoria virtuale}, che consente di assegnare a
corretto parlare di un sistema GNU/Linux: da solo il kernel è assolutamente
inutile; quello che costruisce un sistema operativo utilizzabile è la presenza
di tutta una serie di librerie e programmi di utilità (che di norma sono
-quelli realizzati dal progetto GNU della Free Softwae Foundation) che
+quelli realizzati dal progetto GNU della Free Software Foundation) che
permettono di eseguire le normali operazioni che ci si aspetta da un sistema
operativo.
L'utente e il gruppo sono identificati da due numeri (la cui corrispondenza ad
un nome espresso in caratteri è inserita nei due file \file{/etc/passwd} e
\file{/etc/groups}). Questi numeri sono l'\textit{user identifier}, detto in
-breve \acr{uid}, e il \textit{group identifier}, detto in breve \acr{gid}, che
-sono quelli che poi vengono usati dal kernel per identificare l'utente.
+breve \textsl{userid}, ed indicato dall'acronimo \acr{uid}, e il \textit{group
+ identifier}, detto in breve \textsl{groupid}, ed identificato dall'acronimo
+\acr{gid}, e sono quelli che vengono usati dal kernel per identificare
+l'utente.
In questo modo il sistema è in grado di tenere traccia per ogni processo
dell'utente a cui appartiene ed impedire ad altri utenti di interferire con
Ma gli standard POSIX non si limitano alla standardizzazione delle funzioni di
libreria, e in seguito sono stati prodotti anche altri standard per la shell e
i comandi di sistema (1003.2), per le estensioni realtime e per i thread
-(1003.1d e 1003.1c) e vari altri.
+(1003.1d e 1003.1c) e vari altri. In \tabref{tab:intro_posix_std} si è
+riportata una classificazione sommaria dei principali documenti prodotti, e di
+come sono identificati fra IEEE ed ISO; si tenga conto inoltre che molto
+spesso si usa l'estensione IEEE anche come aggiunta al nome POSIX (ad esempio
+si può parlare di POSIX.4 come di POSIX.1b).
+
+Si tenga presente però che nuove specificazioni e proposte di
+standardizzazione si aggiungono continuamente, mentre le versioni precedenti
+vengono riviste; talvolta poi i riferimenti cambiamo nome, per cui anche solo
+seguire le denominazioni usate diventa particolarmente faticoso; una pagina
+dove si possono recuperare varie (e di norma piuttosto intricate) informazioni
+è: \href{http://www.pasc.org/standing/sd11.html}
+{http://www.pasc.org/standing/sd11.html}.
+
+
+\begin{table}[htb]
+ \centering
+ \begin{tabular}[c]{|l|l|l|l|}
+ \hline
+ \textbf{Standard} & \textbf{IEEE} & \textbf{ISO} & \textbf{Contenuto} \\
+ \hline
+ \hline
+ POSIX.1 & 1003.1 & 9945-1& Interfacce di base \\
+ POSIX.1a& 1003.1a& 9945-1& Estensioni a POSIX.1 \\
+ POSIX.2 & 1003.2 & 9945-2& Comandi \\
+ POSIX.3 & 2003 &TR13210& Metodi di test \\
+ POSIX.4 & 1003.1b & --- & Estensioni real-time \\
+ POSIX.4a& 1003.1c & --- & Threads \\
+ POSIX.4b& 1003.1d &9945-1& Ulteriori estensioni real-time \\
+ POSIX.5 & 1003.5 & 14519& Interfaccia per il linguaggio ADA \\
+ POSIX.6 & 1003.2c,1e& 9945-2& Sicurezza \\
+ POSIX.8 & 1003.1f& 9945-1& Accesso ai file via rete \\
+ POSIX.9 & 1003.9 & --- & Intercaccia per il Fortran-77 \\
+ POSIX.12& 1003.1g& 9945-1& Sockets \\
+ \hline
+ \end{tabular}
+ \caption{Elenco dei vari standard POSIX e relative denominazioni.}
+ \label{tab:intro_posix_std}
+\end{table}
+
+Benché l'insieme degli standard POSIX siano basati sui sistemi Unix essi
+definiscono comunque un'interfaccia di programmazione generica e non fanno
+riferimento ad una implementazione specifica (ad esempio esiste
+un'implementazione di POSIX.1 anche sotto Windows NT). Lo standard principale
+resta comunque POSIX.1, che continua ad evolversi; la versione più nota, cui
+gran parte delle implementazioni fanno riferimento, e che costituisce una base
+per molti altri tentativi di standardizzazione, è stata rilasciata anche come
+standard internazionale con la sigla ISO/IEC 9945-1:1996.
+
+Linux e le \acr{glibc} implementano tutte le funzioni definite nello standard
+POSIX.1, queste ultime forniscono in più alcune ulteriori capacità (per
+funzioni di \textit{pattern matching} e per la manipolazione delle
+\textit{regular expression}), che vengono usate dalla shell e dai comandi di
+sistema e che sono definite nello standard POSIX.2.
+
+Nelle versioni più recenti del kernel e delle librerie sono inoltre supportate
+ulteriori funzionalità aggiunte dallo standard POSIX.1c per quanto riguarda i
+\textit{thread} (vedi ...), e dallo standard POSIX.1b per quanto riguarda i
+segnali e lo scheduling real-time (\secref{sec:sig_real_time} e
+\secref{sec:proc_real_time}), la misura del tempo, i meccanismi di
+intercomunicazione (\secref{sec:ipc_posix}) e l'I/O asincrono
+(\secref{sec:file_asyncronous_io}).
-Benché lo standard POSIX sia basato sui sistemi Unix esso definisce comunque
-un'interfaccia di programmazione generica e non fa riferimento ad una
-implementazione specifica (ad esempio esiste un'implementazione di questo
-standard anche sotto Windows NT). Lo standard si è evoluto nel tempo, ed una
-versione più aggiornata (quella che viene normalmente denominata POSIX.1) è
-stata rilasciata come standard internazionale con la sigla ISO/IEC
-9945-1:1996.
-
-Le \acr{glibc} implementano tutte le funzioni definite nello standard POSIX.1,
-fornendo in più alcune ulteriori capacità (per funzioni di \textit{pattern
- matching} e per la manipolazione delle \textit{regular expression}), che
-usate dalla shell e dai comandi di sistema e che sono definite nello standard
-POSIX.2.
\subsection{Lo standard X/Open -- XPG3}
Queste estensioni sono state via via aggiunte al sistema nelle varie versioni
del sistema (BSD 4.2, BSD 4.3 e BSD 4.4) come pure in alcuni derivati
-commerciali come SunOS. Le \acr{glibc} provvedono tutte queste estensioni che
-sono state in gran parte incorporate negli standard successivi.
+commerciali come SunOS. Il kernel e le \acr{glibc} provvedono tutte queste
+estensioni che sono state in gran parte incorporate negli standard successivi.
\subsection{Lo standard System V}
trasferì il marchio Unix al consorzio X/Open; l'ultima versione di System V fu
la SVr4.2MP rilasciata nel Dicembre 93.
-Le \acr{glibc} implementano le principali funzionalità richieste da SVID che
-non sono già incluse negli standard POSIX ed ANSI C, per compatibilità con lo
-Unix System V e con altri Unix (come SunOS) che le includono. Tuttavia le
-funzionalità più oscure e meno utilizzate (che non sono presenti neanche in
-System V) sono state tralasciate.
+Linux e le \acr{glibc} implementano le principali funzionalità richieste da
+SVID che non sono già incluse negli standard POSIX ed ANSI C, per
+compatibilità con lo Unix System V e con altri Unix (come SunOS) che le
+includono. Tuttavia le funzionalità più oscure e meno utilizzate (che non sono
+presenti neanche in System V) sono state tralasciate.
Le funzionalità implementate sono principalmente il meccanismo di
intercomunicazione fra i processi e la memoria condivisa (il cosiddetto System