Le periferiche infine vengono viste in genere attraverso un'interfaccia
astratta che permette di trattarle come fossero file. secondo il concetto per
-cui \textit{everything is a file}, vedi \ref{sec:file_gen}, (questo non è vero
-per le interfacce di rete, ma resta valido il concetto generale che tutto il
-lavoro di accesso e gestione a basso livello è effettuato dal kernel), mentre
-ai programmi vengono fornite solo delle routine di interfacciamento; essendo
-l'argomento principale di cui tratteremo, di esse parleremo in abbondanza nei
-capitoli successivi.
+cui \textit{everything is a file}, vedi \ref{cha:files_intro}, (questo non è
+vero per le interfacce di rete, ma resta valido il concetto generale che tutto
+il lavoro di accesso e gestione a basso livello è effettuato dal kernel),
+mentre ai programmi vengono fornite solo delle routine di interfacciamento;
+essendo l'argomento principale di cui tratteremo, di esse parleremo in
+abbondanza nei capitoli successivi.
\section{User space e kernel space}
dell'utente a cui appartiene ed impedire ad altri utenti di interferire con
esso. Inoltre con questo sistema viene anche garantita una forma base di
sicurezza interna in quanto anche l'accesso ai file (vedi
-\ref{sec:file_perms}) è regolato da questo meccanismo di identificazione.
+\ref{sec:fileintr_access_ctrl}) è regolato da questo meccanismo di
+identificazione.
Un utente speciale del sistema è \textit{root}, il cui uid è zero. Esso
identifica l'amministratore del sistema, che deve essere in grado di fare