-In questa sezione prenderemo in esame alcune caratteristiche generali del
-sistema e gli standard adottati per le funzioni, i prototipi, gli errori, i
-tipi di dati.
-
-\subsection{Prototipi e puntatori}
-\label{sec:intro_function}
-
-\subsection{La misura del tempo in unix}
-\label{sec:intro_unix_time}
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-Storicamente i sistemi unix-like hanno sempre mantenuto due distinti valori
-per i tempi all'interno del sistema, chiamati rispettivamente \textit{calendar
- time} e \textit{process time}, secondo le definizioni:
-\begin{itemize}
-\item \textit{calendar time}: è il numero di secondi dalla mezzanotte del
- primo gennaio 1970, in tempo universale coordinato (o UTC, data che viene
- usualmente indicata con 00:00:00 Jan, 1 1970 (UTC) e chiamata \textit{the
- Epoch}). Viene chiamato anche GMT (Greenwich Mean Time) dato che l'UTC
- corrisponde all'ora locale di Greenwich. E' il tempo su cui viene mantenuto
- l'orologio del calcolatore, e viene usato ad esempio per indicare le date di
- modifica dei file o quelle di avvio dei processi. Per memorizzare questo
- tempo è stato riservato il tipo primitivo \func{time\_t}.
-\item \textit{process time}: talvolta anche detto tempo di CPU. Viene misurato
- in \textit{clock tick}, corripondenti al numero di interruzioni effettuate
- dal timer di sistema, e che per Linux sono ogni centesimo di secondo
- (eccetto per la piattaforma alpha). Il dato primitivo usato per questo tempo
- è \func{clock\_t}, inoltre la costante \macro{HZ} restituisce la frequenza
- di operazione del timer, e corrisponde dunque al numero di tick al secondo
- (Posix definisce allo stesso modo la costante \macro{CLK\_TCK}); questo
- valore può comunque essere ottenuto con \func{sysconf} (vedi
- \secref{sec:intro_limits}).
-\end{itemize}
-
-In genere si usa il \textit{calendar time} per tenere le date dei file e le
-informazioni analoghe che riguardano i tempi di ``orologio'' (usati ad esempio
-per i demoni che compiono lavori amministrativi ad ore definite, come
-\cmd{cron}). Di solito questo vene convertito automaticamente dal valore in
-UTC al tempo locale, utilizzando le opportune informazioni di localizzazione
-(specificate in \file{/etc/timezone}). E da tenere presente che questo tempo è
-mantenuto dal sistema e non corrisponde all'orologio hardware del calcolatore.
-
-Il \textit{process time} di solito si esprime in secondi e viene usato appunto
-per tenere conto dei tempi di esecuzione dei processi. Per ciascun processo il
-kernel tiene tre di questi tempi:
-\begin{itemize}
-\item \textit{clock time}
-\item \textit{user time}
-\item \textit{system time}
-\end{itemize}
-il primo è il tempo ``reale'' (viene anche chiamato \textit{wall clock time})
-dall'avvio del processo, e misura il tempo trascorso fino alla sua
-conclusione; chiaramente un tale tempo dipede anche dal carico del sistema e
-da quanti altri processi stavano girando nello stesso periodo. Il secondo
-tempo è quello che la CPU ha speso nell'esecuzione delle istruzioni del
-processo in user space. Il terzo è il tempo impiegato dal kernel per eseguire
-delle system call per conto del processo medesimo (tipo quello usato per
-eseguire una \func{write} su un file). In genere la somma di user e system
-time viene chiamato \textit{CPU time}.
+In questa sezione faremo una breve panoramica relativa ai vari standard che
+nel tempo sono stati formalizzati da enti, associazioni, consorzi e
+organizzazioni varie al riguardo del sistema o alle caratteristiche che si
+sono stabilite come standard di fatto in quanto facenti parte di alcune
+implementazioni molto diffuse come BSD o SVr4.
+
+Ovviamente prenderemo in considerazione solo gli aspetti riguardanti
+interfacce di programmazione e le altre caratteristiche di un sistema
+unix-like ed in particolare a come e in che modo essi sono supportati da
+GNU/Linux (sia per quanto riguarda il kernel che le \acr{glibc}).
+