\textit{system call} sono poi state codificate da vari standard, che
esamineremo brevemente in sez.~\ref{sec:intro_standard}.
-Normalmente ciascuna chiamata al sistema fornita dal kernel viene associata ad
-una funzione con lo stesso nome definita all'interno della libreria
+Normalmente ciascuna \textit{system call} fornita dal kernel viene associata
+ad una funzione con lo stesso nome definita all'interno della libreria
fondamentale del sistema, quella che viene chiamata \textsl{Libreria Standard
del C} (\textit{C Standard Library}) in ragione del fatto che il primo
kernel Unix e tutti i programmi eseguiti su di esso vennero scritti in C,
-usando le librerie di questo linguaggio. Questa libreria, oltre alle
-interfacce delle \textit{system call}, contiene anche tutta una serie di
-ulteriori funzioni di utilità che vengono comunemente usate nella
-programmazione e sono definite nei vari standard che documentano le interfacce
-di programmazione di un sistema unix-like.
-
-Questo concetto è importante da tener presente perché programmare in Linux
-significa anzitutto essere in grado di usare le funzioni fornite dalla
-\textsl{Libreria Standard del C}, in quanto né il kernel, né il linguaggio C
-implementano direttamente operazioni ordinarie come l'allocazione dinamica
-della memoria, l'input/output bufferizzato sui file o la manipolazione delle
-stringhe, che sono comunemente usate da qualunque programma.
+usando le librerie di questo linguaggio. In seguito faremo riferimento alle
+funzioni di questa libreria che si interfacciano alle \textit{system call}
+come ``\textsl{funzioni di sistema}''.
+
+Questa libreria infatti, oltre alle interfacce delle \textit{system call},
+contiene anche tutta una serie di ulteriori funzioni di utilità che vengono
+comunemente usate nella programmazione e sono definite nei vari standard che
+documentano le interfacce di programmazione di un sistema unix-like. Questo
+concetto è importante da tener presente perché programmare in Linux significa
+anche essere in grado di usare le funzioni fornite dalla \textsl{Libreria
+ Standard del C}, in quanto né il kernel, né il linguaggio C implementano
+direttamente operazioni ordinarie come l'allocazione dinamica della memoria,
+l'input/output bufferizzato sui file o la manipolazione delle stringhe, la
+matematica in virgola mobile, che sono comunemente usate da qualunque
+programma.
Tutto ciò mette nuovamente in evidenza il fatto che nella stragrande
maggioranza dei casi si dovrebbe usare il nome GNU/Linux in quanto una parte
\conffile{/etc/passwd} e \conffile{/etc/group}.\footnote{in realtà negli
sistemi più moderni, come vedremo in sez.~\ref{sec:sys_user_group} queste
informazioni possono essere mantenute, con l'uso del
- \itindex{Name~Service~Switch} \textit{Name Service Switch}, su varie
+ \itindex{Name~Service~Switch~(NSS)} \textit{Name Service Switch}, su varie
tipologie di supporti, compresi server centralizzati come LDAP.} Questi
identificativi sono l'\textit{user identifier}, detto in breve
\textsl{user-ID}, ed indicato dall'acronimo \ids{UID}, e il \textit{group
\index{mount~point} \textit{mount point}. Questo comunque avverrà sempre in
un secondo tempo, in genere a cura dei programmi eseguiti nella procedura di
inizializzazione del sistema, grazie alle funzioni che tratteremo in
-sez.~\ref{sec:sys_file_config}.
+sez.~\ref{sec:filesystem_mounting}.
\subsection{La risoluzione del nome di file e directory}
sta in cima all'albero, essa viene indicata semplicemente con il
\textit{pathname} \file{/}.
-\itindbeg{pathname!resolution}
+\itindbeg{pathname~resolution}
Un file può essere indicato rispetto ad una directory semplicemente
specificandone il nome, il manuale della \acr{glibc} chiama i nomi contenuti
alla radice stessa.
\itindend{pathname}
-\itindend{pathname!resolution}
+\itindend{pathname~resolution}
\subsection{I tipi di file}
Le funzionalità implementate sono principalmente il meccanismo di
intercomunicazione fra i processi e la memoria condivisa (il cosiddetto System
V IPC, che vedremo in sez.~\ref{sec:ipc_sysv}) le funzioni della famiglia
-\func{hsearch} e \func{drand48}, \func{fmtmsg} e svariate funzioni
+\funcm{hsearch} e \funcm{drand48}, \funcm{fmtmsg} e svariate funzioni
matematiche.
a 64 bit nelle funzioni di gestione dei file (non supportati in certi
sistemi), caratterizzate dal suffisso \texttt{64} aggiunto ai vari nomi di
tipi di dato e funzioni (come \type{off64\_t} al posto di \type{off\_t} o
- \func{lseek64} al posto di \func{lseek}).
+ \funcm{lseek64} al posto di \func{lseek}).
Le funzioni di questa interfaccia alternativa sono state proposte come una
estensione ad uso di transizione per le \textit{Single UNIX Specification},
Le funzioni di libreria che vengono messe sotto controllo quando questa
funzionalità viene attivata sono, al momento della stesura di queste note,
- le seguenti: \func{memcpy}, \func{mempcpy}, \func{memmove}, \func{memset},
- \func{stpcpy}, \func{strcpy}, \func{strncpy}, \func{strcat}, \func{strncat},
- \func{sprintf}, \func{snprintf}, \func{vsprintf}, \func{vsnprintf}, e
- \func{gets}.
+ le seguenti: \funcm{memcpy}, \funcm{mempcpy}, \funcm{memmove},
+ \funcm{memset}, \funcm{stpcpy}, \funcm{strcpy}, \funcm{strncpy},
+ \funcm{strcat}, \funcm{strncat}, \func{sprintf}, \func{snprintf},
+ \func{vsprintf}, \func{vsnprintf}, e \func{gets}.
La macro prevede due valori, con \texttt{1} vengono eseguiti dei controlli
di base che non cambiano il comportamento dei programmi se si richiede una