(e non possono accedere direttamente alle zone di memoria riservate o alle
porte di input/output).
-Una parte del kernel, lo \textit{scheduler}\index{\textit{scheduler}}, si
-occupa di stabilire, ad intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo
-delle priorità, quale ``\textsl{processo}'' deve essere posto in esecuzione
-(il cosiddetto \textit{preemptive
- scheduling}\index{\textit{preemptive~scheduling}}). Questo verrà comunque
+Una parte del kernel, lo \textit{scheduler}\itindex{scheduler}, si occupa di
+stabilire, ad intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo delle
+priorità, quale ``\textsl{processo}'' deve essere posto in esecuzione (il
+cosiddetto \textit{prehemptive
+ multitasking}\itindex{prehemptive~multitasking}). Questo verrà comunque
eseguito in modalità protetta; quando necessario il processo potrà accedere
alle risorse hardware soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema
che restituiranno il controllo al kernel.
in sez.~\ref{sec:sys_user_group} queste informazioni possono essere
mantenute, con l'uso del \textit{Name Service Switch}, su varie tipologie di
supporti, compresi server centralizzati come LDAP.}
-\index{\textit{Name~Service~Switch}} Questi numeri sono l'\textit{user
- identifier}, detto in breve \textsl{user-ID}, ed indicato dall'acronimo
-\acr{uid}, e il \textit{group identifier}, detto in breve \textsl{group-ID},
-ed identificato dall'acronimo \acr{gid}, e sono quelli che vengono usati dal
-kernel per identificare l'utente.
+\itindex{Name~Service~Switch} Questi numeri sono l'\textit{user identifier},
+detto in breve \textsl{user-ID}, ed indicato dall'acronimo \acr{uid}, e il
+\textit{group identifier}, detto in breve \textsl{group-ID}, ed identificato
+dall'acronimo \acr{gid}, e sono quelli che vengono usati dal kernel per
+identificare l'utente.
In questo modo il sistema è in grado di tenere traccia dell'utente a cui
appartiene ciascun processo ed impedire ad altri utenti di interferire con