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%% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo",
\hline
\type{caddr\_t} & Core address.\\
\type{clock\_t} & Contatore del tempo di sistema.\\
- \type{dev\_t} & Numero di dispositivo.\\
+ \type{dev\_t} & Numero di dispositivo (vedi sez.~\ref{sec:file_mknod}).\\
\type{gid\_t} & Identificatore di un gruppo.\\
\type{ino\_t} & Numero di \index{inode} \textit{inode}.\\
\type{key\_t} & Chiave per il System V IPC.\\
\type{size\_t} & Dimensione di un oggetto.\\
\type{ssize\_t} & Dimensione in numero di byte ritornata dalle funzioni.\\
\type{ptrdiff\_t}& Differenza fra due puntatori.\\
- \type{time\_t} & Numero di secondi (in tempo di calendario).\\
+ \type{time\_t} & Numero di secondi (in \itindex{calendar~time}
+ \textsl{tempo di calendario}, vedi
+ sez.~\ref{sec:sys_time}).\\
\type{uid\_t} & Identificatore di un utente.\\
\hline
\end{tabular}
Ma gli standard POSIX non si limitano alla standardizzazione delle funzioni di
libreria, e in seguito sono stati prodotti anche altri standard per la shell e
i comandi di sistema (1003.2), per le estensioni \textit{real-time} e per i
-thread (rispettivamente 1003.1d e 1003.1c) per i socket (1003.1g) e vari
-altri. In tab.~\ref{tab:intro_posix_std} è riportata una classificazione
-sommaria dei principali documenti prodotti, e di come sono identificati fra
-IEEE ed ISO; si tenga conto inoltre che molto spesso si usa l'estensione IEEE
-anche come aggiunta al nome POSIX; ad esempio è più comune parlare di POSIX.4
-come di POSIX.1b.
+\itindex{thread} \textit{thread} (rispettivamente 1003.1d e 1003.1c) per i
+socket (1003.1g) e vari altri. In tab.~\ref{tab:intro_posix_std} è riportata
+una classificazione sommaria dei principali documenti prodotti, e di come sono
+identificati fra IEEE ed ISO; si tenga conto inoltre che molto spesso si usa
+l'estensione IEEE anche come aggiunta al nome POSIX; ad esempio è più comune
+parlare di POSIX.4 come di POSIX.1b.
Si tenga presente inoltre che nuove specifiche e proposte di standardizzazione
si aggiungono continuamente, mentre le versioni precedenti vengono riviste;
POSIX.2 & 1003.2 & 9945-2& Comandi \\
POSIX.3 & 2003 &TR13210& Metodi di test \\
POSIX.4 & 1003.1b & --- & Estensioni real-time \\
- POSIX.4a& 1003.1c & --- & Thread \\
+ POSIX.4a& 1003.1c & --- & \itindex{thread} Thread \\
POSIX.4b& 1003.1d &9945-1& Ulteriori estensioni real-time \\
POSIX.5 & 1003.5 & 14519& Interfaccia per il linguaggio ADA \\
POSIX.6 & 1003.2c,1e& 9945-2& Sicurezza \\
Nelle versioni più recenti del kernel e delle librerie sono inoltre supportate
ulteriori funzionalità aggiunte dallo standard POSIX.1c per quanto riguarda i
-\textit{thread} (vedi cap.~\ref{cha:threads}), e dallo standard POSIX.1b per
-quanto riguarda i segnali e lo \itindex{scheduler} scheduling real-time
-(sez.~\ref{sec:sig_real_time} e sez.~\ref{sec:proc_real_time}), la misura del
-tempo, i meccanismi di intercomunicazione (sez.~\ref{sec:ipc_posix}) e l'I/O
-asincrono (sez.~\ref{sec:file_asyncronous_io}).
+\itindex{thread} \textit{thread} (vedi cap.~\ref{cha:threads}), e dallo
+standard POSIX.1b per quanto riguarda i segnali e lo \itindex{scheduler}
+scheduling real-time (sez.~\ref{sec:sig_real_time} e
+sez.~\ref{sec:proc_real_time}), la misura del tempo, i meccanismi di
+intercomunicazione (sez.~\ref{sec:ipc_posix}) e l'I/O asincrono
+(sez.~\ref{sec:file_asyncronous_io}).
Lo standard principale resta comunque POSIX.1, che continua ad evolversi; la
versione più nota, cui gran parte delle implementazioni fanno riferimento, e
In Linux, grazie alle \acr{glibc}, la conformità agli standard appena
descritti può essere richiesta sia attraverso l'uso di opportune opzioni del
-compilatore, il \texttt{gcc}, che definendo delle specifiche costanti prima
+compilatore (il \texttt{gcc}) che definendo delle specifiche costanti prima
dell'inclusione dei file di dichiarazione (gli \textit{header file}) che
definiscono le funzioni di libreria.
\item un valore maggiore o uguale a ``\texttt{199506L}'' rende disponibili
le funzionalità previste dallo standard POSIX.1 specificate nell'edizione
del 1996 (\textit{ISO/IEC 9945-1:1996}), ed in particolare le definizioni
- dello standard POSIX.1c per i \textit{thread};
+ dello standard POSIX.1c per i \itindex{thread} \textit{thread};
\item a partire dalla versione 2.3.3 delle \acr{glibc} un valore maggiore o
uguale a ``\texttt{200112L}'' rende disponibili le funzionalità di base
previste dallo standard POSIX.1-2001, escludendo le estensioni XSI;
Si tenga inoltre presente che la preferenza verso le versioni delle funzioni
usate da BSD viene mantenuta soltanto se nessuna delle ulteriori macro di
- specificazione di standard successivi (\macro{\_SVID\_SOURCE},
- \macro{\_POSIX\_SOURCE}, \macro{\_POSIX\_C\_SOURCE},
+ specificazione di standard successivi (vale a dire una fra
+ \macro{\_POSIX\_C\_SOURCE}, \macro{\_POSIX\_SOURCE}, \macro{\_SVID\_SOURCE},
\macro{\_XOPEN\_SOURCE}, \macro{\_XOPEN\_SOURCE\_EXTENDED} o
\macro{\_GNU\_SOURCE}) è stata a sua volta attivata, nel qual caso queste
- hanno la precedenza.
+ hanno la precedenza. Se però si definisce \macro{\_BSD\_SOURCE} dopo aver
+ definito una di queste macro, l'effetto sarà quello di dare la precedenza
+ alle funzioni in forma BSD.
\item[\macro{\_SVID\_SOURCE}] definendo questa macro si rendono disponibili le
funzionalità derivate da SVID. Esse comprendono anche quelle definite negli
\item[\macro{\_XOPEN\_SOURCE}] definendo questa macro si rendono disponibili
le funzionalità descritte nella \textit{X/Open Portability Guide}. Anche
- queste sono un sovrainsieme di quelle definite in POSIX.1 e POSIX.2 ed in
- effetti sia \macro{\_POSIX\_SOURCE} che \macro{\_POSIX\_C\_SOURCE} vengono
- automaticamente definite. Sono incluse anche ulteriori funzionalità
- disponibili in BSD e SVID:
+ queste sono un sovrainsieme di quelle definite negli standard POSIX.1 e
+ POSIX.2 ed in effetti sia \macro{\_POSIX\_SOURCE} che
+ \macro{\_POSIX\_C\_SOURCE} vengono automaticamente definite. Sono incluse
+ anche ulteriori funzionalità disponibili in BSD e SVID, più una serie di
+ estensioni a secondo dei seguenti valori:
\begin{itemize}
\item la definizione della macro ad un valore qualunque attiva le
funzionalità specificate negli standard POSIX.1, POSIX.2 e XPG4;
compatibilità.
\item[\macro{\_GNU\_SOURCE}] definendo questa macro si rendono disponibili
- tutte le funzionalità disponibili nei vari standard oltre a varie
- estensioni. Gli standard coperti sono: ISO C89, ISO C99, POSIX.1, POSIX.2,
- BSD, SVID, X/Open, SUS.
+ tutte le funzionalità disponibili nei vari standard oltre a varie estensioni
+ specifiche presenti solo nelle \acr{glibc} ed in Linux. Gli standard coperti
+ sono: ISO C89, ISO C99, POSIX.1, POSIX.2, BSD, SVID, X/Open, SUS.
L'uso di \macro{\_GNU\_SOURCE} è equivalente alla definizione contemporanea
delle macro: \macro{\_BSD\_SOURCE}, \macro{\_SVID\_SOURCE},
``\texttt{199506L}'' per le versioni delle \acr{glibc} precedenti la 2.5),
\macro{\_XOPEN\_SOURCE\_EXTENDED} e \macro{\_XOPEN\_SOURCE} con valore 600
(o 500 per le versioni delle \acr{glibc} precedenti la 2.2); oltre a queste
- vengono pure attivate le ulteriori \macro{\_ATFILE\_SOURCE} e
+ vengono pure attivate le ulteriori due macro \macro{\_ATFILE\_SOURCE} e
\macro{\_LARGEFILE64\_SOURCE} che definiscono funzioni previste
esclusivamente dalle \acr{glibc}.
\end{basedescript}
Benché Linux supporti in maniera estensiva gli standard più diffusi, esistono
-comunque delle estensioni specifiche e delle funzionalità specifiche, non
-presenti in altri standard e lo stesso vale per le \acr{glibc} stesse, che
-definiscono anche delle ulteriori funzioni di libreria. Ovviamente l'uso di
-queste funzionalità deve essere evitato se si ha a cuore la portabilità, ma
-qualora questo non sia un requisito esse possono rivelarsi molto utili.
+comunque delle estensioni e funzionalità specifiche, non presenti in altri
+standard e lo stesso vale per le \acr{glibc} stesse, che definiscono anche
+delle ulteriori funzioni di libreria. Ovviamente l'uso di queste funzionalità
+deve essere evitato se si ha a cuore la portabilità, ma qualora questo non sia
+un requisito esse possono rivelarsi molto utili.
Come per l'aderenza ai vari standard, le funzionalità aggiuntive possono
essere rese esplicitamente disponibili tramite la definizione di opportune
-macro di preprocessore, che si sono illustrate nel seguente elenco:
+macro di preprocessore, alcune di queste vengono attivate con la definizione
+di \macro{\_GNU\_SOURCE}, mentre altre devono essere attivate esplicitamente,
+inoltre alcune estensioni possono essere attivate indipendentemente tramite
+una opportuna macro; queste estensioni sono illustrate nel seguente elenco:
+
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
\item[\macro{\_LARGEFILE\_SOURCE}] definendo questa macro si rendono
macro non ha nessun effetto.
\item[\macro{\_ATFILE\_SOURCE}] definendo questa macro si rendono disponibili
- le funzioni
-
-\item[\macro{\_FORTIFY\_SOURCE}] definendo questa macro si rendono
- disponibili le estensioni delle funzioni di creazione di file e directory
- che consentono una specificazione coerente dei pathname relativi illustrate
- in sez.~\ref{sec:file_openat}.
-
-\item[\macro{\_REENTRANT}] definendo questa macro si rendono disponibili
+ le estensioni delle funzioni di creazione, accesso e modifica di file e
+ directory che risolvono i problemi di sicurezza insiti nell'uso di pathname
+ relativi con programmi \itindex{thread} \textit{multi-thread} illustrate in
+ sez.~\ref{sec:file_openat}.
+
+\item[\macro{\_REENTRANT}] definendo questa macro, o la equivalente
+ \macro{\_THREAD\_SAFE} (fornita per compatibilità) si rendono disponibili le
+ versioni \index{funzioni!rientranti} rientranti (vedi
+ sez.~\ref{sec:proc_reentrant}) di alcune funzioni, necessarie quando si
+ usano i \itindex{thread} \textit{thread}. Alcune di queste funzioni sono
+ anche previste nello standard POSIX.1c, ma ve ne sono altre che sono
+ disponibili soltanto su alcuni sistemi, o specifiche del \acr{glibc}, e
+ possono essere utilizzate una volta definita la macro.
+
+\item[\macro{\_FORTIFY\_SOURCE}] definendo questa macro viene abilitata
+ l'inserimento di alcuni controlli per alcune funzioni di allocazione e
+ manipolazione di memoria e stringhe che consentono di rilevare
+ automaticamente alcuni errori di \textit{buffer overflow} nell'uso delle
+ stesse. La funzionalità è stata introdotta a partire dalla versione 2.3.4
+ delle \acr{glibc} e richiede anche il supporto da parte del compilatore, che
+ è disponibile solo a partire dalla versione 4.0 del \texttt{gcc}.
+
+ Le funzioni di libreria che vengono messe sotto controllo quando questa
+ funzionalità viene attivata sono, al momento della stesura di queste note,
+ le seguenti: \func{memcpy}, \func{mempcpy}, \func{memmove}, \func{memset},
+ \func{stpcpy}, \func{strcpy}, \func{strncpy}, \func{strcat}, \func{strncat},
+ \func{sprintf}, \func{snprintf}, \func{vsprintf}, \func{vsnprintf}, e
+ \func{gets}.
+
+ La macro prevede due valori, con \texttt{1} vengono eseguiti dei controlli
+ di base che non cambiano il comportamento dei programmi se si richiede una
+ ottimizzazione di livello uno o superiore,\footnote{vale a dire se si usa
+ l'opzione \texttt{-O1} o superiore del \texttt{gcc}.} mentre con il
+ valore \texttt{2} vengono aggiunti maggiori controlli.
\end{basedescript}
-In particolare è da sottolineare che le \acr{glibc} supportano alcune
-estensioni specifiche GNU, che non sono comprese in nessuno degli standard
-citati. Per poterle utilizzare esse devono essere attivate esplicitamente
-definendo la macro \macro{\_GNU\_SOURCE} prima di includere i vari header
-file.
+Se non è stata specificata esplicitamente nessuna di queste macro il default
+assunto è che siano definite \macro{\_BSD\_SOURCE}, \macro{\_SVID\_SOURCE},
+\macro{\_POSIX\_SOURCE}, e \macro{\_POSIX\_C\_SOURCE} con valore
+``\texttt{200112L}'' (o ``\texttt{199506L}'' per le versioni delle \acr{glibc}
+precedenti la 2.4). Si ricordi infine che perché queste macro abbiano effetto
+devono essere sempre definite prima dell'inclusione dei file di dichiarazione.
% vedi anche man feature_test_macros
-%% \subsection{Gli standard di GNU/Linux}
-%% \label{sec:intro_linux_std}
-
-% TODO Da fare (o cassare, a seconda del tempo e della voglia).
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-
-
% LocalWords: like kernel multitasking scheduler preemptive sez swap is cap VM
% LocalWords: everything bootstrap init shell Windows Foundation system call
% LocalWords: fig libc uClib glibc embedded Library POSIX username PAM Methods
% LocalWords: LARGEFILE Support LFS dell' black rectangle node fill cpu draw
% LocalWords: ellipse mem anchor west proc SysV SV Definition SCO Austin XSI
% LocalWords: Technical TC SUS Opengroup features STRICT std ATFILE fseeko
-% LocalWords: ftello fseek ftell lseek FORTIFY REENTRANT
+% LocalWords: ftello fseek ftell lseek FORTIFY REENTRANT SAFE overflow memcpy
+% LocalWords: mempcpy memmove memset stpcpy strcpy strncpy strcat strncat gets
+% LocalWords: sprintf snprintf vsprintf vsnprintf
%%% Local Variables:
%%% mode: latex