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\chapter{L'architettura del sistema}
\label{cha:intro_unix}
Quanto appena illustrato mette in evidenza il fatto che nella stragrande
maggioranza dei casi,\footnote{esistono implementazioni diverse delle librerie
- del C, come le \textit{libc5} o le \textit{uclib}, che non derivano dal
- progetto GNU, ma oggi sono, tranne casi particolari, completamente
- soppiantate dalle \acr{glibc}.} si dovrebbe usare il nome GNU/Linux
-(piuttosto che soltanto Linux) in quanto una parte essenziale del sistema
-(senza la quale niente funzionerebbe) è la GNU Standard C Library (in breve
-\acr{glibc}), ovvero la libreria realizzata dalla Free Software Foundation
-nella quale sono state implementate tutte le funzioni essenziali definite
-negli standard POSIX e ANSI C, utilizzabili da qualunque programma.
+ Standard del C, come le \textit{libc5} o le \textit{uClib}, che non derivano
+ dal progetto GNU. Le \textit{libc5} oggi sono, tranne casi particolari,
+ completamente soppiantate dalle \acr{glibc}, le \textit{uClib} pur non
+ essendo complete come le \acr{glibc}, restano invece molto diffuse nel mondo
+ embedded per le loro di dimensioni ridotte (e soprattutto la possibilità di
+ togliere le parti non necessearie), e pertanto costituiscono un valido
+ rimpiazzo delle \acr{glibc} in tutti quei sistemi specializzati che
+ richiedono una minima occupazione di memoria.} si dovrebbe usare il nome
+GNU/Linux (piuttosto che soltanto Linux) in quanto una parte essenziale del
+sistema (senza la quale niente funzionerebbe) è la GNU Standard C Library (in
+breve \acr{glibc}), ovvero la libreria realizzata dalla Free Software
+Foundation nella quale sono state implementate tutte le funzioni essenziali
+definite negli standard POSIX e ANSI C, utilizzabili da qualunque programma.
Le funzioni di questa libreria sono quelle riportate dalla terza sezione del
-\textsl{Manuale di Programmazione di Unix }(cioè accessibili con il comando
+\textsl{Manuale di Programmazione di Unix} (cioè accessibili con il comando
\cmd{man 3 <nome>}) e sono costruite sulla base delle chiamate al sistema del
kernel; è importante avere presente questa distinzione, fondamentale dal punto
di vista dell'implementazione, anche se poi, nella realizzazione di normali
\begin{table}[htb]
\footnotesize
\centering
- \begin{tabular}[c]{|l|l|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|c|c|l|}
\hline
- \textbf{Standard} & \textbf{Contenuto} \\
+ \multirow{2}{*}{\textbf{Header}}&
+ \multicolumn{2}{|c|}{\textbf{Standard}}&
+ \multirow{2}{*}{\textbf{Contenuto}} \\
+ \cline{2-3}
+ & ANSI C& POSIX& \\
\hline
\hline
- \file{assert.h}& Verifica le asserzioni fatte in un programma.\\
- \file{cpio.h} & .\\
- \file{dirent.h}& .\\
- \file{errno.h} & .\\
- \file{} & .\\
- \file{} & .\\
- \file{} & .\\
- \file{} & .\\
- \file{} & .\\
- \file{} & .\\
- \file{stdio.h} & I/O bufferizzato in standard ANSI C.\\
- \file{stdlib.h}& definizioni della libreria standard.\\
- \file{unistd.h}& .\\
+ \file{assert.h}&$\bullet$&$\bullet$& Verifica le asserzioni fatte in un
+ programma.\\
+ \file{errno.h} &$\bullet$&$\bullet$& Errori di sistema.\\
+ \file{fcntl.h} &$\bullet$&$\bullet$& Controllo sulle opzioni dei file.\\
+ \file{limits.h}&$\bullet$&$\bullet$& Limiti e parametri del sistema.\\
+ \file{} &$\bullet$&$\bullet$& .\\
+ \file{} &$\bullet$&$\bullet$& .\\
+ \file{} &$\bullet$&$\bullet$& .\\
+ \file{} &$\bullet$&$\bullet$& .\\
+ \file{} &$\bullet$&$\bullet$& .\\
+ \file{stdio.h} &$\bullet$&$\bullet$& I/O bufferizzato in standard ANSI C.\\
+ \file{stdlib.h}&$\bullet$&$\bullet$& definizioni della libreria standard.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Elenco dei vari header file definiti dallo standard POSIX.}
\begin{table}[htb]
\footnotesize
\centering
- \begin{tabular}[c]{|l|l|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|c|c|l|}
\hline
\textbf{Tipo} & \textbf{Contenuto} \\
\hline