+basato sullo standard POSIX.1, ma prevede una serie di funzionalità aggiuntive
+fra cui le specifiche delle API per l'interfaccia grafica (X11).
+
+Nel 1992 lo standard venne rivisto con una nuova versione della guida, la
+Issue 4 (da cui la sigla XPG4) che aggiungeva l'interfaccia XTI (\textit{X
+ transport Interface}) mirante a soppiantare (senza molto successo)
+l'interfaccia dei socket derivata da BSD. Una seconda versione della guida fu
+rilasciata nel 1994, questa è nota con il nome di Spec 1170 (dal numero delle
+interfacce, header e comandi definiti).
+
+Nel 1993 il marchio Unix passò di proprietà dalla Novell (che a sua volta lo
+aveva comprato dalla AT\&T) al consorzio X/Open che iniziò a pubblicare le sue
+specifiche sotto il nome di \textit{Single UNIX Specification}, l'ultima
+versione di Spec 1170 diventò così la prima versione delle \textit{Single UNIX
+ Specification}, più comunemente nota come \textit{Unix 95}.
+
+
+\subsection{Gli standard UNIX -- Open Group}
+\label{sec:intro_opengroup}
+
+Nel 1996 la fusione del consorzio X/Open con la Open Software Foundation (nata
+da un gruppo di aziende concorrenti rispetto ai fondatori di X/Open) portò
+alla costituzione dell'Open Group, un consorzio internazionale che raccoglie
+produttori, utenti industriali, entità accademiche e governative.
+
+Nel 1997 fu annunciata la seconda versione delle \textit{Single UNIX
+ Specification}, che portava le interfacce specificate a 1434 (e a 3030 per
+le stazioni grafiche, comprendendo pure la definizione di CDE che richiede sia
+X11 che Motif). La conformità a questa versione permette l'uso del nome
+\textit{Unix 98}, usato spesso anche per riferirsi allo standard.
+
+
+\subsection{Il comportamento standard del \cmd{gcc}}
+\label{sec:intro_gcc}
+
+
+