Una parte del kernel, lo \itindex{scheduler} \textit{scheduler}, si occupa di
stabilire, ad intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo delle
priorità, quale ``\textsl{processo}'' deve essere posto in esecuzione (il
-cosiddetto \itindex{prehemptive~multitasking} \textit{prehemptive
+cosiddetto \itindex{preemptive~multitasking} \textit{preemptive
multitasking}). Questo verrà comunque eseguito in modalità protetta; quando
necessario il processo potrà accedere alle risorse hardware soltanto
attraverso delle opportune chiamate al sistema che restituiranno il controllo
Lo sviluppo di BSD iniziò quando la fine della collaborazione fra l'Università
di Berkeley e la AT\&T generò una delle prime e più importanti fratture del
-mondo Unix. L'Università di Berkley proseguì nello sviluppo della base di
+mondo Unix. L'Università di Berkeley proseguì nello sviluppo della base di
codice di cui disponeva, e che presentava parecchie migliorie rispetto alle
versioni allora disponibili, fino ad arrivare al rilascio di una versione
completa di Unix, chiamata appunto BSD, del tutto indipendente dal codice
-% LocalWords: like kernel multitasking scheduler prehemptive sez swap is cap
+% LocalWords: like kernel multitasking scheduler preemptive sez swap is cap
% LocalWords: everything bootstrap init shell Windows Foundation system call
% LocalWords: fig libc uClib glibc embedded Library POSIX username PAM Methods
% LocalWords: Pluggable Autentication group supplementary Name Service Switch