Per capire come funziona il meccanismo occorre spiegare a grandi linee come il
kernel gestisce l'interazione fra processi e file. Il kernel mantiene sempre
un elenco dei processi attivi nella cosiddetta \itindex{process~table}
-\textit{process table} ed un elenco dei file aperti nella \textit{file table}.
+\textit{process table} ed un elenco dei file aperti nella
+\itindex{file~table} \textit{file table}.
La \itindex{process~table} \textit{process table} è una tabella che contiene
una voce per ciascun processo attivo nel sistema. In Linux ciascuna voce è
\item i flag relativi ai file descriptor.
\item il numero di file aperti.
\item una tabella che contiene un puntatore alla relativa voce nella
- \textit{file table} per ogni file aperto.
+ \itindex{file~table} \textit{file table} per ogni file aperto.
\end{itemize*}
il \textit{file descriptor} in sostanza è l'intero positivo che indicizza
quest'ultima tabella.
-La \textit{file table} è una tabella che contiene una voce per ciascun file
-che è stato aperto nel sistema. In Linux è costituita da strutture di tipo
-\struct{file}; in ciascuna di esse sono tenute varie informazioni relative al
-file, fra cui:
+La \itindex{file~table} \textit{file table} è una tabella che contiene una
+voce per ciascun file che è stato aperto nel sistema. In Linux è costituita da
+strutture di tipo \struct{file}; in ciascuna di esse sono tenute varie
+informazioni relative al file, fra cui:
\begin{itemize*}
\item lo stato del file (nel campo \var{f\_flags}).
\item il valore della posizione corrente (l'\textit{offset}) nel file (nel
La funzione apre il file usando il primo file descriptor libero, e crea
-l'opportuna voce, cioè la struttura \struct{file}, nella \textit{file table}
-del processo. Viene sempre restituito come valore di ritorno il file
-descriptor con il valore più basso disponibile.
+l'opportuna voce, cioè la struttura \struct{file}, nella \itindex{file~table}
+\textit{file table} del processo. Viene sempre restituito come valore di
+ritorno il file descriptor con il valore più basso disponibile.
\footnotetext[2]{la pagina di manuale di \func{open} segnala che questa
opzione è difettosa su NFS, e che i programmi che la usano per stabilire un
\hline
\const{O\_CREAT} & Se il file non esiste verrà creato, con le regole di
titolarità del file viste in
- sez.~\ref{sec:file_ownership}. Con questa opzione
- l'argomento \param{mode} deve essere specificato. \\
+ sez.~\ref{sec:file_ownership_management}. Con questa
+ opzione l'argomento \param{mode} deve essere
+ specificato. \\
\const{O\_EXCL} & Usato in congiunzione con \const{O\_CREAT} fa sì che
la precedente esistenza del file diventi un
errore\protect\footnotemark\ che fa fallire
valori possibili sono gli stessi già visti in sez.~\ref{sec:file_perm_overview}
e possono essere specificati come OR binario delle costanti descritte in
tab.~\ref{tab:file_bit_perm}. Questi permessi sono filtrati dal valore di
-\var{umask} (vedi sez.~\ref{sec:file_umask}) per il processo.
+\var{umask} (vedi sez.~\ref{sec:file_perm_management}) per il processo.
La funzione prevede diverse opzioni, che vengono specificate usando vari bit
dell'argomento \param{flags}. Alcuni di questi bit vanno anche a costituire
\index{file!locking} è trattato in sez.~\ref{sec:file_locking}) che il
processo poteva avere acquisito su di esso; se \param{fd} è l'ultimo
riferimento (di eventuali copie) ad un file aperto, tutte le risorse nella
-file table vengono rilasciate. Infine se il file descriptor era l'ultimo
-riferimento ad un file su disco quest'ultimo viene cancellato.
+\itindex{file~table} \textit{file table} vengono rilasciate. Infine se il file
+descriptor era l'ultimo riferimento ad un file su disco quest'ultimo viene
+cancellato.
Si ricordi che quando un processo termina anche tutti i suoi file descriptor
vengono chiusi, molti programmi sfruttano questa caratteristica e non usano