\item lo stato del file (nel campo \var{f\_flags}).
\item il valore della posizione corrente (l'\textit{offset}) nel file (nel
campo \var{f\_pos}).
-\item un puntatore all'inode\index{inode}\footnote{nel kernel 2.4.x si è in
+\item un puntatore \index{inode} all'inode\footnote{nel kernel 2.4.x si è in
realtà passati ad un puntatore ad una struttura \struct{dentry} che punta a
sua volta all'inode\index{inode} passando per la nuova struttura del VFS.}
del file.
In tutti i sistemi unix-like esiste una convenzione generale per cui ogni
processo viene lanciato dalla shell con almeno tre file aperti. Questi, per
-quanto appena detto, avranno come \textit{file
- descriptor}\index{file!descriptor} i valori 0, 1 e 2. Benché questa sia
-soltanto una convenzione, essa è seguita dalla gran parte delle applicazioni,
-e non aderirvi potrebbe portare a gravi problemi di interoperabilità.
+quanto appena detto, avranno come \index{file!descriptor} \textit{file
+ descriptor} i valori 0, 1 e 2. Benché questa sia soltanto una convenzione,
+essa è seguita dalla gran parte delle applicazioni, e non aderirvi potrebbe
+portare a gravi problemi di interoperabilità.
Il primo file è sempre associato al cosiddetto \textit{standard input}; è cioè
il file da cui il processo si aspetta di ricevere i dati in ingresso. Il
\itindex{Denial~of~Service~(DoS)}
\textit{DoS}\protect\footnotemark\ quando
\func{opendir} viene chiamata su una fifo o su un
+ dispositivo associato ad una unità a nastri, non deve
dispositivo a nastri; non deve essere utilizzato
al di fuori dell'implementazione di \func{opendir}. \\
\const{O\_LARGEFILE}&nel caso di sistemi a 32 bit che supportano file di
% LocalWords: SETOWN GETSIG SETSIG sigaction SIGINFO siginfo SETLEASE lease is
% LocalWords: truncate GETLEASE NOTIFY all'I AND ACCMODE ioctl everything argp
% LocalWords: framebuffer request ENOTTY CDROM nell'header magic number
-% LocalWords: FIOCLEX FIONCLEX FIOASYNC FIONBIO
+% LocalWords: FIOCLEX FIONCLEX FIOASYNC FIONBIO NOATIME