effettivamente tre variabili di tipo \ctyp{FILE *} che possono essere
usate come tutte le altre, ad esempio si può effettuare una redirezione
dell'output di un programma con il semplice codice:
-\begin{lstlisting}[labelstep=0,frame=,indent=1cm]{}
+\begin{lstlisting}[stepnumber=0,frame=]{}
fclose(stdout);
stdout = fopen("standard-output-file", "w");
\end{lstlisting}
riguarda l'aspetto della scrittura dei dati sul file.
I caratteri che vengono scritti su di uno stream normalmente vengono
-accumulati in un buffer e poi trasmessi in blocco\footnote{qiesta operazione
+accumulati in un buffer e poi trasmessi in blocco\footnote{questa operazione
viene usualmente chiamata \textsl{scaricamento} dei dati, dal termine
inglese \textit{flush}.} tutte le volte che il buffer viene riempito, in
maniera asincrona rispetto alla scrittura. Un comportamento analogo avviene
dell'input/output interattivo, bisognerà tenere presente le caratteristiche
delle operazioni di scaricamento dei dati, poiché non è detto che ad una
scrittura sullo stream corrisponda una immediata scrittura sul dispositivo (la
-cosa è particolaemente evidente quando con le operazioni di input/output su
+cosa è particolarmente evidente quando con le operazioni di input/output su
terminale).
Per rispondere ad esigenze diverse, lo standard definisce tre distinte
tipico è quello in cui si salva un vettore (o un certo numero dei suoi
elementi) con una chiamata del tipo:
%\footnotesize
-\begin{lstlisting}[labelstep=0,frame=,indent=1cm]{}
+\begin{lstlisting}[stepnumber=0,frame=]{}
int WriteVect(FILE *stream, double *vec, size_t nelem)
{
int size, nread;
caso è invece quello in cui si vuole trasferire su file una struttura;
si avrà allora una chiamata tipo:
%\footnotesize
-\begin{lstlisting}[labelstep=0,frame=,indent=1cm]{}
+\begin{lstlisting}[stepnumber=0,frame=]{}
struct histogram {
int nbins;
double max, min;
int WriteStruct(FILE *stream, struct histogram *histo)
{
- if ( fwrite(vec, sizeof(*histo), 1, stream) !=1) {
+ if ( fwrite(histo, sizeof(*histo), 1, stream) !=1) {
perror("Write error");
}
return nread;
esattamente le stesse operazioni delle loro equivalenti, evitando però il lock
implicito dello stream (vedi \secref{sec:file_stream_thread}). Come per le
altre forma di I/O, dette funzioni hanno lo stesso nome della loro analoga
-normale, con l'aggiuta dell'estensione \code{\_unlocked}.
+normale, con l'aggiunta dell'estensione \code{\_unlocked}.
Come abbiamo visto, le funzioni di lettura per l'input/output di linea
previste dallo standard ANSI C presentano svariati inconvenienti. Benché
necessaria a contenere la linea. In tutti i casi si ottiene dalla funzione un
puntatore all'inizio del testo della linea letta. Un esempio di codice può
essere il seguente:
-\begin{lstlisting}[labelstep=0,frame=,indent=1cm]{}
+\begin{lstlisting}[stepnumber=0,frame=]{}
size_t n = 0;
char *ptr = NULL;
int nread;
...
nread = getline(&ptr, &n, file);
\end{lstlisting}
-e per evitare memory leak occorre ricordarsi di liberare \var{ptr} con
-una \func{free}.
+e per evitare memory leak\index{memory leak} occorre ricordarsi di liberare
+\var{ptr} con una \func{free}.
Il valore di ritorno della funzione indica il numero di caratteri letti
dallo stream (quindi compreso il newline, ma non lo zero di
\cmd{\%X} &\ctyp{unsigned int}& Stampano un intero in formato esadecimale,
rispettivamente con lettere minuscole e
maiuscole. \\
- \cmd{\%f} &\ctyp{unsigned int}& Stampa un numero in virgola mobile con la
+ \cmd{\%f} &\ctyp{double} & Stampa un numero in virgola mobile con la
notazione a virgola fissa \\
\cmd{\%e},
\cmd{\%E} &\ctyp{double} & Stampano un numero in virgola mobile con la
proposito dei \textit{value result argument}) l'indirizzo della stringa
allocata automaticamente dalle funzioni. Occorre inoltre ricordarsi di
invocare \func{free} per liberare detto puntatore quando la stringa non serve
-più, onde evitare memory leak.
+più, onde evitare memory leak\index{memory leak}.
Infine una ulteriore estensione GNU definisce le due funzioni \func{dprintf} e
\func{vdprintf}, che prendono un file descriptor al posto dello stream. Altre
In corrispondenza alla famiglia di funzioni \func{printf} che si usano per
l'output formattato, l'input formattato viene eseguito con le funzioni della
famiglia \func{scanf}; fra queste le tre più importanti sono \funcd{scanf},
-\funcd{fscanf} e \funcd{sscanf}, i cui proprotipi sono:
+\funcd{fscanf} e \funcd{sscanf}, i cui prototipi sono:
\begin{functions}
\headdecl{stdio.h} \funcdecl{int scanf(const char *format, ...)} Esegue una
scansione di \file{stdin} cercando una corrispondenza di quanto letto con il
conversione delle stringhe; se invece il formato è più complesso diventa più
facile utilizzare uno strumento come \cmd{flex}\footnote{il programma
\cmd{flex}, è una implementazione libera di \cmd{lex} un generatore di
- analizzatori lessicali, per i dettagli si può fare riferimento al manuale
+ analizzatori lessicali. Per i dettagli si può fare riferimento al manuale
\cite{flex}.} per generare un analizzatore lessicale o il
\cmd{bison}\footnote{il programma \cmd{bison} è un clone del generatore di
parser \cmd{yacc}, maggiori dettagli possono essere trovati nel relativo
La sostituzione di tutte le funzioni di I/O con le relative versioni
\code{\_unlocked} in un programma che non usa i thread è però un lavoro
-abbastanza noioso; per questo motivo le \acr{glibc} provvedono al
+abbastanza noioso; per questo motivo le \acr{glibc} forniscono al
programmatore pigro un'altra via\footnote{anche questa mutuata da estensioni
introdotte in Solaris.} da poter utilizzare per disabilitare in blocco il
locking degli stream: l'uso della funzione \funcd{\_\_fsetlocking}, il cui