+% TODO manca prototipo di renameat2, introdotta nel 3.15, vedi
+% http://lwn.net/Articles/569134/
+% TODO manca prototipo di execveat, introdotta nel 3.19, vedi
+% https://lwn.net/Articles/626150/ cerca anche fexecve
+
+
+% TODO: trattare i nuovi AT_flags quando e se arriveranno, vedi
+% https://lwn.net/Articles/767547/
+
+\texttt{ATTENZIONE PARTE DA RIVEDERE}
+
+
+Un'ultima differenza fra le \textit{at-functions} e le funzioni tradizionali
+di cui sono estensione è, come accennato in sez.~\ref{sec:file_temp_file},
+quella relativa a \func{utimensat} che non è propriamente una corrispondente
+esatta di \func{utimes} e \func{lutimes}, dato che questa funzione ha una
+maggiore precisione nella indicazione dei tempi dei file, per i quali come per
+\func{futimes}, si devono usare strutture \struct{timespec} che consentono una
+precisione fino al nanosecondo; la funzione è stata introdotta con il kernel
+2.6.22,\footnote{in precedenza, a partire dal kernel 2.6.16, era stata
+ introdotta una \textit{system call} \funcm{futimesat} seguendo una bozza
+ della revisione dello standard poi modificata; questa funzione, sostituita
+ da \func{utimensat}, è stata dichiarata obsoleta, non è supportata da
+ nessuno standard e non deve essere più utilizzata: pertanto non ne
+ parleremo.} ed il suo prototipo è:
+
+\begin{funcproto}{
+\fhead{sys/time.h}
+\fdecl{int utimensat(int dirfd, const char *pathname, const struct
+ timespec times[2], int flags)}
+\fdesc{Cambia i tempi di un file.}
+}
+
+{La funzione ritorna $0$ in caso di successo e $-1$ per un errore, nel qual
+ caso \var{errno} assumerà uno dei valori:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EACCES}] si è richiesta l'impostazione del tempo corrente ma
+ non si ha il permesso di scrittura sul file, o non si è proprietari del
+ file o non si hanno i privilegi di amministratore; oppure il file è
+ immutabile (vedi sez.~\ref{sec:file_perm_overview}).
+ \item[\errcode{EBADF}] \param{dirfd} non è \const{AT\_FDCWD} o un file
+ descriptor valido.
+ \item[\errcode{EFAULT}] \param{times} non è un puntatore valido oppure
+ \param{dirfd} è \const{AT\_FDCWD} ma \param{pathname} è \var{NULL} o non è
+ un puntatore valido.
+ \item[\errcode{EINVAL}] si sono usati dei valori non corretti per i tempi di
+ \param{times}, oppure è si usato un valore non valido per \param{flags},
+ oppure \param{pathname} è \var{NULL}, \param{dirfd} non è
+ \const{AT\_FDCWD} e \param{flags} contiene \const{AT\_SYMLINK\_NOFOLLOW}.
+ \item[\errcode{EPERM}] si è richiesto un cambiamento nei tempi non al tempo
+ corrente, ma non si è proprietari del file o non si hanno i privilegi di
+ amministratore; oppure il file è immutabile o \textit{append-only} (vedi
+ sez.~\ref{sec:file_perm_overview}).
+ \item[\errcode{ESRCH}] non c'è il permesso di attraversamento per una delle
+ componenti di \param{pathname}.
+ \end{errlist}
+ ed inoltre per entrambe \errval{EROFS} e per \func{utimensat}
+ \errval{ELOOP}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT}, \errval{ENOTDIR} nel
+ loro significato generico.}
+\end{funcproto}
+
+La funzione imposta i tempi dei file utilizzando i valori passati nel vettore
+di strutture \struct{timespec} esattamente come \func{futimes} (si veda quanto
+illustrato in sez.~\ref{sec:file_file_times}).
+
+La funzione supporta invece, rispetto ad \func{utimes} che abbiamo visto in
+sez.~\ref{sec:file_file_times}, una sintassi più complessa che consente una
+indicazione sicura del file su cui operare specificando la directory su cui si
+trova tramite il file descriptor \param{dirfd} ed il suo nome come
+\textit{pathname relativo} in \param{pathname}.\footnote{su Linux solo
+ \func{utimensat} è una \textit{system call} e \func{futimens} è una funzione
+ di libreria, infatti se \param{pathname} è \var{NULL} \param{dirfd} viene
+ considerato un file descriptor ordinario e il cambiamento del tempo
+ applicato al file sottostante, qualunque esso sia, per cui
+ \code{futimens(fd, times}) è del tutto equivalente a \code{utimensat(fd,
+ NULL, times, 0)} ma nella \acr{glibc} questo comportamento è disabilitato
+ seguendo lo standard POSIX, e la funzione ritorna un errore di
+ \errval{EINVAL} se invocata in questo modo.}
+
+Torneremo su questa sintassi e sulla sua motivazione in
+sez.~\ref{sec:file_openat}, quando tratteremo tutte le altre funzioni (le
+cosiddette \textit{at-functions}) che la utilizzano; essa prevede comunque
+anche la presenza dell'argomento \param{flags} con cui attivare flag di
+controllo che modificano il comportamento della funzione, nel caso specifico
+l'unico valore consentito è \const{AT\_SYMLINK\_NOFOLLOW} che indica alla
+funzione di non dereferenziare i collegamenti simbolici, cosa che le permette
+di riprodurre le funzionalità di \func{lutimes}.
+
+
+\texttt{ATTENZIONE PARTE DA RIVEDERE}
+
+
+\itindend{at-functions}
+
+% TODO: manca prototipo e motivazione di fexecve, da trattare qui in quanto
+% inserita nello stesso standard e da usare con openat, vedi
+% http://pubs.opengroup.org/onlinepubs/9699939699/toc.pdf
+
+% TODO: manca prototipo e motivazione di execveat, vedi
+% http://man7.org/linux/man-pages/man2/execveat.2.html
+
+\subsection{Le operazioni di controllo}
+\label{sec:file_fcntl_ioctl}
+
+Oltre alle operazioni base esaminate in sez.~\ref{sec:file_unix_interface}
+esistono tutta una serie di operazioni ausiliarie che è possibile eseguire su
+un file descriptor, che non riguardano la normale lettura e scrittura di dati,
+ma la gestione sia delle loro proprietà, che di tutta una serie di ulteriori
+funzionalità che il kernel può mettere a disposizione.
+
+% TODO: trattare qui i file seal
+
+Per le operazioni di manipolazione e di controllo delle varie proprietà e
+caratteristiche di un file descriptor, viene usata la funzione di sistema
+\funcd{fcntl},\footnote{ad esempio si gestiscono con questa funzione varie
+ modalità di I/O asincrono (vedi sez.~\ref{sec:file_asyncronous_operation}) e
+ il \textit{file locking} (vedi sez.~\ref{sec:file_locking}).} il cui
+prototipo è:
+
+\begin{funcproto}{
+\fhead{unistd.h}
+\fhead{fcntl.h}
+\fdecl{int fcntl(int fd, int cmd)}
+\fdecl{int fcntl(int fd, int cmd, long arg)}
+\fdecl{int fcntl(int fd, int cmd, struct flock * lock)}
+\fdecl{int fcntl(int fd, int cmd, struct f\_owner\_ex * owner)}
+\fdesc{Esegue una operazione di controllo sul file.}
+}
+
+{La funzione ha valori di ritorno diversi a seconda dell'operazione richiesta
+ in caso di successo mentre ritorna sempre $-1$ per un errore, nel qual caso
+ \var{errno} assumerà valori diversi che dipendono dal tipo di operazione,
+ l'unico valido in generale è:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EBADF}] \param{fd} non è un file aperto.
+ \end{errlist}
+}
+\end{funcproto}
+
+Il primo argomento della funzione è sempre il numero di file descriptor
+\var{fd} su cui si vuole operare. Il comportamento di questa funzione, il
+numero e il tipo degli argomenti, il valore di ritorno e gli eventuali errori
+aggiuntivi, sono determinati dal valore dell'argomento \param{cmd} che in
+sostanza corrisponde all'esecuzione di un determinato \textsl{comando}. A
+seconda del comando specificato il terzo argomento può essere assente (ma se
+specificato verrà ignorato), può assumere un valore intero di tipo
+\ctyp{long}, o essere un puntatore ad una struttura \struct{flock}.
+
+In sez.~\ref{sec:file_dup} abbiamo incontrato un esempio dell'uso di
+\func{fcntl} per la duplicazione dei file descriptor, una lista di tutti i
+possibili valori per \var{cmd}, e del relativo significato, dei codici di
+errore restituiti e del tipo del terzo argomento (cui faremo riferimento con
+il nome indicato nel precedente prototipo), è riportata di seguito:
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.8cm}}
+\item[\constd{F\_DUPFD}] trova il primo file descriptor disponibile di valore
+ maggiore o uguale ad \param{arg}, e ne fa un duplicato
+ di \param{fd}, ritorna il nuovo file descriptor in caso di successo e $-1$
+ in caso di errore. Oltre a \errval{EBADF} gli errori possibili sono
+ \errcode{EINVAL} se \param{arg} è negativo o maggiore del massimo consentito
+ o \errcode{EMFILE} se il processo ha già raggiunto il massimo numero di
+ descrittori consentito.
+
+\itindbeg{close-on-exec}
+
+\item[\constd{F\_DUPFD\_CLOEXEC}] ha lo stesso effetto di \const{F\_DUPFD}, ma
+ in più attiva il flag di \textit{close-on-exec} sul file descriptor
+ duplicato, in modo da evitare una successiva chiamata con
+ \const{F\_SETFD}. La funzionalità è stata introdotta con il kernel 2.6.24 ed
+ è prevista nello standard POSIX.1-2008 (si deve perciò definire
+ \macro{\_POSIX\_C\_SOURCE} ad un valore adeguato secondo quanto visto in
+ sez.~\ref{sec:intro_gcc_glibc_std}).
+
+\item[\constd{F\_GETFD}] restituisce il valore dei \textit{file descriptor
+ flags} di \param{fd} in caso di successo o $-1$ in caso di errore, il
+ terzo argomento viene ignorato. Non sono previsti errori diversi da
+ \errval{EBADF}. Al momento l'unico flag usato è quello di
+ \textit{close-on-exec}, identificato dalla costante \const{FD\_CLOEXEC}, che
+ serve a richiedere che il file venga chiuso nella esecuzione di una
+ \func{exec} (vedi sez.~\ref{sec:proc_exec}). Un valore nullo significa
+ pertanto che il flag non è impostato.
+
+\item[\constd{F\_SETFD}] imposta il valore dei \textit{file descriptor flags}
+ al valore specificato con \param{arg}, ritorna un valore nullo in caso di
+ successo e $-1$ in caso di errore. Non sono previsti errori diversi da
+ \errval{EBADF}. Dato che l'unico flag attualmente usato è quello di
+ \textit{close-on-exec}, identificato dalla costante \const{FD\_CLOEXEC},
+ tutti gli altri bit di \param{arg}, anche se impostati, vengono
+ ignorati.\footnote{questo almeno è quanto avviene fino al kernel 3.2, come
+ si può evincere dal codice della funzione \texttt{do\_fcntl} nel file
+ \texttt{fs/fcntl.c} dei sorgenti del kernel.}
+\itindend{close-on-exec}
+
+\item[\constd{F\_GETFL}] ritorna il valore dei \textit{file status flags} di
+ \param{fd} in caso di successo o $-1$ in caso di errore, il terzo argomento
+ viene ignorato. Non sono previsti errori diversi da \errval{EBADF}. Il
+ comando permette di rileggere il valore di quei bit
+ dell'argomento \param{flags} di \func{open} che vengono memorizzati nella
+ relativa voce della \textit{file table} all'apertura del file, vale a dire
+ quelli riportati in tab.~\ref{tab:open_access_mode_flag} e
+ tab.~\ref{tab:open_operation_flag}). Si ricordi che quando si usa la
+ funzione per determinare le modalità di accesso con cui è stato aperto il
+ file è necessario estrarre i bit corrispondenti nel \textit{file status
+ flag} con la maschera \const{O\_ACCMODE} come già accennato in
+ sez.~\ref{sec:file_open_close}.
+
+\item[\constd{F\_SETFL}] imposta il valore dei \textit{file status flags} al
+ valore specificato da \param{arg}, ritorna un valore nullo in caso di
+ successo o $-1$ in caso di errore. In generale possono essere impostati solo
+ i flag riportati in tab.~\ref{tab:open_operation_flag}, su Linux si possono
+ modificare soltanto \const{O\_APPEND}, \const{O\_ASYNC}, \const{O\_DIRECT},
+ \const{O\_NOATIME} e \const{O\_NONBLOCK}. Oltre a \errval{EBADF} si otterrà
+ \errcode{EPERM} se si cerca di rimuovere \const{O\_APPEND} da un file
+ marcato come \textit{append-only} o se di cerca di impostare
+ \const{O\_NOATIME} su un file di cui non si è proprietari (e non si hanno i
+ permessi di amministratore) ed \errcode{EINVAL} se si cerca di impostare
+ \const{O\_DIRECT} su un file che non supporta questo tipo di operazioni.
+
+\item[\constd{F\_GETLK}] richiede un controllo sul file lock specificato da
+ \param{lock}, sovrascrivendo la struttura da esso puntata con il risultato,
+ ritorna un valore nullo in caso di successo o $-1$ in caso di errore. Come
+ per i due successivi comandi oltre a \errval{EBADF} se \param{lock} non è un
+ puntatore valido restituisce l'errore generico \errcode{EFAULT}. Questa
+ funzionalità è trattata in dettaglio in sez.~\ref{sec:file_posix_lock}.
+
+\item[\constd{F\_SETLK}] richiede o rilascia un file lock a seconda di quanto
+ specificato nella struttura puntata da \param{lock}, ritorna un valore nullo
+ in caso di successo e $-1$ se il file lock è tenuto da qualcun altro, nel
+ qual caso si ha un errore di \errcode{EACCES} o \errcode{EAGAIN}. Questa
+ funzionalità è trattata in dettaglio in sez.~\ref{sec:file_posix_lock}.
+
+\item[\constd{F\_SETLKW}] identica a \const{F\_SETLK} eccetto per il fatto che
+ la funzione non ritorna subito ma attende che il blocco sia rilasciato, se
+ l'attesa viene interrotta da un segnale la funzione restituisce $-1$ e
+ imposta \var{errno} a \errcode{EINTR}. Questa funzionalità è trattata in
+ dettaglio in sez.~\ref{sec:file_posix_lock}.
+
+\item[\constd{F\_GETOWN}] restituisce in caso di successo l'identificatore del
+ processo o del \textit{process group} (vedi sez.~\ref{sec:sess_proc_group})
+ che è preposto alla ricezione del segnale \signal{SIGIO} (o l'eventuale
+ segnale alternativo impostato con \const{F\_SETSIG}) per gli eventi
+ asincroni associati al file descriptor \param{fd} e del segnale
+ \signal{SIGURG} per la notifica dei dati urgenti di un socket (vedi
+ sez.~\ref{sec:TCP_urgent_data}). Restituisce $-1$ in caso di errore ed il
+ terzo argomento viene ignorato. Non sono previsti errori diversi da
+ \errval{EBADF}.
+
+ Per distinguerlo dal caso in cui il segnale viene inviato a un singolo
+ processo, nel caso di un \textit{process group} viene restituito un valore
+ negativo il cui valore assoluto corrisponde all'identificatore del
+ \textit{process group}. Con Linux questo comporta un problema perché se il
+ valore restituito dalla \textit{system call} è compreso nell'intervallo fra
+ $-1$ e $-4095$ in alcune architetture questo viene trattato dalla
+ \acr{glibc} come un errore,\footnote{il problema deriva dalle limitazioni
+ presenti in architetture come quella dei normali PC (i386) per via delle
+ modalità in cui viene effettuata l'invocazione delle \textit{system call}
+ che non consentono di restituire un adeguato codice di ritorno.} per cui
+ in tal caso \func{fcntl} ritornerà comunque $-1$ mentre il valore restituito
+ dalla \textit{system call} verrà assegnato ad \var{errno}, cambiato di
+ segno.
+
+ Per questo motivo con il kernel 2.6.32 è stato introdotto il comando
+ alternativo \const{F\_GETOWN\_EX}, che vedremo a breve, che consente di
+ evitare il problema. A partire dalla versione 2.11 la \acr{glibc}, se
+ disponibile, usa questa versione alternativa per mascherare il problema
+ precedente e restituire un valore corretto in tutti i casi.\footnote{in cui
+ cioè viene restituito un valore negativo corretto qualunque sia
+ l'identificatore del \textit{process group}, che non potendo avere valore
+ unitario (non esiste infatti un \textit{process group} per \cmd{init}) non
+ può generare ambiguità con il codice di errore.} Questo però comporta che
+ il comportamento del comando può risultare diverso a seconda delle versioni
+ della \acr{glibc} e del kernel.
+
+\item[\constd{F\_SETOWN}] imposta, con il valore dell'argomento \param{arg},
+ l'identificatore del processo o del \textit{process group} che riceverà i
+ segnali \signal{SIGIO} e \signal{SIGURG} per gli eventi associati al file
+ descriptor \param{fd}. Ritorna un valore nullo in caso di successo o $-1$ in
+ caso di errore. Oltre a \errval{EBADF} gli errori possibili sono
+ \errcode{ESRCH} se \param{arg} indica un processo o un \textit{process
+ group} inesistente.
+
+ L'impostazione è soggetta alle stesse restrizioni presenti sulla funzione
+ \func{kill} (vedi sez.~\ref{sec:sig_kill_raise}), per cui un utente non
+ privilegiato può inviare i segnali solo ad un processo che gli appartiene,
+ in genere comunque si usa il processo corrente. Come per \const{F\_GETOWN},
+ per indicare un \textit{process group} si deve usare per \param{arg} un
+ valore negativo, il cui valore assoluto corrisponda all'identificatore del
+ \textit{process group}.
+
+ A partire dal kernel 2.6.12 se si sta operando con i \textit{thread} della
+ implementazione nativa di Linux (quella della NTPL, vedi
+ sez.~\ref{sec:linux_ntpl}) e se si è impostato un segnale specifico con
+ \const{F\_SETSIG}, un valore positivo di \param{arg} viene interpretato come
+ indicante un \textit{Thread ID} e non un \textit{Process ID}. Questo
+ consente di inviare il segnale impostato con \const{F\_SETSIG} ad uno
+ specifico \textit{thread}. In genere questo non comporta differenze
+ significative per il processi ordinari, in cui non esistono altri
+ \textit{thread}, dato che su Linux il \textit{thread} principale, che in tal
+ caso è anche l'unico, mantiene un valore del \textit{Thread ID} uguale al
+ \ids{PID} del processo. Il problema è però che questo comportamento non si
+ applica a \signal{SIGURG}, per il quale \param{arg} viene sempre
+ interpretato come l'identificatore di un processo o di un \textit{process
+ group}.
+
+\item[\constd{F\_GETOWN\_EX}] legge nella struttura puntata
+ dall'argomento \param{owner} l'identificatore del processo, \textit{thread}
+ o \textit{process group} (vedi sez.~\ref{sec:sess_proc_group}) che è
+ preposto alla ricezione dei segnali \signal{SIGIO} e \signal{SIGURG} per gli
+ eventi associati al file descriptor \param{fd}. Ritorna un valore nullo in
+ caso di successo o $-1$ in caso di errore. Oltre a \errval{EBADF} e da
+ \errval{EFAULT} se \param{owner} non è un puntatore valido.
+
+ Il comando, che è disponibile solo a partire dal kernel 2.6.32, effettua lo
+ stesso compito di \const{F\_GETOWN} di cui costituisce una evoluzione che
+ consente di superare i limiti e le ambiguità relative ai valori restituiti
+ come identificativo. A partire dalla versione 2.11 della \acr{glibc} esso
+ viene usato dalla libreria per realizzare una versione di \func{fcntl} che
+ non presenti i problemi illustrati in precedenza per la versione precedente
+ di \const{F\_GETOWN}. Il comando è specifico di Linux ed utilizzabile solo
+ se si è definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}.
+
+\item[\constd{F\_SETOWN\_EX}] imposta con il valore della struttura
+ \struct{f\_owner\_ex} puntata \param{owner}, l'identificatore del processo o
+ del \textit{process group} che riceverà i segnali \signal{SIGIO} e
+ \signal{SIGURG} per gli eventi associati al file
+ descriptor \param{fd}. Ritorna un valore nullo in caso di successo o $-1$ in
+ caso di errore, con gli stessi errori di \const{F\_SETOWN} più
+ \errcode{EINVAL} se il campo \var{type} di \struct{f\_owner\_ex} non indica
+ un tipo di identificatore valido.
+
+ \begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize \centering
+ \begin{varwidth}[c]{0.5\textwidth}
+ \includestruct{listati/f_owner_ex.h}
+ \end{varwidth}
+ \normalsize
+ \caption{La struttura \structd{f\_owner\_ex}.}
+ \label{fig:f_owner_ex}
+ \end{figure}
+
+ Come \const{F\_GETOWN\_EX} il comando richiede come terzo argomento il
+ puntatore ad una struttura \struct{f\_owner\_ex} la cui definizione è
+ riportata in fig.~\ref{fig:f_owner_ex}, in cui il primo campo indica il tipo
+ di identificatore il cui valore è specificato nel secondo campo, che assume
+ lo stesso significato di \param{arg} per \const{F\_SETOWN}. Per il campo
+ \var{type} i soli valori validi sono \constd{F\_OWNER\_TID},
+ \constd{F\_OWNER\_PID} e \constd{F\_OWNER\_PGRP}, che indicano
+ rispettivamente che si intende specificare con \var{pid} un \textit{Tread
+ ID}, un \textit{Process ID} o un \textit{Process Group ID}. A differenza
+ di \const{F\_SETOWN} se si specifica un \textit{Tread ID} questo riceverà
+ sia \signal{SIGIO} (o il segnale impostato con \const{F\_SETSIG}) che
+ \signal{SIGURG}. Il comando è specifico di Linux, è disponibile solo a
+ partire dal kernel 2.6.32, ed è utilizzabile solo se si è definita la macro
+ \macro{\_GNU\_SOURCE}.
+
+\item[\constd{F\_GETSIG}] restituisce il valore del segnale inviato dai vari
+ meccanismi di I/O asincrono associati al file descriptor \param{fd} (quelli
+ trattati in sez.~\ref{sec:file_asyncronous_operation}) in caso di successo o
+ $-1$ in caso di errore, il terzo argomento viene ignorato. Non sono previsti
+ errori diversi da \errval{EBADF}. Un valore nullo indica che si sta usando
+ il segnale predefinito, che è \signal{SIGIO}. Un valore diverso da zero
+ indica il segnale che è stato impostato con \const{F\_SETSIG}, che può
+ essere anche lo stesso \signal{SIGIO}. Il comando è specifico di Linux ed
+ utilizzabile solo se si è definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}.
+
+\item[\constd{F\_SETSIG}] imposta il segnale inviato dai vari meccanismi di
+ I/O asincrono associati al file descriptor \param{fd} (quelli trattati in
+ sez.~\ref{sec:file_asyncronous_operation}) al valore indicato
+ da \param{arg}, ritorna un valore nullo in caso di successo o $-1$ in caso
+ di errore. Oltre a \errval{EBADF} gli errori possibili sono
+ \errcode{EINVAL} se \param{arg} indica un numero di segnale non valido. Un
+ valore nullo di \param{arg} indica di usare il segnale predefinito, cioè
+ \signal{SIGIO}. Un valore diverso da zero, compreso lo stesso
+ \signal{SIGIO}, specifica il segnale voluto. Il comando è specifico di
+ Linux ed utilizzabile solo se si è definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}.
+
+ L'impostazione di un valore diverso da zero permette inoltre, se si è
+ installato il gestore del segnale come \var{sa\_sigaction} usando
+ \const{SA\_SIGINFO}, (vedi sez.~\ref{sec:sig_sigaction}), di rendere
+ disponibili al gestore informazioni ulteriori riguardo il file che ha
+ generato il segnale attraverso i valori restituiti in
+ \struct{siginfo\_t}. Se inoltre si imposta un segnale \textit{real-time} si
+ potranno sfruttare le caratteristiche di avanzate di questi ultimi (vedi
+ sez.~\ref{sec:sig_real_time}), ed in particolare la capacità di essere
+ accumulati in una coda prima della notifica.
+
+\item[\constd{F\_GETLEASE}] restituisce il tipo di \textit{file lease} che il
+ processo detiene nei confronti del file descriptor \var{fd} o $-1$ in caso
+ di errore, il terzo argomento viene ignorato. Non sono previsti errori
+ diversi da \errval{EBADF}. Il comando è specifico di Linux ed utilizzabile
+ solo se si è definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}. Questa funzionalità è
+ trattata in dettaglio in sez.~\ref{sec:file_asyncronous_lease}.
+
+\item[\constd{F\_SETLEASE}] imposta o rimuove a seconda del valore
+ di \param{arg} un \textit{file lease} sul file descriptor \var{fd} a seconda
+ del valore indicato da \param{arg}. Ritorna un valore nullo in caso di
+ successo o $-1$ in caso di errore. Oltre a \errval{EBADF} si otterrà
+ \errcode{EINVAL} se si è specificato un valore non valido per \param{arg}
+ (deve essere usato uno dei valori di tab.~\ref{tab:file_lease_fctnl}),
+ \errcode{ENOMEM} se non c'è memoria sufficiente per creare il \textit{file
+ lease}, \errcode{EACCES} se non si è il proprietario del file e non si
+ hanno i privilegi di amministratore.\footnote{per la precisione occorre la
+ capacità \const{CAP\_LEASE}.}
+
+ Il supporto il supporto per i \textit{file lease}, che consente ad un
+ processo che detiene un \textit{lease} su un file di riceve una notifica
+ qualora un altro processo cerchi di eseguire una \func{open} o una
+ \func{truncate} su di esso è stato introdotto a partire dai kernel della
+ serie 2.4 Il comando è specifico di Linux ed utilizzabile solo se si è
+ definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}. Questa funzionalità è trattata in
+ dettaglio in sez.~\ref{sec:file_asyncronous_lease}.
+
+\item[\constd{F\_NOTIFY}] attiva il meccanismo di notifica asincrona per cui
+ viene riportato al processo chiamante, tramite il segnale \signal{SIGIO} (o
+ altro segnale specificato con \const{F\_SETSIG}) ogni modifica eseguita o
+ direttamente sulla directory cui \var{fd} fa riferimento, o su uno dei file
+ in essa contenuti; ritorna un valore nullo in caso di successo o $-1$ in
+ caso di errore. Il comando è specifico di Linux ed utilizzabile solo se si è
+ definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}. Questa funzionalità, disponibile
+ dai kernel della serie 2.4.x, è trattata in dettaglio in
+ sez.~\ref{sec:file_asyncronous_lease}.
+
+\item[\constd{F\_GETPIPE\_SZ}] restituisce in caso di successo la dimensione
+ del buffer associato alla \textit{pipe} \param{fd} (vedi
+ sez.~\ref{sec:ipc_pipes}) o $-1$ in caso di errore, il terzo argomento viene
+ ignorato. Non sono previsti errori diversi da \errval{EBADF}, che viene
+ restituito anche se il file descriptor non è una \textit{pipe}. Il comando è
+ specifico di Linux, è disponibile solo a partire dal kernel 2.6.35, ed è
+ utilizzabile solo se si è definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}.
+
+\item[\constd{F\_SETPIPE\_SZ}] imposta la dimensione del buffer associato alla
+ \textit{pipe} \param{fd} (vedi sez.~\ref{sec:ipc_unix}) ad un valore uguale
+ o superiore a quello indicato dall'argomento \param{arg}. Ritorna un valore
+ nullo in caso di successo o $-1$ in caso di errore. Oltre a \errval{EBADF}
+ gli errori possibili sono \errcode{EBUSY} se si cerca di ridurre la
+ dimensione del buffer al di sotto della quantità di dati effettivamente
+ presenti su di esso ed \errcode{EPERM} se un processo non privilegiato cerca
+ di impostare un valore troppo alto. La dimensione minima del buffer è pari
+ ad una pagina di memoria, a cui verrà comunque arrotondata ogni dimensione
+ inferiore, il valore specificato viene in genere arrotondato per eccesso al
+ valore ritenuto più opportuno dal sistema, pertanto una volta eseguita la
+ modifica è opportuno rileggere la nuova dimensione con
+ \const{F\_GETPIPE\_SZ}. I processi non privilegiati\footnote{per la
+ precisione occorre la capacità \const{CAP\_SYS\_RESOURCE}.} non possono
+ impostare un valore superiore a quello indicato da
+ \sysctlfiled{fs/pipe-size-max}. Il comando è specifico di Linux, è
+ disponibile solo a partire dal kernel 2.6.35, ed è utilizzabile solo se si è
+ definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}.
+
+\end{basedescript}
+
+% TODO: trattare RWH_WRITE_LIFE_EXTREME e RWH_WRITE_LIFE_SHORT aggiunte con
+% il kernel 4.13 (vedi https://lwn.net/Articles/727385/)
+
+La maggior parte delle funzionalità controllate dai comandi di \func{fcntl}
+sono avanzate e richiedono degli approfondimenti ulteriori, saranno pertanto
+riprese più avanti quando affronteremo le problematiche ad esse relative. In
+particolare le tematiche relative all'I/O asincrono e ai vari meccanismi di
+notifica saranno trattate in maniera esaustiva in
+sez.~\ref{sec:file_asyncronous_operation} mentre quelle relative al
+\textit{file locking} saranno esaminate in sez.~\ref{sec:file_locking}). L'uso
+di questa funzione con i socket verrà trattato in
+sez.~\ref{sec:sock_ctrl_func}.
+
+La gran parte dei comandi di \func{fcntl} (come \const{F\_DUPFD},
+\const{F\_GETFD}, \const{F\_SETFD}, \const{F\_GETFL}, \const{F\_SETFL},
+\const{F\_GETLK}, \const{F\_SETLK} e \const{F\_SETLKW}) sono previsti da SVr4
+e 4.3BSD e standardizzati in POSIX.1-2001 che inoltre prevede gli ulteriori
+\const{F\_GETOWN} e \const{F\_SETOWN}. Pertanto nell'elenco si sono indicate
+esplicitamente soltanto le ulteriori richieste in termini delle macro di
+funzionalità di sez.~\ref{sec:intro_gcc_glibc_std} soltanto per le
+funzionalità inserite in standard successivi o specifiche di Linux.
+
+
+% \subsection{La funzione \func{ioctl}}
+% \label{sec:file_ioctl}
+
+Benché l'interfaccia di gestione dell'I/O sui file di cui abbiamo parlato
+finora si sia dimostrata valida anche per l'interazione diretta con le
+periferiche attraverso i loro file di dispositivo, consentendo di usare le
+stesse funzioni utilizzate per i normali file di dati, esistono però
+caratteristiche peculiari, specifiche dell'hardware e delle funzionalità che
+ciascun dispositivo può provvedere, che non possono venire comprese in questa
+interfaccia astratta come ad esempio l'impostazione della velocità di una
+porta seriale, o le dimensioni di un framebuffer.
+
+Per questo motivo nell'architettura del sistema è stata prevista l'esistenza
+di una apposita funzione di sistema, \funcd{ioctl}, come meccanismo generico
+per compiere operazioni specializzate; il suo prototipo è:
+
+\begin{funcproto}{
+\fhead{sys/ioctl.h}
+\fdecl{int ioctl(int fd, int request, ...)}
+\fdesc{Esegue una operazione speciale.}
+}
+
+{La funzione ritorna $0$ in caso di successo nella maggior parte dei casi, ma
+ alcune operazioni possono restituire un valore positivo, mentre ritorna
+ sempre $-1$ per un errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei
+ valori:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EINVAL}] gli argomenti \param{request} o \param{argp} non sono
+ validi.
+ \item[\errcode{ENOTTY}] il file \param{fd} non è associato con un
+ dispositivo, o la richiesta non è applicabile all'oggetto a cui fa
+ riferimento \param{fd}.
+ \end{errlist}
+ ed inoltre \errval{EBADF} e \errval{EFAULT} nel loro significato generico.}
+\end{funcproto}
+
+
+La funzione richiede che si passi come primo argomento un file
+descriptor \param{fd} regolarmente aperto, mentre l'operazione da compiere
+deve essere indicata dal valore dell'argomento \param{request}. Il terzo
+argomento dipende dall'operazione prescelta; tradizionalmente è specificato
+come \code{char * argp}, da intendersi come puntatore ad un area di memoria
+generica (all'epoca della creazione di questa funzione infatti ancora non era
+stato introdotto il tipo \ctyp{void}) ma per certe operazioni può essere
+omesso, e per altre è un semplice intero.
+
+Normalmente la funzione ritorna zero in caso di successo e $-1$ in caso di
+errore, ma per alcune operazioni il valore di ritorno, che nel caso viene
+impostato ad un valore positivo, può essere utilizzato come indicazione del
+risultato della stessa. È più comune comunque restituire i risultati
+all'indirizzo puntato dal terzo argomento.
+
+Data la genericità dell'interfaccia non è possibile classificare in maniera
+sistematica le operazioni che si possono gestire con \func{ioctl}, un breve
+elenco di alcuni esempi di esse è il seguente:
+\begin{itemize*}
+\item il cambiamento dei font di un terminale.
+\item l'esecuzione di una traccia audio di un CDROM.
+\item i comandi di avanti veloce e di riavvolgimento di un nastro.
+\item il comando di espulsione di un dispositivo rimovibile.
+\item l'impostazione della velocità trasmissione di una linea seriale.
+\item l'impostazione della frequenza e della durata dei suoni emessi dallo