\chapter{La gestione dell'I/O su file}
\label{cha:file_IO_interface}
-Esamineremo in questo capitol le due interfacce di programmazione che
+Esamineremo in questo capitolo le due interfacce di programmazione che
consentono di gestire i dati mantenuti nei file. Cominceremo con quella nativa
del sistema, detta dei \textit{file descriptor}, che viene fornita
direttamente dalle \textit{system call} e che non prevede funzionalità evolute
analoga di quella delle voci di una directory, con la possibilità di avere più
voci che fanno riferimento allo stesso \textit{inode}. L'analogia è in realtà
molto stretta perché quando si cancella un file, il kernel verifica anche che
-non resti nessun riferimento in una una qualunque voce della \textit{file
- table} prima di liberare le risorse ad esso associate e disallocare il
-relativo \textit{inode}.
+non resti nessun riferimento in una qualunque voce della \textit{file table}
+prima di liberare le risorse ad esso associate e disallocare il relativo
+\textit{inode}.
Nelle vecchie versioni di Unix (ed anche in Linux fino al kernel 2.0.x) il
numero di file aperti era anche soggetto ad un limite massimo dato dalle
conseguente effetto sulle caratteristiche operative che controllano (torneremo
sull'argomento in sez.~\ref{sec:file_fcntl_ioctl}).
-Il flag \const{O\_ASYNC} (che, per per compatibilità con BSD, si può indicare
+Il flag \const{O\_ASYNC} (che, per compatibilità con BSD, si può indicare
anche con la costante \constd{FASYNC}) è definito come possibile valore per
\func{open}, ma per un bug dell'implementazione,\footnote{segnalato come
ancora presente nella pagina di manuale almeno fino al Settembre 2011.} non
la dimensione di un file sarà più o meno corrispondente alla quantità di
spazio disco da esso occupato, ma esistono dei casi, come questo in cui ci si
sposta in una posizione oltre la fine corrente del file, o come quello
-accennato in in sez.~\ref{sec:file_file_size} in cui si estende la dimensione
-di un file con una \func{truncate}, in cui in sostanza si modifica il valore
+accennato in sez.~\ref{sec:file_file_size} in cui si estende la dimensione di
+un file con una \func{truncate}, in cui in sostanza si modifica il valore
della dimensione di \var{st\_size} senza allocare spazio su disco. Questo
consente di creare inizialmente file di dimensioni anche molto grandi, senza
dover occupare da subito dello spazio disco che in realtà sarebbe
anche l'aggiunta di un ulteriore argomento finale, \param{flags}.
+
+
+% TODO trattare fstatat e con essa
+% TODO trattare anche statx, aggiunta con il kernel 4.11 (vedi
+% https://lwn.net/Articles/707602/ e
+% https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git/commit/?id=a528d35e8bfcc521d7cb70aaf03e1bd296c8493f)
+
% TODO manca prototipo di linkat, verificare se metterlo o metter menzione
% altre modifiche al riguardo nel 3.11 (AT_EMPTY_PATH?) vedi
% http://lwn.net/Articles/562488/
\end{table}
+\texttt{ATTENZIONE PARTE DA RIVEDERE}
+
+
Un'ultima differenza fra le \textit{at-functions} e le funzioni tradizionali
di cui sono estensione è, come accennato in sez.~\ref{sec:file_temp_file},
quella relativa a \func{utimensat} che non è propriamente una corrispondente
esatta di \func{utimes} e \func{lutimes}, dato che questa funzione ha una
maggiore precisione nella indicazione dei tempi dei file, per i quali come per
\func{futimes}, si devono usare strutture \struct{timespec} che consentono una
-precisione fino al nanosecondo.
+precisione fino al nanosecondo; la funzione è stata introdotta con il kernel
+2.6.22,\footnote{in precedenza, a partire dal kernel 2.6.16, era stata
+ introdotta una \textit{system call} \funcm{futimesat} seguendo una bozza
+ della revisione dello standard poi modificata; questa funzione, sostituita
+ da \func{utimensat}, è stata dichiarata obsoleta, non è supportata da
+ nessuno standard e non deve essere più utilizzata: pertanto non ne
+ parleremo.} ed il suo prototipo è:
+
+\begin{funcproto}{
+\fhead{sys/time.h}
+\fdecl{int utimensat(int dirfd, const char *pathname, const struct
+ timespec times[2], int flags)}
+\fdesc{Cambia i tempi di un file.}
+}
+
+{La funzione ritorna $0$ in caso di successo e $-1$ per un errore, nel qual
+ caso \var{errno} assumerà uno dei valori:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EACCES}] si è richiesta l'impostazione del tempo corrente ma
+ non si ha il permesso di scrittura sul file, o non si è proprietari del
+ file o non si hanno i privilegi di amministratore; oppure il file è
+ immutabile (vedi sez.~\ref{sec:file_perm_overview}).
+ \item[\errcode{EBADF}] \param{dirfd} non è \const{AT\_FDCWD} o un file
+ descriptor valido.
+ \item[\errcode{EFAULT}] \param{times} non è un puntatore valido oppure
+ \param{dirfd} è \const{AT\_FDCWD} ma \param{pathname} è \var{NULL} o non è
+ un puntatore valido.
+ \item[\errcode{EINVAL}] si sono usati dei valori non corretti per i tempi di
+ \param{times}, oppure è si usato un valore non valido per \param{flags},
+ oppure \param{pathname} è \var{NULL}, \param{dirfd} non è
+ \const{AT\_FDCWD} e \param{flags} contiene \const{AT\_SYMLINK\_NOFOLLOW}.
+ \item[\errcode{EPERM}] si è richiesto un cambiamento nei tempi non al tempo
+ corrente, ma non si è proprietari del file o non si hanno i privilegi di
+ amministratore; oppure il file è immutabile o \textit{append-only} (vedi
+ sez.~\ref{sec:file_perm_overview}).
+ \item[\errcode{ESRCH}] non c'è il permesso di attraversamento per una delle
+ componenti di \param{pathname}.
+ \end{errlist}
+ ed inoltre per entrambe \errval{EROFS} e per \func{utimensat}
+ \errval{ELOOP}, \errval{ENAMETOOLONG}, \errval{ENOENT}, \errval{ENOTDIR} nel
+ loro significato generico.}
+\end{funcproto}
+
+La funzione imposta i tempi dei file utilizzando i valori passati nel vettore
+di strutture \struct{timespec} esattamente come \func{futimes} (si veda quanto
+illustrato in sez.~\ref{sec:file_file_times}).
+
+La funzione supporta invece, rispetto ad \func{utimes} che abbiamo visto in
+sez.~\ref{sec:file_file_times}, una sintassi più complessa che consente una
+indicazione sicura del file su cui operare specificando la directory su cui si
+trova tramite il file descriptor \param{dirfd} ed il suo nome come
+\textit{pathname relativo} in \param{pathname}.\footnote{su Linux solo
+ \func{utimensat} è una \textit{system call} e \func{futimens} è una funzione
+ di libreria, infatti se \param{pathname} è \var{NULL} \param{dirfd} viene
+ considerato un file descriptor ordinario e il cambiamento del tempo
+ applicato al file sottostante, qualunque esso sia, per cui
+ \code{futimens(fd, times}) è del tutto equivalente a \code{utimensat(fd,
+ NULL, times, 0)} ma nella \acr{glibc} questo comportamento è disabilitato
+ seguendo lo standard POSIX, e la funzione ritorna un errore di
+ \errval{EINVAL} se invocata in questo modo.}
+
+Torneremo su questa sintassi e sulla sua motivazione in
+sez.~\ref{sec:file_openat}, quando tratteremo tutte le altre funzioni (le
+cosiddette \textit{at-functions}) che la utilizzano; essa prevede comunque
+anche la presenza dell'argomento \param{flags} con cui attivare flag di
+controllo che modificano il comportamento della funzione, nel caso specifico
+l'unico valore consentito è \const{AT\_SYMLINK\_NOFOLLOW} che indica alla
+funzione di non dereferenziare i collegamenti simbolici, cosa che le permette
+di riprodurre le funzionalità di \func{lutimes}.
+
+
+\texttt{ATTENZIONE PARTE DA RIVEDERE}
-% NOTA: manca prototipo di utimensat, per ora si lascia una menzione
\itindend{at-functions}
modifica è opportuno rileggere la nuova dimensione con
\const{F\_GETPIPE\_SZ}. I processi non privilegiati\footnote{per la
precisione occorre la capacità \const{CAP\_SYS\_RESOURCE}.} non possono
- impostare un valore valore superiore a quello indicato da
+ impostare un valore superiore a quello indicato da
\sysctlfiled{fs/pipe-size-max}. Il comando è specifico di Linux, è
disponibile solo a partire dal kernel 2.6.35, ed è utilizzabile solo se si è
definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}.
Una delle caratteristiche più utili dell'interfaccia degli \textit{stream} è
la ricchezza delle funzioni disponibili per le operazioni di lettura e
-scrittura sui file. Sono infatti previste ben tre diverse modalità modalità di
+scrittura sui file. Sono infatti previste ben tre diverse modalità di
input/output non formattato:
\begin{itemize}
\item\textsl{binario} in cui si leggono e scrivono blocchi di dati di
% LocalWords: FIONREAD epoll FIOQSIZE side effects SAFE BYCALLER QUERY EACCES
% LocalWords: EBUSY OpenBSD syncfs futimes timespec only init ESRCH kill NTPL
% LocalWords: ENXIO NONBLOCK WRONLY EPERM NOATIME ETXTBSY EWOULDBLOCK PGRP SZ
-% LocalWords: EFAULT capabilities GETPIPE SETPIPE RESOURCE
+% LocalWords: EFAULT capabilities GETPIPE SETPIPE RESOURCE dell'I all' NFSv
%%% Local Variables:
%%% mode: latex
%%% TeX-master: "gapil"
%%% End:
+% LocalWords: l'I nell' du vm Documentation Urlich Drepper futimesat times
+% LocalWords: futimens fs Tread all'I ll