+La struttura \texttt{stat} è definita nell'header \texttt{sys/stat.h} e in
+generale dipende dall'implementazione, la versione usata da Linux è mostrata
+in \nfig, così come riportata dalla man page (in realtà la definizione
+effettivamente usata nel kernel dipende dall'archietettura e ha altri campi
+riservati per estensioni come tempo più precisi, o per il padding dei campi).
+
+\begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize
+ \centering
+ \begin{minipage}[c]{15cm}
+ \begin{lstlisting}[]{}
+struct stat {
+ dev_t st_dev; /* device */
+ ino_t st_ino; /* inode */
+ mode_t st_mode; /* protection */
+ nlink_t st_nlink; /* number of hard links */
+ uid_t st_uid; /* user ID of owner */
+ gid_t st_gid; /* group ID of owner */
+ dev_t st_rdev; /* device type (if inode device) */
+ off_t st_size; /* total size, in bytes */
+ unsigned long st_blksize; /* blocksize for filesystem I/O */
+ unsigned long st_blocks; /* number of blocks allocated */
+ time_t st_atime; /* time of last access */
+ time_t st_mtime; /* time of last modification */
+ time_t st_ctime; /* time of last change */
+};
+ \end{lstlisting}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{La struttura \texttt{stat} per la lettura delle informazioni dei
+ file}
+ \label{fig:filedir_stat_struct}
+\end{figure}
+
+Si noti come i vari membri della struttura siano specificati come tipi nativi
+del sistema (di quelli definiti in \tabref{tab:xxx_sys_types}, e dichiarati in
+\texttt{sys/types.h})
+
+
+
+
+\subsection{I tipi di file}
+\label{sec:filedir_file_types}
+
+Come riportato in \tabref{tab:fileintr_file_types} in linux oltre ai file e
+alle directory esistono vari altri oggetti che possono stare su un filesystem;
+il tipo di file è ritornato dalla \texttt{stat} nel campo \texttt{st\_mode},
+dato che il valore numerico può variare a seconda delle implementazioni
+
+
+\subsection{La dimensione dei file}
+\label{sec:filedir_file_size}
+
+\subsection{I tempi dei file}
+\label{sec:filedir_file_times}
+
+\subsection{La funzione \texttt{utime}}
+\label{sec:filedir_utime}
+
+
+
+
+\section{Il controllo di accesso ai file}
+\label{sec:filedir_access_control}
+
+
+In unix è implementata da qualunque filesystem standard una forma elementare
+(ma adatta alla maggior parte delle esigenze) di controllo di accesso ai
+files. Torneremo sull'argomento in dettaglio più avanti (vedi
+\secref{sec:filedir_access_control}), qui ci limitiamo ad una introduzione dei
+concetti essenziali.
+
+Si tenga conto poi che quanto diremo è vero solo per filesystem di tipo Unix,
+e non è detto che sia applicabile (ed infatti non è vero per il filesystem di
+Windows) a un filesystem qualunque. Esistono inoltre estensioni che permettono
+di implementare le ACL (\textit{Access Control List}) che sono un meccanismo
+di controllo di accesso molto più sofisticato.
+
+Ad ogni file Unix associa sempre l'utente che ne è proprietario (il cosiddetto
+\textit{owner}) e il gruppo di appartenenza, secondo il meccanismo degli uid e
+gid accennato in \secref{sec:intro_multiuser}, e un insieme di permessi che
+sono divisi in tre classi, e cioè attribuiti rispettivamente al proprietario,
+a qualunque utente faccia parte del gruppo cui appartiene il file, e a tutti
+gli altri utenti.
+
+I permessi sono espressi da un insieme di 12 bit: di questi i nove meno
+significativi sono usati a gruppi di tre per indicare i permessi base di
+lettura, scrittura ed esecuzione (indicati rispettivamente con le lettere
+\textit{w}, \textit{r} \textit{x}) applicabili rispettivamente al
+proprietario, al gruppo, a tutti (una descrizione più dettagliata dei vari
+permessi associati ai file è riportata in \secref{sec:filedir_suid_sgid}). I
+restanti tre bit sono usati per indicare alcune caratteristiche più complesse
+(\textit{suid}, \textit{sgid}, e \textit{sticky}) su cui pure torneremo in
+seguito (vedi \secref{sec:filedir_suid_sgid} e \secref{sec:filedir_sticky}).
+
+Tutte queste informazioni sono tenute per ciascun file nell'inode. Quando un
+processo cerca l'accesso al file esso controlla i propri uid e gid
+confrontandoli con quelli del file e se l'operazione richiesta è compatibile
+con i permessi associati al file essa viene eseguita, altrimenti viene
+bloccata ed è restituito un errore di \texttt{EPERM}. Questo procedimento non
+viene eseguito per l'amministratore di sistema (il cui uid è zero) il quale ha
+pertanto accesso senza restrizione a qualunque file del sistema.
+
+% In realtà il procedimento è più complesso di quanto descritto in maniera
+% elementare qui; inoltre ad un processo sono associati diversi identificatori,
+% torneremo su questo in maggiori dettagli in seguito in \secref{sec:proc_perms}.
+
+
+
+\subsection{I flag \texttt{suid} e \texttt{sgid}}
+\label{sec:filedir_suid_sgid}
+
+\subsection{La titolarità di nuovi files e directory}
+\label{sec:filedir_ownership}
+
+\subsection{La funzione \texttt{access}}
+\label{sec:filedir_access}
+
+\subsection{La funzione \texttt{umask}}
+\label{sec:filedir_umask}
+
+\subsection{Le funzioni \texttt{chmod} e \texttt{fchmod}}
+\label{sec:filedir_chmod}
+
+\subsection{Il flag \texttt{sticky}}
+\label{sec:filedir_sticky}
+
+\subsection{Le funzioni \texttt{chown}, \texttt{fchown} e \texttt{lchown}}
+\label{sec:filedir_chown}
+
+
+\section{La manipolazione delle directories}
+\label{sec:filedir_dir_handling}