+ La funzione restituisce il puntatore \var{buffer} se riesce, \macro{NULL} se
+ fallisce, in quest'ultimo caso la variabile \var{errno} è settata con i
+ seguenti codici di errore:
+ \begin{errlist}
+ \item \macro{EINVAL} L'argomento \var{size} è zero e \var{buffer} non
+ è nullo.
+ \item \macro{ERANGE} L'argomento \var{size} è più piccolo della
+ lunghezza del pathname.
+ \item \macro{EACCESS} Manca il permesso di lettura o di ricerca su uno dei
+ componenti del pathname (cioè su una delle directory superiori alla
+ corrente).
+ \end{errlist}
+\end{prototype}
+
+Il buffer deve essere sufficientemente lungo da poter contenere il pathname
+completo più lo zero di terminazione della stringa. Qualora esso ecceda le
+dimensioni specificate con \var{size} la funzione restituisce un errore. Si
+può anche specificare un puntatore nullo come \var{buffer}\footnote{questa è
+ una estensione allo standard POSIX.1, supportata da Linux}, nel qual caso la
+stringa sarà allocata automaticamente per una dimensione pari a \var{size}
+qualora questa sia diversa da zero, o della lunghezza esatta del pathname
+altrimenti. In questo caso ci si deve ricordare di disallocare la stringa una
+volta cessato il suo utilizzo.
+
+Di questa funzione esiste una versione \func{char * getwd(char * buffer)}
+fatta per compatibilità all'indietro con BSD, che non consente di specificare
+la dimensione del buffer; esso deve essere allocato in precedenza ed avere una
+dimensione superiore a \macro{PATH\_MAX} (di solito 256 byte, vedi
+\secref{sec:sys_limits}); il problema è che in Linux non esiste una dimensione
+superiore per un pathname, per cui non è detto che il buffer sia sufficiente a
+contenere il nome del file, e questa è la ragione principale per cui questa
+funzione è deprecata.
+
+Una seconda funzione simile è \func{char * get\_current\_dir\_name(void)} che
+è sostanzialmente equivalente ad una \func{getcwd(NULL, 0)}, con la sola
+differenza che essa ritorna il valore della variabile di ambiente \macro{PWD},
+che essendo costruita dalla shell può contenere anche dei riferimenti
+simbolici; nel caso di \func{getcwd} infatti, essendo il pathname ricavato
+risalendo all'indietro l'albero della directory, si perderebbe traccia di ogni
+passaggio attraverso eventuali pathname.
+
+Altre due funzioni, \func{chdir} e \func{fchdir}, vengono usate, come dice il
+nome (che deriva da \textit{change directory}), per cambiare la directory di
+lavoro corrente. Dato che anche le directory sono file, è possibile riferirsi
+ad esse anche tramite il file descriptor dell'interfaccia a basso livello, e
+non solo tramite il filename, i prototipi di queste funzioni sono:
+\begin{functions}
+ \headdecl{unistd.h}
+ \funcdecl{int chdir (const char * path)}
+ Cambia la directory di lavoro corrente a quella specificata dal pathname
+ contenuto nella stringa \var{path}.
+
+ \funcdecl{int fchdir (int fd)} Analoga alla precedente, ma
+ usa un file descriptor invece del pathname.
+
+ Entrambe le funzioni restituiscono zero in caso di successo e -1 per un
+ errore, in caso di errore \var{errno} viene settata per \func{chdir} ai
+ valori:
+ \begin{errlist}
+ \item \macro{ENOTDIR} Uno dei componenti di \var{path} non è una directory.
+ \item \macro{EACCESS} Manca il permesso di ricerca su uno dei componenti di
+ \func{path}.
+ \end{errlist}
+ ed inoltre \macro{EFAULT}, \macro{ENAMETOOLONG}, \macro{ENOENT},
+ \macro{ENOMEM}, \macro{ELOOP} e \macro{EIO}. Per \func{fchdir} invece gli
+ errori sono \macro{EBADF} e \macro{EACCES}.
+\end{functions}
+
+
+
+\section{La manipolazione delle caratteristiche dei files}
+\label{sec:file_infos}
+
+Come spiegato in \secref{sec:file_filesystem} tutte le informazioni
+generali relative alle caratteristiche di ciascun file, a partire dalle
+informazioni relative al controllo di accesso, sono mantenute nell'inode.
+
+Vedremo in questa sezione come sia possibile leggere tutte queste informazioni
+usando la funzione \func{stat}, che permette l'accesso a tutti i dati
+memorizzati nell'inode; esamineremo poi le varie funzioni usate per manipolare
+tutte queste informazioni (eccetto quelle che riguardano la gestione del
+controllo di accesso, trattate in in \secref{sec:file_access_control}).
+
+
+\subsection{Le funzioni \func{stat}, \func{fstat} e \func{lstat}}
+\label{sec:file_stat}
+
+La lettura delle informazioni relative ai file è fatta attraverso la famiglia
+delle funzioni \func{stat}; questa è la funzione che ad esempio usa il comando
+\cmd{ls} per poter ottenere e mostrare tutti i dati dei files. I prototipi di
+queste funzioni sono i seguenti:
+\begin{functions}
+ \headdecl{sys/types.h}
+ \headdecl{sys/stat.h}
+ \headdecl{unistd.h}
+
+ \funcdecl{int stat(const char *file\_name, struct stat *buf)} Legge le
+ informazione del file specificato da \var{file\_name} e le inserisce in
+ \var{buf}.
+
+ \funcdecl{int lstat(const char *file\_name, struct stat *buf)} Identica a
+ \func{stat} eccetto che se il \var{file\_name} è un link simbolico vengono