\itindend{memory~mapping}
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-
\subsection{I/O vettorizzato: \func{readv} e \func{writev}}
\label{sec:file_multiple_io}
(\texttt{\small 18--22}), quello di destinazione (\texttt{\small 23--27}) ed
infine (\texttt{\small 28--31}) la \textit{pipe} che verrà usata come buffer.
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\begin{figure}[!htbp]
\footnotesize \centering
\begin{minipage}[c]{15cm}
La funzione restituisce il numero di byte copiati da una \textit{pipe}
all'altra (o $-1$ in caso di errore), un valore nullo indica che non ci sono
-byte disponibili da copiare (la funzione in questo caso non si blocca, a
-differenza di quanto avverrebbe per una normale lettura). Un esempio di
-realizzazione del comando \texttt{tee} usando questa funzione, ripreso da
-quello fornito nella pagina di manuale, è riportato in fig..
-
+byte disponibili da copiare e che il capo in scrittura della pipe è stato
+chiuso.\footnote{si tenga presente però che questo non avviene se si è
+ impostato il flag \const{SPLICE\_F\_NONBLOCK}, in tal caso infatti si
+ avrebbe un errore di \errcode{EAGAIN}.} Un esempio di realizzazione del
+comando \texttt{tee} usando questa funzione, ripreso da quello fornito nella
+pagina di manuale e dall'esempio allegato al pacth originale, è riportato in
+fig.~\ref{fig:tee_example}. Il programma consente di copiare il contenuto
+dello standard input sullo standard output e su un file specificato come
+argomento, il codice completo si trova nel file \texttt{tee.c} dei sorgenti
+allegati alla guida.
+\begin{figure}[!htbp]
+ \footnotesize \centering
+ \begin{minipage}[c]{15cm}
+ \includecodesample{listati/tee.c}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{Esempio di codice che usa \func{tee} per copiare i dati dello
+ standard input sullo standard output e su un file.}
+ \label{fig:tee_example}
+\end{figure}
-Infine come nota finale riguardo \func{splice}, \func{vmsplice} e \func{tee}
-occorre sottolineare che benché si sia parlato finora di trasferimenti o copie
-di dati in realtà nella loro implementazione non è affatto detto che questi
-vengono effettivamente spostati o copiati, il kernel infatti realizza le
-\textit{pipe} come un insieme di puntatori\footnote{per essere precisi si
- tratta di un semplice buffer circolare, un buon articolo sul tema si trova
- su \href{http://lwn.net/Articles/118750/}
+La prima parte del programma (\texttt{\small 10--35}) si cura semplicemente di
+controllare (\texttt{\small 11--14}) che sia stato fornito almeno un argomento
+(il nome del file su cui scrivere), di aprirlo ({\small 15--19}) e che sia lo
+standard input (\texttt{\small 20--27}) che lo standard output (\texttt{\small
+ 28--35}) corripondano ad una \textit{pipe}.
+
+Il ciclo principale (\texttt{\small 37--58}) inizia con la chiamata a
+\func{tee} che duplica il contenuto dello standard input sullo standard output
+(\texttt{\small 39}), questa parte è del tutto analoga ad una lettura ed
+infatti come nell'esempio di fig.~\ref{fig:splice_example} si controlla il
+valore di ritorno della funzione in \var{len}; se questo è nullo significa che
+non ci sono più dati da leggere e si chiude il ciclo (\texttt{\small 40}), se
+è negativo c'è stato un errore, ed allora si ripete la chiamata se questo è
+dovuto ad una interruzione (\texttt{\small 42--44}) o si stampa un messaggio
+di errore e si esce negli altri casi (\texttt{\small 44--47}).
+
+Una volta completata la copia dei dati sullo standard output si possono
+estrarre dalla standard input e scrivere sul file, di nuovo su usa un ciclo di
+scrittura (\texttt{\small 50--58}) in cui si ripete una chiamata a
+\func{splice} (\texttt{\small 51}) fintanto che non si sono scritti tutti i
+\var{len} byte copiati in precedenza con \func{tee} (il funzionamento è
+identico all'analogo ciclo di scrittura del precedente esempio di
+fig.~\ref{fig:splice_example}).
+
+Infine una nota finale riguardo \func{splice}, \func{vmsplice} e \func{tee}:
+occorre sottolineare che benché finora si sia parlato di trasferimenti o copie
+di dati in realtà nella implementazione di queste system call non è affatto
+detto che i dati vengono effettivamente spostati o copiati, il kernel infatti
+realizza le \textit{pipe} come un insieme di puntatori\footnote{per essere
+ precisi si tratta di un semplice buffer circolare, un buon articolo sul tema
+ si trova su \href{http://lwn.net/Articles/118750/}
{\texttt{http://lwn.net/Articles/118750/}}.} alle pagine di memoria interna
che contengono i dati, per questo una volta che i dati sono presenti nella
memoria del kernel tutto quello che viene fatto è creare i suddetti puntatori
-ed aumentare il numero di referenze, pertanto anche con \func{tee} non viene
-mai copiato nessun byte, vengono semplicemente copiati i puntatori.
-
-
-% TODO documentare le funzioni tee e splice
-% http://kerneltrap.org/node/6505 e http://lwn.net/Articles/178199/ e
-% http://lwn.net/Articles/179492/ e http://lwn.net/Articles/181169
-% e http://en.wikipedia.org/wiki/Splice_(system_call)
-
+ed aumentare il numero di referenze; questo significa che anche con \func{tee}
+non viene mai copiato nessun byte, vengono semplicemente copiati i puntatori.
verranno usati i file, possono necessitare di effettuare delle ottimizzazioni
specifiche, relative alle proprie modalità di I/O sugli stessi. Tratteremo in
questa sezione una serie funzioni che consentono ai programmi di ottimizzare
-il loro accesso ai dati dei file.
+il loro accesso ai dati dei file e controllare la gestione del relativo
+\textit{caching}.
+
-% TODO documentare \func{madvise}
-% TODO documentare \func{mincore}
% TODO documentare \func{posix\_fadvise}
+% TODO documentare \func{readahead}
% vedi http://insights.oetiker.ch/linux/fadvise.html
% questo tread? http://www.ussg.iu.edu/hypermail/linux/kernel/0703.1/0032.html
output sul file.
In tutti questi casi il \textit{file locking} è la tecnica che permette di
-evitare le \textit{race condition} \itindex{race~condition}, attraverso una
+evitare le \itindex{race~condition} \textit{race condition}, attraverso una
serie di funzioni che permettono di bloccare l'accesso al file da parte di
altri processi, così da evitare le sovrapposizioni, e garantire la atomicità
delle operazioni di scrittura.