-(come illustrato in fig.~\ref{fig:ipc_pipe_singular}) come area di memoria
-dove appoggiare i dati che vengono trasferiti da un capo all'altro della
-stessa, creando un meccanismo di comunicazione fra processi, nel caso di
-\func{splice} il buffer viene usato o come fonte dei dati che con saranno
-scritti su un file, o come destinazione dei dati che vengono letti da un file.
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+come area di memoria dove appoggiare i dati che vengono trasferiti da un capo
+all'altro della stessa (vedi fig.~\ref{fig:ipc_pipe_singular}) per creare un
+meccanismo di comunicazione fra processi, nel caso di \funcd{splice} il buffer
+viene usato o come fonte dei dati che saranno scritti su un file, o come
+destinazione dei dati che vengono letti da un file. La funzione infatti è una
+interfaccia generica che consente di trasferire dati da un buffer ad un file o
+viceversa; il suo prototipo, accessibile solo avendo definito
+\macro{\_GNU\_SOURCE},\footnote{ovviamente, essendo come detto la funzione
+ totalmente specifica di Linux, essa non è prevista da nessuno standard e
+ deve essere evitata se si vogliono scrivere programmi portabili.} è:
+\begin{functions}
+ \headdecl{fcntl.h}