\section{Il \textit{file locking}}
\label{sec:file_locking}
-\index{file!locking|(}
+\itindbeg{file~locking}
In sez.~\ref{sec:file_sharing} abbiamo preso in esame le modalità in cui un
sistema unix-like gestisce la condivisione dei file da parte di processi
\subsection{Il \textit{mandatory locking}}
\label{sec:file_mand_locking}
-\itindbeg{mandatory~locking|(}
+\itindbeg{mandatory~locking}
Il \textit{mandatory locking} è una opzione introdotta inizialmente in SVr4,
per introdurre un \textit{file locking} che, come dice il nome, fosse
Per poter utilizzare il \textit{mandatory locking} è stato introdotto un
utilizzo particolare del bit \itindex{sgid~bit} \acr{sgid}. Se si ricorda
quanto esposto in sez.~\ref{sec:file_special_perm}), esso viene di norma
-utilizzato per cambiare il group-ID effettivo con cui viene eseguito un
+utilizzato per cambiare il \acr{gid} effettivo con cui viene eseguito un
programma, ed è pertanto sempre associato alla presenza del permesso di
esecuzione per il gruppo. Impostando questo bit su un file senza permesso di
esecuzione in un sistema che supporta il \textit{mandatory locking}, fa sì che
qual caso la funzione fallisce con il solito \errcode{EAGAIN}) che comporta la
possibilità di modificare il file.
-\index{file!locking|)}
+\itindend{file~locking}
-\itindend{mandatory~locking|(}
+\itindend{mandatory~locking}
\section{L'\textit{I/O multiplexing}}
nel sistema.
\item[\errcode{EMFILE}] si è raggiunto il limite sul numero massimo di
istanze di \textit{epoll} per utente stabilito da
- \procfile{/proc/sys/fs/epoll/max\_user\_instances}.
+ \sysctlfile{fs/epoll/max\_user\_instances}.
\item[\errcode{ENOMEM}] non c'è sufficiente memoria nel kernel per creare
l'istanza.
\end{errlist}
\item[\errcode{EPERM}] il file \param{fd} non supporta \textit{epoll}.
\item[\errcode{ENOSPC}] si è raggiunto il limite massimo di registrazioni
per utente di file descriptor da osservare imposto da
- \procfile{/proc/sys/fs/epoll/max\_user\_watches}.
+ \sysctlfile{fs/epoll/max\_user\_watches}.
\end{errlist}
}
\end{prototype}
impostare la lunghezza della coda dei segnali real-time ad una dimensione
identica al valore massimo del numero di file descriptor
utilizzabili.\footnote{vale a dire impostare il contenuto di
- \procfile{/proc/sys/kernel/rtsig-max} allo stesso valore del contenuto di
- \procfile{/proc/sys/fs/file-max}.}
+ \sysctlfile{kernel/rtsig-max} allo stesso valore del contenuto di
+ \sysctlfile{fs/file-max}.}
% TODO fare esempio che usa O_ASYNC
sez.~\ref{sec:file_fcntl}), che divengono disponibili soltanto se si è
definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE} prima di includere \file{fcntl.h}.
-\index{file!lease|(}
+\itindbeg{file~lease}
La prima di queste funzionalità è quella del cosiddetto \textit{file lease};
questo è un meccanismo che consente ad un processo, detto \textit{lease
Se il \textit{lease holder} non provvede a rilasciare il \textit{lease} entro
il numero di secondi specificato dal parametro di sistema mantenuto in
-\procfile{/proc/sys/fs/lease-break-time} sarà il kernel stesso a rimuoverlo (o
+\sysctlfile{fs/lease-break-time} sarà il kernel stesso a rimuoverlo (o
declassarlo) automaticamente.\footnote{questa è una misura di sicurezza per
evitare che un processo blocchi indefinitamente l'accesso ad un file
acquisendo un \textit{lease}.} Una volta che un \textit{lease} è stato
descriptor che è stato modificato tramite il contenuto della struttura
\struct{siginfo\_t}.
-\index{file!lease|)}
+\itindend{file~lease}
\begin{table}[htb]
\centering
di sistema è previsto che un utente possa utilizzare un numero limitato di
istanze di \textit{inotify}; il valore di default del limite è di 128, ma
questo valore può essere cambiato con \func{sysctl} o usando il file
- \procfile{/proc/sys/fs/inotify/max\_user\_instances}.} si tratta di un file
+ \sysctlfile{fs/inotify/max\_user\_instances}.} si tratta di un file
descriptor speciale che non è associato a nessun file su disco, e che viene
utilizzato solo per notificare gli eventi che sono stati posti in
osservazione. Dato che questo file descriptor non è associato a nessun file o
directory che si vogliono tenere sotto osservazione,\footnote{anche in questo
caso c'è un limite massimo che di default è pari a 8192, ed anche questo
valore può essere cambiato con \func{sysctl} o usando il file
- \procfile{/proc/sys/fs/inotify/max\_user\_watches}.} e si utilizzerà sempre
+ \sysctlfile{fs/inotify/max\_user\_watches}.} e si utilizzerà sempre
un solo file descriptor.
Il tipo di evento che si vuole osservare deve essere specificato
\end{table}
\footnotetext{la coda di notifica ha una dimensione massima specificata dal
- parametro di sistema \procfile{/proc/sys/fs/inotify/max\_queued\_events} che
+ parametro di sistema \sysctlfile{fs/inotify/max\_queued\_events} che
indica il numero massimo di eventi che possono essere mantenuti sulla
stessa; quando detto valore viene ecceduto gli ulteriori eventi vengono
scartati, ma viene comunque generato un evento di tipo