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\end{prototype}
La funzione è sostanzialmente identica a \func{select}, solo che usa una
-struttura \struct{timespec} (vedi fig.~\ref{fig:sys_timeval_struct}) per
+struttura \struct{timespec} (vedi fig.~\ref{fig:sys_timespec_struct}) per
indicare con maggiore precisione il timeout e non ne aggiorna il valore in
caso di interruzione.\footnote{in realtà la system call di Linux aggiorna il
valore al tempo rimanente, ma la funzione fornita dalle \acr{glibc} modifica
(vedi sez.~\ref{sec:sig_real_time}) impostando esplicitamente con il comando
\const{F\_SETSIG} di \func{fcntl} un segnale real-time da inviare in caso di
I/O asincrono (il segnale predefinito è \const{SIGIO}). In questo caso il
-gestore, tutte le volte che riceverà \const{SI\_SIGIO} come valore del
-campo \var{si\_code}\footnote{il valore resta \const{SI\_SIGIO} qualunque sia
- il segnale che si è associato all'I/O asincrono, ed indica appunto che il
- segnale è stato generato a causa di attività nell'I/O asincrono.} di
-\struct{siginfo\_t}, troverà nel campo \var{si\_fd} il valore del file
-descriptor che ha generato il segnale.
+gestore, tutte le volte che riceverà \const{SI\_SIGIO} come valore del campo
+\var{si\_code}\footnote{il valore resta \const{SI\_SIGIO} qualunque sia il
+ segnale che si è associato all'I/O, ed indica appunto che il segnale è stato
+ generato a causa di attività di I/O.} di \struct{siginfo\_t}, troverà nel
+campo \var{si\_fd} il valore del file descriptor che ha generato il segnale.
Un secondo vantaggio dell'uso dei segnali real-time è che essendo questi
ultimi dotati di una coda di consegna ogni segnale sarà associato ad uno solo
anche questa funzionalità. In questo modo si può identificare immediatamente
un file su cui l'accesso è diventato possibile evitando completamente l'uso di
funzioni come \func{poll} e \func{select}, almeno fintanto che non si satura
-la coda.
+la coda.
Se infatti si eccedono le dimensioni di quest'ultima, il kernel, non potendo
più assicurare il comportamento corretto per un segnale real-time, invierà al
In generale questa interfaccia è completamente astratta e può essere
implementata sia direttamente nel kernel, che in user space attraverso l'uso
-di thread. Per le versioni del kernel meno recenti esiste una implementazione
-di questa interfaccia fornita delle \acr{glibc}, che è realizzata
-completamente in user space, ed è accessibile linkando i programmi con la
-libreria \file{librt}. Nelle versioni più recenti (a partire dalla 2.5.32) è
-stato introdotto direttamente nel kernel un nuovo layer per l'I/O asincrono.
+di \itindex{thread} \textit{thread}. Per le versioni del kernel meno recenti
+esiste una implementazione di questa interfaccia fornita delle \acr{glibc},
+che è realizzata completamente in user space, ed è accessibile linkando i
+programmi con la libreria \file{librt}. Nelle versioni più recenti (a partire
+dalla 2.5.32) è stato introdotto direttamente nel kernel un nuovo layer per
+l'I/O asincrono.
Lo standard prevede che tutte le operazioni di I/O asincrono siano controllate
attraverso l'uso di una apposita struttura \struct{aiocb} (il cui nome sta per
fig.~\ref{fig:sig_sigval}) come valore del campo \var{si\_value} di
\struct{siginfo\_t}.
\item[\const{SIGEV\_THREAD}] La notifica viene effettuata creando un nuovo
- thread che esegue la funzione specificata da \var{sigev\_notify\_function}
- con argomento \var{sigev\_value}, e con gli attributi specificati da
- \var{sigev\_notify\_attribute}.
+ \itindex{thread} \textit{thread} che esegue la funzione specificata da
+ \var{sigev\_notify\_function} con argomento \var{sigev\_value}, e con gli
+ attributi specificati da \var{sigev\_notify\_attribute}.
\end{basedescript}
Le due funzioni base dell'interfaccia per l'I/O asincrono sono
\label{tab:file_mmap_prot}
\end{table}
-Il valore dell'argomento \param{prot} indica la protezione\footnote{in Linux
- la memoria reale è divisa in pagine: ogni processo vede la sua memoria
- attraverso uno o più segmenti lineari di memoria virtuale. Per ciascuno di
- questi segmenti il kernel mantiene nella \itindex{page~table} \textit{page
- table} la mappatura sulle pagine di memoria reale, ed le modalità di
- accesso (lettura, esecuzione, scrittura); una loro violazione causa quella
- che si chiama una \textit{segment violation}, e la relativa emissione del
- segnale \const{SIGSEGV}.} da applicare al segmento di memoria e deve essere
+Il valore dell'argomento \param{prot} indica la protezione\footnote{come
+ accennato in sez.~\ref{sec:proc_memory} in Linux la memoria reale è divisa
+ in pagine: ogni processo vede la sua memoria attraverso uno o più segmenti
+ lineari di memoria virtuale. Per ciascuno di questi segmenti il kernel
+ mantiene nella \itindex{page~table} \textit{page table} la mappatura sulle
+ pagine di memoria reale, ed le modalità di accesso (lettura, esecuzione,
+ scrittura); una loro violazione causa quella una \itindex{segment~violation}
+ \textit{segment violation}, e la relativa emissione del segnale
+ \const{SIGSEGV}.} da applicare al segmento di memoria e deve essere
specificato come maschera binaria ottenuta dall'OR di uno o più dei valori
riportati in tab.~\ref{tab:file_mmap_prot}; il valore specificato deve essere
compatibile con la modalità di accesso con cui si è aperto il file.
un \const{SIGSEGV}.\\
\const{MAP\_LOCKED} & Se impostato impedisce lo swapping delle pagine
mappate.\\
- \const{MAP\_GROWSDOWN} & Usato per gli \itindex{stack} stack. Indica
- che la mappatura deve essere effettuata con gli
- indirizzi crescenti verso il basso.\\
+ \const{MAP\_GROWSDOWN} & Usato per gli \itindex{stack} \textit{stack}.
+ Indica che la mappatura deve essere effettuata
+ con gli indirizzi crescenti verso il basso.\\
\const{MAP\_ANONYMOUS} & La mappatura non è associata a nessun file. Gli
argomenti \param{fd} e \param{offset} sono
ignorati.\footnotemark\\
\itindend{memory~mapping}
+% TODO documentare \func{madvise}
+
\subsection{I/O vettorizzato: \func{readv} e \func{writev}}
\label{sec:file_multiple_io}
% TODO verificare cosa succederà a preadv e pwritev o alla nuova niovec
% vedi http://lwn.net/Articles/164887/
+% inserite nel kernel 2.6.30, vedi http://lwn.net/Articles/326818/
\subsection{L'I/O diretto fra file descriptor: \func{sendfile} e \func{splice}}
funzione è garantito che una scrittura nella regione indicata non fallirà per
mancanza di spazio disco.
+% TODO controllare la trattazione della nuova funzionalità di preallocazione
-
% TODO documentare \func{posix\_fadvise}
% vedi http://insights.oetiker.ch/linux/fadvise.html
% questo tread? http://www.ussg.iu.edu/hypermail/linux/kernel/0703.1/0032.html