successiva chiamata ad \func{aio\_error} riporterà \errcode{ECANCELED} come
codice di errore, ed il suo codice di ritorno sarà -1, inoltre il meccanismo
di notifica non verrà invocato. Se si specifica una operazione relativa ad un
-altro file descriptor il risultato è indeterminato.
-
-In caso di successo, i possibili valori di ritorno per \func{aio\_cancel} sono
-tre (anch'essi definiti in \file{aio.h}):
+altro file descriptor il risultato è indeterminato. In caso di successo, i
+possibili valori di ritorno per \func{aio\_cancel} (anch'essi definiti in
+\file{aio.h}) sono tre:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{3.0cm}}
\item[\const{AIO\_ALLDONE}] indica che le operazioni di cui si è richiesta la
cancellazione sono state già completate,
}
\end{prototype}
-La funzione esegue la richiesta delle \param{nent} operazioni indicate dalla
-lista \param{list}; questa deve contenere gli indirizzi di altrettanti
-\textit{control block}, opportunamente inizializzati; in particolare nel caso
-dovrà essere specificato il tipo di operazione tramite il campo
-\var{aio\_lio\_opcode}, che può prendere i tre valori:
+La funzione esegue la richiesta delle \param{nent} operazioni indicate nella
+lista \param{list} che deve contenere gli indirizzi di altrettanti
+\textit{control block} opportunamente inizializzati; in particolare dovrà
+essere specificato il tipo di operazione con il campo \var{aio\_lio\_opcode},
+che può prendere i valori:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}}
\item[\const{LIO\_READ}] si richiede una operazione di lettura.
\item[\const{LIO\_WRITE}] si richiede una operazione di scrittura.
\item[\const{LIO\_NOP}] non si effettua nessuna operazione.
\end{basedescript}
-l'ultimo valore viene usato quando si ha a che fare con un vettore di
-dimensione fissa, per poter specificare solo alcune operazioni, o quando si è
-dovuto cancellare delle operazioni e si deve ripetere la richiesta per quelle
-non completate.
+dove \const{LIO\_NOP} viene usato quando si ha a che fare con un vettore di
+dimensione fissa, per poter specificare solo alcune operazioni, o quando si
+sono dovute cancellare delle operazioni e si deve ripetere la richiesta per
+quelle non completate.
-L'argomento \param{mode} permette di stabilire il comportamento della
-funzione, se viene specificato il valore \const{LIO\_WAIT} la funzione si
-blocca fino al completamento di tutte le operazioni richieste; se invece si
-specifica \const{LIO\_NOWAIT} la funzione ritorna immediatamente dopo aver
-messo in coda tutte le richieste. In questo caso il chiamante può richiedere
-la notifica del completamento di tutte le richieste, impostando l'argomento
-\param{sig} in maniera analoga a come si fa per il campo \var{aio\_sigevent}
-di \struct{aiocb}.
+L'argomento \param{mode} controlla il comportamento della funzione, se viene
+usato il valore \const{LIO\_WAIT} la funzione si blocca fino al completamento
+di tutte le operazioni richieste; se si usa \const{LIO\_NOWAIT} la funzione
+ritorna immediatamente dopo aver messo in coda tutte le richieste. In tal caso
+il chiamante può richiedere la notifica del completamento di tutte le
+richieste, impostando l'argomento \param{sig} in maniera analoga a come si fa
+per il campo \var{aio\_sigevent} di \struct{aiocb}.
\section{Altre modalità di I/O avanzato}
\begin{functions}
\headdecl{sys/uio.h}
- \funcdecl{int readv(int fd, const struct iovec *vector, int count)} Esegue
- una lettura vettorizzata da \param{fd} nei \param{count} buffer specificati
- da \param{vector}.
-
- \funcdecl{int writev(int fd, const struct iovec *vector, int count)} Esegue
- una scrittura vettorizzata da \param{fd} nei \param{count} buffer
- specificati da \param{vector}.
+ \funcdecl{int readv(int fd, const struct iovec *vector, int count)}
+ \funcdecl{int writev(int fd, const struct iovec *vector, int count)}
+
+ Eseguono rispettivamente una lettura o una scrittura vettorizzata.
\bodydesc{Le funzioni restituiscono il numero di byte letti o scritti in
caso di successo, e -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno}
assumerà uno dei valori:
\begin{errlist}
- \item[\errcode{EBADF}] si è specificato un file descriptor sbagliato.
\item[\errcode{EINVAL}] si è specificato un valore non valido per uno degli
argomenti (ad esempio \param{count} è maggiore di \const{MAX\_IOVEC}).
\item[\errcode{EINTR}] la funzione è stata interrotta da un segnale prima di
di avere eseguito una qualunque lettura o scrittura.
\item[\errcode{EAGAIN}] \param{fd} è stato aperto in modalità non bloccante e
non ci sono dati in lettura.
- \item[\errcode{EOPNOTSUPP}] La coda delle richieste è momentaneamente piena.
+ \item[\errcode{EOPNOTSUPP}] la coda delle richieste è momentaneamente piena.
\end{errlist}
- ed inoltre \errval{EISDIR}, \errval{ENOMEM}, \errval{EFAULT} (se non sono
- stato allocati correttamente i buffer specificati nei campi
- \var{iov\_base}), più tutti gli ulteriori errori che potrebbero avere le
- usuali funzioni di lettura e scrittura eseguite su \param{fd}.}
+ ed anche \errval{EISDIR}, \errval{EBADF}, \errval{ENOMEM}, \errval{EFAULT}
+ (se non sono stati allocati correttamente i buffer specificati nei campi
+ \var{iov\_base}), più gli eventuali errori delle funzioni di lettura e
+ scrittura eseguite su \param{fd}.}
\end{functions}
-Entrambe le funzioni usano una struttura \struct{iovec}, definita in
-fig.~\ref{fig:file_iovec}, che definisce dove i dati devono essere letti o
-scritti. Il primo campo, \var{iov\_base}, contiene l'indirizzo del buffer ed
-il secondo, \var{iov\_len}, la dimensione dello stesso.
+Entrambe le funzioni usano una struttura \struct{iovec}, la cui definizione è
+riportata in fig.~\ref{fig:file_iovec}, che definisce dove i dati devono
+essere letti o scritti ed in che quantità. Il primo campo della struttura,
+\var{iov\_base}, contiene l'indirizzo del buffer ed il secondo,
+\var{iov\_len}, la dimensione dello stesso.
\begin{figure}[!htb]
\footnotesize \centering
\label{fig:file_iovec}
\end{figure}
-I buffer da utilizzare sono indicati attraverso l'argomento \param{vector} che
-è un vettore di strutture \struct{iovec}, la cui lunghezza è specificata da
-\param{count}. Ciascuna struttura dovrà essere inizializzata per
-opportunamente per indicare i vari buffer da/verso i quali verrà eseguito il
-trasferimento dei dati. Essi verranno letti (o scritti) nell'ordine in cui li
-si sono specificati nel vettore \param{vector}.
+La lista dei buffer da utilizzare viene indicata attraverso l'argomento
+\param{vector} che è un vettore di strutture \struct{iovec}, la cui lunghezza
+è specificata dall'argomento \param{count}. Ciascuna struttura dovrà essere
+inizializzata opportunamente per indicare i vari buffer da e verso i quali
+verrà eseguito il trasferimento dei dati. Essi verranno letti (o scritti)
+nell'ordine in cui li si sono specificati nel vettore \param{vector}.
\subsection{File mappati in memoria}
sez.~\ref{sec:proc_mem_gen}), permette di \textsl{mappare} il contenuto di un
file in una sezione dello spazio di indirizzi del processo.
+\begin{figure}[htb]
+ \centering
+ \includegraphics[width=12cm]{img/mmap_layout}
+ \caption{Disposizione della memoria di un processo quando si esegue la
+ mappatura in memoria di un file.}
+ \label{fig:file_mmap_layout}
+\end{figure}
+
Il meccanismo è illustrato in fig.~\ref{fig:file_mmap_layout}, una sezione del
file viene \textsl{mappata} direttamente nello spazio degli indirizzi del
programma. Tutte le operazioni di lettura e scrittura su variabili contenute
si può parlare tanto di \textsl{file mappato in memoria}, quanto di
\textsl{memoria mappata su file}.
-\begin{figure}[htb]
- \centering
- \includegraphics[width=14cm]{img/mmap_layout}
- \caption{Disposizione della memoria di un processo quando si esegue la
- mappatura in memoria di un file.}
- \label{fig:file_mmap_layout}
-\end{figure}
-
L'uso del \textit{memory-mapping} comporta una notevole semplificazione delle
operazioni di I/O, in quanto non sarà più necessario utilizzare dei buffer
intermedi su cui appoggiare i dati da traferire, poiché questi potranno essere