-In realtà in questo caso non si tratta di I/O asincrono vero e proprio (che
-vedremo in \secref{sec:file_asyncronous_io}), quanto di un meccanismo
-asincrono di notifica delle variazione dello stato del file descriptor; quello
-che succede è che il sistema genera un segnale (normalmente \const{SIGIO}, ma
-è possibile usarne altri) tutte le volte che diventa possibile leggere o
-scrivere dal file descriptor che si è posto in questa modalità. Si può inoltre
-selezionare, con il comando \const{F\_SETOWN} di \func{fcntl}, quale processo
-(o gruppo di processi) riceverà il segnale. Se pertanto si effettuano le
-operazioni in risposta alla ricezione del segnale non ci sarà più la necessità
-di restare bloccati in attesa della disponibilità di accesso ai file.
+In realtà in questo caso non si tratta di eseguire delle operazioni di lettura
+o scrittura del file in modo asincrono (tratteremo questo, che più
+propriamente è detto \textsl{I/O asincrono} in
+\secref{sec:file_asyncronous_io}), quanto di un meccanismo asincrono di
+notifica delle variazione dello stato del file descriptor aperto in questo
+modo.
+
+Quello che succede in questo caso è che il sistema genera un segnale
+(normalmente \const{SIGIO}, ma è possibile usarne altri con il comando
+\const{F\_SETSIG} di \func{fcntl}) tutte le volte che diventa possibile
+leggere o scrivere dal file descriptor che si è posto in questa modalità. Si
+può inoltre selezionare, con il comando \const{F\_SETOWN} di \func{fcntl},
+quale processo (o gruppo di processi) riceverà il segnale. Se pertanto si
+effettuano le operazioni di I/O in risposta alla ricezione del segnale non ci
+sarà più la necessità di restare bloccati in attesa della disponibilità di
+accesso ai file; per questo motivo Stevens chiama questa modalità
+\textit{signal driven I/O}.