-\subsection{I/O vettorizzato}
+\subsection{I/O vettorizzato: \func{readv} e \func{writev}}
\label{sec:file_multiple_io}
Un caso abbastanza comune è quello in cui ci si trova a dover eseguire una
che possono essere fatte da una applicazione in user space che ha una
maggiore conoscenza su come questi sono strutturati.} e che anzi in certi
casi si avevano dei peggioramenti, questo ha portato alla
-decisione\footnote{per le motivazioni di questa scelta si può fare riferimento
- a quanto illustrato da Linus Torvalds in
+decisione\footnote{per alcune motivazioni di questa scelta si può fare
+ riferimento a quanto illustrato da Linus Torvalds in
\href{http://www.cs.helsinki.fi/linux/linux-kernel/2001-03/0200.html}
{\texttt{http://www.cs.helsinki.fi/linux/linux-kernel/2001-03/0200.html}}.}
di consentire l'uso della funzione soltanto quando il file da cui si legge
Nonostante i limiti illustrati resta comunque il dubbio se la scelta di
disabilitare \func{sendfile} per il trasferimento di dati fra file di dati sia
-davvero corretta; la funzione infatti se non altro consente di semplificare
-l'interfaccia, evitando di dover gestire l'allocazione di un buffer temporaneo
-per i trasferimenti dei dati in tutti quei casi in cui non c'è necessità
-effettiva di fare controlli sugli stessi. Inoltre essa avrebbe comunque il
-vantaggio di evitare trasferimenti di dati da e verso l'user space.
+davvero corretta; la funzione infatti se non altro consentirebbe di
+semplificare l'interfaccia per la copia dei dati, evitando di dover gestire
+l'allocazione di un buffer temporaneo per il loro trasferimento in tutti quei
+casi in cui non c'è necessità di fare controlli sugli stessi. Inoltre essa
+avrebbe comunque il vantaggio di evitare trasferimenti di dati da e verso
+l'user space.
+
+Il dubbio è stato rimosso con l'introduzione della system call
+\func{splice},\footnote{avvenuto a partire dal kernel 2.6.17.} il cui scopo è
+appunto quello di fornire un meccanismo generico per il trasferimento di dati
+da o verso un file utilizzando un buffer intermedio gestito direttamente dal
+kernel. Lo scopo della funzione può sembrare lo stesso di \func{sendfile}, ma
+in realtà esse sono profondamente diverse nel loro meccanismo di
+funzionamento; \func{sendfile} infatti, come accennato, non necessita affatto
+(anzi nel caso di Linux viene sostanzialmente usata solo in questo caso) di
+avere a disposizione un buffer interno, perché esegue un trasferimento diretto
+di dati; questo la rende in generale molto più efficiente, ma anche limitata
+nelle sue applicazioni.
+
+Il concetto che sta dietro a \func{splice} invece è diverso,\footnote{in
+ realtà la proposta originale di Larry Mc Voy non ne differisce poi tanto,
+ quello che la rende davvero diversa è stata la reinterpretazione che ne è
+ stata fatta nell'implementazione su Linux realizzata da Jens Anxboe, di cui
+ si può trovare un buon riassunto in \href{http://kerneltrap.org/node/6505}
+ {\texttt{http://kerneltrap.org/node/6505}}.} si tratta semplicemente di una
+funzione che consente di fare delle operazioni di trasferimento dati da e
+verso un buffer interamente gestito in kernel space, in maniera del tutto
+generica. In questo caso il cuore della funzione (e delle affini
+\func{vmsplice} e \func{tee}, che tratteremo più avanti) è appunto il buffer
+in kernel space; questo è anche quello che ne ha semplificato
+l'adozione,\footnote{la funzione infatti non è definita in nessuno standard,
+ e, allo stato attuale è disponibile soltanto su Linux.} perché
+l'infrastruttura per la gestione di un buffer in kernel space è presente fin
+dagli albori di Unix per la realizzazione delle \textit{pipe} (tratteremo
+l'argomento in sez.~\ref{sec:ipc_unix}). Dal punto di vista concettuale allora
+\func{splice} non è che un'altra interfaccia con cui esporre in userspace
+l'oggetto \textsl{buffer in kernel space}.
+
+Così se per una \textit{pipe} o una \textit{fifo} il buffer viene utilizzato
+(come illustrato in fig.~\ref{fig:ipc_pipe_singular}) come area di memoria
+dove appoggiare i dati che vengono trasferiti da un capo all'altro della
+stessa, creando un meccanismo di comunicazione fra processi, nel caso di
+\func{splice} il buffer viene usato o come fonte dei dati che con saranno
+scritti su un file, o come destinazione dei dati che vengono letti da un file.
+
+
+
+
+
-Fino al 2.6.17 il problema
% TODO documentare le funzioni tee e splice
% http://kerneltrap.org/node/6505 e http://lwn.net/Articles/178199/ e
% http://lwn.net/Articles/179492/
% e http://en.wikipedia.org/wiki/Splice_(system_call)
-% e http://kerneltrap.org/node/6505