\item il server deve dare ricevuto (l'\textit{acknowledge}) del SYN del
client, inoltre anche il server deve inviare il suo SYN al client (e
trasmettere il suo numero di sequenza iniziale) questo viene fatto
- ritrasmettendo un singolo segmento in cui entrambi i flag SYN ACK e sono
- settati.
+ ritrasmettendo un singolo segmento in cui sono impostati entrambi i flag SYN
+ ACK.
\item una volta che il client ha ricevuto l'acknowledge dal server la funzione
\func{connect} ritorna, l'ultimo passo è dare dare il ricevuto del SYN del
Il numero di sequenza di ciascun segmento viene calcolato a partire da un
\textsl{numero di sequenza iniziale} generato in maniera casuale del kernel
all'inizio della connessione e trasmesso con il SYN; l'acknowledgement di
-ciascun segmento viene effettuato dall'altro capo della connessione settando
+ciascun segmento viene effettuato dall'altro capo della connessione impostando
il flag ACK e restituendo nell'apposito campo dell'header un
\textit{acknowledge number}) pari al numero di sequenza che il ricevente si
aspetta di ricevere con il pacchetto successivo; dato che il primo pacchetto
contiene, secondo quanto già trattato in \secref{sec:sock_sockaddr}.
\bodydesc{La funzione restituisce zero in caso di successo e -1 per un
- errore; in caso di errore la variabile \var{errno} viene settata secondo i
- seguenti codici di errore:
+ errore; in caso di errore la variabile \var{errno} viene impostata secondo
+ i seguenti codici di errore:
\begin{errlist}
\item[\macro{EBADF}] il file descriptor non è valido.
\item[\macro{EINVAL}] il socket ha già un indirizzo assegnato.
assegnazione.
Per questo nell'header \file{netinet/in.h} è definita una variabile
-\type{in6addr\_any} (dichiarata come \type{extern}, ed inizializzata dal
+\type{in6addr\_any} (dichiarata come \ctyp{extern}, ed inizializzata dal
sistema al valore \macro{IN6ADRR\_ANY\_INIT}) che permette di effettuare una
assegnazione del tipo:
socket, già descritta in \secref{sec:sock_sockaddr}.
\bodydesc{La funzione restituisce zero in caso di successo e -1 per un
- errore, in caso di errore la variabile \var{errno} viene settata secondo i
- seguenti codici di errore:
+ errore, in caso di errore la variabile \var{errno} viene impostata secondo
+ i seguenti codici di errore:
\begin{errlist}
\item[\macro{ECONNREFUSED}] non c'è nessuno in ascolto sull'indirizzo remoto.
\item[\macro{ETIMEDOUT}] si è avuto timeout durante il tentativo di
connessione.
\item[\macro{ENETUNREACH}] la rete non è raggiungibile.
- \item[\macro{EINPROGRESS}] il socket è non bloccante e la connessione non
- può essere conclusa immediatamente.
- \item[\macro{EALREADY}] il socket è non bloccante e un tentativo precedente
- di connessione non si è ancora concluso.
+ \item[\macro{EINPROGRESS}] il socket è non bloccante (vedi
+ \secref{sec:file_noblocking}) e la connessione non può essere conclusa
+ immediatamente.
+ \item[\macro{EALREADY}] il socket è non bloccante (vedi
+ \secref{sec:file_noblocking}) e un tentativo precedente di connessione non
+ si è ancora concluso.
\item[\macro{EAGAIN}] non ci sono più porte locali libere.
\item[\macro{EAFNOSUPPORT}] l'indirizzo non ha una famiglia di indirizzi
corretta nel relativo campo.
invece ripete l'emissione del SYN ad intervalli di 30 secondi per un numero
di volte che può essere stabilito dall'utente sia con una opportuna
\func{sysctl} che attraverso il filesystem \file{/proc} scrivendo il valore
- voluto in \file{/proc/sys/net/ipv4/tcp\_syn\_retries}. Il valore di default
+ voluto in \file{/proc/sys/net/ipv4/tcp\_syn\_retries}. Il valore predefinito
per la ripetizione dell'invio è di 5 volte, che comporta un timeout dopo
circa 180 secondi.
%
-% Le informazioni su tutte le opzioni settabili via /proc stanno in
+% Le informazioni su tutte le opzioni impostabili via /proc stanno in
% Linux/Documentation/networking/ip-sysctl.txt
%
\item Il client riceve come risposta al SYN un RST significa che non c'è
\texttt{CLOSED} a quello \texttt{LISTEN}. In genere si chiama la funzione in
un server dopo le chiamate a \func{socket} e \func{bind} e prima della
chiamata ad \func{accept}. Il prototipo della funzione come definito dalla
-man page è:
+pagina di manuale è:
\begin{prototype}{sys/socket.h}{int listen(int sockfd, int backlog)}
La funzione pone il socket specificato da \var{sockfd} in modalità
passiva e predispone una coda per le connessioni in arrivo di lunghezza pari
\bodydesc{La funzione restituisce un numero di socket descriptor positivo in
caso di successo e -1 in caso di errore, nel qual caso la variabile
- \var{errno} viene settata ai seguenti valori:
+ \var{errno} viene impostata ai seguenti valori:
\begin{errlist}
\item[\macro{EBADF}] l'argomento \var{sockfd} non è un file descriptor
\item[\macro{ENOTSOCK}] l'argomento \var{sockfd} non è un socket.
\item[\macro{EOPNOTSUPP}] il socket è di un tipo che non supporta questa
operazione.
- \item[\macro{EAGAIN} o \macro{EWOULDBLOCK}] il socket è stato settato come
- non bloccante, e non ci sono connessioni in attesa di essere accettate.
+ \item[\macro{EAGAIN} o \macro{EWOULDBLOCK}] il socket è stato impostato come
+ non bloccante (vedi \secref{sec:file_noblocking}), e non ci sono
+ connessioni in attesa di essere accettate.
\item[\macro{EPERM}] Le regole del firewall non consentono la connessione.
\item[\macro{ENOBUFS, ENOMEM}] questo spesso significa che l'allocazione
della memoria è limitata dai limiti sui buffer dei socket, non dalla
socket \var{sockfd}. Quest'ultimo (detto \textit{listening socket}) è quello
creato all'inizio e messo in ascolto con \func{listen}, e non viene toccato
dalla funzione. Se non ci sono connessioni pendenti da accettare la funzione
-mette in attesa il processo\footnote{a meno che non si sia settato il socket
- per essere non-bloccante, nel qual caso ritorna con l'errore \macro{EAGAIN}.
- Torneremo su questa modalità di operazione in
- \secref{sec:xxx_sock_noblock}.} fintanto che non ne arriva una.
+mette in attesa il processo\footnote{a meno che non si sia imopstato il socket
+ per essere non bloccante (vedi \secref{sec:file_noblocking}), nel qual caso
+ ritorna con l'errore \macro{EAGAIN}. Torneremo su questa modalità di
+ operazione in \secref{sec:xxx_sock_noblock}.} fintanto che non ne arriva
+una.
Il meccanismo di funzionamento di \func{accept} è essenziale per capire il
funzionamento di un server: in generale infatti c'è sempre un solo socket in
1 e 2 corrispondano al socket connesso) quest'ultimo potrà usare la funzione
\func{getpeername} per determinare l'indirizzo remoto del client.
-Infine è da chiarire (si legga la man page) che come per \func{accept} il
-terzo parametro che è specificato dallo standard POSIX 1003.1g come di tipo
-\type{socklen\_t *} in realtà deve sempre corrispondere ad un \type{int *}
-come prima dello standard perché tutte le implementazioni dei socket BSD fanno
-questa assunzione.
+Infine è da chiarire (si legga la pagina di manuale) che, come per
+\func{accept}, il terzo parametro, che è specificato dallo standard POSIX.1g
+come di tipo \code{socklen\_t *} in realtà deve sempre corrispondere ad un
+\ctyp{int *} come prima dello standard perché tutte le implementazioni dei
+socket BSD fanno questa assunzione.