Se eseguiamo il comando senza specificare attese (come si può notare in
\texttt{\small 17--19} i valori di default specificano di non attendere),
otterremo come output sul terminale:
+
\footnotesize
\begin{verbatim}
[piccardi@selidor sources]$ ./forktest 3
quello dell'interazione dei vari processi con i file; per illustrarlo meglio
proviamo a redirigere su un file l'output del nostro programma di test, quello
che otterremo è:
+
\footnotesize
\begin{verbatim}
[piccardi@selidor sources]$ ./forktest 3 > output
di terminazione. Come verifica di questo comportamento possiamo eseguire il
comando \cmd{forktest} imponendo a ciascun processo figlio due
secondi di attesa prima di uscire, il risultato è:
+
\footnotesize
\begin{verbatim}
[piccardi@selidor sources]$ ./forktest -c2 3
processo padre di aspettare 10 secondi prima di uscire; in questo caso, usando
\cmd{ps} sullo stesso terminale (prima dello scadere dei 10 secondi)
otterremo:
+
\footnotesize
\begin{verbatim}
[piccardi@selidor sources]$ ps T
specchietto riportato in \ntab:
\begin{table}[!htb]
\centering
+ \footnotesize
\begin{tabular}[c]{|c|p{10cm}|}
\hline
\textbf{Valore} & \textbf{Significato}\\
\headdecl{unistd.h}
\headdecl{sys/types.h}
-\funcdecl{int setuid(uid\_t uid)} setta l' \textit{user ID} del processo
-corrente.
+\funcdecl{int setuid(uid\_t uid)} setta l'\textit{user ID} del processo
+corrente.
\funcdecl{int setgid(gid\_t gid)} setta il \textit{group ID} del processo
corrente.
Il funzionamento di queste due funzioni è analogo, per cui considereremo solo
la prima; la seconda si comporta esattamente allo stesso modo facendo
-riferimento al \textit{group id} invece che all'\textit{user id}.
+riferimento al \textit{group id} invece che all'\textit{user id}. Gli
+eventuali \textit{supplementary group id} non vengono modificati da nessuna
+delle funzioni che tratteremo in questa sezione.
L'effetto della chiamata è diverso a seconda dei privilegi del processo; se
e \textit{saved}) vengono settati al valore specificato da \var{uid},
altrimenti viene settato solo l'\textit{effective user id}, e soltanto se il
valore specificato corrisponde o al \textit{real user id} o al \textit{saved
- user id}. Negli altri casi segnalato un errore (con \macro{EPERM}).
+ user id}. Negli altri casi viene segnalato un errore (con \macro{EPERM}).
Come accennato l'uso principale di queste funzioni è quello di poter
-consentire ad un programma con i bit \acr{suid} o \acr{sgid} settati, di
+consentire ad un programma con i bit \acr{suid} o \acr{sgid} settati di
riportare l'\textit{effective user id} a quello dell'utente che ha lanciato il
-programma, per effettuare il lavoro che non necessita di privilegi aggiuntivi,
-ed eventualmente tornare indietro.
-
-Occorre però tenere conto che tutto questo non è possibile nel caso di root,
-in tal caso infatti l'esecuzione una \func{setuid} con un \textit{effective
- user id} uguale a zero comporta il cambiamento di tutti gli identificatori
-associati al processo rendendo impossibile riguadagnare i privilegi di
-amministratore. Questo è l'uso che ne fa \cmd{login} una volta che crea una
-nuova shell per l'utente, ma se si vuole cambiare soltanto l'\textit{effective
- user id} occorre ricorrere ad altre funzioni (si veda ad esempio
-\secref{sec:proc_seteuid}).
+programma, effettuare il lavoro che non necessita di privilegi aggiuntivi, ed
+eventualmente tornare indietro.
Come esempio per chiarire dell'uso di queste funzioni prediamo quello con cui
viene gestito l'accesso al file \file{/var/log/utmp}. In questo file viene
in questo modo, dato che l'\textit{effective group id} è quello giusto, il
programma può accedere a \file{/var/log/utmp} in scrittura ed aggiornarlo, a
questo punto il programma può eseguire una \func{setgid(getgid())} per settare
-l'\textit{effective group id} a quello dell'utente (ed usando il \textit{real
- group id} la funzione avrà successo), in questo modo non sarà possibile
-lanciare dal terminale programmi che modificano detto file, in tal caso
-infatti la situazione degli identificatori sarebbe:
+l'\textit{effective group id} a quello dell'utente (e dato che il \textit{real
+ group id} corrisponde la funzione avrà successo), in questo modo non sarà
+possibile lanciare dal terminale programmi che modificano detto file, in tal
+caso infatti la situazione degli identificatori sarebbe:
\begin{eqnarray*}
\label{eq:2}
\textit{real group id} &=& \textrm{\acr{gid} (invariato)} \\
\end{eqnarray*}
consentendo l'accesso a \file{/var/log/utmp}.
+Occorre però tenere conto che tutto questo non è possibile con root, in tal
+caso infatti l'esecuzione una \func{setuid} comporta il cambiamento di tutti
+gli identificatori associati al processo rendendo impossibile riguadagnare i
+privilegi di amministratore. Questo comportamento è corretto per l'uso che ne
+fa \cmd{login} una volta che crea una nuova shell per l'utente; ma quando si
+vuole cambiare soltanto l'\textit{effective user id} del processo per cedere i
+privilegi occorre ricorrere ad altre funzioni (si veda ad esempio
+\secref{sec:proc_seteuid}).
+
+
+\subsection{Le funzioni \func{setreuid} e \func{setresuid}}
+\label{sec:proc_setreuid}
+
+Queste due funzioni derivano da BSD che non supportando\footnote{almeno fino
+ alla versione 4.3+BSD TODO, verificare e aggiornare la nota} i \textit{saved
+ id} le usava per poter scambiare fra di loro effective e real id. I
+prototipi sono:
+
+\begin{functions}
+\headdecl{unistd.h}
+\headdecl{sys/types.h}
+
+\funcdecl{int setreuid(uid\_t ruid, uid\_t euid)} setta il \textit{real user
+ ID} e l'\textit{effective user ID} del processo corrente ai valori
+specificati da \var{ruid} e \var{euid}.
+
+\funcdecl{int setregid(gid\_t rgid, gid\_t egid)} setta il \textit{real group
+ ID} e l'\textit{effective group ID} del processo corrente ai valori
+specificati da \var{rgid} e \var{egid}.
+
+Le funzioni restituiscono 0 in caso di successo e -1 in caso di fallimento:
+l'unico errore possibile è \macro{EPERM}.
+\end{functions}
+
+Gli utenti normali possono settare gli identificatori soltanto ai valori del
+loro \textit{effective id} o \textit{real id}, valori diversi comportano il
+fallimento della chiamata; l'amministratore invece può specificare un valore
+qualunque. Specificando -1 come valore l'identificatore corrispondente viene
+lasciato inalterato.
+
+Con queste funzione si possono scambiare fra loro \textit{real id} e
+\textit{effective id}, e pertanto è possibile implementare un comportamento
+simile a quello visto in precedenza per \func{setgid}, cedendo i privilegi con
+un primo scambio, e recuperandoli, eseguito il lavoro non privilegiato, con un
+secondo scambio.
+
+In questo caso però occorre porre molta attenzione quando si creano nuovi
+processi nella fase intermedia, questi infatti avranno un \textit{real id}
+privilegiato, che dovrà essere esplicitamente eliminato prima di porre in
+esecuzione un nuovo processo, che altrimenti potrebbero riottenere detti
+privilegi.
+
+Come accennato le funzioni derivano da un'implementazione che non prevedeva la
+presenza di \textit{saved id}, per evitare che questo possa essere
+riutilizzato nella fase intermedia per recuperare un \textit{effective id}
+(privilegiato) originale, tutte le volte che uno degli identificatori viene
+modificato da una di queste funzioni, il \textit{saved id} viene sempre
+settato al nuovo valore che viene ad assumere l'\textit{effective id}.
+
\subsection{Le funzioni \func{seteuid} e \func{setegid}}
\label{sec:proc_seteuid}
+Queste funzioni sono un'estensione allo standard POSIX.1 (ma sono comunque
+supportate dalla maggior parte degli unix) usate per cambiare gli
+\textit{effective id}; i loro prototipi sono:
-\subsection{Le funzioni \func{setreuid} e \func{setresuid}}
-\label{sec:proc_setreuid}
+\begin{functions}
+\headdecl{unistd.h}
+\headdecl{sys/types.h}
+
+\funcdecl{int seteuid(uid\_t uid)} setta l'\textit{effective user ID} del
+processo corrente.
+
+\funcdecl{int setegid(gid\_t gid)} setta l'\textit{effective group ID} del
+processo corrente.
+
+Le funzioni restituiscono 0 in caso di successo e -1 in caso di fallimento:
+l'unico errore possibile è \macro{EPERM}.
+\end{functions}
+
+
+
+
+\subsection{Le funzioni \func{setresuid} e \func{setresgid}}
+\label{sec:proc_setresuid}
+
+Queste due funzioni sono una estensione introdotta in Linux dal kernel 2.1.44,
+e permettono un completo controllo su tutti gli identificatori (\textit{real},
+\textit{effective} e \textit{saved}), i prototipi sono:
+
+\begin{functions}
+\headdecl{unistd.h}
+\headdecl{sys/types.h}
+
+\funcdecl{int setresuid(uid\_t ruid, uid\_t euid, uid\_t suid)} setta il
+\textit{real user ID}, l'\textit{effective user ID} e il \textit{saved user
+ ID} del processo corrente ai valori specificati rispettivamente da
+\var{ruid}, \var{euid} e \var{suid}.
+
+\funcdecl{int setresgid(gid\_t rgid, gid\_t egid, gid\_t sgid)} setta il
+\textit{real group ID}, l'\textit{effective group ID} e il \textit{saved group
+ ID} del processo corrente ai valori specificati rispettivamente da
+\var{rgid}, \var{egid} e \var{sgid}.
+
+Le funzioni restituiscono 0 in caso di successo e -1 in caso di fallimento:
+l'unico errore possibile è \macro{EPERM}.
+\end{functions}
\subsection{Le funzioni \func{setfsuid} e \func{setfsgid}}