\cmd{-l} o \cmd{-t}) mostra i tempi dei file secondo lo schema riportato
nell'ultima colonna di \tabref{tab:file_file_times}.
-L'effetto delle varie funzioni di manipolazione dei file sui tempi è
-illustrato in \tabref{tab:file_times_effects}. Si sono riportati gli effetti
-sia per il file a cui si fa riferimento, sia per la directory che lo contiene;
-questi ultimi possono essere capiti se si tiene conto di quanto già detto, e
-cioè che anche le directory sono file (che contengono una lista di nomi) che
-il sistema tratta in maniera del tutto analoga a tutti gli altri.
-
-Per questo motivo tutte le volte che compiremo un'operazione su un file che
-comporta una modifica del nome contenuto nella directory, andremo anche a
-scrivere sulla directory che lo contiene cambiandone il tempo di modifica. Un
-esempio di questo può essere la cancellazione di un file, invece leggere o
-scrivere o cambiare i permessi di un file ha effetti solo sui tempi di
-quest'ultimo.
-
\begin{table}[htb]
\centering
\footnotesize
\label{tab:file_times_effects}
\end{table}
+L'effetto delle varie funzioni di manipolazione dei file sui tempi è
+illustrato in \tabref{tab:file_times_effects}. Si sono riportati gli effetti
+sia per il file a cui si fa riferimento, sia per la directory che lo contiene;
+questi ultimi possono essere capiti se si tiene conto di quanto già detto, e
+cioè che anche le directory sono file (che contengono una lista di nomi) che
+il sistema tratta in maniera del tutto analoga a tutti gli altri.
+
+Per questo motivo tutte le volte che compiremo un'operazione su un file che
+comporta una modifica del nome contenuto nella directory, andremo anche a
+scrivere sulla directory che lo contiene cambiandone il tempo di modifica. Un
+esempio di questo può essere la cancellazione di un file, invece leggere o
+scrivere o cambiare i permessi di un file ha effetti solo sui tempi di
+quest'ultimo.
+
Si noti infine come \var{st\_ctime} non abbia nulla a che fare con il tempo di
creazione del file, usato in molti altri sistemi operativi, ma che in Unix non
esiste. Per questo motivo quando si copia un file, a meno di preservare
In \tabref{tab:file_fileperm_bits} si sono riassunti gli effetti dei vari bit
per un file; per quanto riguarda l'applicazione dei permessi per proprietario,
gruppo ed altri si ricordi quanto illustrato in
-\secref{sec:file_perm_overview}. Per compattezza nella tabella si sono
-specificati i bit di \acr{suid}, \acr{sgid} e \acr{stiky} con la notazione
-illustrata anche in \figref{fig:file_perm_bit}.
+\secref{sec:file_perm_overview}. Si rammenti che il valore dei permessi non ha
+alcun effetto qualora il processo possieda i privilegi di amministratore.
\begin{table}[!htb]
\centering
\footnotesize
- \begin{tabular}[c]{|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|p{7cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|l|}
\hline
\multicolumn{3}{|c|}{}&
\multicolumn{3}{|c|}{user}&
1&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&Se eseguito ha i permessi del propritario\\
-&1&-&-&-&1&-&-&-&-&-&-&Se eseguito ha i permessi del gruppo propritario\\
-&1&-&-&-&0&-&-&-&-&-&-&Il \textit{mandatory locking} è abilitato\\
- -&-&1&-&-&-&-&-&-&-&-&-&Ineffettivo\\
- -&-&-&1&-&-&-&-&-&-&-&-&Permesso di lettura per il propritario\\
- -&-&-&-&1&-&-&-&-&-&-&-&Permesso di lettura per il gruppo propritario\\
+ -&-&1&-&-&-&-&-&-&-&-&-&Non utilizzato\\
+ -&-&-&1&-&-&-&-&-&-&-&-&Permesso di lettura per il proprietario\\
+ -&-&-&-&1&-&-&-&-&-&-&-&Permesso di lettura per il gruppo proprietario\\
-&-&-&-&-&1&-&-&-&-&-&-&Permesso di lettura per tutti gli altri\\
- -&-&-&-&-&-&1&-&-&-&-&-&Permesso di scrittura per il propritario\\
- -&-&-&-&-&-&-&1&-&-&-&-&Permesso di scrittura per il gruppo propritario\\
+ -&-&-&-&-&-&1&-&-&-&-&-&Permesso di scrittura per il proprietario\\
+ -&-&-&-&-&-&-&1&-&-&-&-&Permesso di scrittura per il gruppo proprietario\\
-&-&-&-&-&-&-&-&1&-&-&-&Permesso di scrittura per tutti gli altri \\
- -&-&-&-&-&-&-&-&-&1&-&-&Permesso di esecuzione per il propritario\\
- -&-&-&-&-&-&-&-&-&-&1&-&Permesso di esecuzione per il gruppo propritario\\
+ -&-&-&-&-&-&-&-&-&1&-&-&Permesso di esecuzione per il proprietario\\
+ -&-&-&-&-&-&-&-&-&-&1&-&Permesso di esecuzione per il gruppo proprietario\\
-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&1&Permesso di esecuzione per tutti gli altri\\
\hline
\end{tabular}
\label{tab:file_fileperm_bits}
\end{table}
-In \tabref{tab:file_dirperm_bits} si sono riassunti gli effetti dei vari bit
-per una directory; anche in questo caso si sono specificati i bit di
-\acr{suid}, \acr{sgid} e \acr{stiky} con la notazione illustrata anche in
+Per compattezza, nella tabella si sono specificati i bit di \acr{suid},
+\acr{sgid} e \acr{stiky} con la notazione illustrata anche in
\figref{fig:file_perm_bit}.
+In \tabref{tab:file_dirperm_bits} si sono invece riassunti gli effetti dei
+vari bit dei permessi per una directory; anche in questo caso si sono
+specificati i bit di \acr{suid}, \acr{sgid} e \acr{stiky} con la notazione
+compatta illustrata in \figref{fig:file_perm_bit}.
+
\begin{table}[!htb]
\centering
\footnotesize
- \begin{tabular}[c]{|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|p{7cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|c|l|}
\hline
\multicolumn{3}{|c|}{}&
\multicolumn{3}{|c|}{user}&
\acr{s}&\acr{s}&\acr{t}&r&w&x&r&w&x&r&w&x& \\
\hline
\hline
- 1&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&Se eseguito ha i permessi del propritario\\
- -&1&-&-&-&1&-&-&-&-&-&-&Se eseguito ha i permessi del gruppo propritario\\
- -&1&-&-&-&0&-&-&-&-&-&-&Il \textit{mandatory locking} è abilitato\\
- -&-&1&-&-&-&-&-&-&-&-&-&Ineffettivo\\
- -&-&-&1&-&-&-&-&-&-&-&-&Permesso di lettura per il propritario\\
- -&-&-&-&1&-&-&-&-&-&-&-&Permesso di lettura per il gruppo propritario\\
- -&-&-&-&-&1&-&-&-&-&-&-&Permesso di lettura per tutti gli altri\\
- -&-&-&-&-&-&1&-&-&-&-&-&Permesso di scrittura per il propritario\\
- -&-&-&-&-&-&-&1&-&-&-&-&Permesso di scrittura per il gruppo propritario\\
- -&-&-&-&-&-&-&-&1&-&-&-&Permesso di scrittura per tutti gli altri \\
- -&-&-&-&-&-&-&-&-&1&-&-&Permesso di esecuzione per il propritario\\
- -&-&-&-&-&-&-&-&-&-&1&-&Permesso di esecuzione per il gruppo propritario\\
- -&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&1&Permesso di esecuzione per tutti gli altri\\
+ 1&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&Non utilizzato\\
+ -&1&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&Propaga il gruppo proprietario ai nuovi file creati\\
+ -&-&1&-&-&-&-&-&-&-&-&-&Limita l'accesso in scrittura dei file nella directory\\
+ -&-&-&1&-&-&-&-&-&-&-&-&Permesso di visualizzazione per il proprietario\\
+ -&-&-&-&1&-&-&-&-&-&-&-&Permesso di visualizzazione per il gruppo proprietario\\
+ -&-&-&-&-&1&-&-&-&-&-&-&Permesso di visualizzazione per tutti gli altri\\
+ -&-&-&-&-&-&1&-&-&-&-&-&Permesso di aggiornamento per il proprietario\\
+ -&-&-&-&-&-&-&1&-&-&-&-&Permesso di aggiornamento per il gruppo proprietario\\
+ -&-&-&-&-&-&-&-&1&-&-&-&Permesso di aggiornamento per tutti gli altri \\
+ -&-&-&-&-&-&-&-&-&1&-&-&Permesso di attraversamento per il proprietario\\
+ -&-&-&-&-&-&-&-&-&-&1&-&Permesso di attraversamento per il gruppo proprietario\\
+ -&-&-&-&-&-&-&-&-&-&-&1&Permesso di attraversamento per tutti gli altri\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Tabella riassuntiva del significato dei bit dei permessi per una
\label{tab:file_dirperm_bits}
\end{table}
+Nelle tabelle si è indicato con $-$ il fatto che il valore degli altri bit non
+è influente rispetto a quanto indicato in ciascuna riga; l'operazione fa
+riferimento soltanto alla combinazione di bit per i quali il valore è
+riportato esplicitamente.
+
\subsection{La funzione \func{chroot}}
\label{sec:file_chroot}
input e si apre subito dopo un nuovo file questo diventerà il nuovo standard
input (avrà cioè il file descriptor 0).
-Il nuovo file descriptor non è condiviso con nessun altro processo, (torneremo
+Il nuovo file descriptor non è condiviso con nessun altro processo (torneremo
sulla condivisione dei file, in genere accessibile dopo una \func{fork}, in
\secref{sec:file_sharing}). Il nuovo file descriptor è impostato per restare
aperto attraverso una \func{exec} (come accennato in \secref{sec:proc_exec}) e
con un OR aritmetico per costruire il valore (in forma di maschera binaria)
dell'argomento \param{flags} da passare alla \func{open} per specificarne il
comportamento. I due flag \macro{O\_NOFOLLOW} e \macro{O\_DIRECTORY} sono
-estensioni specifiche di Linux, e deve essere usata definita la macro
+estensioni specifiche di Linux, e deve essere definita la macro
\macro{\_GNU\_SOURCE} per poterli usare.
Nelle prime versioni di Unix i valori di \param{flag} specificabili per
\func{creat}, il cui prototipo è:
\begin{prototype}{fcntl.h}
{int creat(const char *pathname, mode\_t mode)}
- Crea un nuovo file vuoto, con i permessi specificati da \var{mode}. É del
+ Crea un nuovo file vuoto, con i permessi specificati da \var{mode}. È del
tutto equivalente a \code{open(filedes, O\_CREAT|O\_WRONLY|O\_TRUNC, mode)}.
\end{prototype}
\noindent adesso questa funzione resta solo per compatibilità con i vecchi
questi valori possono essere rimpiazzati rispettivamente con 0, 1 e 2 o con
\macro{L\_SET}, \macro{L\_INCR} e \macro{L\_XTND}.}:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}}
-\item[\macro{SEEK\_SET}] si fa riferimento all'inizio del file: il valore di
- \var{offset} è la nuova posizione.
+\item[\macro{SEEK\_SET}] si fa riferimento all'inizio del file: il valore
+ (sempre positivo) di \param{offset} indica direttamente la nuova posizione
+ corrente.
\item[\macro{SEEK\_CUR}] si fa riferimento alla posizione corrente del file:
- \var{offset} può essere negativo e positivo.
-\item[\macro{SEEK\_END}] si fa riferimento alla fine del file: il valore di
- \var{offset} può essere negativo e positivo.
+ ad essa viene sommato \param{offset} (che può essere negativo e positivo)
+ per ottenere la nuova posizione corrente.
+\item[\macro{SEEK\_END}] si fa riferimento alla fine del file: alle dimensioni
+ del file viene sommato \param{offset} (che può essere negativo e positivo)
+ per ottenere la nuova posizione corrente.
\end{basedescript}
Come accennato in \secref{sec:file_file_size} con \func{lseek} è possibile
-impostare la posizione corrente anche al di la della fine del file, e alla
+impostare la posizione corrente anche oltre la fine del file, e alla
successiva scrittura il file sarà esteso. La chiamata non causa nessuna
attività di input/output, si limita a modificare la posizione corrente nel
kernel (cioè \var{f\_pos} in \var{file}, vedi \figref{fig:file_proc_file}).
funzione con \code{lseek(fd, 0, SEEK\_CUR)}.
Si tenga presente inoltre che usare \macro{SEEK\_END} non assicura affatto che
-successiva scrittura avvenga alla fine del file, infatti se questo è stato
+la successiva scrittura avvenga alla fine del file, infatti se questo è stato
aperto anche da un altro processo che vi ha scritto, la fine del file può
-essersi spostata, ma noi scriveremo alla posizione impostata in precedenza.
-(questa è una potenziale sorgente di
-\textit{race condition}\index{race condition}, vedi \secref{sec:file_atomic}).
+essersi spostata, ma noi scriveremo alla posizione impostata in precedenza
+(questa è una potenziale sorgente di \textit{race condition}\index{race
+ condition}, vedi \secref{sec:file_atomic}).
Non tutti i file supportano la capacità di eseguire una \func{lseek}, in
questo caso la funzione ritorna l'errore \macro{EPIPE}. Questo, oltre che per
supportano questa funzione, come ad esempio per i file di
terminale.\footnote{altri sistemi, usando \macro{SEEK\_SET}, in questo caso
ritornano il numero di caratteri che vi sono stati scritti.} Lo standard
-POSIX però non specifica niente al proposito. Infine alcuni file speciali, ad
+POSIX però non specifica niente in proposito. Infine alcuni file speciali, ad
esempio \file{/dev/null}, non causano un errore ma restituiscono un valore
indefinito.
\label{sec:file_read}
-Una volta che un file è stato aperto su possono leggere i dati che contiene
-utilizzando la funzione \func{read}, il cui prototipo è:
+Una volta che un file è stato aperto (con il permesso in lettura) su possono
+leggere i dati che contiene utilizzando la funzione \func{read}, il cui
+prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{ssize\_t read(int fd, void * buf, size\_t count)}
Cerca di leggere \var{count} byte dal file \var{fd} al buffer \var{buf}.
effettivamente.
Raggiunta la fine del file, alla ripetizione di un'operazione di lettura,
-otterremmo il ritorno immediato di \func{read} con uno zero. La condizione
+otterremmo il ritorno immediato di \func{read} con uno zero. La condizione di
raggiungimento della fine del file non è un errore, e viene segnalata appunto
da un valore di ritorno di \func{read} nullo. Ripetere ulteriormente la
lettura non avrebbe nessun effetto se non quello di continuare a ricevere zero
In realtà anche le due condizioni segnalate dagli errori \macro{EINTR} e
\macro{EAGAIN} non sono errori. La prima si verifica quando la \func{read} è
bloccata in attesa di dati in ingresso e viene interrotta da un segnale; in
-tal caso l'azione da prendere è quella di rieseguire la funzione. Torneremo in
-dettaglio sull'argomento in \secref{sec:sig_gen_beha}.
+tal caso l'azione da intraprendere è quella di rieseguire la funzione.
+Torneremo in dettaglio sull'argomento in \secref{sec:sig_gen_beha}.
La seconda si verifica quando il file è in modalità non bloccante (vedi
\secref{sec:file_noblocking}) e non ci sono dati in ingresso: la funzione
allora ritorna immediatamente con un errore \macro{EAGAIN}\footnote{sotto BSD
- questo per questo errore viene usata la costante \macro{EWOULDBLOCK}, in
- Linux, con le glibc, questa è sinonima di \macro{EAGAIN}.} che nel caso
-indica soltanto che occorrerà provare a ripetere la lettura.
+ per questo errore viene usata la costante \macro{EWOULDBLOCK}, in Linux, con
+ le glibc, questa è sinonima di \macro{EAGAIN}.} che indica soltanto che
+occorrerà provare a ripetere la lettura.
La funzione \func{read} è una delle system call fondamentali, esistenti fin
dagli albori di Unix, ma nella seconda versione delle \textit{Single Unix
\end{verbatim}
Questa funzione serve quando si vogliono leggere dati dal file senza
-modificarne la posizione corrente. È equivalente alla esecuzione di una
+modificare la posizione corrente. È equivalente all'esecuzione di una
\func{read} seguita da una \func{lseek} che riporti al valore precedente la
posizione corrente sul file, ma permette di eseguire l'operazione
atomicamente. Questo può essere importante quando la posizione sul file viene
\subsection{La funzione \func{write}}
\label{sec:file_write}
-Una volta che un file è stato aperto su può scrivere su di esso utilizzando la
-funzione \func{write}, il cui prototipo è:
+Una volta che un file è stato aperto (con il permesso in scrittura) su può
+scrivere su di esso utilizzando la funzione \func{write}, il cui prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{ssize\_t write(int fd, void * buf, size\_t count)}
Scrive \var{count} byte dal buffer \var{buf} sul file \var{fd}.
\label{sec:file_sharing}
In \secref{sec:file_fd} abbiamo descritto brevemente l'architettura
-dell'interfaccia coi file da parte di un processo, mostrando in
+dell'interfaccia con i file da parte di un processo, mostrando in
\figref{fig:file_proc_file} le principali strutture usate dal kernel;
esamineremo ora in dettaglio le conseguenze che questa architettura ha nei
confronti dell'accesso allo stesso file da parte di processi diversi.
posizione corrente sul file. Questo ha le conseguenze descritte a suo tempo in
\secref{sec:proc_fork}: in caso di scrittura contemporanea la posizione
corrente nel file varierà per entrambi i processi (in quanto verrà modificato
-\var{f\_pos} che è la stesso per entrambi).
+\var{f\_pos} che è lo stesso per entrambi).
Si noti inoltre che anche i flag di stato del file (quelli impostati
dall'argomento \param{flag} di \func{open}) essendo tenuti nella voce della
-\subsection{Operazioni atomiche coi file}
+\subsection{Operazioni atomiche con i file}
\label{sec:file_atomic}
-Come si è visto in un sistema Unix è sempre possibile per più processi
+Come si è visto in un sistema unix-like è sempre possibile per più processi
accedere in contemporanea allo stesso file, e che le operazioni di lettura e
scrittura possono essere fatte da ogni processo in maniera autonoma in base
ad una posizione corrente nel file che è locale a ciascuno di essi.
Un caso tipico di necessità di accesso condiviso in scrittura è quello in cui
vari processi devono scrivere alla fine di un file (ad esempio un file di
-log). Come accennato in \secref{sec:file_lseek} impostare la posizione alla fine
-del file e poi scrivere può condurre ad una
-\textit{race condition}\index{race condition}:
-infatti può succedere che un secondo processo scriva alla fine
-del file fra la \func{lseek} e la \func{write}; in questo caso, come abbiamo
-appena visto, il file sarà esteso, ma il nostro primo processo avrà ancora la
-posizione corrente impostata con la \func{lseek} che non corrisponde più alla
-fine del file, e la successiva \func{write} sovrascriverà i dati del secondo
-processo.
+log). Come accennato in \secref{sec:file_lseek} impostare la posizione alla
+fine del file e poi scrivere può condurre ad una \textit{race
+ condition}\index{race condition}: infatti può succedere che un secondo
+processo scriva alla fine del file fra la \func{lseek} e la \func{write}; in
+questo caso, come abbiamo appena visto, il file sarà esteso, ma il nostro
+primo processo avrà ancora la posizione corrente impostata con la \func{lseek}
+che non corrisponde più alla fine del file, e la successiva \func{write}
+sovrascriverà i dati del secondo processo.
Il problema è che usare due system call in successione non è un'operazione
atomica; il problema è stato risolto introducendo la modalità
possibilità di una race condition\index{race condition} da parte di un altro
processo che crea lo stesso file fra il controllo e la creazione.
-Per questo motivo sono stati introdotti pe \func{open} i due flag
+Per questo motivo sono stati introdotti per \func{open} i due flag
\macro{O\_CREAT} e \macro{O\_EXCL}. In questo modo l'operazione di controllo
dell'esistenza del file (con relativa uscita dalla funzione con un errore) e
creazione in caso di assenza, diventa atomica essendo svolta tutta all'interno
Per questo motivo, quando è necessaria una sincronizzazione dei dati, il
sistema mette a disposizione delle funzioni che provvedono a forzare lo
scarico dei dati dai buffer del kernel.\footnote{come già accennato neanche
- questo da la garanzia assoluta che i dati siano integri dopo la chiamata,
- l'hardware dei dischi è in genere dotato di un suo meccanismo interno che
- può ritardare ulteriormente la scrittura effettiva.} La prima di queste
-funzioni è \func{sync} il cui prototipo è:
+ questo dà la garanzia assoluta che i dati siano integri dopo la chiamata,
+ l'hardware dei dischi è in genere dotato di un suo meccanismo interno di
+ ottimizzazione per l'accesso al disco che può ritardare ulteriormente la
+ scrittura effettiva.} La prima di queste funzioni è \func{sync} il cui
+prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{int sync(void)}
Sincronizza il buffer della cache dei file col disco.
Sincronizza i dati del file \param{fd}.
\bodydesc{La funzione ritorna 0 in caso di successo e -1 in caso di errore,
- nel qual caso i codici restituiti in \var{errno} sono:
+ nel qual caso \var{errno} assume i valori:
\begin{errlist}
\item[\macro{EINVAL}] \param{fd} è un file speciale che non supporta la
sincronizzazione.