\newcommand{\cmd}[1]{\texttt{#1}} % shell command
\newcommand{\code}[1]{\texttt{#1}} % for simple code
\newcommand{\func}[1]{%
-\index{#1@{\tt {#1}}}\texttt{#1}%
+\index{#1@{{\tt {#1}} (funzione)}}\texttt{#1}%
} % library function (or system call)
-\newcommand{\macro}[1]{\texttt{#1}} % macro constant
+\newcommand{\macro}[1]{%
+\index{#1@{{\tt {#1}} (costante)}}\texttt{#1}
+} % macro constant
+\newcommand{\errcode}[1]{%
+\index{#1@{{\tt {#1}} (errore)}}\texttt{#1}%
+} % macro constant
\newcommand{\var}[1]{\texttt{#1}} % variable
+\newcommand{\const}[1]{\texttt{#1}} % constant name
\newcommand{\file}[1]{\texttt{#1}} % file name
\newcommand{\link}[1]{\texttt{#1}} % html link
\newcommand{\ctyp}[1]{\texttt{#1}} % C standard type
\item[\macro{SIGINT}] Il nome sta per \textit{interrupt}. È il segnale di
interruzione per il programma. È quello che viene generato di default dal
comando \cmd{kill} o dall'invio sul terminale del carattere di controllo
- INTR (interrupt, generato dalla sequenza \macro{C-c}).
+ INTR (interrupt, generato dalla sequenza \cmd{C-c}).
\item[\macro{SIGQUIT}] È analogo a \macro{SIGINT} con la differenze che è
controllato da un'altro carattere di controllo, QUIT, corrispondente alla
sequenza \verb|C-\|. A differenza del precedente l'azione predefinita, oltre
In genere esso viene generato solo per richiesta esplicita dell'utente dal
comando (o tramite la funzione) \cmd{kill}. Dato che non lo si può
intercettare è sempre meglio usarlo come ultima risorsa quando metodi meno
- brutali, come \macro{SIGTERM} o \macro{C-c} non funzionano.
+ brutali, come \macro{SIGTERM} o \cmd{C-c} non funzionano.
Se un processo non risponde a nessun altro segnale \macro{SIGKILL} ne causa
sempre la terminazione (in effetti il fallimento della terminazione di un
Queste funzioni permettono di ottenere una serie di informazioni generali
riguardo al filesystem su cui si trova il file specificato; queste vengono
restituite una struttura \param{buf} di tipo \type{statfs} definita come in
-\ref{fig:sys_statfs}, ed i campi che sono indefiniti per il filesystem in
+\figref{fig:sys_statfs}, ed i campi che sono indefiniti per il filesystem in
esame sono impostati a zero. I valori del campo \var{f\_type} sono definiti
per i vari filesystem nei relativi file di header dei sorgenti del kernel da
-costanti del tipo \macro{XXX\_SUPER\_MAGIC}, dove \macro{XXX} in genere è il
+costanti del tipo \var{XXX\_SUPER\_MAGIC}, dove \var{XXX} in genere è il
nome del filesystem stesso.
\begin{figure}[!htb]
Il valore delle costanti per \var{mode} può essere anche espresso, secondo la
sintassi specificata per la forma equivalente di questa funzione definita come
-\func{ntp\_adjtime}, utilizzando il prefisso \macro{MOD} al posto di
-\macro{ADJ}.
+\func{ntp\_adjtime}, utilizzando il prefisso \code{MOD} al posto di
+\code{ADJ}.
\begin{table}[htb]
\footnotesize
\textbf{Modificatore} & \textbf{Esempio} & \textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \macro{\%a}&\texttt{Wed} & Nome del giorno, abbreviato.\\
- \macro{\%A}&\texttt{Wednesday} & Nome del giorno, completo.\\
- \macro{\%b}&\texttt{Apr} & Nome del mese, abbreviato.\\
- \macro{\%B}&\texttt{April} & Nome del mese, completo.\\
- \macro{\%c}&\texttt{Wed Apr 24 18:40:50 2002}& Data e ora.\\
- \macro{\%d}&\texttt{24} & Giorno del mese.\\
- \macro{\%H}&\texttt{18} & Ora del giorno, da 0 a 24.\\
- \macro{\%I}&\texttt{06} & Ora del giorno, da 0 a 12.\\
- \macro{\%j}&\texttt{114} & Giorno dell'anno.\\
- \macro{\%m}&\texttt{04} & Mese dell'anno.\\
- \macro{\%M}&\texttt{40} & Minuto.\\
- \macro{\%p}&\texttt{PM} & AM/PM.\\
- \macro{\%S}&\texttt{50} & Secondo.\\
- \macro{\%U}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dalla
- domenica).\\
- \macro{\%w}&\texttt{3} & Giorno della settimana. \\
- \macro{\%W}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dal
- lunedì).\\
- \macro{\%x}&\texttt{04/24/02} & La data.\\
- \macro{\%X}&\texttt{18:40:50} & L'ora.\\
- \macro{\%y}&\texttt{02} & Anno nel secolo.\\
- \macro{\%Y}&\texttt{2002} & Anno.\\
- \macro{\%Z}&\texttt{CEST} & Nome della \textit{timezone}.\\
- \macro{\%\%}&\texttt{\%} & Il carattere \%.\\
+ \var{\%a}&\texttt{Wed} & Nome del giorno, abbreviato.\\
+ \var{\%A}&\texttt{Wednesday} & Nome del giorno, completo.\\
+ \var{\%b}&\texttt{Apr} & Nome del mese, abbreviato.\\
+ \var{\%B}&\texttt{April} & Nome del mese, completo.\\
+ \var{\%c}&\texttt{Wed Apr 24 18:40:50 2002}& Data e ora.\\
+ \var{\%d}&\texttt{24} & Giorno del mese.\\
+ \var{\%H}&\texttt{18} & Ora del giorno, da 0 a 24.\\
+ \var{\%I}&\texttt{06} & Ora del giorno, da 0 a 12.\\
+ \var{\%j}&\texttt{114} & Giorno dell'anno.\\
+ \var{\%m}&\texttt{04} & Mese dell'anno.\\
+ \var{\%M}&\texttt{40} & Minuto.\\
+ \var{\%p}&\texttt{PM} & AM/PM.\\
+ \var{\%S}&\texttt{50} & Secondo.\\
+ \var{\%U}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dalla
+ domenica).\\
+ \var{\%w}&\texttt{3} & Giorno della settimana. \\
+ \var{\%W}&\texttt{16} & Settimana dell'anno (partendo dal
+ lunedì).\\
+ \var{\%x}&\texttt{04/24/02} & La data.\\
+ \var{\%X}&\texttt{18:40:50} & L'ora.\\
+ \var{\%y}&\texttt{02} & Anno nel secolo.\\
+ \var{\%Y}&\texttt{2002} & Anno.\\
+ \var{\%Z}&\texttt{CEST} & Nome della \textit{timezone}.\\
+ \var{\%\%}&\texttt{\%} & Il carattere \%.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori previsti dallo standard ANSI C per modificatore della
I valori che può assumere \var{errno} sono riportati in \capref{cha:errors},
nell'header \file{errno.h} sono anche definiti i nomi simbolici per le
costanti numeriche che identificano i vari errori; essi iniziano tutti per
-\macro{E} e si possono considerare come nomi riservati. In seguito faremo
+\var{E} e si possono considerare come nomi riservati. In seguito faremo
sempre riferimento a tali valori, quando descriveremo i possibili errori
restituiti dalle funzioni. Il programma di esempio \cmd{errcode} stampa il
codice relativo ad un valore numerico con l'opzione \cmd{-l}.