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+
\chapter{La gestione del sistema, del tempo e degli errori}
\label{cha:system}
Purtroppo la sezione dello standard che tratta questi argomenti è una delle
meno chiare\footnote{tanto che Stevens, in \cite{APUE}, la porta come esempio
- di ``standardese''.}. Lo standard prevede che ci siano 13 macro che
+ di ``\textsl{standardese}''.}. Lo standard prevede che ci siano 13 macro che
descrivono le caratteristiche del sistema (7 per le caratteristiche generiche,
riportate in tab.~\ref{tab:sys_generic_macro}, e 6 per le caratteristiche dei
file, riportate in tab.~\ref{tab:sys_file_macro}).
\const{\_POSIX\_STREAM\_MAX} & 8& massimo numero di stream aperti per
processo in contemporanea.\\
\const{\_POSIX\_TZNAME\_MAX} & & dimensione massima del nome di una
- \texttt{timezone} (vedi
+ \textit{timezone} (vedi
sez.~\ref{sec:sys_date}). \\
\const{\_POSIX\_NGROUPS\_MAX}& 0& numero di gruppi supplementari per
processo (vedi
\const{LINK\_MAX} &8 & numero massimo di link a un file\\
\const{NAME\_MAX}& 14 & lunghezza in byte di un nome di file. \\
\const{PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di un
- \itindex{pathname}\textit{pathname}.\\
+ \itindex{pathname} \textit{pathname}.\\
\const{PIPE\_BUF}&4096 & byte scrivibili atomicamente in una pipe
(vedi sez.~\ref{sec:ipc_pipes}).\\
\const{MAX\_CANON}&255 & dimensione di una riga di terminale in modo
\const{\_POSIX\_LINK\_MAX} &8 & numero massimo di link a un file.\\
\const{\_POSIX\_NAME\_MAX}& 14 & lunghezza in byte di un nome di file. \\
\const{\_POSIX\_PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di un
- \itindex{pathname}\textit{pathname}.\\
+ \itindex{pathname} \textit{pathname}.\\
\const{\_POSIX\_PIPE\_BUF}& 512 & byte scrivibili atomicamente in una
pipe.\\
\const{\_POSIX\_MAX\_CANON}&255 & dimensione di una riga di
a quale file si fa riferimento, dato che il valore del limite cercato può
variare a seconda del filesystem. Una seconda versione della funzione,
\funcd{fpathconf}, opera su un file descriptor invece che su un
-\itindex{pathname}\textit{pathname}. Il suo prototipo è:
+\itindex{pathname} \textit{pathname}. Il suo prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{long fpathconf(int fd, int name)}
Restituisce il valore del parametro \param{name} per il file \param{fd}.
\bodydesc{È identica a \func{pathconf} solo che utilizza un file descriptor
- invece di un \itindex{pathname}\textit{pathname}; pertanto gli errori
+ invece di un \itindex{pathname} \textit{pathname}; pertanto gli errori
restituiti cambiano di conseguenza.}
\end{prototype}
\noindent ed il suo comportamento è identico a quello di \func{pathconf}.
occorrerà includere anche i file \file{linux/unistd.h} e
\file{linux/sysctl.h}.} per accedere ad uno di essi occorre specificare un
cammino attraverso i vari nodi dell'albero, in maniera analoga a come avviene
-per la risoluzione di un \itindex{pathname}\textit{pathname} (da cui l'uso
+per la risoluzione di un \itindex{pathname} \textit{pathname} (da cui l'uso
alternativo del filesystem \file{/proc}, che vedremo dopo).
Ciascun nodo dell'albero è identificato da un valore intero, ed il cammino che
In particolare l'albero dei valori di \func{sysctl} viene presentato in forma
di file nella directory \file{/proc/sys}, cosicché è possibile accedervi
-specificando un \itindex{pathname}\textit{pathname} e leggendo e scrivendo sul
+specificando un \itindex{pathname} \textit{pathname} e leggendo e scrivendo sul
file corrispondente al parametro scelto. Il kernel si occupa di generare al
volo il contenuto ed i nomi dei file corrispondenti, e questo ha il grande
vantaggio di rendere accessibili i vari parametri a qualunque comando di shell
\textit{mount point} o di spostarlo quando \param{target} non è un
\textit{mount point} o è \file{/}.
\item[\errcode{EACCES}] non si ha il permesso di accesso su uno dei
- componenti del \itindex{pathname}\textit{pathname}, o si è cercato
+ componenti del \itindex{pathname} \textit{pathname}, o si è cercato
di montare un filesystem disponibile in sola lettura senza averlo
specificato o il device \param{source} è su un filesystem montato con
l'opzione \const{MS\_NODEV}.
\textbf{Parametro} & \textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \const{MS\_RDONLY} & 1 & monta in sola lettura\\
+ \const{MS\_RDONLY} & 1 & monta in sola lettura.\\
\const{MS\_NOSUID} & 2 & ignora i bit \itindex{suid~bit} \acr{suid} e
- \itindex{sgid~bit}\acr{sgid}\\
- \const{MS\_NODEV} & 4 & impedisce l'accesso ai file di dispositivo\\
- \const{MS\_NOEXEC} & 8 & impedisce di eseguire programmi \\
- \const{MS\_SYNCHRONOUS}& 16 & abilita la scrittura sincrona \\
- \const{MS\_REMOUNT} & 32 & rimonta il filesystem cambiando i flag\\
- \const{MS\_MANDLOCK} & 64 & consente il \textit{mandatory locking} (vedi
- sez.~\ref{sec:file_mand_locking})\\
- \const{S\_WRITE} & 128 & scrive normalmente \\
- \const{S\_APPEND} & 256 & consente la scrittura solo in \textit{append
- mode} (vedi sez.~\ref{sec:file_sharing})\\
- \const{S\_IMMUTABLE} & 512 & impedisce che si possano modificare i file \\
+ \itindex{sgid~bit} \acr{sgid}.\\
+ \const{MS\_NODEV} & 4 & impedisce l'accesso ai file di dispositivo.\\
+ \const{MS\_NOEXEC} & 8 & impedisce di eseguire programmi.\\
+ \const{MS\_SYNCHRONOUS}& 16 & abilita la scrittura sincrona.\\
+ \const{MS\_REMOUNT} & 32 & rimonta il filesystem cambiando le opzioni.\\
+ \const{MS\_MANDLOCK} & 64 & consente il \textit{mandatory locking}
+ \itindex{mandatory~locking} (vedi
+ sez.~\ref{sec:file_mand_locking}).\\
+ \const{S\_WRITE} & 128 & scrive normalmente.\\
+ \const{S\_APPEND} & 256 & consente la scrittura solo in
+ \itindex{append~mode} \textit{append mode}
+ (vedi sez.~\ref{sec:file_sharing}).\\
+ \const{S\_IMMUTABLE} & 512 & impedisce che si possano modificare i file.\\
\const{MS\_NOATIME} &1024 & non aggiorna gli \textit{access time} (vedi
- sez.~\ref{sec:file_file_times})\\
+ sez.~\ref{sec:file_file_times}).\\
\const{MS\_NODIRATIME}&2048 & non aggiorna gli \textit{access time} delle
- directory\\
- \const{MS\_BIND} &4096 & monta il filesystem altrove\\
- \const{MS\_MOVE} &8192 & sposta atomicamente il punto di montaggio \\
+ directory.\\
+ \const{MS\_BIND} &4096 & monta il filesystem altrove.\\
+ \const{MS\_MOVE} &8192 & sposta atomicamente il punto di montaggio.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Tabella dei codici dei flag di montaggio di un filesystem.}
\label{sec:sys_user_group}
Tradizionalmente le informazioni utilizzate nella gestione di utenti e gruppi
-(password, corripondenze fra nomi simbolici e user-id, home directory, ecc.)
+(password, corrispondenze fra nomi simbolici e user-id, home directory, ecc.)
venivano registrate all'interno dei due file di testo \file{/etc/passwd} ed
\file{/etc/group},\footnote{in realtà oltre a questi nelle distribuzioni più
recenti è stato introdotto il sistema delle \textit{shadow password} che
informazioni degli utenti e dei gruppi per insiemi di macchine, in modo da
mantenere coerenti i dati, ha portato anche alla necessità di poter recuperare
e memorizzare dette informazioni su supporti diversi, introducendo il sistema
-del \itindex{Name~Service~Switch}\textit{Name Service Switch} che tratteremo
+del \itindex{Name~Service~Switch} \textit{Name Service Switch} che tratteremo
brevemente più avanti (in sez.~\ref{sec:sock_resolver}) dato che la maggior
parte delle sua applicazioni sono relative alla risoluzioni di nomi di rete.
-In questo paragrafo ci limiteremo comunque a trattere le funzioni classiche
+In questo paragrafo ci limiteremo comunque a trattare le funzioni classiche
per la lettura delle informazioni relative a utenti e gruppi tralasciando
completamente quelle relative all'autenticazione.
% Per questo non tratteremo
Le funzioni viste finora sono in grado di leggere le informazioni sia
direttamente dal file delle password in \file{/etc/passwd} che tramite il
-sistema del \itindex{Name~Service~Switch}\textit{Name Service Switch} e
+sistema del \itindex{Name~Service~Switch} \textit{Name Service Switch} e
sono completamente generiche. Si noti però che non c'è una funzione che
permetta di impostare direttamente una password.\footnote{in realtà questo può
essere fatto ricorrendo a PAM, ma questo è un altro discorso.} Dato che
I dati vengono usualmente\footnote{questa è la locazione specificata dal
\textit{Linux Filesystem Hierarchy Standard}, adottato dalla gran parte
delle distribuzioni.} memorizzati nei due file \file{/var/run/utmp} e
-\file{/var/log/wtmp}. Quando un utente si collega viene aggiunta una voce a
-\file{/var/run/utmp} in cui viene memorizzato il nome di login, il terminale
-da cui ci si collega, l'\acr{uid} della shell di login, l'orario della
-connessione ed altre informazioni. La voce resta nel file fino al logout,
-quando viene cancellata e spostata in \file{/var/log/wtmp}.
+\file{/var/log/wtmp}.\footnote{non si confonda quest'ultimo con il simile
+ \file{/var/log/btmp} dove invece vengono memorizzati dal programma di login
+ tutti tentativi di accesso fallito.} Quando un utente si collega viene
+aggiunta una voce a \file{/var/run/utmp} in cui viene memorizzato il nome di
+login, il terminale da cui ci si collega, l'\acr{uid} della shell di login,
+l'orario della connessione ed altre informazioni. La voce resta nel file fino
+al logout, quando viene cancellata e spostata in \file{/var/log/wtmp}.
In questo modo il primo file viene utilizzato per registrare chi sta
utilizzando il sistema al momento corrente, mentre il secondo mantiene la
\bodydesc{Le funzioni non ritornano codici di errore.}
\end{functions}
-
-In caso questo non venga specificato nessun file viene usato il valore
-standard \const{\_PATH\_UTMP} (che è definito in \file{paths.h}); in genere
-\func{utmpname} prevede due possibili valori:
+e si tenga presente che le funzioni non restituiscono nessun valore, pertanto
+non è possibile accorgersi di eventuali errori (ad esempio se si è impostato
+un nome di file sbagliato con \func{utmpname}).
+
+Nel caso non si sia utilizzata \func{utmpname} per specificare un file di
+registro alternativo, sia \func{setutent} che \func{endutent} operano usando
+il default che è \file{/var/run/utmp}. Il nome di questo file, così come una
+serie di altri valori di default per i \textit{pathname} di uso più comune,
+viene mantenuto nei valori di una serie di costanti definite includendo
+\file{paths.h}, in particolare quelle che ci interessano sono:
\begin{basedescript}{\desclabelwidth{2.0cm}}
-\item[\const{\_PATH\_UTMP}] Specifica il registro per gli utenti correntemente
- collegati.
-\item[\const{\_PATH\_WTMP}] Specifica il registro per l'archivio storico degli
- utenti collegati.
+\item[\const{\_PATH\_UTMP}] specifica il file che contiene il registro per gli
+ utenti correntemente collegati; questo è il valore che viene usato se non si
+ è utilizzato \func{utmpname} per modificarlo.
+\item[\const{\_PATH\_WTMP}] specifica il file che contiene il registro per
+ l'archivio storico degli utenti collegati.
\end{basedescript}
-corrispondenti ai file \file{/var/run/utmp} e \file{/var/log/wtmp} visti in
-precedenza.
-
-\begin{figure}[!htb]
- \footnotesize
- \centering
- \begin{minipage}[c]{15cm}
- \includestruct{listati/utmp.h}
- \end{minipage}
- \normalsize
- \caption{La struttura \structd{utmp} contenente le informazioni di una voce
- del registro di \textsl{contabilità}.}
- \label{fig:sys_utmp_struct}
-\end{figure}
+che nel caso di Linux hanno un valore corrispondente ai file
+\file{/var/run/utmp} e \file{/var/log/wtmp} citati in precedenza.
-Una volta aperto il file si può eseguire una scansione leggendo o scrivendo
-una voce con le funzioni \funcd{getutent}, \funcd{getutid}, \funcd{getutline}
-e \funcd{pututline}, i cui prototipi sono:
+Una volta aperto il file del registro degli utenti si può eseguire una
+scansione leggendo o scrivendo una voce con le funzioni \funcd{getutent},
+\funcd{getutid}, \funcd{getutline} e \funcd{pututline}, i cui prototipi sono:
\begin{functions}
\headdecl{utmp.h}
voce dal registro; \func{getutent} legge semplicemente la prima voce
disponibile; le altre due permettono di eseguire una ricerca.
+
+\begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize
+ \centering
+ \begin{minipage}[c]{15cm}
+ \includestruct{listati/utmp.h}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{La struttura \structd{utmp} contenente le informazioni di una voce
+ del registro di \textsl{contabilità}.}
+ \label{fig:sys_utmp_struct}
+\end{figure}
+
Con \func{getutid} si può cercare una voce specifica, a seconda del valore del
campo \var{ut\_type} dell'argomento \param{ut}. Questo può assumere i valori
riportati in tab.~\ref{tab:sys_ut_type}, quando assume i valori
Gli altri tre campi servono a quantificare l'uso della memoria
virtuale\index{memoria~virtuale} e corrispondono rispettivamente al numero di
-\textit{page fault}\itindex{page~fault} (vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_gen})
+\itindex{page~fault} \textit{page fault} (vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_gen})
avvenuti senza richiedere I/O su disco (i cosiddetti \textit{minor page
fault}), a quelli che invece han richiesto I/O su disco (detti invece
\textit{major page fault}) ed al numero di volte che il processo è stato
\label{sec:sys_resource_limit}
Come accennato nell'introduzione il kernel mette a disposizione delle
-funzionalita che permettono non solo di mantenere dati statistici relativi
+funzionalità che permettono non solo di mantenere dati statistici relativi
all'uso delle risorse, ma anche di imporre dei limiti precisi sul loro
utilizzo da parte dei vari processi o degli utenti.
\hline
\hline
\const{RLIMIT\_AS} & La dimensione massima della memoria virtuale di
- un processo, il cosidetto \textit{Address
+ un processo, il cosiddetto \textit{Address
Space}, (vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_gen}). Se
il limite viene superato dall'uso di funzioni
come \func{brk}, \func{mremap} o \func{mmap}
stack il processo riceverà un segnale di
\const{SIGSEGV}. \\
\const{RLIMIT\_CORE} & La massima dimensione per di un file di
- \textit{core dump}\itindex{core~dump} (vedi
+ \itindex{core~dump} \textit{core dump} (vedi
sez.~\ref{sec:sig_prog_error}) creato nella
terminazione di un processo; file di dimensioni
maggiori verranno troncati a questo valore,
mentre con un valore si bloccherà la creazione
- dei \textit{core dump}\itindex{core~dump}.\\
+ dei \itindex{core~dump} \textit{core dump}.\\
\const{RLIMIT\_CPU} & Il massimo tempo di CPU (vedi
sez.~\ref{sec:sys_cpu_times}) che il processo può
usare. Il superamento del limite corrente
il processo. Il superamento del limite massimo
comporta l'emissione di un segnale di
\const{SIGKILL}.\footnotemark\\
- \const{RLIMIT\_DATA} & La massima dimensione del ndex{segmento!dati}
+ \const{RLIMIT\_DATA} & La massima dimensione del \index{segmento!dati}
segmento dati di un
processo (vedi sez.~\ref{sec:proc_mem_layout}).
Il tentativo di allocare più memoria di quanto
un errore di \errcode{EFBIG}.\\
\const{RLIMIT\_LOCKS}& È un limite presente solo nelle prime versioni
del kernel 2.4 sul numero massimo di
- \index{file!locking}\textit{file lock} (vedi
+ \index{file!locking} \textit{file lock} (vedi
sez.~\ref{sec:file_locking}) che un
processo poteva effettuare.\\
\const{RLIMIT\_MEMLOCK}& L'ammontare massimo di memoria che può essere
In generale il superamento di un limite corrente\footnote{di norma quanto
riportato in tab.~\ref{tab:sys_rlimit_values} fa riferimento a quanto
- avviene al superamento del limite corrente, con l'eccesione
+ avviene al superamento del limite corrente, con l'eccezione
\const{RLIMIT\_CPU} in cui si ha in comportamento diverso per il superamento
dei due limiti.} comporta o l'emissione di un segnale o il fallimento della
system call che lo ha provocato;\footnote{si nuovo c'è una eccezione per
\const{RLIMIT\_CORE} che influenza soltanto la dimensione (o l'eventuale
- creazinone) dei file di \itindex{core~dump}\textit{core dump}.} per
+ creazione) dei file di \itindex{core~dump} \textit{core dump}.} per
permettere di leggere e di impostare i limiti di utilizzo delle risorse da
parte di un processo sono previste due funzioni, \funcd{getrlimit} e
\funcd{setrlimit}, i cui prototipi sono:
anche usare la costante \const{RLIM\_INFINITY} che permette di sbloccare l'uso
di una risorsa; ma si ricordi che solo un processo con i privilegi di
amministratore\footnote{per essere precisi in questo caso quello che serve è
- la \itindex{capabilities}\textit{capability} \const{CAP\_SYS\_RESOURCE}.}
+ la \itindex{capabilities} \textit{capability} \const{CAP\_SYS\_RESOURCE}.}
può innalzare un limite al di sopra del valore corrente del limite massimo ed
usare un valore qualsiasi per entrambi i limiti. Si tenga conto infine che
tutti i limiti vengono ereditati dal processo padre attraverso una \func{fork}
La gestione della memoria è già stata affrontata in dettaglio in
sez.~\ref{sec:proc_memory}; abbiamo visto allora che il kernel provvede il
-meccanismo della memoria virtuale\index{memoria~virtuale} attraverso la
+meccanismo della \index{memoria~virtuale} memoria virtuale attraverso la
divisione della memoria fisica in pagine.
In genere tutto ciò è del tutto trasparente al singolo processo, ma in certi
che usa lo stesso meccanismo per accedere ai file, è necessario conoscere le
dimensioni delle pagine usate dal kernel. Lo stesso vale quando si vuole
gestire in maniera ottimale l'interazione della memoria che si sta allocando
-con il meccanismo della paginazione\index{paginazione}.
+con il meccanismo della \index{paginazione} paginazione.
Di solito la dimensione delle pagine di memoria è fissata dall'architettura
hardware, per cui il suo valore di norma veniva mantenuto in una costante che
\end{prototype}
La funzione restituisce in ciascun elemento di \param{loadavg} il numero medio
-di processi attivi sulla coda dello scheduler\itindex{scheduler}, calcolato su
-un diverso intervalli di tempo. Il numero di intervalli che si vogliono
+di processi attivi sulla coda dello \itindex{scheduler} scheduler, calcolato
+su diversi intervalli di tempo. Il numero di intervalli che si vogliono
leggere è specificato da \param{nelem}, dato che nel caso di Linux il carico
viene valutato solo su tre intervalli (corrispondenti a 1, 5 e 15 minuti),
questo è anche il massimo valore che può essere assegnato a questo argomento.
-\subsection{La contabilità in stile BSD}
+\subsection{La \textsl{contabilità} in stile BSD}
\label{sec:sys_bsd_accounting}
-Una ultima modalità per monitorare l'uso delle risorse è quella, se si è
-compilato il kernel con il relativo supporto,\footnote{se cioè si è abilitata
- l'opzione di compilazione \texttt{CONFIG\_BSD\_PROCESS\_ACCT}.} di attivare
-il cosiddetto \textit{BSD accounting}, che consente di registrare su file una
+Una ultima modalità per monitorare l'uso delle risorse è, se si è compilato il
+kernel con il relativo supporto,\footnote{se cioè si è abilitata l'opzione di
+ compilazione \texttt{CONFIG\_BSD\_PROCESS\_ACCT}.} quella di attivare il
+cosiddetto \textit{BSD accounting}, che consente di registrare su file una
serie di informazioni\footnote{contenute nella struttura \texttt{acct}
definita nel file \texttt{include/linux/acct.h} dei sorgenti del kernel.}
riguardo alla \textsl{contabilità} delle risorse utilizzate da ogni processo
il processo abbia i privilegi di amministratore (è necessaria la
\itindex{capabilities} capability \const{CAP\_SYS\_PACCT}, vedi
sez.~\ref{sec:proc_capabilities}). Se si specifica il valore \const{NULL} per
-\param{filename} il \textit{BSD accounting} viene invece disabilitato.
+\param{filename} il \textit{BSD accounting} viene invece disabilitato. Un
+semplice esempio per l'uso di questa funzione è riportato nel programma
+\texttt{AcctCtrl.c} dei sorgenti allegati alla guida.
-Quando si attiva la contabilità il file che si indica deve esistere; esso
+Quando si attiva la contabilità, il file che si indica deve esistere; esso
verrà aperto in sola scrittura;\footnote{si applicano al pathname indicato da
\param{filename} tutte le restrizioni viste in cap.~\ref{cha:file_intro}.}
-le informazioni verranno registrate in \textit{append} in coda al file tutte
-le volte che un processo termina. Le informazioni vengono salvate in formato
-binario, e corrispondono al contenuto della apposita struttura dati definita
-all'interno del kernel.
+le informazioni verranno registrate in \itindex{append~mode} \textit{append}
+in coda al file tutte le volte che un processo termina. Le informazioni
+vengono salvate in formato binario, e corrispondono al contenuto della
+apposita struttura dati definita all'interno del kernel.
Il funzionamento di \func{acct} viene inoltre modificato da uno specifico
parametro di sistema, modificabile attraverso \file{/proc/sys/kernel/acct} (o
dall'orologio hardware del calcolatore.
Anche il \itindex{process~time} \textit{process time} di solito si esprime in
-secondi, ma provvede una precisione ovviamente superiore al \textit{calendar
+secondi, ma fornisce una precisione ovviamente superiore al \textit{calendar
time} (che è mantenuto dal sistema con una granularità di un secondo) e
viene usato per tenere conto dei tempi di esecuzione dei processi. Per ciascun
processo il kernel calcola tre tempi diversi:
Si tenga conto che l'aggiornamento di \var{tms\_cutime} e \var{tms\_cstime}
viene eseguito solo quando una chiamata a \func{wait} o \func{waitpid} è
ritornata. Per questo motivo se un processo figlio termina prima di ricevere
-lo stato di terminazione di tutti i suoi figli, questi processi ``nipoti'' non
-verranno considerati nel calcolo di questi tempi.
+lo stato di terminazione di tutti i suoi figli, questi processi
+``\textsl{nipoti}'' non verranno considerati nel calcolo di questi tempi.
\itindend{process~time}
\textit{time zone} corrente; \func{ctime} è banalmente definita in termini di
\func{asctime} come \code{asctime(localtime(t)}. Dato che l'uso di una stringa
statica rende le funzioni non rientranti POSIX.1c e SUSv2 prevedono due
-sostitute rientranti, il cui nome è al solito ottenuto appendendo un
+sostitute rientranti, il cui nome è al solito ottenuto aggiungendo un
\code{\_r}, che prendono un secondo argomento \code{char *buf}, in cui
l'utente deve specificare il buffer su cui la stringa deve essere copiata
(deve essere di almeno 26 caratteri).
che errori relativi alla stessa linea non vengano ripetuti.
+% LocalWords: filesystem like kernel saved header limits sysconf sez tab float
+% LocalWords: FOPEN stdio MB LEN CHAR char UCHAR unsigned SCHAR MIN signed INT
+% LocalWords: SHRT short USHRT int UINT LONG long ULONG LLONG ULLONG POSIX ARG
+% LocalWords: Stevens exec CHILD STREAM stream TZNAME timezone NGROUPS SSIZE
+% LocalWords: ssize LISTIO JOB CONTROL job control IDS VERSION YYYYMML bits bc
+% LocalWords: dall'header posix lim nell'header glibc run unistd name errno SC
+% LocalWords: NGROUP CLK TCK clock tick process PATH pathname BUF CANON path
+% LocalWords: pathconf fpathconf descriptor fd uname sys struct utsname info
+% LocalWords: EFAULT fig SOURCE NUL LENGTH DOMAIN NMLN UTSLEN system call proc
+% LocalWords: domainname sysctl BSD nlen void oldval size oldlenp newval EPERM
+% LocalWords: newlen ENOTDIR EINVAL ENOMEM linux l'array oldvalue paging stack
+% LocalWords: TCP shell Documentation ostype hostname osrelease version mount
+% LocalWords: const source filesystemtype mountflags ENODEV ENOTBLK block read
+% LocalWords: device EBUSY only superblock point EACCES NODEV ENXIO major xC
+% LocalWords: number EMFILE dummy ENAMETOOLONG ENOENT ELOOP virtual devfs MGC
+% LocalWords: magic MSK RDONLY NOSUID suid sgid NOEXEC SYNCHRONOUS REMOUNT MNT
+% LocalWords: MANDLOCK mandatory locking WRITE APPEND append IMMUTABLE NOATIME
+% LocalWords: access NODIRATIME BIND MOVE umount flags FORCE statfs fstatfs ut
+% LocalWords: buf ENOSYS EIO EBADF type fstab mntent home shadow username uid
+% LocalWords: passwd PAM Pluggable Authentication Method Service Switch pwd ru
+% LocalWords: getpwuid getpwnam NULL buflen result ERANGE getgrnam getgrgid AS
+% LocalWords: grp group gid SVID fgetpwent putpwent getpwent setpwent endpwent
+% LocalWords: fgetgrent putgrent getgrent setgrent endgrent accounting init HZ
+% LocalWords: runlevel Hierarchy logout setutent endutent utmpname utmp paths
+% LocalWords: WTMP getutent getutid getutline pututline LVL OLD DEAD EMPTY dev
+% LocalWords: line libc XPG utmpx getutxent getutxid getutxline pututxline who
+% LocalWords: setutxent endutxent wmtp updwtmp logwtmp wtmp host rusage utime
+% LocalWords: minflt majflt nswap fault swap timeval wait getrusage usage SELF
+% LocalWords: CHILDREN current limit soft RLIMIT Address brk mremap mmap dump
+% LocalWords: SIGSEGV SIGXCPU SIGKILL sbrk FSIZE SIGXFSZ EFBIG LOCKS lock dup
+% LocalWords: MEMLOCK NOFILE NPROC fork EAGAIN SIGPENDING sigqueue kill RSS tv
+% LocalWords: resource getrlimit setrlimit rlimit rlim INFINITY capabilities
+% LocalWords: capability CAP l'I Sun Sparc PAGESIZE getpagesize SVr SUSv get
+% LocalWords: phys pages avphys NPROCESSORS CONF ONLN getloadavg stdlib double
+% LocalWords: loadavg nelem scheduler CONFIG ACCT acct filename EACCESS EUSER
+% LocalWords: ENFILE EROFS PACCT AcctCtrl cap calendar UTC Jan the Epoch GMT
+% LocalWords: Greenwich Mean l'UTC timer CLOCKS SEC cron wall elapsed times tz
+% LocalWords: tms dell' cutime cstime waitpid gettimeofday settimeofday timex
+% LocalWords: timespec adjtime olddelta adjtimex David Mills nell' RFC NTP ntp
+% LocalWords: nell'RFC ADJ FREQUENCY frequency MAXERROR maxerror ESTERROR PLL
+% LocalWords: esterror TIMECONST constant SINGLESHOT MOD INS insert leap OOP
+% LocalWords: second delete progress has occurred BAD broken tm gmtoff asctime
+% LocalWords: ctime timep gmtime localtime mktime tzname tzset daylight format
+% LocalWords: strftime thread EOF modifiable lvalue app errcode strerror LC at
+% LocalWords: perror string errnum MESSAGES error message ErrCode strtol log
+% LocalWords: program invocation argv printf print progname exit count fname
+% LocalWords: lineno one standardese Di
+
%%% Local Variables: