\textbf{Costante}&\textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \const{ARG\_MAX} &131072& dimensione massima degli argomenti
+ \const{ARG\_MAX} &131072& Dimensione massima degli argomenti
passati ad una funzione della famiglia
\func{exec}.\\
- \const{CHILD\_MAX} & 999& numero massimo di processi contemporanei
+ \const{CHILD\_MAX} & 999& Numero massimo di processi contemporanei
che un utente può eseguire.\\
- \const{OPEN\_MAX} & 256& numero massimo di file che un processo
+ \const{OPEN\_MAX} & 256& Numero massimo di file che un processo
può mantenere aperti in contemporanea.\\
- \const{STREAM\_MAX}& 8& massimo numero di stream aperti per
+ \const{STREAM\_MAX}& 8& Massimo numero di stream aperti per
processo in contemporanea.\\
- \const{TZNAME\_MAX}& 6& dimensione massima del nome di una
+ \const{TZNAME\_MAX}& 6& Dimensione massima del nome di una
\texttt{timezone} (vedi
sez.~\ref{sec:sys_time_base})).\\
- \const{NGROUPS\_MAX}& 32& numero di gruppi supplementari per
+ \const{NGROUPS\_MAX}& 32& Numero di gruppi supplementari per
processo (vedi sez.~\ref{sec:proc_access_id}).\\
- \const{SSIZE\_MAX}&32767& valore massimo del tipo \type{ssize\_t}.\\
- \hline
+ \const{SSIZE\_MAX}&32767& Valore massimo del tipo \type{ssize\_t}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Costanti per i limiti del sistema.}
\textbf{Costante}&\textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \const{\_POSIX\_ARG\_MAX} & 4096& dimensione massima degli argomenti
+ \const{\_POSIX\_ARG\_MAX} & 4096& Dimensione massima degli argomenti
passati ad una funzione della famiglia
\func{exec}.\\
- \const{\_POSIX\_CHILD\_MAX} & 6& numero massimo di processi
+ \const{\_POSIX\_CHILD\_MAX} & 6& Numero massimo di processi
contemporanei che un utente può
eseguire.\\
- \const{\_POSIX\_OPEN\_MAX} & 16& numero massimo di file che un processo
+ \const{\_POSIX\_OPEN\_MAX} & 16& Numero massimo di file che un processo
può mantenere aperti in
contemporanea.\\
- \const{\_POSIX\_STREAM\_MAX} & 8& massimo numero di stream aperti per
+ \const{\_POSIX\_STREAM\_MAX} & 8& Massimo numero di stream aperti per
processo in contemporanea.\\
- \const{\_POSIX\_TZNAME\_MAX} & & dimensione massima del nome di una
+ \const{\_POSIX\_TZNAME\_MAX} & & Dimensione massima del nome di una
\textit{timezone} (vedi
sez.~\ref{sec:sys_date}). \\
- \const{\_POSIX\_NGROUPS\_MAX}& 0& numero di gruppi supplementari per
+ \const{\_POSIX\_NGROUPS\_MAX}& 0& Numero di gruppi supplementari per
processo (vedi
sez.~\ref{sec:proc_access_id}).\\
- \const{\_POSIX\_SSIZE\_MAX} &32767& valore massimo del tipo
+ \const{\_POSIX\_SSIZE\_MAX} &32767& Valore massimo del tipo
\type{ssize\_t}.\\
\const{\_POSIX\_AIO\_LISTIO\_MAX}&2& \\
\const{\_POSIX\_AIO\_MAX} & 1& \\
\hline
- \hline
\end{tabular}
\caption{Macro dei valori minimi delle caratteristiche generali del sistema
per la conformità allo standard POSIX.1.}
\textbf{Macro}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \macro{\_POSIX\_JOB\_CONTROL}& il sistema supporta il
+ \macro{\_POSIX\_JOB\_CONTROL}& Il sistema supporta il
\textit{job control} (vedi
sez.~\ref{sec:sess_job_control}).\\
- \macro{\_POSIX\_SAVED\_IDS} & il sistema supporta gli identificatori del
+ \macro{\_POSIX\_SAVED\_IDS} & Il sistema supporta gli identificatori del
gruppo \textit{saved} (vedi
sez.~\ref{sec:proc_access_id})
per il controllo di accesso dei processi\\
- \const{\_POSIX\_VERSION} & fornisce la versione dello standard POSIX.1
+ \const{\_POSIX\_VERSION} & Fornisce la versione dello standard POSIX.1
supportata nel formato YYYYMML (ad esempio
199009L).\\
\hline
\textbf{Costante}&\textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \const{LINK\_MAX} &8 & numero massimo di link a un file\\
- \const{NAME\_MAX}& 14 & lunghezza in byte di un nome di file. \\
- \const{PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di un
+ \const{LINK\_MAX} &8 & Numero massimo di link a un file.\\
+ \const{NAME\_MAX}& 14 & Lunghezza in byte di un nome di file. \\
+ \const{PATH\_MAX}& 256 & Lunghezza in byte di un
\itindex{pathname} \textit{pathname}.\\
- \const{PIPE\_BUF}&4096 & byte scrivibili atomicamente in una pipe
+ \const{PIPE\_BUF}&4096 & Byte scrivibili atomicamente in una pipe
(vedi sez.~\ref{sec:ipc_pipes}).\\
- \const{MAX\_CANON}&255 & dimensione di una riga di terminale in modo
+ \const{MAX\_CANON}&255 & Dimensione di una riga di terminale in modo
canonico (vedi sez.~\ref{sec:term_design}).\\
- \const{MAX\_INPUT}&255 & spazio disponibile nella coda di input
+ \const{MAX\_INPUT}&255 & Spazio disponibile nella coda di input
del terminale (vedi
sez.~\ref{sec:term_design}).\\
\hline
\textbf{Macro}&\textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \const{\_POSIX\_LINK\_MAX} &8 & numero massimo di link a un file.\\
- \const{\_POSIX\_NAME\_MAX}& 14 & lunghezza in byte di un nome di file. \\
- \const{\_POSIX\_PATH\_MAX}& 256 & lunghezza in byte di un
- \itindex{pathname} \textit{pathname}.\\
- \const{\_POSIX\_PIPE\_BUF}& 512 & byte scrivibili atomicamente in una
- pipe.\\
- \const{\_POSIX\_MAX\_CANON}&255 & dimensione di una riga di
- terminale in modo canonico.\\
- \const{\_POSIX\_MAX\_INPUT}&255 & spazio disponibile nella coda di input
- del terminale.\\
+ \const{\_POSIX\_LINK\_MAX} &8 & Numero massimo di link a un file.\\
+ \const{\_POSIX\_NAME\_MAX}& 14 & Lunghezza in byte di un nome di file.\\
+ \const{\_POSIX\_PATH\_MAX}& 256 & Lunghezza in byte di un
+ \itindex{pathname} \textit{pathname}.\\
+ \const{\_POSIX\_PIPE\_BUF}& 512 & Byte scrivibili atomicamente in una
+ pipe.\\
+ \const{\_POSIX\_MAX\_CANON}&255 & Dimensione di una riga di
+ terminale in modo canonico.\\
+ \const{\_POSIX\_MAX\_INPUT}&255 & Spazio disponibile nella coda di input
+ del terminale.\\
% \const{\_POSIX\_MQ\_OPEN\_MAX}& 8& \\
% \const{\_POSIX\_MQ\_PRIO\_MAX}& 32& \\
% \const{\_POSIX\_FD\_SETSIZE}& 16 & \\
disponibile in \file{/proc/sys} è riportata inoltre nella documentazione
inclusa nei sorgenti del kernel, nella directory \file{Documentation/sysctl}.
-Ma oltre alle informazioni ottenibili da \func{sysctl} dentro \file{proc}
-sono disponibili moltissime altre informazioni, fra cui ad esempio anche
-quelle fornite da \func{uname} (vedi sez.~\ref{sec:sys_config}) che sono
-mantenute nei file \file{ostype}, \file{hostname}, \file{osrelease},
-\file{version} e \file{domainname} di \file{/proc/kernel/}.
+Ma oltre alle informazioni ottenibili da \func{sysctl} dentro \file{proc} sono
+disponibili moltissime altre informazioni, fra cui ad esempio anche quelle
+fornite da \func{uname} (vedi sez.~\ref{sec:sys_config}) che sono mantenute
+nei file \procrelfile{/proc/sys/kernel}{ostype},
+\procrelfile{/proc/sys/kernel}{hostname},
+\procrelfile{/proc/sys/kernel}{osrelease},
+\procrelfile{/proc/sys/kernel}{version} e
+\procrelfile{/proc/sys/kernel}{domainname} di \file{/proc/sys/kernel/}.
scrittura.
Il tipo di filesystem è specificato da \param{filesystemtype}, che deve essere
-una delle stringhe riportate nel file \file{/proc/filesystems}, che contiene
-l'elenco dei filesystem supportati dal kernel; nel caso si sia indicato uno
-dei filesystem virtuali, il contenuto di \param{source} viene ignorato.
+una delle stringhe riportate nel file \procfile{/proc/filesystems}, che
+contiene l'elenco dei filesystem supportati dal kernel; nel caso si sia
+indicato uno dei filesystem virtuali, il contenuto di \param{source} viene
+ignorato.
Dopo l'esecuzione della funzione il contenuto del filesystem viene resto
disponibile nella directory specificata come \textit{mount point}, il
\textbf{Parametro} & \textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \const{MS\_RDONLY} & 1 & monta in sola lettura.\\
- \const{MS\_NOSUID} & 2 & ignora i bit \itindex{suid~bit} \acr{suid} e
+ \const{MS\_RDONLY} & 1 & Monta in sola lettura.\\
+ \const{MS\_NOSUID} & 2 & Ignora i bit \itindex{suid~bit} \acr{suid} e
\itindex{sgid~bit} \acr{sgid}.\\
- \const{MS\_NODEV} & 4 & impedisce l'accesso ai file di dispositivo.\\
- \const{MS\_NOEXEC} & 8 & impedisce di eseguire programmi.\\
- \const{MS\_SYNCHRONOUS}& 16 & abilita la scrittura sincrona.\\
- \const{MS\_REMOUNT} & 32 & rimonta il filesystem cambiando le opzioni.\\
- \const{MS\_MANDLOCK} & 64 & consente il \textit{mandatory locking}
+ \const{MS\_NODEV} & 4 & Impedisce l'accesso ai file di dispositivo.\\
+ \const{MS\_NOEXEC} & 8 & Impedisce di eseguire programmi.\\
+ \const{MS\_SYNCHRONOUS}& 16 & Abilita la scrittura sincrona.\\
+ \const{MS\_REMOUNT} & 32 & Rimonta il filesystem cambiando le opzioni.\\
+ \const{MS\_MANDLOCK} & 64 & Consente il \textit{mandatory locking}
\itindex{mandatory~locking} (vedi
sez.~\ref{sec:file_mand_locking}).\\
- \const{S\_WRITE} & 128 & scrive normalmente.\\
- \const{S\_APPEND} & 256 & consente la scrittura solo in
+ \const{S\_WRITE} & 128 & Scrive normalmente.\\
+ \const{S\_APPEND} & 256 & Consente la scrittura solo in
\itindex{append~mode} \textit{append mode}
(vedi sez.~\ref{sec:file_sharing}).\\
- \const{S\_IMMUTABLE} & 512 & impedisce che si possano modificare i file.\\
- \const{MS\_NOATIME} &1024 & non aggiorna gli \textit{access time} (vedi
+ \const{S\_IMMUTABLE} & 512 & Impedisce che si possano modificare i file.\\
+ \const{MS\_NOATIME} &1024 & Non aggiorna gli \textit{access time} (vedi
sez.~\ref{sec:file_file_times}).\\
- \const{MS\_NODIRATIME}&2048 & non aggiorna gli \textit{access time} delle
+ \const{MS\_NODIRATIME}&2048 & Non aggiorna gli \textit{access time} delle
directory.\\
- \const{MS\_BIND} &4096 & monta il filesystem altrove.\\
- \const{MS\_MOVE} &8192 & sposta atomicamente il punto di montaggio.\\
+ \const{MS\_BIND} &4096 & Monta il filesystem altrove.\\
+ \const{MS\_MOVE} &8192 & Sposta atomicamente il punto di montaggio.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Tabella dei codici dei flag di montaggio di un filesystem.}
\label{tab:sys_mount_flags}
\end{table}
+% TODO aggiornare con i nuovi flag di man mount
+
Per l'impostazione delle caratteristiche particolari di ciascun filesystem si
usa invece l'argomento \param{data} che serve per passare le ulteriori
informazioni necessarie, che ovviamente variano da filesystem a filesystem.
evitando l'errore di \errcode{EBUSY}. In tutti i casi prima dello smontaggio
viene eseguita una sincronizzazione dei dati.
+% TODO documentare MNT_DETACH e MNT_EXPIRE ...
+
Altre due funzioni specifiche di Linux,\footnote{esse si trovano anche su BSD,
ma con una struttura diversa.} utili per ottenere in maniera diretta
informazioni riguardo al filesystem su cui si trova un certo file, sono
Le \acr{glibc} provvedono infine una serie di funzioni per la gestione dei due
-file \file{/etc/fstab} ed \file{/etc/mtab}, che convenzionalmente sono usati
-in quasi tutti i sistemi unix-like per mantenere rispettivamente le
+file \conffile{/etc/fstab} ed \conffile{/etc/mtab}, che convenzionalmente sono
+usati in quasi tutti i sistemi unix-like per mantenere rispettivamente le
informazioni riguardo ai filesystem da montare e a quelli correntemente
montati. Le funzioni servono a leggere il contenuto di questi file in
-opportune strutture \struct{fstab} e \struct{mntent}, e, per \file{/etc/mtab}
-per inserire e rimuovere le voci presenti nel file.
+opportune strutture \struct{fstab} e \struct{mntent}, e, per
+\conffile{/etc/mtab} per inserire e rimuovere le voci presenti nel file.
In generale si dovrebbero usare queste funzioni (in particolare quelle
-relative a \file{/etc/mtab}), quando si debba scrivere un programma che
+relative a \conffile{/etc/mtab}), quando si debba scrivere un programma che
effettua il montaggio di un filesystem; in realtà in questi casi è molto più
semplice invocare direttamente il programma \cmd{mount}, per cui ne
tralasceremo la trattazione, rimandando al manuale delle \acr{glibc}
\cite{glibc} per la documentazione completa.
+
+
% TODO scrivere relativamente alle varie funzioni (getfsent e getmntent &C)
\subsection{La gestione delle informazioni su utenti e gruppi}
Tradizionalmente le informazioni utilizzate nella gestione di utenti e gruppi
(password, corrispondenze fra nomi simbolici e user-id, home directory, ecc.)
-venivano registrate all'interno dei due file di testo \file{/etc/passwd} ed
-\file{/etc/group},\footnote{in realtà oltre a questi nelle distribuzioni più
- recenti è stato introdotto il sistema delle \textit{shadow password} che
- prevede anche i due file \file{/etc/shadow} e \file{/etc/gshadow}, in cui
- sono state spostate le informazioni di autenticazione (ed inserite alcune
- estensioni) per toglierle dagli altri file che devono poter essere letti per
- poter effettuare l'associazione fra username e \acr{uid}.} il cui formato è
-descritto dalle relative pagine del manuale\footnote{nella quinta sezione,
- quella dei file di configurazione, occorre cioè usare \cmd{man 5 passwd}
- dato che altrimenti si avrebbe la pagina di manuale del comando
- \cmd{passwd}.} e tutte le funzioni che richiedevano l'accesso a queste
-informazione andavano a leggere direttamente il contenuto di questi file.
+venivano registrate all'interno dei due file di testo \conffile{/etc/passwd}
+ed \conffile{/etc/group},\footnote{in realtà oltre a questi nelle
+ distribuzioni più recenti è stato introdotto il sistema delle \textit{shadow
+ password} che prevede anche i due file \conffile{/etc/shadow} e
+ \conffile{/etc/gshadow}, in cui sono state spostate le informazioni di
+ autenticazione (ed inserite alcune estensioni) per toglierle dagli altri
+ file che devono poter essere letti per poter effettuare l'associazione fra
+ username e \acr{uid}.} il cui formato è descritto dalle relative pagine del
+manuale\footnote{nella quinta sezione, quella dei file di configurazione,
+ occorre cioè usare \cmd{man 5 passwd} dato che altrimenti si avrebbe la
+ pagina di manuale del comando \cmd{passwd}.} e tutte le funzioni che
+richiedevano l'accesso a queste informazione andavano a leggere direttamente
+il contenuto di questi file.
Col tempo però questa impostazione ha incominciato a mostrare dei limiti: da
una parte il meccanismo classico di autenticazione è stato ampliato, ed oggi
\end{figure}
Le funzioni viste finora sono in grado di leggere le informazioni sia
-direttamente dal file delle password in \file{/etc/passwd} che tramite il
-sistema del \itindex{Name~Service~Switch} \textit{Name Service Switch} e
-sono completamente generiche. Si noti però che non c'è una funzione che
-permetta di impostare direttamente una password.\footnote{in realtà questo può
- essere fatto ricorrendo a PAM, ma questo è un altro discorso.} Dato che
-POSIX non prevede questa possibilità esiste un'altra interfaccia che lo fa,
-derivata da SVID le cui funzioni sono riportate in
-tab.~\ref{tab:sys_passwd_func}. Questa però funziona soltanto quando le
-informazioni sono mantenute su un apposito file di \textsl{registro} di utenti
-e gruppi, con il formato classico di \file{/etc/passwd} e \file{/etc/group}.
+direttamente dal file delle password in \conffile{/etc/passwd} che tramite il
+sistema del \itindex{Name~Service~Switch} \textit{Name Service Switch} e sono
+completamente generiche. Si noti però che non c'è una funzione che permetta di
+impostare direttamente una password.\footnote{in realtà questo può essere
+ fatto ricorrendo a PAM, ma questo è un altro discorso.} Dato che POSIX non
+prevede questa possibilità esiste un'altra interfaccia che lo fa, derivata da
+SVID le cui funzioni sono riportate in tab.~\ref{tab:sys_passwd_func}. Questa
+però funziona soltanto quando le informazioni sono mantenute su un apposito
+file di \textsl{registro} di utenti e gruppi, con il formato classico di
+\conffile{/etc/passwd} e \conffile{/etc/group}.
\begin{table}[htb]
\footnotesize
\func{fgetpwent\_r}& Come la precedente, ma rientrante.\\
\func{putpwent} & Immette una voce in un file di registro degli
utenti.\\
- \func{getpwent} & Legge una voce da \file{/etc/passwd}.\\
+ \func{getpwent} & Legge una voce da \conffile{/etc/passwd}.\\
\func{getpwent\_r} & Come la precedente, ma rientrante.\\
- \func{setpwent} & Ritorna all'inizio di \file{/etc/passwd}.\\
- \func{endpwent} & Chiude \file{/etc/passwd}.\\
+ \func{setpwent} & Ritorna all'inizio di \conffile{/etc/passwd}.\\
+ \func{endpwent} & Chiude \conffile{/etc/passwd}.\\
\func{fgetgrent} & Legge una voce dal file di registro dei gruppi
specificato.\\
\func{fgetgrent\_r}& Come la precedente, ma rientrante.\\
\func{putgrent} & Immette una voce in un file di registro dei gruppi.\\
- \func{getgrent} & Legge una voce da \file{/etc/group}.\\
+ \func{getgrent} & Legge una voce da \conffile{/etc/group}.\\
\func{getgrent\_r} & Come la precedente, ma rientrante.\\
- \func{setgrent} & Ritorna all'inizio di \file{/etc/group}.\\
- \func{endgrent} & Chiude \file{/etc/group}.\\
+ \func{setgrent} & Ritorna all'inizio di \conffile{/etc/group}.\\
+ \func{endgrent} & Chiude \conffile{/etc/group}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Funzioni per la manipolazione dei campi di un file usato come
- registro per utenti o gruppi nel formato di \file{/etc/passwd} e
- \file{/etc/groups}.}
+ registro per utenti o gruppi nel formato di \conffile{/etc/passwd} e
+ \conffile{/etc/group}.}
\label{tab:sys_passwd_func}
\end{table}
Dato che oramai la gran parte delle distribuzioni di GNU/Linux utilizzano
almeno le \textit{shadow password} (quindi con delle modifiche rispetto al
-formato classico del file \file{/etc/passwd}), si tenga presente che le
+formato classico del file \conffile{/etc/passwd}), si tenga presente che le
funzioni di questa interfaccia che permettono di scrivere delle voci in un
\textsl{registro} degli utenti (cioè \func{putpwent} e \func{putgrent}) non
hanno la capacità di farlo specificando tutti i contenuti necessari rispetto a
\textbf{Valore} & \textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \const{EMPTY} & Non contiene informazioni valide. \\
- \const{RUN\_LVL} & Identica il runlevel del sistema. \\
- \const{BOOT\_TIME} & Identifica il tempo di avvio del sistema \\
+ \const{EMPTY} & Non contiene informazioni valide.\\
+ \const{RUN\_LVL} & Identica il runlevel del sistema.\\
+ \const{BOOT\_TIME} & Identifica il tempo di avvio del sistema.\\
\const{OLD\_TIME} & Identifica quando è stato modificato l'orologio di
- sistema. \\
+ sistema.\\
\const{NEW\_TIME} & Identifica da quanto è stato modificato il
- sistema. \\
- \const{INIT\_PROCESS} & Identifica un processo lanciato da \cmd{init}. \\
- \const{LOGIN\_PROCESS}& Identifica un processo di login. \\
- \const{USER\_PROCESS} & Identifica un processo utente. \\
- \const{DEAD\_PROCESS} & Identifica un processo terminato. \\
+ sistema.\\
+ \const{INIT\_PROCESS} & Identifica un processo lanciato da \cmd{init}.\\
+ \const{LOGIN\_PROCESS}& Identifica un processo di login.\\
+ \const{USER\_PROCESS} & Identifica un processo utente.\\
+ \const{DEAD\_PROCESS} & Identifica un processo terminato.\\
% \const{ACCOUNTING} & ??? \\
\hline
\end{tabular}
\subsection{L'uso delle risorse}
\label{sec:sys_resource_use}
-Come abbiamo accennato in sez.~\ref{sec:proc_wait4} le informazioni riguardo
+Come abbiamo accennato in sez.~\ref{sec:proc_wait} le informazioni riguardo
l'utilizzo delle risorse da parte di un processo è mantenuto in una struttura
di tipo \struct{rusage}, la cui definizione (che si trova in
\file{sys/resource.h}) è riportata in fig.~\ref{fig:sys_rusage_struct}.
\struct{timeval}.
Questa è la stessa struttura utilizzata da \func{wait4} (si ricordi quando
-visto in sez.~\ref{sec:proc_wait4}) per ricavare la quantità di risorse
+visto in sez.~\ref{sec:proc_wait}) per ricavare la quantità di risorse
impiegate dal processo di cui si è letto lo stato di terminazione, ma essa può
anche essere letta direttamente utilizzando la funzione \funcd{getrusage}, il
cui prototipo è:
\errcode{ENOMEM}, mentre se il superamento viene
causato dalla crescita dello \itindex{stack}
stack il processo riceverà un segnale di
- \const{SIGSEGV}. \\
+ \const{SIGSEGV}.\\
\const{RLIMIT\_CORE} & La massima dimensione per di un file di
\itindex{core~dump} \textit{core dump} (vedi
sez.~\ref{sec:sig_prog_error}) creato nella
apposita struttura dati definita all'interno del kernel.
Il funzionamento di \func{acct} viene inoltre modificato da uno specifico
-parametro di sistema, modificabile attraverso \file{/proc/sys/kernel/acct} (o
-tramite la corrispondente \func{sysctl}). Esso contiene tre valori interi, il
-primo indica la percentuale di spazio disco libero sopra il quale viene
+parametro di sistema, modificabile attraverso \procfile{/proc/sys/kernel/acct}
+(o tramite la corrispondente \func{sysctl}). Esso contiene tre valori interi,
+il primo indica la percentuale di spazio disco libero sopra il quale viene
ripresa una registrazione che era stata sospesa per essere scesi sotto il
minimo indicato dal secondo valore (sempre in percentuale di spazio disco
libero). Infine l'ultimo valore indica la frequenza in secondi con cui deve
Di solito questo tempo viene convertito automaticamente dal valore in UTC al
tempo locale, utilizzando le opportune informazioni di localizzazione
-(specificate in \file{/etc/timezone}). E da tenere presente che questo tempo è
-mantenuto dal sistema e non è detto che corrisponda al tempo tenuto
+(specificate in \conffile{/etc/timezone}). E da tenere presente che questo
+tempo è mantenuto dal sistema e non è detto che corrisponda al tempo tenuto
dall'orologio hardware del calcolatore.
Anche il \itindex{process~time} \textit{process time} di solito si esprime in
\hline
\hline
\const{TIME\_OK} & 0 & L'orologio è sincronizzato.\\
- \const{TIME\_INS} & 1 & insert leap second.\\
- \const{TIME\_DEL} & 2 & delete leap second.\\
- \const{TIME\_OOP} & 3 & leap second in progress.\\
- \const{TIME\_WAIT} & 4 & leap second has occurred.\\
+ \const{TIME\_INS} & 1 & Insert leap second.\\
+ \const{TIME\_DEL} & 2 & Delete leap second.\\
+ \const{TIME\_OOP} & 3 & Leap second in progress.\\
+ \const{TIME\_WAIT} & 4 & Leap second has occurred.\\
\const{TIME\_BAD} & 5 & L'orologio non è sincronizzato.\\
\hline
\end{tabular}
La funzione inizializza le variabili di fig.~\ref{fig:sys_tzname} a partire dal
valore della variabile di ambiente \const{TZ}, se quest'ultima non è definita
-verrà usato il file \file{/etc/localtime}.
+verrà usato il file \conffile{/etc/localtime}.
\begin{figure}[!htb]
\footnotesize