\textbf{Costante}&\textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \const{MB\_LEN\_MAX}& 16 & massima dimensione di un
- carattere esteso\\
- \const{CHAR\_BIT} & 8 & bit di \ctyp{char}\\
- \const{UCHAR\_MAX}& 255 & massimo di \ctyp{unsigned char}\\
- \const{SCHAR\_MIN}& -128 & minimo di \ctyp{signed char}\\
- \const{SCHAR\_MAX}& 127 & massimo di \ctyp{signed char}\\
- \const{CHAR\_MIN} &\footnotemark& minimo di \ctyp{char}\\
- \const{CHAR\_MAX} &\footnotemark& massimo di \ctyp{char}\\
- \const{SHRT\_MIN} & -32768 & minimo di \ctyp{short}\\
- \const{SHRT\_MAX} & 32767 & massimo di \ctyp{short}\\
- \const{USHRT\_MAX}& 65535 & massimo di \ctyp{unsigned short}\\
- \const{INT\_MAX} & 2147483647 & minimo di \ctyp{int}\\
- \const{INT\_MIN} &-2147483648 & minimo di \ctyp{int}\\
- \const{UINT\_MAX} & 4294967295 & massimo di \ctyp{unsigned int}\\
- \const{LONG\_MAX} & 2147483647 & massimo di \ctyp{long}\\
- \const{LONG\_MIN} &-2147483648 & minimo di \ctyp{long}\\
- \const{ULONG\_MAX}& 4294967295 & massimo di \ctyp{unsigned long}\\
+ \const{MB\_LEN\_MAX}& 16 & Massima dimensione di un
+ carattere esteso.\\
+ \const{CHAR\_BIT} & 8 & Numero di bit di \ctyp{char}.\\
+ \const{UCHAR\_MAX}& 255 & Massimo di \ctyp{unsigned char}.\\
+ \const{SCHAR\_MIN}& -128 & Minimo di \ctyp{signed char}.\\
+ \const{SCHAR\_MAX}& 127 & Massimo di \ctyp{signed char}.\\
+ \const{CHAR\_MIN} &\footnotemark& Minimo di \ctyp{char}.\\
+ \const{CHAR\_MAX} &\footnotemark& Massimo di \ctyp{char}.\\
+ \const{SHRT\_MIN} & -32768 & Minimo di \ctyp{short}.\\
+ \const{SHRT\_MAX} & 32767 & Massimo di \ctyp{short}.\\
+ \const{USHRT\_MAX}& 65535 & Massimo di \ctyp{unsigned short}.\\
+ \const{INT\_MAX} & 2147483647 & Minimo di \ctyp{int}.\\
+ \const{INT\_MIN} &-2147483648 & Minimo di \ctyp{int}.\\
+ \const{UINT\_MAX} & 4294967295 & Massimo di \ctyp{unsigned int}.\\
+ \const{LONG\_MAX} & 2147483647 & Massimo di \ctyp{long}.\\
+ \const{LONG\_MIN} &-2147483648 & Minimo di \ctyp{long}.\\
+ \const{ULONG\_MAX}& 4294967295 & Massimo di \ctyp{unsigned long}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Costanti definite in \file{limits.h} in conformità allo standard
\textbf{Costante}&\textbf{Valore}&\textbf{Significato}\\
\hline
\hline
- \const{LLONG\_MAX}& 9223372036854775807& massimo di \ctyp{long long}\\
- \const{LLONG\_MIN}&-9223372036854775808& minimo di \ctyp{long long}\\
+ \const{LLONG\_MAX}& 9223372036854775807& Massimo di \ctyp{long long}.\\
+ \const{LLONG\_MIN}&-9223372036854775808& Minimo di \ctyp{long long}.\\
\const{ULLONG\_MAX}&18446744073709551615&
- massimo di \ctyp{unsigned long long}\\
+ Massimo di \ctyp{unsigned long long}.\\
\hline
\end{tabular}
\caption{Macro definite in \file{limits.h} in conformità allo standard
Valore massimo del tipo di dato
\type{ssize\_t}.\\
\texttt{\_SC\_CLK\_TCK} & \const{CLK\_TCK} &
- Il numero di \textit{clock tick} al secondo,
+ Il numero di \itindex{clock~tick}
+ \textit{clock tick} al secondo,
cioè l'unità di misura del
\itindex{process~time} \textit{process
time} (vedi
\const{\_UTSNAME\_LENGTH} per i campi standard e
\const{\_UTSNAME\_DOMAIN\_LENGTH} per quello specifico per il nome di dominio;
altri sistemi usano nomi diversi come \const{SYS\_NMLN} o \const{\_SYS\_NMLN}
-o \const{UTSLEN} che possono avere valori diversi.\footnote{Nel caso di Linux
+o \const{UTSLEN} che possono avere valori diversi.\footnote{nel caso di Linux
\func{uname} corrisponde in realtà a 3 system call diverse, le prime due
usano rispettivamente delle lunghezze delle stringhe di 9 e 65 byte; la
terza usa anch'essa 65 byte, ma restituisce anche l'ultimo campo,
\const{RUSAGE\_CHILDREN} per indicare l'insieme dei processi figli di cui si è
ricevuto lo stato di terminazione.
+% TODO previsto in futuro \const{RUSAGE\_THREAD}, verificare.
\subsection{Limiti sulle risorse}
\label{sec:sys_resource_limit}
\bodydesc{Le funzioni ritornano 0 in caso di successo e -1 in caso di
errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori:
\begin{errlist}
- \item[\errcode{EINVAL}] I valori per \param{resource} non sono validi.
- \item[\errcode{EPERM}] Un processo senza i privilegi di amministratore ha
+ \item[\errcode{EINVAL}] i valori per \param{resource} non sono validi.
+ \item[\errcode{EPERM}] un processo senza i privilegi di amministratore ha
cercato di innalzare i propri limiti.
\end{errlist}
ed \errval{EFAULT}.}
\begin{errlist}
\item[\errcode{EACCESS}] non si hanno i permessi per accedere a
\param{pathname}.
- \item[\errcode{EPERM}] Il processo non ha privilegi sufficienti ad
+ \item[\errcode{EPERM}] il processo non ha privilegi sufficienti ad
abilitare il \textit{BSD accounting}.
\item[\errcode{ENOSYS}] il kernel non supporta il \textit{BSD accounting}.
\item[\errcode{EUSER}] non sono disponibili nel kernel strutture per il
le date di modifica dei file o quelle di avvio dei processi. Per memorizzare
questo tempo è stato riservato il tipo primitivo \type{time\_t}.
\item[\textit{process time}] \itindex{process~time} detto talvolta
- \textsl{tempo di processore}. Viene misurato in \textit{clock tick}. Un
- tempo questo corrispondeva al numero di interruzioni effettuate dal timer di
- sistema, adesso lo standard POSIX richiede che esso sia pari al valore della
- costante \const{CLOCKS\_PER\_SEC}, che deve essere definita come 1000000,
- qualunque sia la risoluzione reale dell'orologio di sistema e la frequenza
- delle interruzioni del timer.\footnote{quest'ultima, come accennato in
- sez.~\ref{sec:proc_hierarchy}, è invece data dalla costante \const{HZ}.}
- Il dato primitivo usato per questo tempo è \type{clock\_t}, che ha quindi
- una risoluzione del microsecondo. Il numero di tick al secondo può essere
- ricavato anche attraverso \func{sysconf} (vedi sez.~\ref{sec:sys_sysconf}).
- Il vecchio simbolo \const{CLK\_TCK} definito in \file{time.h} è ormai
- considerato obsoleto.
+ \textsl{tempo di processore}. Viene misurato in \itindex{clock~tick}
+ \textit{clock tick}. Un tempo questo corrispondeva al numero di interruzioni
+ effettuate dal timer di sistema, adesso lo standard POSIX richiede che esso
+ sia pari al valore della costante \const{CLOCKS\_PER\_SEC}, che deve essere
+ definita come 1000000, qualunque sia la risoluzione reale dell'orologio di
+ sistema e la frequenza delle interruzioni del timer.\footnote{quest'ultima,
+ come accennato in sez.~\ref{sec:proc_hierarchy}, è invece data dalla
+ costante \const{HZ}.} Il dato primitivo usato per questo tempo è
+ \type{clock\_t}, che ha quindi una risoluzione del microsecondo. Il numero
+ di \itindex{clock~tick} \textit{tick} al secondo può essere ricavato anche
+ attraverso \func{sysconf} (vedi sez.~\ref{sec:sys_sysconf}). Il vecchio
+ simbolo \const{CLK\_TCK} definito in \file{time.h} è ormai considerato
+ obsoleto.
\end{basedescript}
In genere si usa il \itindend{calendar~time} \textit{calendar time} per
caso di errore.}
\end{prototype}
-La funzione restituisce il tempo in tick, quindi se si vuole il tempo in
-secondi occorre dividere il risultato per la costante
-\const{CLOCKS\_PER\_SEC}.\footnote{le \acr{glibc} seguono lo standard ANSI C,
- POSIX richiede che \const{CLOCKS\_PER\_SEC} sia definito pari a 1000000
- indipendentemente dalla risoluzione del timer di sistema.} In genere
+La funzione restituisce il tempo in \itindex{clock~tick} \texttt{clock tick},
+quindi se si vuole il tempo in secondi occorre dividere il risultato per la
+costante \const{CLOCKS\_PER\_SEC}.\footnote{le \acr{glibc} seguono lo standard
+ ANSI C, POSIX richiede che \const{CLOCKS\_PER\_SEC} sia definito pari a
+ 1000000 indipendentemente dalla risoluzione del timer di sistema.} In genere
\type{clock\_t} viene rappresentato come intero a 32 bit, il che comporta un
valore massimo corrispondente a circa 72 minuti, dopo i quali il contatore
riprenderà lo stesso valore iniziale.
\begin{prototype}{sys/times.h}{clock\_t times(struct tms *buf)}
Legge in \param{buf} il valore corrente dei tempi di processore.
- \bodydesc{La funzione ritorna il numero di clock tick dall'avvio del sistema
- in caso di successo e -1 in caso di errore.}
+ \bodydesc{La funzione ritorna il numero di \itindex{clock~tick}
+ \textit{clock tick} dall'avvio del sistema in caso di successo e -1 in
+ caso di errore.}
\end{prototype}
La funzione restituisce i valori di \textit{process time} del processo
PLL implementato dal kernel,
specificato nel campo
\var{constant} di \struct{timex}.\\
- \const{ADJ\_TICK} & 0x4000 & Imposta il valore dei tick del timer
- in microsecondi, espresso nel campo
- \var{tick} di \struct{timex}.\\
+ \const{ADJ\_TICK} & 0x4000 & Imposta il valore dei \textit{tick}
+ \itindex{clock~tick} del timer in
+ microsecondi, espresso nel campo
+ \var{tick} di \struct{timex}.\\
\const{ADJ\_OFFSET\_SINGLESHOT}&0x8001&Imposta uno spostamento una tantum
dell'orologio secondo il valore del
campo \var{offset} simulando il
che c'è stato un errore, non il tipo di errore.
Per riportare il tipo di errore il sistema usa la variabile globale
-\var{errno},\footnote{L'uso di una variabile globale può comportare alcuni
+\var{errno},\footnote{l'uso di una variabile globale può comportare alcuni
problemi (ad esempio nel caso dei thread) ma lo standard ISO C consente
anche di definire \var{errno} come un \textit{modifiable lvalue}, quindi si
può anche usare una macro, e questo è infatti il modo usato da Linux per
% LocalWords: strftime thread EOF modifiable lvalue app errcode strerror LC at
% LocalWords: perror string errnum MESSAGES error message ErrCode strtol log
% LocalWords: program invocation argv printf print progname exit count fname
-% LocalWords: lineno one standardese Di
+% LocalWords: lineno one standardese Di page