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+
\chapter{Terminali e sessioni di lavoro}
\label{cha:session}
In generale allora all'interno di una sessione avremo un eventuale (può non
esserci) \itindex{process~group} \textit{process group} in
\textit{foreground}, che riunisce i processi che possono accedere al
-terminale, e più \textit{process group} in \textit{background}, che non
-possono accedervi. Il job control prevede che quando un processo appartenente
-ad un raggruppamento in \textit{background} cerca di accedere al terminale,
-venga inviato un segnale a tutti i processi del raggruppamento, in modo da
-bloccarli (vedi sez.~\ref{sec:sess_ctrl_term}).
+terminale, e più \itindex{process~group} \textit{process group} in
+\textit{background}, che non possono accedervi. Il job control prevede che
+quando un processo appartenente ad un raggruppamento in \textit{background}
+cerca di accedere al terminale, venga inviato un segnale a tutti i processi
+del raggruppamento, in modo da bloccarli (vedi sez.~\ref{sec:sess_ctrl_term}).
Un comportamento analogo si ha anche per i segnali generati dai comandi di
tastiera inviati dal terminale che vengono inviati a tutti i processi del
processi dall'uno all'altro, ma sempre all'interno di una stessa sessione.
Ciascun raggruppamento di processi ha sempre un processo principale, il
-cosiddetto \itindex{process~group~leader}\textit{process group leader}, che è
+cosiddetto \itindex{process~group~leader} \textit{process group leader}, che è
identificato dall'avere un \acr{pgid} uguale al suo \acr{pid}, in genere
questo è il primo processo del raggruppamento, che si incarica di lanciare
tutti gli altri. Un nuovo raggruppamento si crea con la funzione
quest'ultimo, per sé stesso, in modo che il cambiamento di \textit{process
group} sia immediato per entrambi; una delle due chiamate sarà ridondante,
ma non potendo determinare quale dei due processi viene eseguito per primo,
-occorre eseguirle comunque entrambe per evitare di esporsi ad una \textit{race
- condition}\itindex{race~condition}.
+occorre eseguirle comunque entrambe per evitare di esporsi ad una
+\itindex{race~condition} \textit{race condition}.
Si noti come nessuna delle funzioni esaminate finora permetta di spostare un
processo da una sessione ad un altra; infatti l'unico modo di far cambiare
decifrare, ma deve poi leggere la password dal terminale.
Un'altra caratteristica del terminale di controllo usata nel job control è che
-utilizzando su di esso le combinazioni di tasti speciali (\cmd{C-z},
-\cmd{C-c}, \cmd{C-y} e \verb|C-\|) si farà sì che il kernel invii i
+utilizzando su di esso le combinazioni di tasti speciali (\texttt{C-z},
+\texttt{C-c}, \texttt{C-y} e \texttt{C-|}) si farà sì che il kernel invii i
corrispondenti segnali (rispettivamente \const{SIGTSTP}, \const{SIGINT},
\const{SIGQUIT} e \const{SIGTERM}, trattati in sez.~\ref{sec:sig_job_control})
a tutti i processi del raggruppamento di \textit{foreground}; in questo modo
controllo. Consideriamo allora cosa avviene di norma nel \textit{job
control}: una sessione viene creata con \func{setsid} che crea anche un
nuovo \itindex{process~group} \textit{process group}: per definizione
-quest'ultimo è sempre \textsl{orfano}, dato che il padre del leader di
-sessione è fuori dalla stessa e il nuovo \textit{process group}
-\itindex{process~group} contiene solo il leader di sessione. Questo è un caso
-limite, e non viene emesso nessun segnale perché quanto previsto dallo
-standard riguarda solo i raggruppamenti che diventano orfani in seguito alla
-terminazione di un processo.\footnote{l'emissione dei segnali infatti avviene
- solo nella fase di uscita del processo, come una delle operazioni legate
- all'esecuzione di \func{\_exit}, secondo quanto illustrato in
- sez.~\ref{sec:proc_termination}.}
+quest'ultimo è sempre \itindex{process~group~orphaned} \textsl{orfano}, dato
+che il padre del leader di sessione è fuori dalla stessa e il nuovo
+\textit{process group} \itindex{process~group} contiene solo il leader di
+sessione. Questo è un caso limite, e non viene emesso nessun segnale perché
+quanto previsto dallo standard riguarda solo i raggruppamenti che diventano
+orfani in seguito alla terminazione di un processo.\footnote{l'emissione dei
+ segnali infatti avviene solo nella fase di uscita del processo, come una
+ delle operazioni legate all'esecuzione di \func{\_exit}, secondo quanto
+ illustrato in sez.~\ref{sec:proc_termination}.}
Il leader di sessione provvederà a creare nuovi raggruppamenti che a questo
punto non sono orfani in quanto esso resta padre per almeno uno dei processi
Il servizio prevede vari meccanismi di notifica, e, come ogni altro servizio
in un sistema unix-like, viene gestito attraverso un apposito programma,
\cmd{syslogd}, che è anch'esso un \textsl{demone}. In generale i messaggi di
-errore vengono raccolti dal file speciale \file{/dev/log}, un
-\textit{socket}\index{socket} locale (vedi sez.~\ref{sec:sock_sa_local})
-dedicato a questo scopo, o via rete, con un \textit{socket} UDP, o da un
-apposito demone, \cmd{klogd}, che estrae i messaggi del kernel.\footnote{i
- messaggi del kernel sono tenuti in un buffer circolare e scritti tramite la
- funzione \func{printk}, analoga alla \func{printf} usata in user space; una
- trattazione eccellente dell'argomento si trova in \cite{LinDevDri}, nel
- quarto capitolo.}
+errore vengono raccolti dal file speciale \file{/dev/log}, un socket locale
+(vedi sez.~\ref{sec:sock_sa_local}) dedicato a questo scopo, o via rete, con
+un socket UDP, o da un apposito demone, \cmd{klogd}, che estrae i messaggi del
+kernel.\footnote{i messaggi del kernel sono tenuti in un buffer circolare e
+ scritti tramite la funzione \func{printk}, analoga alla \func{printf} usata
+ in user space; una trattazione eccellente dell'argomento si trova in
+ \cite{LinDevDri}, nel quarto capitolo.}
Il servizio permette poi di trattare i vari messaggi classificandoli
attraverso due indici; il primo, chiamato \textit{facility}, suddivide in
Le \acr{glibc} definiscono una serie di funzioni standard con cui un processo
può accedere in maniera generica al servizio di \textit{syslog}, che però
funzionano solo localmente; se si vogliono inviare i messaggi ad un altro
-sistema occorre farlo esplicitamente con un socket\index{socket} UDP, o
-utilizzare le capacità di reinvio del servizio.
+sistema occorre farlo esplicitamente con un socket UDP, o utilizzare le
+capacità di reinvio del servizio.
La prima funzione definita dall'interfaccia è \funcd{openlog}, che apre una
connessione al servizio di \textit{syslog}; essa in generale non è necessaria
\textit{pathname} del terminale.}
\end{prototype}
-La funzione scrive il \itindex{pathname}\textit{pathname} del terminale di
+La funzione scrive il \itindex{pathname} \textit{pathname} del terminale di
controllo del processo chiamante nella stringa posta all'indirizzo specificato
dall'argomento \param{s}. La memoria per contenere la stringa deve essere
stata allocata in precedenza ed essere lunga almeno
Se si passa come argomento \val{NULL} la funzione restituisce il puntatore ad
una stringa statica che può essere sovrascritta da chiamate successive. Si
-tenga presente che il \itindex{pathname}\textit{pathname} restituito
+tenga presente che il \itindex{pathname} \textit{pathname} restituito
potrebbe non identificare univocamente il terminale (ad esempio potrebbe
essere \file{/dev/tty}), inoltre non è detto che il processo possa
effettivamente aprire il terminale.
l'esempio di BSD, aggiunge i due campi \var{c\_ispeed} e \var{c\_ospeed} per
mantenere le velocità delle linee seriali, ed un campo ulteriore,
\var{c\_line} per ... (NdT, trovare a che serve).}
+% TODO trovare a che serve
\begin{figure}[!htb]
\footnotesize \centering
\begin{table}[b!ht]
\footnotesize
\centering
- \begin{tabular}[c]{|l|p{11cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|}
\hline
\textbf{Valore}& \textbf{Significato}\\
\hline
\begin{table}[htb]
\footnotesize
\centering
- \begin{tabular}[c]{|l|p{11cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|}
\hline
\textbf{Valore}& \textbf{Significato}\\
\hline
\begin{table}[htb]
\footnotesize
\centering
- \begin{tabular}[c]{|l|p{11cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|}
\hline
\textbf{Valore}& \textbf{Significato}\\
\hline
\const{O\_NOBLOCK} si bloccherà il processo finché
non si è stabilita una connessione con il modem; inoltre
se viene rilevata una disconnessione viene inviato un
+ segnale di
\const{SIGHUP} al processo di controllo del terminale. La
lettura su un terminale sconnesso comporta una condizione
di \textit{end of file} e la scrittura un errore di
\begin{table}[b!ht]
\footnotesize
\centering
- \begin{tabular}[c]{|l|p{11cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|}
\hline
\textbf{Valore}& \textbf{Significato}\\
\hline
\const{ECHOPRT}& Se impostato abilita la visualizzazione del carattere di
cancellazione in una modalità adatta ai terminali con
l'uscita su stampante; l'invio del carattere di ERASE
- comporta la stampa di un \verb|\| seguito dal carattere
- cancellato, e così via in caso di successive
+ comporta la stampa di un ``\texttt{|}'' seguito dal
+ carattere cancellato, e così via in caso di successive
cancellazioni, quando si riprende ad immettere carattere
- normali prima verrà stampata una \texttt{/}.\\
+ normali prima verrà stampata una ``\texttt{/}''.\\
\const{ECHOK} & Se impostato abilita il trattamento della visualizzazione
del carattere KILL, andando a capo dopo aver visualizzato
lo stesso, altrimenti viene solo mostrato il carattere e
sta all'utente ricordare che l'input precedente è stato
- cancellato. \\
+ cancellato.\\
\const{ECHOKE} & Se impostato abilita il trattamento della visualizzazione
del carattere KILL cancellando i caratteri precedenti
nella linea secondo le modalità specificate dai valori di
\const{ECHO}. \\
\const{ECHOCTL}& Se impostato insieme ad \const{ECHO} i caratteri di
controllo ASCII (tranne TAB, NL, START, e STOP) sono
- mostrati nella forma che prepone un \verb|^| alla
- lettera ottenuta sommando \texttt{0x40} al valore del
+ mostrati nella forma che prepone un ``\texttt{\circonf}''
+ alla lettera ottenuta sommando \texttt{0x40} al valore del
carattere (di solito questi si possono ottenere anche
direttamente premendo il tasto \texttt{ctrl} più la
relativa lettera).\\
background che cerca di scrivere sul terminale.\\
\const{XCASE} & Se impostato il terminale funziona solo con le
maiuscole. L'input è convertito in minuscole tranne per i
- caratteri preceduti da una \verb|\|. In output le
- maiuscole sono precedute da una \verb|\| e le minuscole
- convertite in maiuscole.\\
+ caratteri preceduti da una ``\texttt{\bslash}''. In output
+ le maiuscole sono precedute da una ``\texttt{\bslash}'' e
+ le minuscole convertite in maiuscole.\\
\const{DEFECHO}& Se impostato effettua l'eco solo se c'è un processo in
lettura.\\
\const{FLUSHO} & Effettua la cancellazione della coda di uscita. Viene
\begin{table}[htb]
\footnotesize
\centering
- \begin{tabular}[c]{|l|c|c|p{8cm}|}
+ \begin{tabular}[c]{|l|c|c|p{7cm}|}
\hline
\textbf{Indice} & \textbf{Valore}&\textbf{Codice} & \textbf{Funzione}\\
\hline
\hline
- \const{VINTR} &\texttt{0x03}&(\verb|C-c|)& Carattere di interrupt,
+ \const{VINTR} &\texttt{0x03}&(\texttt{C-c})& Carattere di interrupt,
provoca l'emissione di
\const{SIGINT}. \\
- \const{VQUIT} &\texttt{0x1C}&(\verb|C-\|)& Carattere di uscita provoca
+ \const{VQUIT} &\texttt{0x1C}&(\texttt{C-|})& Carattere di uscita provoca
l'emissione di
\const{SIGQUIT}.\\
- \const{VERASE} &\texttt{0x7f}& DEL & Carattere di ERASE, cancella
- l'ultimo carattere precedente
- nella linea.\\
- \const{VKILL} &\texttt{0x15}&(\verb|C-u|)& Carattere di KILL, cancella
+ \const{VERASE}&\texttt{0x7f}& DEL & Carattere di ERASE, cancella
+ l'ultimo carattere
+ precedente nella linea.\\
+ \const{VKILL} &\texttt{0x15}&(\texttt{C-u})& Carattere di KILL, cancella
l'intera riga.\\
- \const{VEOF} &\texttt{0x04}&(\verb|C-d|)& Carattere di
+ \const{VEOF} &\texttt{0x04}&(\texttt{C-d})& Carattere di
\textit{end-of-file}. Causa
l'invio del contenuto del
buffer di ingresso al
zero caratteri, cioè la
condizione di
\textit{end-of-file}.\\
- \const{VTIME} & --- & --- & Timeout, in decimi di secondo, per
- una lettura in modo non canonico. \\
- \const{VMIN} & --- & --- & Numero minimo di caratteri per una
- lettura in modo non canonico.\\
- \const{VSWTC} &\texttt{0x00}& NUL & Carattere di switch. Non supportato
- in Linux.\\
- \const{VSTART} &\texttt{0x21}&(\verb|C-q|)& Carattere di START. Riavvia un
+ \const{VTIME} & --- & --- & Timeout, in decimi di secondo, per
+ una lettura in modo non canonico.\\
+ \const{VMIN} & --- & --- & Numero minimo di caratteri per una
+ lettura in modo non canonico.\\
+ \const{VSWTC} &\texttt{0x00}& NUL & Carattere di switch. Non supportato
+ in Linux.\\
+ \const{VSTART}&\texttt{0x21}&(\texttt{C-q})& Carattere di START. Riavvia un
output bloccato da uno STOP.\\
- \const{VSTOP} &\texttt{0x23}&(\verb|C-s|)& Carattere di STOP. Blocca
+ \const{VSTOP} &\texttt{0x23}&(\texttt{C-s})& Carattere di STOP. Blocca
l'output fintanto che non
viene premuto un carattere di
START.\\
- \const{VSUSP} &\texttt{0x1A}&(\verb|C-z|)& Carattere di
+ \const{VSUSP} &\texttt{0x1A}&(\texttt{C-z})& Carattere di
sospensione. Invia il segnale
\const{SIGTSTP}.\\
- \const{VEOL} &\texttt{0x00}& NUL & Carattere di fine riga. Agisce come
- un a capo, ma non viene scartato ed
- è letto come l'ultimo carattere
- nella riga. \\
- \const{VREPRINT}&\texttt{0x12}&(\verb|C-r|)& Ristampa i caratteri non
+ \const{VEOL} &\texttt{0x00}& NUL & Carattere di fine riga. Agisce come
+ un a capo, ma non viene scartato ed
+ è letto come l'ultimo carattere
+ nella riga. \\
+ \const{VREPRINT}&\texttt{0x12}&(\texttt{C-r})& Ristampa i caratteri non
ancora letti. \\
- \const{VDISCARD}&\texttt{0x07}&(\verb|C-o|)& Non riconosciuto in Linux. \\
- \const{VWERASE} &\texttt{0x17}&(\verb|C-w|)& Cancellazione di una parola.\\
- \const{VLNEXT} &\texttt{0x16}&(\verb|C-v|)& Carattere di escape, serve a
+ \const{VDISCARD}&\texttt{0x07}&(\texttt{C-o})& Non riconosciuto in Linux.\\
+ \const{VWERASE}&\texttt{0x17}&(\texttt{C-w})&Cancellazione di una
+ parola.\\
+ \const{VLNEXT}&\texttt{0x16}&(\texttt{C-v})& Carattere di escape, serve a
quotare il carattere
successivo che non viene
interpretato ma passato
direttamente all'output. \\
- \const{VEOL2} &\texttt{0x00}& NUL & Ulteriore carattere di fine
- riga. Ha lo stesso effetto di
- \const{VEOL} ma può essere un
- carattere diverso. \\
+ \const{VEOL2} &\texttt{0x00}& NUL & Ulteriore carattere di fine
+ riga. Ha lo stesso effetto di
+ \const{VEOL} ma può essere un
+ carattere diverso. \\
\hline
\end{tabular}
\caption{Valori dei caratteri di controllo mantenuti nel campo \var{c\_cc}
POSIX.1 prevede una serie di costanti che però servono solo per specificare le
velocità tipiche delle linee seriali:
\begin{verbatim}
- B0 B50 B75
- B110 B134 B150
- B200 B300 B600
- B1200 B1800 B2400
- B4800 B9600 B19200
- B38400 B57600 B115200
- B230400 B460800
+ B0 B50 B75 B110 B134 B150 B200
+ B300 B600 B1200 B1800 B2400 B4800 B9600
+ B19200 B38400 B57600 B115200 B230400 B460800
\end{verbatim}
Un terminale può utilizzare solo alcune delle velocità possibili, le funzioni
però non controllano se il valore specificato è valido, dato che non possono
sapere a quale terminale le velocità saranno applicate; sarà l'esecuzione di
\func{tcsetattr} a fallire quando si cercherà di eseguire l'impostazione.
-
Di norma il valore ha senso solo per i terminali seriali dove indica appunto
la velocità della linea di trasmissione; se questa non corrisponde a quella
del terminale quest'ultimo non potrà funzionare: quando il terminale non è
Qui vanno le cose su \func{openpty} e compagnia.
-%%% Local Variables:
-%%% mode: latex
-%%% TeX-master: "gapil"
-%%% End:
% LocalWords: kernel multitasking dell'I job control BSD POSIX shell sez group
% LocalWords: foreground process bg fg Di waitpid WUNTRACED pgrp session sched
% LocalWords: SetTermAttr UnSetTermAttr cfsetispeed cfsetospeed cfgetispeed
% LocalWords: cfgetospeed quest'ultime tcsendbreak duration break tcdrain
% LocalWords: tcflush queue TCIFLUSH TCOFLUSH TCIOFLUSH tcflow action TCOOFF
-% LocalWords: TCOON TCIOFF TCION timer openpty
+% LocalWords: TCOON TCIOFF TCION timer openpty Window nochdir
+
+
+%%% Local Variables:
+%%% mode: latex
+%%% TeX-master: "gapil"
+%%% End:
\ No newline at end of file