dell'insieme delle frasi non nulla, dato che l'inizializzazione del vettore
\var{fortune} avviene solo quando questa dimensione viene specificata, la
presenza di un valore nullo provoca l'uscita dal programma attraverso la
-routine (non riportata) che ne stampa le modalità d'uso. Dopo di che installa
-(\texttt{\small 13--15}) la funzione che gestisce i segnali di interruzione
-(anche questa non è riportata in fig.~\ref{fig:ipc_fifo_server}) che si limita
-a rimuovere dal filesystem la fifo usata dal server per comunicare.
+funzione (non riportata) che ne stampa le modalità d'uso. Dopo di che
+installa (\texttt{\small 13--15}) la funzione che gestisce i segnali di
+interruzione (anche questa non è riportata in fig.~\ref{fig:ipc_fifo_server})
+che si limita a rimuovere dal filesystem la fifo usata dal server per
+comunicare.
Terminata l'inizializzazione (\texttt{\small 16}) si effettua la chiamata alla
funzione \code{FortuneParse} che legge dal file specificato in
A questo punto si può entrare nel ciclo principale del programma che fornisce
le risposte ai client (\texttt{\small 34--50}); questo viene eseguito
indefinitamente (l'uscita del server viene effettuata inviando un segnale, in
-modo da passare attraverso la routine di chiusura che cancella la fifo).
+modo da passare attraverso la funzione di chiusura che cancella la fifo).
Il server è progettato per accettare come richieste dai client delle stringhe
che contengono il nome della fifo sulla quale deve essere inviata la risposta.
e senza ulteriori \file{/}, Linux supporta comunque nomi generici, che
verranno intepretati prendendo come radice \file{/dev/shm}.\footnote{occorre
pertanto evitare di specificare qualcosa del tipo \file{/dev/shm/nome}
- all'interno di \param{name}, perché questo comporta, da parte delle routine
+ all'interno di \param{name}, perché questo comporta, da parte delle funzioni
di libereria, il tentativo di accedere a \file{/dev/shm/dev/shm/nome}.}
La funzione è del tutto analoga ad \func{open} ed analoghi sono i valori che