(e non possono accedere direttamente alle zone di memoria riservate o alle
porte di input/output).
-Una parte del kernel, lo \textit{scheduler}\index{scheduler}, si occupa di
-stabilire, ad intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo delle
-priorità, quale ``\textsl{processo}'' deve essere posto in esecuzione (il
-cosiddetto \textit{preemptive scheduling}\index{preemptive scheduling}).
-Questo verrà comunque eseguito in modalità protetta; quando necessario il
-processo potrà accedere alle risorse hardware soltanto attraverso delle
-opportune chiamate al sistema che restituiranno il controllo al kernel.
+Una parte del kernel, lo \textit{scheduler}\index{\textit{scheduler}}, si
+occupa di stabilire, ad intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo
+delle priorità, quale ``\textsl{processo}'' deve essere posto in esecuzione
+(il cosiddetto \textit{preemptive
+ scheduling}\index{\textit{preemptive~scheduling}}). Questo verrà comunque
+eseguito in modalità protetta; quando necessario il processo potrà accedere
+alle risorse hardware soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema
+che restituiranno il controllo al kernel.
La memoria viene sempre gestita dal kernel attraverso il meccanismo della
-\textsl{memoria virtuale}\index{memoria virtuale}, che consente di assegnare a
+\textsl{memoria virtuale}\index{memoria~virtuale}, che consente di assegnare a
ciascun processo uno spazio di indirizzi ``\textsl{virtuale}'' (vedi
sez.~\ref{sec:proc_memory}) che il kernel stesso, con l'ausilio della unità di
gestione della memoria, si incaricherà di rimappare automaticamente sulla