-sez.~\ref{sec:file_open}, per cui il kernel associa sempre ad ogni nuovo file
-il file descriptor con il valore più basso disponibile. Questo fa sì che si
-possa eseguire il ciclo (\texttt{\small 8}) a partire da un valore minimo, che
-sarà sempre quello del socket in ascolto, mantenuto in \var{list\_fd}, fino al
-valore massimo di \var{max\_fd} che dovremo aver cura di tenere aggiornato.
-Dopo di che basterà controllare (\texttt{\small 9}) nella nostra tabella se il
-file descriptor è in uso o meno,\footnote{si tenga presente che benché il
- kernel assegni sempre il primo valore libero, dato che nelle operazioni i
- socket saranno aperti e chiusi in corrispondenza della creazione e
- conclusione delle connessioni, si potranno sempre avere dei \textsl{buchi}
- nella nostra tabella.} e impostare \var{fset} di conseguenza.
+sez.~\ref{sec:file_open_close}, per cui il kernel associa sempre ad ogni nuovo
+file il file descriptor con il valore più basso disponibile. Questo fa sì che
+si possa eseguire il ciclo (\texttt{\small 8}) a partire da un valore minimo,
+che sarà sempre quello del socket in ascolto, mantenuto in \var{list\_fd},
+fino al valore massimo di \var{max\_fd} che dovremo aver cura di tenere
+aggiornato. Dopo di che basterà controllare (\texttt{\small 9}) nella nostra
+tabella se il file descriptor è in uso o meno,\footnote{si tenga presente che
+ benché il kernel assegni sempre il primo valore libero, dato che nelle
+ operazioni i socket saranno aperti e chiusi in corrispondenza della
+ creazione e conclusione delle connessioni, si potranno sempre avere dei
+ \textsl{buchi} nella nostra tabella.} e impostare \var{fset} di conseguenza.