+Le prime tre funzioni di manipolazione riguardano la conversione degli
+indirizzi IPv4 da una stringa in cui il numero di IP è espresso secondo la
+cosiddetta notazione \textit{dotted-decimal}, (cioè nella forma
+\texttt{192.168.0.1}) al formato binario (direttamente in \textit{network
+ order}) e viceversa; in questo caso si usa la lettera \texttt{a} come
+mnemonico per indicare la stringa. Dette funzioni sono \funcd{inet\_addr},
+\funcd{inet\_aton} e \funcd{inet\_ntoa}, ed i rispettivi prototipi sono:
+\begin{functions}
+ \headdecl{arpa/inet.h}
+
+ \funcdecl{in\_addr\_t inet\_addr(const char *strptr)} Converte la stringa
+ dell'indirizzo \textit{dotted decimal} in nel numero IP in network order.
+
+ \funcdecl{int inet\_aton(const char *src, struct in\_addr *dest)} Converte
+ la stringa dell'indirizzo \textit{dotted decimal} in un indirizzo IP.
+
+ \funcdecl{char *inet\_ntoa(struct in\_addr addrptr)}
+ Converte un indirizzo IP in una stringa \textit{dotted decimal}.
+
+ \bodydesc{Tutte queste le funzioni non generano codice di errore.}
+\end{functions}
+
+La prima funzione, \func{inet\_addr}, restituisce l'indirizzo a 32 bit in
+network order (del tipo \type{in\_addr\_t}) a partire dalla stringa passata
+nell'argomento \param{strptr}. In caso di errore (quando la stringa non esprime
+un indirizzo valido) restituisce invece il valore \const{INADDR\_NONE} che
+tipicamente sono trentadue bit a uno. Questo però comporta che la stringa
+\texttt{255.255.255.255}, che pure è un indirizzo valido, non può essere usata
+con questa funzione; per questo motivo essa è generalmente deprecata in favore
+di \func{inet\_aton}.
+
+La funzione \func{inet\_aton} converte la stringa puntata da \param{src}
+nell'indirizzo binario che viene memorizzato nell'opportuna struttura
+\struct{in\_addr} (si veda fig.~\ref{fig:sock_sa_ipv4_struct}) situata
+all'indirizzo dato dall'argomento \param{dest} (è espressa in questa forma in
+modo da poterla usare direttamente con il puntatore usato per passare la
+struttura degli indirizzi). La funzione restituisce 0 in caso di successo e 1
+in caso di fallimento. Se usata con \param{dest} inizializzato a \val{NULL}
+effettua la validazione dell'indirizzo.
+
+L'ultima funzione, \func{inet\_ntoa}, converte il valore a 32 bit
+dell'indirizzo (espresso in \textit{network order}) restituendo il puntatore
+alla stringa che contiene l'espressione in formato dotted decimal. Si deve
+tenere presente che la stringa risiede in memoria statica, per cui questa
+funzione non è \index{funzioni!rientranti} rientrante.
+
+
+\subsection{Le funzioni \func{inet\_pton} e \func{inet\_ntop}}
+\label{sec:sock_conv_func_gen}
+
+Le tre funzioni precedenti sono limitate solo ad indirizzi IPv4, per questo
+motivo è preferibile usare le due nuove funzioni \func{inet\_pton} e
+\func{inet\_ntop} che possono convertire anche gli indirizzi IPv6. Anche in
+questo caso le lettere \texttt{n} e \texttt{p} sono degli mnemonici per
+ricordare il tipo di conversione effettuata e stanno per \textit{presentation}
+e \textit{numeric}.
+
+Entrambe le funzioni accettano l'argomento \param{af} che indica il tipo di
+indirizzo, e che può essere soltanto \const{AF\_INET} o \const{AF\_INET6}. La
+prima funzione, \funcd{inet\_pton}, serve a convertire una stringa in un
+indirizzo; il suo prototipo è:
+\begin{prototype}{sys/socket.h}
+{int inet\_pton(int af, const char *src, void *addr\_ptr)}
+
+ Converte l'indirizzo espresso tramite una stringa nel valore numerico.
+
+ \bodydesc{La funzione restituisce un valore negativo se \param{af} specifica
+ una famiglia di indirizzi non valida, con \var{errno} che assume il valore
+ \errcode{EAFNOSUPPORT}, un valore nullo se \param{src} non rappresenta un
+ indirizzo valido, ed un valore positivo in caso di successo.}
+\end{prototype}
+
+La funzione converte la stringa indicata tramite \param{src} nel valore
+numerico dell'indirizzo IP del tipo specificato da \param{af} che viene
+memorizzato all'indirizzo puntato da \param{addr\_ptr}, la funzione
+restituisce un valore positivo in caso di successo, nullo se la stringa non
+rappresenta un indirizzo valido, e negativo se \param{af} specifica una
+famiglia di indirizzi non valida.
+
+La seconda funzione di conversione è \funcd{inet\_ntop} che converte un
+indirizzo in una stringa; il suo prototipo è:
+\begin{prototype}{sys/socket.h}
+ {char *inet\_ntop(int af, const void *addr\_ptr, char *dest, size\_t len)}
+ Converte l'indirizzo dalla relativa struttura in una stringa simbolica.