+Una volta creato il timer \func{timer\_create} ed ottenuto il relativo
+identificatore, si può attivare o disattivare un allarme (in gergo
+\textsl{armare} o \textsl{disarmare} il timer) con la funzione
+\funcd{timer\_settime}, il cui prototipo è:
+\begin{functions}
+ \headdecl{signal.h}
+ \headdecl{time.h}
+
+ \funcdecl{int timer\_settime(timer\_t timerid, int flags, const struct
+ itimerspec *new\_value, struct itimerspec *old\_value)}
+
+ Arma o disarma il timer POSIX.
+
+ \bodydesc{La funzione restituisce 0 in caso di successo e $-1$ in caso di
+ errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei seguenti valori:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EINVAL}] all'interno di \param{new\_value.value} si è
+ specificato un tempo negativo o un numero di nanosecondi maggiore di
+ 999999999.
+ \item[\errcode{EFAULT}] si è specificato un indirizzo non valido
+ per \param{new\_value} o \param{old\_value}.
+ \end{errlist}
+}
+\end{functions}
+
+La funzione richiede che si indichi la scadenza del timer con
+l'argomento \param{new\_value}, che deve essere specificato come puntatore ad
+una struttura di tipo \struct{itimerspec}, la cui definizione è riportata in
+fig.~\ref{fig:struct_itimerspec}; se il puntatore \param{old\_value} è diverso
+da \val{NULL} il valore corrente della scadenza verrà restituito in una
+analoga struttura, ovviamente in entrambi i casi le strutture devono essere
+state allocate.
+
+\begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize \centering
+ \begin{minipage}[c]{15cm}
+ \includestruct{listati/itimerspec.h}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{La struttura \structd{itimerspec}, usata per specificare la
+ scadenza di un allarme.}
+ \label{fig:struct_itimerspec}
+\end{figure}
+
+Ciascuno dei due campi di \struct{itimerspec} indica un tempo, da specificare
+con una precisione fino al nanosecondo tramite una struttura \struct{timespec}
+(la cui definizione è riportata fig.~\ref{fig:sys_timespec_struct}). Il campo
+\var{it\_value} indica la prima scadenza dell'allarme. Di default, quando il
+valore di \param{flag} è nullo, questo valore viene considerato come un
+intervallo relativo al tempo corrente,\footnote{il primo allarme scatterà cioè
+ dopo il numero di secondi e nanosecondi indicati da questo campo.} se invece
+si usa per \param{flag} il valore \const{TIMER\_ABSTIME}, \var{it\_value}
+viene considerato come valore assoluto rispetto al valore dell'orologio a cui
+è associato il timer.\footnote{quindi a seconda dell'orologio che si usa, si
+ può indicare sia un tempo assoluto, se si opera rispetto all'orologio di
+ sistema (nel qual caso il valore deve essere in secondi e nanosecondi dalla
+ \textit{epoch}) o come un certo numero di secondi o nanosecondi rispetto
+ alla partenza di un orologio di CPU.}
+
+Il campo \var{it\_interval} consente invece di impostare un allarme periodico.
+Se il suo valore è nullo (se cioè sono nulli tutti e due i valori di detta
+struttura \struct{timespec}) l'allarme scatterà una sola volta secondo quando
+indicato con \var{it\_value}, altrimenti il valore specificato verrà preso
+come l'estensione del periodo di ripetizione della generazione dell'allarme.
+
+Se il timer era già stato armato la funzione sovrascrive la precedente
+impostazione, se invece si indica come prima scadenza un tempo già passato,
+l'allarme verrà notificato immediatamente e al contempo verrà incrementato il
+contatore dei superamenti. Questo contatore serve a fornire una indicazione al
+programma che riceve l'allarme su un eventuale numero di scadenze che sono
+passate prima della ricezione della notifica dell'allarme.
+
+É infatti possibile, qualunque sia il meccanismo di notifica scelto, che
+quest'ultima venga ricevuta dopo che il timer è scaduto più di una
+volta.\footnote{specialmente se si imposta un timer con una ripetizione a
+ frequenza elevata.} Nel caso dell'uso di un segnale infatti il sistema mette
+in coda un solo segnale per timer,\footnote{questo indipendentemente che si
+ tratti di un segnale ordinario o \textit{real-time}; per questi ultimi
+ sarebbe anche possibile inviare un segnale per ogni scadenza, questo però
+ non viene fatto per evitare il rischio, tutt'altro che remoto, di riempire
+ la coda.} e se il sistema è sotto carico o se il segnale è bloccato, prima
+della sua ricezione può passare un intervallo di tempo sufficientemente lungo
+ad avere scadenze multiple, e lo stesso può accadere anche se si usa un
+\textit{thread}.
+
+Per questo motivo il gestore del segnale o il \textit{thread} di notifica può
+ottenere una indicazione di quante volte il time è scaduto utilizzando la
+fuzione \funcd{timer\_getoverrun}, il cui prototipo è:
+\begin{functions}
+ \headdecl{time.h}
+
+ \funcdecl{int timer\_getoverrun(timer\_t timerid)}
+
+ Ottiene il numero di scadenze di un timer POSIX.
+
+ \bodydesc{La funzione restituisce il numero di scadenze di un timer (anche 0
+ se non ve ne sono) in caso di successo e $-1$ in caso di errore, nel qual
+ caso \var{errno} assumerà il valore:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EINVAL}] \param{timerid} non indica un timer valido.
+ \end{errlist}
+}
+\end{functions}
+
+