+La funzione è una estensione specifica di Linux consente di leggere le
+informazioni di un file; ha la stessa sintassi di \func{fstatat} utilizzando
+con lo stesso significato gli argomenti \param{dirfd} e \param{pathname} ed i
+valori \const{AT\_EMPTY\_PATH}, \const{AT\_NO\_AUTOMOUNT} e
+\const{AT\_SYMLINK\_NOFOLLOW} per \param{flags}. Si può pertanto indicare il
+file di cui si vogliono ottenere i dati con un \textit{pathname} assoluto, con
+un \textit{pathname} relativo (sia alla directory corrente che a quella
+indicata da \param{dirfd}) o con un file descriptor ad esso associato.
+
+La funzione però consente di ottenere informazioni più dettagliate rispetto a
+quelle fornite dalle funzioni tradizionali come \func{stat} e \func{fstatat},
+ed è in grado di controllare le modalità con cui le ottiene nel caso un file
+sia posto su un filesystem remoto. Per questo, oltre ai tre valori
+precedenti, l'argomento \param{flags} consente anche gli ulteriori valori
+elencati in tab.~\ref{tab:statx_flags_const}, con il significato ivi
+illustrato.
+
+\begin{table}[htb]
+ \centering
+ \footnotesize
+ \begin{tabular}[c]{|l|p{8cm}|}
+ \hline
+ \textbf{Costante} & \textbf{Significato} \\
+ \hline
+ \hline
+ \constd{AT\_STATX\_SYNC\_AS\_STAT}& si comporta esattamente come
+ \func{stat}, in questo caso (il default
+ se non viene indicato niente) il
+ risultato dipende dal tipo di
+ filesystem.\\
+ \constd{AT\_STATX\_FORCE\_SYNC}& richiede che i valori degli attributi
+ richiesti siano, in caso di un filesystem
+ di rete, siano sincronizzati con il server
+ remoto, questo può forzare una scrittura
+ dei dati (in particolare i tempi del file)
+ verso lo stesso.\\
+ \constd{AT\_STATX\_DONT\_SYNC} & chiede di non sincronizzare nessun dato,
+ ritornando quanto presente nella cache,
+ questo significa che i dati potrebbero
+ essere non coerenti ed aggiornati, ma si
+ evita, in caso di filesystem di rete, la
+ necessità di contattare il server remoto.\\
+ \hline
+ \end{tabular}
+ \caption{Valori specifici di \func{statx} per l'argomento \param{flags}.}
+ \label{tab:statx_flags_const}
+\end{table}
+
+La funzione restituisce le informazioni relative al file richiesto nella
+struttura \struct{statx} puntata dall'argomento \param{statxbuf}. Inoltre
+data la quantità di informazioni che possono essere richieste, la funzione
+consente, con l'argomento \param{mask} di selezionare quelle volute, questa
+deve essere assegnata ad una maschera binaria dei valori illustrati in
+tab.~\ref{tab:statx_mask_const}.
+
+\begin{table}[htb]
+ \centering
+ \footnotesize
+ \begin{tabular}[c]{|l|l|}
+ \hline
+ \textbf{Costante} & \textbf{Significato} \\
+ \hline
+ \hline
+ \constd{STATX\_TYPE} & Tipo del file (\texttt{stx\_mode \& S\_IFMT}).\\
+ \constd{STATX\_MODE} & Permessi del file (\texttt{stx\_mode \&
+ \tild{}S\_IFMT}).\\
+ \constd{STATX\_NLINK} & Numero di collegamenti (\textit{hard link},
+ \texttt{stx\_nlink}).\\
+ \constd{STATX\_UID} & Proprietario del file (per \ids{UID},
+ \texttt{stx\_uid}).\\
+ \constd{STATX\_GID} & Gruppo proprietario del file (per \ids{GID},
+ \texttt{stx\_gid}).\\
+ \constd{STATX\_ATIME} & Tempo di ultimo accesso (\texttt{stx\_atime}).\\
+ \constd{STATX\_MTIME} & Tempo di ultima modifica (\texttt{stx\_mtime}).\\
+ \constd{STATX\_CTIME} & Tempo di ultimo cambiamento (\texttt{stx\_ctime}).\\
+ \constd{STATX\_INO} & Numero di \textit{inode} (\texttt{stx\_ino}).\\
+ \constd{STATX\_SIZE} & Dimensione del file (\texttt{stx\_size}).\\
+ \constd{STATX\_BLOCKS}& Numero di blocchi del file (\texttt{stx\_blocks}).\\
+ \constd{STATX\_BASIC\_STATS}& Tutte le informazioni precedenti.\\
+ \constd{STATX\_BTIME} & Tempo di creazione (\texttt{stx\_btime}).\\
+% \constd{}& .\\
+ \constd{STATX\_ALL} & Tutte le informazioni.\\
+ \hline
+ \end{tabular}
+ \caption{Le costanti per i valori dell'argomento \param{mask} di
+ \func{statx}.}
+ \label{tab:statx_mask_const}
+\end{table}
+
+Si tenga presente che il kernel non richiede che \param{mask} contenga solo i
+flag di tab.~\ref{tab:statx_mask_const}, valori ulteriori in genere vengono
+ignorati ma non si può comunque indicare un valore qualunque in quanto alcuni
+bit sono riservati per future estensioni.\footnote{in particolare il bit
+ \constd{STATX\_\_RESERVED} che se usato causa il fallimento della funzione
+ con un errore di \errval{EINVAL}.} Inoltre non è detto che tutte le
+informazioni richieste con \param{mask} siano disponibili, per questo il
+kernel restituisce in un opportuno campo della struttura \struct{statx},
+\var{stx\_mask}, quali sono i dati effettivamente restituiti, che possono in
+alcuni casi essere anche di più di quelli richiesti (se l'informazione
+aggiuntiva è ottenuta senza costi ulteriori) per cui è normale che questo
+valore possa essere diverso da quanto richiesto.
+
+\begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize
+ \centering
+ \begin{minipage}[c]{0.8\textwidth}
+ \includestruct{listati/statx.h}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{La struttura \structd{statx} per la lettura delle informazioni dei
+ file.}
+ \label{fig:file_statx_struct}
+\end{figure}
+
+Si è riportata in fig.~\ref{fig:file_statx_struct} la definizione della
+struttura \struct{statx} come presente in \headfile{sys/stat.h}; i campi
+\var{stx\_mode}, \var{stx\_nlink}, \var{stx\_uid}, \var{stx\_gid},
+\var{stx\_ino}, \var{stx\_size}, \var{stx\_blksize}, \var{stx\_blocks} sono
+identici agli analoghi (con prefisso \texttt{st\_}) dell'ordinaria struttura
+\struct{stat} illustrata in fig.~\ref{fig:file_stat_struct} e vale per essi
+quanto già detto in sez.~\ref{sec:file_stat} e seguenti.
+
+\begin{figure}[!htb]
+ \footnotesize
+ \centering
+ \begin{minipage}[c]{0.8\textwidth}
+ \includestruct{listati/statx_timestamp.h}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{La struttura \structd{statx\_timestamp} per i tempi dei file con
+ \func{statx}. }
+ \label{fig:file_statx_timestamp_struct}
+\end{figure}
+
+Anche i campi \var{stx\_atime}, \var{stx\_mtime}, \var{stx\_ctime} mantengono
+questa analogia, ma esprimono i tempi di ultimo accesso, modifica e
+cambiamento con una precisione ed estensione maggiore grazie all'uso di una
+struttura dedicata \struct{statx\_timestamp} (riportata in
+fig.~\ref{fig:file_statx_timestamp_struct}) che consente di estendere i tempi
+dei file ad una granularità del nanosecondo e con un valore dello \textit{unix
+ time} (vedi sez.~\ref{sec:sys_unix_time}) a 64 bit, che non darà problemi di
+overflow per parecchio tempo (sicuramente ben oltre la durata di questa
+guida).
+
+Oltre ai precedenti, e a \val{stx\_mask} che abbiamo già visto e che indica
+quali delle informazioni richieste alla funzione sono state fornite,
+\func{statx} prevede una serie di informazioni aggiuntive fornite in
+altrettanti nuovi campi, illustrati nell'elenco seguente. È comunque previsto
+che in futuro \struct{statx} venga estesa per supportare ulteriori
+informazioni.
+
+\begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.6cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}}
+\item[\var{stx\_btime}] In questo campo viene restituito il \textsl{tempo di
+ creazione} del file. Come detto in sez.~\ref{sec:file_file_times} questo
+ tempo normalmente non esiste in un sistema \textit{unix-like}, ma per
+ migliorare l'interoperabilità è stato aggiunto nelle versioni più recenti di
+ vari filesystem (come XFS, \acr{ext4}, ecc.) in modo che possa essere
+ utilizzato da servizi di condivisione dei file (è usato da \textsl{Samba},
+ ed è previsto nello standard di NFSv4).
+\item[\var{stx\_attributes\_mask}] in questo campo viene restituita una
+ maschera che indica quali sono i bit restituiti in \var{stx\_attributes}
+ effettivamente supportati per il file, e per poter utilizzare quest'ultimo
+ occorre sempre eseguire un AND aritmetico con \var{stx\_attributes\_mask} per
+ ottenere i valori validi.
+\item[\var{stx\_attributes}] in questo campo vengono restituiti gli eventuali
+ attributi addizionali posseduti dal file. Gran parte di questi sono quelli
+ impostati con i comandi \cmd{lsattr} e \cmd{chattr} ed abbiamo già incontrato
+ alcuni di essi in sez.~\ref{sec:file_perm_overview}. Gli attributi vengono
+ restituiti in forma di maschera binaria con i valori delle costanti elencate
+ in tab.~\ref{tab:statx_stx_attributes}, dove si trova anche la relativa
+ descrizione.
+\begin{table}[htb]
+ \centering
+ \footnotesize
+ \begin{tabular}[c]{|l|p{8cm}|}
+ \hline
+ \textbf{Costante} & \textbf{Significato} \\
+ \hline
+ \hline
+ \constd{STATX\_ATTR\_COMPRESSED}& Il file è compresso automaticamente dal
+ filesystem (quindi può richiedere un
+ maggior uso di risorse in caso di
+ accesso).\\
+ \constd{STATX\_ATTR\_IMMUTABLE} & Il file è marcato come
+ \textit{immutable} e non può essere
+ modificato in nessun modo (vedi
+ sez.~\ref{sec:file_perm_overview}).\\
+ \constd{STATX\_ATTR\_APPEND} & Il file è marcato come
+ \textit{append-only} e può essere
+ soltanto esteso in \textit{append} (vedi
+ sez.~\ref{sec:file_perm_overview}).\\
+ \constd{STATX\_ATTR\_NODUMP} & Il file è marcato per essere escluso da
+ eventuali backup a livello di filesystem
+ come quelli eseguiti con il comando
+ \cmd{dump}.\\
+ \constd{STATX\_ATTR\_ENCRYPTED} & Il file è cifrato sul filesystem ed è
+ necessaria una chiave di accesso per
+ decifrarne il contenuto.\\
+ \constd{STATX\_ATTR\_AUTOMOUNT} & Il file, in questo caso in genere una
+ directory, è marcata come punto di
+ innesco per un \textit{automount}.\\
+ \hline
+ \end{tabular}
+ \caption{Le costanti degli attributi addizionali restituiti in
+ \var{stx\_attributes}.}
+ \label{tab:statx_stx_attributes}
+\end{table}
+
+\item[\var{stx\_rdev\_major}, \var{stx\_rdev\_minor}] in questi campi vengono
+ restituiti rispettivamente \textit{major number} e \textit{minor number} del
+ file quando questo è un file di dispositivo (fanno le veci del campo
+ \var{st\_rdev} di \struct{stat}).
+
+\item[\var{stx\_dev\_major}, \var{stx\_dev\_minor}] in questi campi vengono
+ restituiti \textit{major number} e \textit{minor number} del dispositivo su
+ cui risiede il file (fanno le veci del campo \var{st\_dev} di \struct{stat}).
+\end{basedescript}
+
+Di questi campi \var{stx\_mode}, \var{stx\_nlink}, \var{stx\_uid},
+\var{stx\_gid}, \var{stx\_ino}, \var{stx\_size} e \var{stx\_blocks} e quelli
+relativi ai tempi ordinari dei file vengono sempre restituiti, ed il relativo
+valore in \struct{statx} sovrascritto, indipendentemente dal fatto che siano
+stati richiesti o no, con \var{stx\_mask} che indicherà quali sono quelli che
+hanno valori effettivamente validi.
+
+Se un filesystem ha dei campi che non esistono o hanno valori senza
+corrispondenza in un sistema unix-like, questi potranno essere restituiti con
+valori fittizi ricostruiti, ad esempio usando \ids{UID} e \ids{GID} impostati
+in fase di montaggio per un filesystem che non supporta gli utenti; in questi
+casi il relativo bit in \var{stx\_mask} sarà comunque cancellato. In caso di
+cambiamenti al file eseguiti in concorrenza a \func{statx} è possibile che
+campi diversi possano avere informazioni ottenute in momenti diversi, con
+valori precedenti o posteriori il cambiamento. Inoltre, se non richiesti
+esplicitamente, alcuni campi possono avere valori approssimati, ad esempio in
+caso di NFS, questi non vengono mai aggiornati dallo stato sul server remoto.
+
+Il campo \var{stx\_btime} viene restituito solo se richiesto, e si otterrà un
+valore nullo (ed il relativo bit in \var{stx\_mask} cancellato) se questo non
+esiste. Lo stesso vale nel caso si siano richiesti \var{stx\_rdev\_major} o
+\var{stx\_rdev\_minor} ed il file non è un file di dispositivo. I campi
+\var{stx\_dev\_major}, \var{stx\_dev\_minor} e \var{stx\_blksize} attengono
+ad informazioni locali, e sono sempre disponibili in maniera diretta.
+
+% NOTE: per statx https://lwn.net/Articles/707602/ e
+% https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git/commit/?id=a528d35e8bfcc521d7cb70aaf03e1bd296c8493f)
+
+Infine trattiamo qui altre due funzioni, \func{fexecve} e \func{execveat}, che
+non attengono che in maniera indiretta all'uso dei file, ma sono comunque
+legate all'interfaccia delle \textit{at-functions}. In realtà la sola
+effettivamente collegata all'interfaccia delle \textit{at-functions} è la
+funzione di sistema \func{execveat}, introdotta con il kernel 3.19, e per la
+quale non è disponibile ancora un'interfaccia diretta nella \acr{glibc} che
+però la usa (quando disponibile) per realizzare \func{fexecve}.
+
+L'introduzione di queste funzioni nasce dall'esigenza di verificare i
+contenuti di un file eseguibile prima di eseguirlo. Fare il controllo (aprendo
+il file e verificandone il contenuto) e poi eseguirlo con \func{execve} è
+suscettibile alla possibilità che fra il controllo e l'esecuzione il nome del
+file o di una directory sovrastante venga cambiato.
+
+Per mitigare il problema nello standard POSIX.1-2008 è stata introdotta la
+funzione \funcd{fexecve} che consente di eseguire un programma usando un file
+descriptor al posto di un \textit{pathname}; il suo prototipo è:
+
+\begin{funcproto}{
+\fhead{unistd.h}
+\fdecl{int fexecve(int fd, char *const argv[], char *const envp[])}
+\fdesc{Esegue un programma da un file descriptor.}
+}
+
+{La funzione non ritorna in caso di successo e ritorna $-1$ per un errore,
+ nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EINVAL}] \param{fd} non è un file descriptor, o \param{argv}
+ o \param{envp} sono \val{NULL}.
+ \item[\errcode{ENOSYS}] il filesystem \file{proc} non è disponibile (prima
+ del kernel 3.19).
+ \end{errlist}
+ oltre a tutti gli errori già visti per \func{execve}.}
+\end{funcproto}
+
+La funzione esegue il programma contenuto nel file (su cui il chiamante deve
+avere il permesso di esecuzione) corrispondente a \param{fd}; questo deve
+essere stato ottenuto aprendo il relativo eseguibile in sola lettura o con
+\const{O\_PATH}. Questa funzione fino al kernel 3.19 veniva realizzata nella
+\acr{glibc} usando il filesystem \file{/proc} per ottenere da \param{fd} il
+file corrispondente in \file{/proc/self/fd/}, in maniera analoga a quanto
+visto per l'esempio di fig.~\ref{fig:initfile}.
+
+La funzione di sistema \funcd{execveat} è stata introdotta proprio per rendere
+più sicura l'esecuzione ed evitare la necessità di avere disponibile
+\file{/proc} per poter usare \func{fexecve}, il suo prototipo è:
+
+\begin{funcproto}{
+\fhead{unistd.h}
+\fdecl{int execveat(int dirfd, const char *pathname, char *const argv[], \\
+\phantom{int execveat(}char *const envp[], int flags)}
+\fdesc{Esegue un programma relativo ad una directory.}
+}
+
+{La funzione non ritorna in caso di successo e ritorna $-1$ per un errore, nel
+ qual caso \var{errno} assumerà, inoltre tutti gli errori già visti per
+ \func{execve}, uno dei valori:
+ \begin{errlist}
+ \item[\errcode{EBADF}] \param{fd} non è un file descriptor valido.
+ \item[\errcode{EINVAL}] \param{flags} non ha un valore valido.
+ \item[\errcode{ELOOP}] si è usato \const{AT\_SYMLINK\_NOFOLLOW} in
+ \param{flags} ma il file indicato è un link simbolico.
+ \item[\errcode{ENOENT}] il programma di cui si è richiesta l'esecuzione è
+ uno script, ma \func{dirfd} è aperto con il flag di
+ \textit{close-on-exec} e pertanto il programma non sarebbe accessibile
+ all'interprete.
+ \end{errlist}
+}
+\end{funcproto}
+
+La funzione segue la sintassi delle \textit{at-functions} per indicare il file
+da eseguire, e per il resto si comporta esattamente con come \func{execve} (le
+cui caratteristiche sono già state illustrate in
+sez.~\ref{sec:proc_exec}). Diventa così possibile indicare il programma da
+eseguire sia con un \textit{pathname} assoluto che relativo (usando
+\const{AT\_FDCWD} come \param{dirfd}), oppure con un \textit{pathname}
+relativo alla directory indicata da \param{dirfd}. In quest'ultima forma l'uso
+della funzione consente estendere i vantaggi delle \textit{at-functions} anche
+al caso dell'esecuzione di un programma.
+
+Inoltre usando, per \param{flags} il valore \const{AT\_EMPTY\_PATH}, si può
+indicare direttamente il file da eseguire aprendolo e passandone il file
+descriptor nell'argomento \param{dirfd}, ottenendo il comportamento di
+\func{fexecve}; quest'ultima infatti è sostanzialmente equivalente
+all'esecuzione di:
+\includecodesnip{listati/fexecve.c}
+l'unico altro valore utilizzabile per \param{flags} è
+\const{AT\_SYMLINK\_NOFOLLOW}, che fa fallire la funzione con un errore di
+\errval{ELOOP} se il file indicato è un link simbolico.
+
+Quando si usano \func{execveat} o \func{fexecve} per eseguire un programma
+attraverso un file descriptor è naturale impostare sullo stesso il flag di
+\textit{close-on-exec} in modo che questo venga automaticamente chiuso
+all'esecuzione. Questo evita di lasciare aperto inutilmente un file descriptor
+(un programma in genere non ha bisogno di avere un file aperto su se stesso),
+ma soprattutto evita problemi in caso di un eventuale uso ricorsivo di queste
+funzioni, in tal caso infatti, restando aperto ad ogni iterazione un ulteriore
+file descriptor, si potrebbe arrivare all'esaurimento degli stessi.
+
+Tutto questo però non è vero quando si vuole eseguire uno script; in tal caso
+infatti (si ricordi quanto detto a questo riguardo in
+sez.~\ref{sec:proc_exec}) il programma che viene effettivamente messo in
+esecuzione è l'interprete indicato nella riga iniziale dello script, che poi
+legge ed interpreta il codice da eseguire dallo script stesso. Ma se lancia lo
+script usando un file descriptor su cui è attivo il flag di
+\textit{close-on-exec}, questo sarà già chiuso quando l'interprete viene posto
+in esecuzione, rendendo impossibile la lettura del programma da
+interpretare.
+
+Per questo motivo, quando ci si trova in questa situazione, \func{execveat} (e
+quindi anche \func{fexecve}) eseguono un controllo preventivo e falliscono con
+un errore di \errval{ENOENT}. Pertanto se si vuole eseguire uno script
+passandone il file descriptor l'unica possibilità è non attivare il flag di
+\textit{close-on-exec}, esponendosi però al rischio di incorrere nei problemi
+accennati in precedenza.