+Come esempio di questa nuova interfaccia ed anche come esempio di applicazione
+della interfaccia di \itindex{epoll} \textit{epoll}, si è scritto un programma
+elementare che stampi sullo standard output sia quanto viene scritto da terzi
+su una \textit{named fifo}, che l'avvenuta ricezione di alcuni segnali. Il
+codice completo si trova al solito nei sorgenti allegati alla guida (nel file
+\texttt{FifoReporter.c}).
+
+In fig.~\ref{fig:fiforeporter_code_init} si è riportata la parte iniziale del
+programma in cui vengono effettuate le varie inizializzazioni necessarie per
+l'uso di \itindex{epoll} \textit{epoll} e \func{signalfd}, a partire
+(\texttt{\small 12--16}) dalla definizione delle varie variabili e strutture
+necessarie. Al solito si è tralasciata la parte dedicata alla decodifica delle
+opzioni che consentono ad esempio di cambiare il nome del file associato alla
+fifo.
+
+\begin{figure}[!htbp]
+ \footnotesize \centering
+ \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth}
+ \includecodesample{listati/FifoReporter-init.c}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{Sezione di inizializzazione del codice del programma
+ \file{FifoReporter.c}.}
+ \label{fig:fiforeporter_code_init}
+\end{figure}
+
+Il primo passo (\texttt{\small 19--20}) è la crezione di un file descriptor
+\texttt{epfd} di \itindex{epoll} \textit{epoll} con \func{epoll\_create} che è
+quello che useremo per il controllo degli altri. É poi necessario
+disabilitare la ricezione dei segnali (nel caso \signal{SIGINT},
+\signal{SIGQUIT} e \signal{SIGTERM}) per i quali si vuole la notifica tramite
+file descriptor. Per questo prima li si inseriscono (\texttt{\small 22--25}) in
+una maschera di segnali \texttt{sigmask} che useremo con (\texttt{\small 26})
+\func{sigprocmask} per disabilitarli. Con la stessa maschera si potrà per
+passare all'uso (\texttt{\small 28--29}) di \func{signalfd} per abilitare la
+notifica sul file descriptor \var{sigfd}. Questo poi (\texttt{\small 30--33})
+dovrà essere aggiunto con \func{epoll\_ctl} all'elenco di file descriptor
+controllati con \texttt{epfd}.
+
+Occorrerà infine (\texttt{\small 35--38}) creare la \textit{named fifo} se
+questa non esiste ed aprirla per la lettura (\texttt{\small 39--40}); una
+volta fatto questo sarà necessario aggiungere il relativo file descriptor
+(\var{fifofd}) a quelli osservati da \itindex{epoll} \textit{epoll} in maniera
+del tutto analoga a quanto fatto con quello relativo alla notifica dei
+segnali.
+
+\begin{figure}[!htbp]
+ \footnotesize \centering
+ \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth}
+ \includecodesample{listati/FifoReporter-main.c}
+ \end{minipage}
+ \normalsize
+ \caption{Ciclo principale del codice del programma \file{FifoReporter.c}.}
+ \label{fig:fiforeporter_code_body}
+\end{figure}
+
+Una volta completata l'inizializzazione verrà eseguito indefinitamente il
+ciclo principale del programma (\texttt{\small 2--45}) che si è riportato in
+fig.~\ref{fig:fiforeporter_code_body}, fintanto che questo non riceva un
+segnale di \texttt{SIGINT} (ad esempio con la pressione di \texttt{C-c}). Il
+ciclo prevede che si attenda (\texttt{\small 2--3}) la presenza di un file
+descriptor pronto in lettura con \func{epoll\_wait},\footnote{si ricordi che
+ entrambi i file descriptor \var{fifofd} e \var{sigfd} sono stati posti in
+ osservazioni per eventi di tipo \const{EPOLLIN}.} che si bloccherà fintanto
+che non siano stati scritti dati sulla fifo o che non sia arrivato un
+segnale.\footnote{per semplificare il codice non si è trattato il caso in cui
+ \func{epoll\_wait} viene interrotta da un segnale, assumendo che tutti
+ quelli che possano interessare siano stati predisposti per la notifica
+ tramite file descriptor, per gli altri si otterrà semplicemente l'uscita dal
+ programma.}
+
+Anche se in questo caso i file descriptor pronti possono essere al più due, si
+è comunque adottato un approccio generico in cui questi verranno letti
+all'interno di un opportuno ciclo (\texttt{\small 5--44}) sul numero
+restituito da \func{epoll\_wait}, esaminando i risultati presenti nel vettore
+\var{events} all'interno di una catena di condizionali alternativi sul valore
+del file descriptor riconosciuto come pronto.\footnote{controllando cioè a
+ quale dei due file descriptor possibili corrisponde il campo relativo,
+ \var{events[i].data.fd}.}
+
+Il primo condizionale (\texttt{\small 6--24}) è relativo al caso che si sia
+ricevuto un segnale e che il file descriptor pronto corrisponda
+(\texttt{\small 6}) a \var{sigfd}. Dato che in generale si possono ricevere
+anche notifiche relativi a più di un singolo segnale, si è scelto di leggere
+una struttura \const{signalfd\_siginfo} alla volta, eseguendo la lettura
+all'interno di un ciclo (\texttt{\small 8--24}) che prosegue fintanto che vi
+siano dati da leggere.
+
+Per questo ad ogni lettura si esamina (\texttt{\small 9--14}) se il valore di
+ritorno della funzione \func{read} è negativo, uscendo dal programma
+(\texttt{\small 11}) in caso di errore reale, o terminando il ciclo
+(\texttt{\small 13}) con un \texttt{break} qualora si ottenga un errore di
+\errcode{EAGAIN} per via dell'esaurimento dei dati.\footnote{si ricordi come
+ sia la fifo che il file descriptor per i segnali siano stati aperti in
+ modalità non-bloccante, come previsto per l’\textit{I/O multiplexing},
+ pertanto ci si aspetta di ricevere un errore di \errcode{EAGAIN} quando non
+ vi saranno più dati da leggere.}
+
+In presenza di dati invece il programma proseguirà l'esecuzione stampando
+(\texttt{\small 19--20}) il nome del segnale ottenuto all'interno della
+struttura \const{signalfd\_siginfo} letta in \var{siginf}\footnote{per la
+ stampa si è usato il vettore \var{sig\_names} a ciascun elemento del quale
+ corrisponde il nome del segnale avente il numero corrispondente, la cui
+ definizione si è omessa dal codice di fig.~\ref{fig:fiforeporter_code_init}
+ per brevità.} ed il \textit{pid} del processo da cui lo ha ricevuto; inoltre
+(\texttt{\small 21--24}) si controllerà anche se il segnale ricevuto è
+\var{SIGINT}, che si è preso come segnale da utilizzare per la terminazione
+del programma, che verrà eseguita dopo aver rimosso il file della \textit{name
+ fifo}.
+
+Il secondo condizionale (\texttt{\small 26--39}) è invece relativo al caso in
+cui ci siano dati pronti in lettura sulla fifo e che il file descriptor pronto
+corrisponda (\texttt{\small 26}) a \var{fifofd}. Di nuovo si effettueranno le
+letture in un ciclo (\texttt{\small 28--39}) ripetendole fin tanto che la
+funzione \func{read} non resituisce un errore di \errcode{EAGAIN}
+(\texttt{\small 29--35}).\footnote{il procedimento è lo stesso adottato per il
+ file descriptor associato al segnale, in cui si esce dal programma in caso
+ di errore reale, in questo caso però alla fine dei dati prima di uscire si
+ stampa anche (\texttt{\small 32}) un messaggio di chiusura.} Se invece vi
+sono dati validi letti dalla fifo si inserirà (\texttt{\small 36}) una
+terminazione di stringa sul buffer e si stamperà il tutto (\texttt{\small
+ 37--38}) sullo \textit{standard output}. L'ultimo condizionale
+(\texttt{\small 40--44}) è semplicemente una condizione di cattura per una
+eventualità che comunque non dovrebbe mai verificarsi, e che porta alla uscita
+dal programma con una opportuna segnalazione di errore.
+
+A questo punto si potrà eseguire il comando lanciandolo su un terminale, ed
+osservarne le reazioni agli eventi generati da un altro terminale; lanciando
+il programma otterremo qualcosa del tipo:
+\begin{Verbatim}
+piccardi@hain:~/gapil/sources$ ./a.out
+FifoReporter starting, pid 4568
+\end{Verbatim}
+%$
+e scrivendo qualcosa sull'altro terminale con:
+\begin{Verbatim}
+root@hain:~# echo prova > /tmp/reporter.fifo
+\end{Verbatim}
+si otterrà:
+\begin{Verbatim}
+Message from fifo:
+prova
+end message
+\end{Verbatim}
+mentre inviando un segnale:
+\begin{Verbatim}
+root@hain:~# kill 4568
+\end{Verbatim}
+si avrà:
+\begin{Verbatim}
+Signal received:
+Got SIGTERM
+From pid 3361
+\end{Verbatim}
+ed infine premendo \texttt{C-\bslash} sul terminale in cui è in esecuzione si
+vedrà:
+\begin{Verbatim}
+^\Signal received:
+Got SIGQUIT
+From pid 0
+\end{Verbatim}
+e si potrà far uscire il programma con \texttt{C-c} ottenendo:
+\begin{Verbatim}
+^CSignal received:
+Got SIGINT
+From pid 0
+SIGINT means exit
+\end{Verbatim}
+
+
+Lo stesso paradigma di notifica tramite file descriptor usato per i segnali è
+stato adottato anche per i timer. In questo caso, rispetto a quanto visto in
+sez.~\ref{sec:sig_timer_adv}, la scadenza di un timer potrà essere letta da un
+file descriptor senza dover ricorrere ad altri meccanismi di notifica come un