+invierà al suo posto un solo \const{SIGIO}, su cui si saranno accumulati tutti
+i segnali in eccesso, e si dovrà allora determinare con un ciclo quali sono i
+file diventati attivi.
+
+% TODO fare esempio che usa O_ASYNC
+
+
+\subsection{I meccanismi di notifica asincrona.}
+\label{sec:file_asyncronous_lease}
+
+Una delle domande più frequenti nella programmazione in ambiente unix-like è
+quella di come fare a sapere quando un file viene modificato. La
+risposta\footnote{o meglio la non risposta, tanto che questa nelle Unix FAQ
+ \cite{UnixFAQ} viene anche chiamata una \textit{Frequently Unanswered
+ Question}.} è che nell'architettura classica di Unix questo non è
+possibile. Al contrario di altri sistemi operativi infatti un kernel unix-like
+non prevede alcun meccanismo per cui un processo possa essere
+\textsl{notificato} di eventuali modifiche avvenute su un file. Questo è il
+motivo per cui i demoni devono essere \textsl{avvisati} in qualche
+modo\footnote{in genere questo vien fatto inviandogli un segnale di
+ \const{SIGHUP} che, per convenzione adottata dalla gran parte di detti
+ programmi, causa la rilettura della configurazione.} se il loro file di
+configurazione è stato modificato, perché possano rileggerlo e riconoscere le
+modifiche.
+
+Questa scelta è stata fatta perché provvedere un simile meccanismo a livello
+generale comporterebbe un notevole aumento di complessità dell'architettura
+della gestione dei file, per fornire una funzionalità necessaria soltanto in
+casi particolari. Dato che all'origine di Unix i soli programmi che potevano
+avere una tale esigenza erano i demoni, attenendosi a uno dei criteri base
+della progettazione, che era di far fare al kernel solo le operazioni
+strettamente necessarie e lasciare tutto il resto a processi in user space,
+non era stata prevista nessuna funzionalità di notifica.
+
+Visto però il crescente interesse nei confronti di una funzionalità di questo
+tipo (molto richiesta specialmente nello sviluppo dei programmi ad interfaccia
+grafica) sono state successivamente introdotte delle estensioni che
+permettessero la creazione di meccanismi di notifica più efficienti dell'unica
+soluzione disponibile con l'interfaccia tradizionale, che è quella del
+\itindex{polling}\textit{polling}.
+
+Queste nuove funzionalità sono delle estensioni specifiche, non
+standardizzate, che sono disponibili soltanto su Linux (anche se altri kernel
+supportano meccanismi simili). Esse sono realizzate, e solo a partire dalla
+versione 2.4 del kernel, attraverso l'uso di alcuni \textsl{comandi}
+aggiuntivi per la funzione \func{fcntl} (vedi sez.~\ref{sec:file_fcntl}), che
+divengono disponibili soltanto se si è definita la macro \macro{\_GNU\_SOURCE}
+prima di includere \file{fcntl.h}.
+
+\index{file!lease|(}
+
+La prima di queste funzionalità è quella del cosiddetto \textit{file lease};
+questo è un meccanismo che consente ad un processo, detto \textit{lease
+ holder}, di essere notificato quando un altro processo, chiamato a sua volta
+\textit{lease breaker}, cerca di eseguire una \func{open} o una
+\func{truncate} sul file del quale l'\textit{holder} detiene il
+\textit{lease}.
+
+La notifica avviene in maniera analoga a come illustrato in precedenza per
+l'uso di \const{O\_ASYNC}: di default viene inviato al \textit{lease holder}
+il segnale \const{SIGIO}, ma questo segnale può essere modificato usando il
+comando \const{F\_SETSIG} di \func{fcntl}.\footnote{anche in questo caso si
+ può rispecificare lo stesso \const{SIGIO}.} Se si è fatto questo\footnote{è
+ in genere è opportuno farlo, come in precedenza, per utilizzare segnali
+ real-time.} e si è installato il manipolatore del segnale con
+\const{SA\_SIGINFO} si riceverà nel campo \var{si\_fd} della struttura
+\struct{siginfo\_t} il valore del file descriptor del file sul quale è stato
+compiuto l'accesso; in questo modo un processo può mantenere anche più di un
+\textit{file lease}.
+
+Esistono due tipi di \textit{file lease}: di lettura (\textit{read lease}) e
+di scrittura (\textit{write lease}). Nel primo caso la notifica avviene quando
+un altro processo esegue l'apertura del file in scrittura o usa
+\func{truncate} per troncarlo. Nel secondo caso la notifica avviene anche se
+il file viene aperto il lettura; in quest'ultimo caso però il \textit{lease}
+può essere ottenuto solo se nessun altro processo ha aperto lo stesso file.
+
+Come accennato in sez.~\ref{sec:file_fcntl} il comando di \func{fcntl} che
+consente di acquisire un \textit{file lease} è \const{F\_SETLEASE}, che viene
+utilizzato anche per rilasciarlo. In tal caso il file descriptor \param{fd}
+passato a \func{fcntl} servirà come riferimento per il file su cui si vuole
+operare, mentre per indicare il tipo di operazione (acquisizione o rilascio)
+occorrerà specificare come valore dell'argomento \param{arg} di \func{fcntl}
+uno dei tre valori di tab.~\ref{tab:file_lease_fctnl}.
+
+\begin{table}[htb]
+ \centering
+ \footnotesize
+ \begin{tabular}[c]{|l|l|}
+ \hline
+ \textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
+ \hline
+ \hline
+ \const{F\_RDLCK} & Richiede un \textit{read lease}.\\
+ \const{F\_WRLCK} & Richiede un \textit{write lease}.\\
+ \const{F\_UNLCK} & Rilascia un \textit{file lease}.\\
+ \hline
+ \end{tabular}
+ \caption{Costanti per i tre possibili valori dell'argomento \param{arg} di
+ \func{fcntl} quando usata con i comandi \const{F\_SETLEASE} e
+ \const{F\_GETLEASE}.}
+ \label{tab:file_lease_fctnl}
+\end{table}
+
+Se invece si vuole conoscere lo stato di eventuali \textit{file lease}
+occorrerà chiamare \func{fcntl} sul relativo file descriptor \param{fd} con il
+comando \const{F\_GETLEASE}, e si otterrà indietro nell'argomento \param{arg}
+uno dei valori di tab.~\ref{tab:file_lease_fctnl}, che indicheranno la
+presenza del rispettivo tipo di \textit{lease}, o, nel caso di
+\const{F\_UNLCK}, l'assenza di qualunque \textit{file lease}.
+
+Si tenga presente che un processo può mantenere solo un tipo di \textit{lease}
+su un file, e che un \textit{lease} può essere ottenuto solo su file di dati
+(pipe e dispositivi sono quindi esclusi). Inoltre un processo non privilegiato
+può ottenere un \textit{lease} soltanto per un file appartenente ad un
+\acr{uid} corrispondente a quello del processo. Soltanto un processo con
+privilegi di amministratore (cioè con la \itindex{capabilities} capability
+\const{CAP\_LEASE}) può acquisire \textit{lease} su qualunque file.
+
+Se su un file è presente un \textit{lease} quando il \textit{lease breaker}
+esegue una \func{truncate} o una \func{open} che confligge con
+esso,\footnote{in realtà \func{truncate} confligge sempre, mentre \func{open},
+ se eseguita in sola lettura, non confligge se si tratta di un \textit{read
+ lease}.} la funzione si blocca\footnote{a meno di non avere aperto il file
+ con \const{O\_NONBLOCK}, nel qual caso \func{open} fallirebbe con un errore
+ di \errcode{EWOULDBLOCK}.} e viene eseguita la notifica al \textit{lease
+ holder}, così che questo possa completare le sue operazioni sul file e
+rilasciare il \textit{lease}. In sostanza con un \textit{read lease} si
+rilevano i tentativi di accedere al file per modificarne i dati da parte di un
+altro processo, mentre con un \textit{write lease} si rilevano anche i
+tentativi di accesso in lettura. Si noti comunque che le operazioni di
+notifica avvengono solo in fase di apertura del file e non sulle singole
+operazioni di lettura e scrittura.
+
+L'utilizzo dei \textit{file lease} consente al \textit{lease holder} di
+assicurare la consistenza di un file, a seconda dei due casi, prima che un
+altro processo inizi con le sue operazioni di scrittura o di lettura su di
+esso. In genere un \textit{lease holder} che riceve una notifica deve
+provvedere a completare le necessarie operazioni (ad esempio scaricare
+eventuali buffer), per poi rilasciare il \textit{lease} così che il
+\textit{lease breaker} possa eseguire le sue operazioni. Questo si fa con il
+comando \const{F\_SETLEASE}, o rimuovendo il \textit{lease} con
+\const{F\_UNLCK}, o, nel caso di \textit{write lease} che confligge con una
+operazione di lettura, declassando il \textit{lease} a lettura con
+\const{F\_RDLCK}.
+
+Se il \textit{lease holder} non provvede a rilasciare il \textit{lease} entro
+il numero di secondi specificato dal parametro di sistema mantenuto in
+\file{/proc/sys/fs/lease-break-time} sarà il kernel stesso a rimuoverlo (o
+declassarlo) automaticamente.\footnote{questa è una misura di sicurezza per
+ evitare che un processo blocchi indefinitamente l'accesso ad un file
+ acquisendo un \textit{lease}.} Una volta che un \textit{lease} è stato
+rilasciato o declassato (che questo sia fatto dal \textit{lease holder} o dal
+kernel è lo stesso) le chiamate a \func{open} o \func{truncate} eseguite dal
+\textit{lease breaker} rimaste bloccate proseguono automaticamente.
+
+
+\index{file!notify|(}
+
+Benché possa risultare utile per sincronizzare l'accesso ad uno stesso file da
+parte di più processi, l'uso dei \textit{file lease} non consente comunque di
+risolvere il problema di rilevare automaticamente quando un file viene
+modificato, che è quanto necessario ad esempio ai programma di gestione dei
+file dei vari desktop grafici.
+
+Per risolvere questo problema è stata allora creata un'altra interfaccia che
+consente di richiedere una notifica quando una directory, o di uno qualunque
+dei file in essa contenuti, viene modificato. Come per i \textit{file lease}
+la notifica avviene di default attraverso il segnale \const{SIGIO}, ma questo
+può essere modificato e si può ottenere nel manipolatore il file descriptor
+che è stato modificato dal contenuto della struttura \struct{siginfo\_t}.
+
+\index{file!lease|)}
+
+Ci si può registrare per le notifiche dei cambiamenti al contenuto di una
+certa directory eseguendo \func{fcntl} su un file descriptor \param{fd}
+associato alla stessa con il comando \const{F\_NOTIFY}. In questo caso
+l'argomento \param{arg} serve ad indicare per quali classi eventi si vuole
+ricevere la notifica, e prende come valore una maschera binaria composta
+dall'OR aritmetico di una o più delle costanti riportate in
+tab.~\ref{tab:file_notify}.
+
+\begin{table}[htb]
+ \centering
+ \footnotesize
+ \begin{tabular}[c]{|l|p{8cm}|}
+ \hline
+ \textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\
+ \hline
+ \hline
+ \const{DN\_ACCESS} & Un file è stato acceduto, con l'esecuzione di una fra
+ \func{read}, \func{pread}, \func{readv}.\\
+ \const{DN\_MODIFY} & Un file è stato modificato, con l'esecuzione di una
+ fra \func{write}, \func{pwrite}, \func{writev},
+ \func{truncate}, \func{ftruncate}.\\
+ \const{DN\_CREATE} & È stato creato un file nella directory, con
+ l'esecuzione di una fra \func{open}, \func{creat},
+ \func{mknod}, \func{mkdir}, \func{link},
+ \func{symlink}, \func{rename} (da un'altra
+ directory).\\
+ \const{DN\_DELETE} & È stato cancellato un file dalla directory con
+ l'esecuzione di una fra \func{unlink}, \func{rename}
+ (su un'altra directory), \func{rmdir}.\\
+ \const{DN\_RENAME} & È stato rinominato un file all'interno della
+ directory (con \func{rename}).\\
+ \const{DN\_ATTRIB} & È stato modificato un attributo di un file con
+ l'esecuzione di una fra \func{chown}, \func{chmod},
+ \func{utime}.\\
+ \const{DN\_MULTISHOT}& richiede una notifica permanente di tutti gli
+ eventi.\\
+ \hline
+ \end{tabular}
+ \caption{Le costanti che identificano le varie classi di eventi per i quali
+ si richiede la notifica con il comando \const{F\_NOTIFY} di \func{fcntl}.}
+ \label{tab:file_notify}
+\end{table}
+
+A meno di non impostare in maniera esplicita una notifica permanente usando
+\const{DN\_MULTISHOT}, la notifica è singola: viene cioè inviata una sola
+volta quando si verifica uno qualunque fra gli eventi per i quali la si è
+richiesta. Questo significa che un programma deve registrarsi un'altra volta se
+desidera essere notificato di ulteriori cambiamenti. Se si eseguono diverse
+chiamate con \const{F\_NOTIFY} e con valori diversi per \param{arg} questi
+ultimi si \textsl{accumulano}; cioè eventuali nuovi classi di eventi
+specificate in chiamate successive vengono aggiunte a quelle già impostate
+nelle precedenti. Se si vuole rimuovere la notifica si deve invece
+specificare un valore nullo.
+
+\index{file!notify|)}
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+% TODO inserire anche inotify
+
+
+
+\subsection{L'interfaccia POSIX per l'I/O asincrono}
+\label{sec:file_asyncronous_io}
+
+Una modalità alternativa all'uso dell'\textit{I/O multiplexing} per gestione
+dell'I/O simultaneo su molti file è costituita dal cosiddetto \textsl{I/O
+ asincrono}. Il concetto base dell'\textsl{I/O asincrono} è che le funzioni
+di I/O non attendono il completamento delle operazioni prima di ritornare,
+così che il processo non viene bloccato. In questo modo diventa ad esempio
+possibile effettuare una richiesta preventiva di dati, in modo da poter
+effettuare in contemporanea le operazioni di calcolo e quelle di I/O.