\item una richiesta dell'utente di terminare o fermare il programma. In genere
si realizza attraverso un segnale mandato dalla shell in corrispondenza
della pressione di tasti del terminale come 'ctrl-c' o 'ctrl-z'.
-\item l'esecuzione di una \texttt{kill} o di una \texttt{raise} da parte del
- processo stesso o di un'altro (solo nel caso della \texttt{kill}).
+\item l'esecuzione di una \func{kill} o di una \func{raise} da parte del
+ processo stesso o di un'altro (solo nel caso della \func{kill}).
\end{itemize}
Ciascuno di questi eventi (tranne gli ultimi due che sono controllati
determinare quali segnali sono bloccati e quali sono pendenti.
-
\subsection{Tipi di segnali}
\label{sec:sig_types}
input, scadenze di un timer, terminazione di processi figli.
Una richiesta esplicita significa l'uso di una chiamata di sistema (come
-\texttt{kill} o \texttt{raise}) per la generazione di un segnale, cosa che
+\func{kill} o \func{raise}) per la generazione di un segnale, cosa che
viene fatta usualmente dalla shell quando l'utente invoca la sequenza di tasti
di stop o di suspend, ma può essere pure inserita all'interno di un programma.
Una volta che il segnale viene notificato (che questo avvenga subito o dopo
una attesa più o meno lunga) viene eseguita l'azione specificata per detto
-segnale. Per alcuni segnali (\texttt{SIGKILL} e \texttt{SIGSTOP}) questa azione
+segnale. Per alcuni segnali (\macro{SIGKILL} e \macro{SIGSTOP}) questa azione
è fissa e non può essere cambiata, ma per tutti gli altri il programma può
specificare una scelta fra le tre seguenti:
\begin{itemize}
-\item ignorare il segnale
-\item utilizzare il manipolatore (\textit{signal handler}) specificato
+\item ignorare il segnale.
+\item catturare il segnale, ed utilizzare il manipolatore (\textit{signal
+ handler}) specificato.
\item accettare l'azione di default per quel segnale.
\end{itemize}
Il programma può specificare queste scelte usano le due routine
-\texttt{signal} e \texttt{sigaction}; se si è installato un manipolatore sarà
+\func{signal} e \func{sigaction}; se si è installato un manipolatore sarà
quest'ultimo a intercettare il segnale ed ad essere eseguito, e mentre viene
eseguito (onde evitare race conditions) il segnale viene bloccato.
Quando un segnale termina un processo, il padre può determinare la causa della
terminazione esaminando il codice di stato riportato delle funzioni
-\texttt{wait} e \texttt{waitpid} in cui è riportato anche se la causa è un
+\func{wait} e \func{waitpid} in cui è riportato anche se la causa è un
segnale e nel caso quale; questo è il modo in cui la shell determina i motivi
della terminazione di un programma e scrive un eventuale messaggio di errore.
\textit{core dump} che registra lo stato del processo prima della terminazione
e può essere esaminato da un debugger per investigare sulla causa dell'errore.
Lo stesso avviene se i suddetti segnale vengono generati artificialmente con
-una \texttt{kill}.
+una \func{kill}.
tramite una macro di preprocessore, al suddetto numero. Sono questi nomi, che
sono standardizzati e uniformi rispetto alle varie implementazioni, che si
devono usare nei programmi. Tutti i nomi e le funzioni che concernono i
-segnali sono definiti nell'header di sistema \texttt{signal.h}.
+segnali sono definiti nell'header di sistema \file{signal.h}.
Il numero totale di segnali presenti è dato dalla macro \macro{NSIG}, e dato
che i numeri dei segnali sono allocati progressivamente, essa corrisponde
\begin{table}[htb]
\centering
- \begin{tabular}[c]{c p{10cm}}
+ \begin{tabular}[c]{|c|p{8cm}|}
+ \hline
+ Sigla & Significato \\
+ \hline
+ \hline
A & L'azione di default è terminare il processo. \\
B & L'azione di default è ignorare il segnale. \\
C & L'azione di default è terminare il processo e scrivere un \textit{core
D & L'azione di default è fermare il processo. \\
E & Il segnale non può essere intercettato. \\
F & Il segnale non può essere ignorato.\\
+ \hline
\end{tabular}
\caption{Legenda delle caratteristiche dei segnali riportate in
\tabref{tab:sig_signal_list}. }
\label{tab:sig_action_leg}
\end{table}
-la descrizione dettagliata del significato dei vari segnali, raggruppati per
-tipologia, è a seguire.
+
+La descrizione dettagliata del significato dei vari segnali, raggruppati per
+tipologia, verrà affrontate nel seguito.
+
\subsection{Segnali di errore di programma}
\label{sec:sig_prog_error}
L'azione di default per tutti questi segnali è causare la terminazione del
processo che li ha causati. In genere oltre a questo il segnale provoca pure
la registrazione su disco di un file di \textit{core dump} che viene scritto
-in un file \texttt{core} nella directory corrente del processo al momento
+in un file \file{core} nella directory corrente del processo al momento
dell'errore, che il debugger può usare per ricostruire lo stato del programma
al momento della terminazione.
Questi segnali sono:
\begin{description}
-\item \texttt{SIGFPE} Riporta un errore aritmetico fatale. Benché il nome
+\item \macro{SIGFPE} Riporta un errore aritmetico fatale. Benché il nome
derivi da \textit{floating point exception} si applica a tutti gli errori
aritmetici compresa la divisione per zero e l'overflow.
% standard IEEE per le operazioni in virgola mobile definisce vaire eccezioni
% aritmetiche e richiede che esse siano notificate.
-\item \texttt{SIGILL} Il nome deriva da \textit{illegal instruction},
+\item \macro{SIGILL} Il nome deriva da \textit{illegal instruction},
significa che il programma sta cercando di eseguire una istruzione
privilegiata o inesistente, in generale del codice illegale. Poiché il
compilatore del C genera del codice valido si ottiene questo segnale se il
una variabile locale, andando a corrompere lo stack. Lo stesso segnale viene
generato in caso di overflow dello stack o di problemi nell'esecuzione di di
un signal handler.
-\item \texttt{SIGSEGV} Il nome deriva da \textit{segment violation}, e
+\item \macro{SIGSEGV} Il nome deriva da \textit{segment violation}, e
significa che il programma sta cercando di leggere o scrivere in una zona di
memoria protetta al di fuori di quella che gli è stata riservata dal
sistema. In genere è il meccanismo della protezione della memoria che si
È tipico ottenere questo segnale dereferenziando un puntatore nullo o non
inizializzato leggendo al di la della fine di un vettore.
-\item \texttt{SIGBUS} Il nome deriva da \textit{bus error}. Come
- \texttt{SIGSEGV} questo è un segnale che viene generato di solito quando si
- dereferenzia un puntatore non inzializzato, la differenza è
- che\texttt{SIGSEGV} indica un accesso non permesso su un indirizzo esistente
- (tipo fuori dallo heap o dallo stack), mentre \texttt{SIGBUS} indica
+\item \macro{SIGBUS} Il nome deriva da \textit{bus error}. Come
+ \macro{SIGSEGV} questo è un segnale che viene generato di solito quando si
+ dereferenzia un puntatore non inzializzato, la differenza è che
+ \macro{SIGSEGV} indica un accesso non permesso su un indirizzo esistente
+ (tipo fuori dallo heap o dallo stack), mentre \macro{SIGBUS} indica
l'accesso ad un indirizzo non valido, come nel caso di un puntatore non
allineato.
-\item \texttt{SIGABRT} Il nome deriva da \textit{abort}. Il segnale indica che
+\item \macro{SIGABRT} Il nome deriva da \textit{abort}. Il segnale indica che
il programma stesso ha rilevato un errore che viene riportato chiamando la
- funzione \texttt{abort} che genera questo segnale.
-\item \texttt{SIGTRAP} È il segnale generato da un'istruzione di breakpoint o
+ funzione \func{abort} che genera questo segnale.
+\item \macro{SIGTRAP} È il segnale generato da un'istruzione di breakpoint o
dall'attivazione del tracciamento per il processo. È usato dai programmi per
il debugging e se un programma normale non dovrebbe ricevere questo segnale.
-\item \texttt{SIGSYS} Sta ad indicare che si è eseguita una istruzione che
+\item \macro{SIGSYS} Sta ad indicare che si è eseguita una istruzione che
richiede l'esecuzione di una system call, ma si è fornito un codice
sbagliato per quest'ultima.
\end{description}
segnali la scelta di default è irrilevante, in quanto il loro uso presuppone
sempre la necessità di un manipolatore. Questi segnali sono:
\begin{description}
-\item \texttt{SIGALRM} Il nome sta per \textit{alarm}. Segnale la scadenza di
+\item \macro{SIGALRM} Il nome sta per \textit{alarm}. Segnale la scadenza di
un timer misurato sul tempo reale o sull'orologio di sistema. È normalmente
usato dalla funzione \func{alarm}.
-\item \texttt{SIGVTALRM} Il nome sta per \textit{virtual alarm}. È analogo al
+\item \macro{SIGVTALRM} Il nome sta per \textit{virtual alarm}. È analogo al
precedente ma segnala la scadenza di un timer sul tempo di CPU usato dal
processo.
-\item \texttt{SIGPROF} Il nome sta per \textit{profiling}. Indica la scadenza
+\item \macro{SIGPROF} Il nome sta per \textit{profiling}. Indica la scadenza
di un timer che misura sia il tempo di CPU speso direttamente dal processo
che quello che il sistema ha speso per conto di quest'ultimo. In genere
viene usato dai tool che servono a fare il profilo d'uso della CPU da parte
L'azione di default è di essere ignorati. Questi segnali sono:
\begin{description}
-\item \texttt{SIGIO} Questo segnale viene inviato quando un file descriptor è
+\item \macro{SIGIO} Questo segnale viene inviato quando un file descriptor è
pronto per eseguire dell'input/output. In molti sistemi solo i socket e i
terminali possono generare questo segnale, in Linux questo può essere usato
anche per i file, posto che la \func{fcntl} abbia avuto successo.
-\item \texttt{SIGURG} Questo segnale è inviato quando arrivano dei dati
+\item \macro{SIGURG} Questo segnale è inviato quando arrivano dei dati
urgenti o \textit{out of band} su di un socket; per maggiori dettagli al
proposito si veda \secref{sec:xxx_urgent_data}.
-\item \texttt{SIGPOLL} Questo segnale è equivalente a \macro{SIGIO}, è
+\item \macro{SIGPOLL} Questo segnale è equivalente a \macro{SIGIO}, è
definito solo per compatibilità con i sistemi System V.
\end{description}
\begin{description}
\item \macro{SIGCHLD} Questo è il segnale mandato al processo padre quando un
figlio termina o viene fermato. L'azione di default è di ignorare il
- segnale, la sua gestione è trattata in \secref{sec:prochand_wait}.
+ segnale, la sua gestione è trattata in \secref{sec:proc_wait}.
\item \macro{SIGCLD} Per Linux questo è solo un segnale identico al
precedente, il nome è obsoleto e andrebbe evitato.
\item \macro{SIGCONT} Il nome sta per \textit{continue}. Il segnale viene
L'azione di default di questi segnali è di terminare il processo, questi
segnali sono:
\begin{description}
-\item \texttt{SIGPIPE} Sta per \textit{Broken pipe}. Se si usano delle pipes o
+\item \macro{SIGPIPE} Sta per \textit{Broken pipe}. Se si usano delle pipe o
delle FIFO è necessario che, prima che un processo inizi a scrivere su di
essa, un'altro abbia aperto la pipe in lettura (si veda
\secref{sec:ipc_pipes}). Se il processo in lettura non è partito o è
terminato inavvertitamente alla scrittura sulla pipe il kernel genera questo
segnale. Se il segnale è bloccato, intercettato o ignorato la chiamata che
lo ha causato fallisce restituendo l'errore \macro{EPIPE}
-\item \texttt{SIGLOST} Sta per \textit{Resource lost}.
-\item \texttt{SIGXCPU} Sta per \textit{CPU time limit exceeded}.
-\item \texttt{SIGXFSZ} Sta per \textit{File size limit exceeded}.
+\item \macro{SIGLOST} Sta per \textit{Resource lost}.
+\item \macro{SIGXCPU} Sta per \textit{CPU time limit exceeded}.
+\item \macro{SIGXFSZ} Sta per \textit{File size limit exceeded}.
\end{description}
Raccogliamo qui infine usa serie di segnali che hanno scopi differenti non
classificabili in maniera omogenea. Questi segnali sono:
\begin{description}
-\item \texttt{SIGUSR1} e \texttt{SIGUSR2} Sono due segnali a disposizione
+\item \macro{SIGUSR1} e \macro{SIGUSR2} Sono due segnali a disposizione
dell'utente che li può usare per quello che vuole. Possono essere utili per
implementare una comunicazione elementare fra processi diversi, o per
eseguire a richiesta una operazione utilizzando un manipolatore. L'azione di
- default è terminare il processo.
-\item \texttt{SIGWINCH} Il nome sta per \textit{window (size) change} ed è
+ default è terminare il processo.
+\item \macro{SIGWINCH} Il nome sta per \textit{window (size) change} ed è
generato da molti sistemi (GNU/Linux compreso) quando le dimensioni (in
righe e colonne) di un terminale vengono cambiate. Viene usato da alcuni
programmi testuali per riformattare l'uscita su schermo quando si cambia
dimensione a quest'ultimo. L'azione di default è di essere ignorato.
-\item \texttt{SIGINFO} Il segnale indica una richiesta di informazioni. È
+\item \macro{SIGINFO} Il segnale indica una richiesta di informazioni. È
usato con il controllo di sessione, causa la stampa di informazioni da parte
del processo leader del gruppo associato al terminale di controllo, gli
altri processi lo ignorano.
\end{description}
+\subsection{Le funzioni \func{strsignal} e \func{psignal}}
+\label{sec:sig_strsignal}
+
+Per la descrizione dei segnali il sistema mette a disposizione due funzioni
+che stampano un messaggio di descrizione dato il numero. In genere si usano
+quando si vuole notificare all'utente il segnale avvenuto (nel caso di
+terminazione di un processo figlio o di un manipolatore che gestisce più
+segnali); la prima funzione è una estensione GNU ed è analoga alla funzione
+\func{strerr} per gli errori:
+\begin{prototype}{string.h}{char * strsignal (int signum)}
+ Ritorna il puntatore ad una stringa allocata staticamente che contiene la
+ descrizione del segnale \var{signum}.
+\end{prototype}
+
+Dato che la stringa è allocata staticamente non se ne deve modificare il
+contenuto, che resta valido solo fino alla successiva chiamata di
+\func{strsignal}; nel caso si debba mantenere traccia del messaggio sarà
+necessario copiarlo.
+
+La seconda funzione deriva da BSD ed è analoga alla funzione \func{perror}
+descritta in \secref{sec:intro_strerror}.
+
\section{La gestione dei segnali}
\label{sec:sig_handlers}