Una parte del kernel, lo \textit{scheduler}, si occupa di stabilire, ad
intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo delle priorità, quale
-``processo'' deve essere posto in esecuzione (il cosiddetto
-\textit{preemptive scheduling}). Questo verrà comunque eseguito in modalità
-protetta; quando necessario il processo potrà accedere alle risorse hardware
-soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema che restituiranno il
-controllo al kernel.
+``processo'' deve essere posto in esecuzione (il cosiddetto \textit{preemptive
+ scheduling}\index{preemptive scheduling}). Questo verrà comunque eseguito in
+modalità protetta; quando necessario il processo potrà accedere alle risorse
+hardware soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema che
+restituiranno il controllo al kernel.
La memoria viene sempre gestita dal kernel attraverso il meccanismo della
\textsl{memoria virtuale}\index{memoria virtuale}, che consente di assegnare a
corretto parlare di un sistema GNU/Linux: da solo il kernel è assolutamente
inutile; quello che costruisce un sistema operativo utilizzabile è la presenza
di tutta una serie di librerie e programmi di utilità (che di norma sono
-quelli realizzati dal progetto GNU della Free Softwae Foundation) che
+quelli realizzati dal progetto GNU della Free Software Foundation) che
permettono di eseguire le normali operazioni che ci si aspetta da un sistema
operativo.