strutture di dati sulla quale essa è basata.
\begin{figure}[htb]
\centering
- \includegraphics[width=14cm]{img/procfile}
+ \includegraphics[width=13cm]{img/procfile}
\caption{Schema della architettura dell'accesso ai file attraverso
l'interfaccia dei \textit{file descriptor}}
\label{fig:file_proc_file}
\var{flags}, e, nel caso il file sia creato, con gli eventuali permessi
specificati da \var{mode}.
- La funzione ritorna il file descriptor in caso di successo e -1 in caso di
- errore. In questo caso la variabile \var{errno} viene settata ad uno dei
- valori:
+ \bodydesc{La funzione ritorna il file descriptor in caso di successo e -1 in
+ caso di errore. In questo caso la variabile \var{errno} viene settata ad
+ uno dei valori:
\begin{errlist}
- \item \macro{EEXIST} \var{pathname} esiste e si è specificato
+ \item[\macro{EEXIST}] \var{pathname} esiste e si è specificato
\macro{O\_CREAT} e \macro{O\_EXCL}.
- \item \macro{EISDIR} \var{pathname} indica una directory e si è tentato
+ \item[\macro{EISDIR}] \var{pathname} indica una directory e si è tentato
l'accesso in scrittura.
- \item \macro{ENOTDIR} si è specificato \macro{O\_DIRECTORY} e \var{pathname}
+ \item[\macro{ENOTDIR}] si è specificato \macro{O\_DIRECTORY} e \var{pathname}
non è una directory.
- \item \macro{ENXIO} si sono settati \macro{O\_NOBLOCK} o \macro{O\_WRONLY}
+ \item[\macro{ENXIO}] si sono settati \macro{O\_NOBLOCK} o \macro{O\_WRONLY}
ed il file è una fifo che non viene letta da nessun processo o
\var{pathname} è un file di dispositivo ma il dispositivo è assente.
- \item \macro{ENODEV} \var{pathname} si riferisce a un file di dispositivo
+ \item[\macro{ENODEV}] \var{pathname} si riferisce a un file di dispositivo
che non esiste.
- \item \macro{ETXTBSY} si è cercato di accedere in scrittura all'immagine di
+ \item[\macro{ETXTBSY}] si è cercato di accedere in scrittura all'immagine di
un programma in esecuzione.
- \item \macro{ELOOP} si sono incontrati troppi link simbolici nel risolvere
+ \item[\macro{ELOOP}] si sono incontrati troppi link simbolici nel risolvere
pathname o si è indicato \macro{O\_NOFOLLOW} e \var{pathname} è un link
simbolico.
\end{errlist}
ed inoltre \macro{EACCES}, \macro{ENAMETOOLONG}, \macro{ENOENT},
\macro{EROFS}, \macro{EFAULT}, \macro{ENOSPC}, \macro{ENOMEM},
- \macro{EMFILE} e \macro{ENFILE}.
+ \macro{EMFILE} e \macro{ENFILE}.}
\end{functions}
La funzione apre il file, usando il primo file descriptor libero, e crea
\begin{prototype}{fcntl.h}
{int creat(const char *pathname, mode\_t mode)}
Crea un nuovo file vuoto, con i permessi specificati da \var{mode}. É del
- tutto equivalente a \func{open(filedes, O\_CREAT|O\_WRONLY|O\_TRUNC, mode)}.
+ tutto equivalente a \code{open(filedes, O\_CREAT|O\_WRONLY|O\_TRUNC, mode)}.
\end{prototype}
\noindent adesso questa funzione resta solo per compatibilità con i vecchi
programmi.
\begin{prototype}{unistd.h}{int close(int fd)}
Chiude il descrittore \var{fd}.
- La funzione ritorna 0 in caso di successo e -1 n caso di errore. In questo
- caso \var{errno} è settata ai valori:
+ \bodydesc{La funzione ritorna 0 in caso di successo e -1 n caso di errore.
+ In questo caso \var{errno} è settata ai valori:
\begin{errlist}
- \item \macro{EBADF} \var{fd} non è un descrittore valido.
- \item \macro{EINTR} la funzione è stata interrotta da un segnale.
+ \item[\macro{EBADF}] \var{fd} non è un descrittore valido.
+ \item[\macro{EINTR}] la funzione è stata interrotta da un segnale.
\end{errlist}
- ed inoltre \macro{EIO}.
+ ed inoltre \macro{EIO}.}
\end{prototype}
La chiusura di un file rilascia ogni blocco (il \textit{file locking} è
\headdecl{sys/types.h}
\headdecl{unistd.h}
\funcdecl{off\_t lseek(int fd, off\_t offset, int whence)}
- La funzione setta la posizione attuale nel file.
-
- La funzione ritorna valore della posizione corrente in caso di successo e -1
- in caso di errore nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei valori:
+ Setta la posizione attuale nel file.
+
+ \bodydesc{La funzione ritorna valore della posizione corrente in caso di
+ successo e -1 in caso di errore nel qual caso \var{errno} viene settata ad
+ uno dei valori:
\begin{errlist}
- \item \macro{ESPIPE} \var{fd} è una pipe, un socket o una fifo.
- \item \macro{EINVAL} \var{whence} non è un valore valido.
+ \item[\macro{ESPIPE}] \param{fd} è una pipe, un socket o una fifo.
+ \item[\macro{EINVAL}] \param{whence} non è un valore valido.
\end{errlist}
- ed inoltre \macro{EBADF}.
+ ed inoltre \macro{EBADF}.}
\end{functions}
-La nuova posizione è settata usando il valore specificato da \var{offset},
-sommato al riferimento dato da \var{whence}; quest'ultimo può assumere i
+La nuova posizione è settata usando il valore specificato da \param{offset},
+sommato al riferimento dato da \param{whence}; quest'ultimo può assumere i
seguenti valori\footnote{per compatibilità con alcune vecchie notazioni
questi valori possono essere rimpiazzati rispettivamente con 0, 1 e 2 o con
\macro{L\_SET}, \macro{L\_INCR} e \macro{L\_XTND}}:
kernel (cioè \var{f\_pos} in \var{file}, vedi \figref{fig:file_proc_file}).
Dato che la funzione ritorna la nuova posizione, usando il valore zero per
-\func{offset} si può riottenere la posizione corrente nel file chiamando la
-funzione con \func{lseek(fd, 0, SEEK\_CUR}.
+\param{offset} si può riottenere la posizione corrente nel file chiamando la
+funzione con \code{lseek(fd, 0, SEEK\_CUR}.
Si tenga presente inoltre che usare \macro{SEEK\_END} non assicura affatto che
successiva scrittura avvenga alla fine del file, infatti se questo è stato
utilizzando la funzione \func{read}, il cui prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{ssize\_t read(int fd, void * buf, size\_t count)}
- La funzione cerca di leggere \var{count} byte dal file \var{fd} al buffer
- \var{buf}.
+ Cerca di leggere \var{count} byte dal file \var{fd} al buffer \var{buf}.
- La funzione ritorna il numero di byte letti in caso di successo e -1 in
- caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei valori:
+ \bodydesc{La funzione ritorna il numero di byte letti in caso di successo e
+ -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei
+ valori:
\begin{errlist}
- \item \macro{EINTR} la funzione è stata interrotta da un segnale prima di
+ \item[\macro{EINTR}] la funzione è stata interrotta da un segnale prima di
aver potuto leggere qualsiasi dato.
- \item \macro{EAGAIN} la funzione non aveva nessun dato da restituire e si
- era aperto il file in modalità \macro{O\_NONBLOCK}.
+ \item[\macro{EAGAIN}] la funzione non aveva nessun dato da restituire e si
+ era aperto il file in modalità \macro{O\_NONBLOCK}.
\end{errlist}
ed inoltre \macro{EBADF}, \macro{EIO}, \macro{EISDIR}, \macro{EBADF},
\macro{EINVAL} e \macro{EFAULT} ed eventuali altri errori dipendenti dalla
- natura dell'oggetto connesso a \var{fd}.
+ natura dell'oggetto connesso a \var{fd}.}
\end{prototype}
La funzione tenta di leggere \var{count} byte a partire dalla posizione
-corrente nel file; dopo la lettura la posizione è spostata automaticamente in
-avanti del numero di byte letti. Se \var{count} è zero la funzione
-restituisce zero senza nessun altro risultato.
+corrente nel file. Dopo la lettura la posizione sul file è spostata
+automaticamente in avanti del numero di byte letti. Se \var{count} è zero la
+funzione restituisce zero senza nessun altro risultato.
Si deve sempre tener presente che non è detto che la funzione \func{read}
-restituisca il numero di byte richiesto, ci sono infatti varie ragioni per cui
-la funzione può restituire un numero di byte inferiore. Questo è un
-comportamento normale e non un errore, che però bisogna sempre tenere
-presente.
+restituisca sempre il numero di byte richiesto, ci sono infatti varie ragioni
+per cui la funzione può restituire un numero di byte inferiore; questo è un
+comportamento normale, e non un errore, che bisogna sempre tenere presente.
La prima e più ovvia di queste ragioni è che si è chiesto di leggere più byte
di quanto il file ne contenga. In questo caso il file viene letto fino alla
sua fine, e la funzione ritorna regolarmente il numero di byte letti
-effettivamente. Se ripetessimo la lettura \func{read} restituirebbe uno zero.
-La condizione raggiungimento della fine del file non è un errore, e viene
-segnalata appunto da un valore di ritorno di \func{read} nullo, ripetere la
+effettivamente.
+
+Raggiunta la fine del file, alla ripetizione di un'operazione di lettura,
+otterremmo il ritorno immediato di \func{read} con uno zero. La condizione
+raggiungimento della fine del file non è un errore, e viene segnalata appunto
+da un valore di ritorno di \func{read} nullo. Ripetere ulteriormente la
lettura non avrebbe nessun effetto se non quello di continuare a ricevere zero
come valore di ritorno.
Con i \textsl{file regolari} questa è l'unica situazione in cui si può avere
-un numero di byte letti inferiore a quello richiesto, ma la situazione è
-invece normale quando si legge da un terminale, o su una pipe. In tal caso
+un numero di byte letti inferiore a quello richiesto, ma questo non è vero
+quando si legge da un terminale, da una fifo o da una pipe. In tal caso
infatti, se non ci sono dati in ingresso, la \func{read} si blocca e ritorna
solo quando ne arrivano; se il numero di byte richiesti eccede quelli
-disponibili la funzione ritorna comunque, ma con un numero di byte inferiore.
+disponibili la funzione ritorna comunque, ma con un numero di byte inferiore a
+quelli richiesti.
Lo stesso comportamento avviene caso di lettura dalla rete (cioè su un socket,
-come vedremo in \secref{sec:sock_io_behav}), o per certi dispositivi come le
-unità a nastro che restituiscono un singolo blocco di dati alla volta.
+come vedremo in \secref{sec:sock_io_behav}), o per certi dispositivi, come le
+unità a nastro, che restituiscono un singolo blocco di dati alla volta.
-In realtà anche le due condizioni segnalate dagli errori \func{EINTR} e
-\func{EAGAIN} non sono errori. La prima si verifica quando la \func{read} è
+In realtà anche le due condizioni segnalate dagli errori \macro{EINTR} e
+\macro{EAGAIN} non sono errori. La prima si verifica quando la \func{read} è
bloccata in attesa di dati in ingresso e viene interrotta da un segnale; in
tal caso l'azione da prendere è quella di rieseguire la funzione. Torneremo
sull'argomento in \secref{sec:signal_xxx}.
sono dati in ingresso: la funzione allora ritorna immediatamente con un errore
\macro{EAGAIN}\footnote{sotto BSD questo per questo errore viene usata la
costante \macro{EWOULDBLOCK}, in GNU/Linux questa è sinonima di
- \macro{EAGAIN}.} indicando che occorrerà provare a ripetere la lettura.
+ \macro{EAGAIN}.} che nel caso indica soltanto che occorrerà provare a
+ripetere la lettura.
-Lo standard Unix98\footnote{questa funzione, e l'analoga \func{pwrite} sono
+Nella seconda versione delle \textit{Single Unix
+ Specification}\footnote{questa funzione, e l'analoga \func{pwrite} sono
state aggiunte nel kernel 2.1.60, il supporto nelle \acr{glibc}, compresa
l'emulazione per i vecchi kernel che non hanno la system call, è stato
- aggiunto con la versione 2.1} (vedi \secref{sec:intro_opengroup}) prevede la
-definizione di un'altra funzione di lettura, \func{pread}, che diventa
-accessibile con la definizione:
+ aggiunto con la versione 2.1} (quello che viene chiamato normalmente Unix98,
+vedi \secref{sec:intro_opengroup}) è stata introdotta la definizione di
+un'altra funzione di lettura, \func{pread}, che diventa accessibile con la
+definizione:
\begin{verbatim}
#define _XOPEN_SOURCE 500
\end{verbatim}
\begin{prototype}{unistd.h}
{ssize\_t pread(int fd, void * buf, size\_t count, off\_t offset)}
-La funzione cerca di leggere \var{count} byte dal file \var{fd}, a partire
-dalla posizione \var{offset}, nel buffer \var{buf}.
+Cerca di leggere \var{count} byte dal file \var{fd}, a partire dalla posizione
+\var{offset}, nel buffer \var{buf}.
-La funzione ritorna il numero di byte letti in caso di successo e -1 in caso
-di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata secondo i valori già visti
-per \func{read} e \func{lseek}.
+\bodydesc{La funzione ritorna il numero di byte letti in caso di successo e -1
+ in caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata secondo i valori
+ già visti per \func{read} e \func{lseek}.}
\end{prototype}
Questa funzione serve quando si vogliono leggere dati dal file senza
-modificarne la posizione corrente. È sostanzialmente equivalente alla
-esecuzione di una \func{read} e una \func{lseek}, ma dato che la posizione sul
-file può essere condivisa fra vari processi (vedi \secref{sec:file_sharing}),
-essa permette di eseguire l'operazione atomicamente. Il valore di \var{offset}
-fa sempre riferimento all'inizio del file.
+modificarne la posizione corrente. È equivalente alla esecuzione di una
+\func{read} e una \func{lseek}, ma permette di eseguire l'operazione
+atomicamente. Questo può essere importante quando la posizione sul file viene
+condivisa da processi diversi (vedi \secref{sec:file_sharing}). Il valore di
+\var{offset} fa sempre riferimento all'inizio del file.
\subsection{La funzione \func{write}}
funzione \func{write}, il cui prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{ssize\_t write(int fd, void * buf, size\_t count)}
- La funzione scrive \var{count} byte dal buffer \var{buf} sul file \var{fd}.
+ Scrive \var{count} byte dal buffer \var{buf} sul file \var{fd}.
- La funzione ritorna il numero di byte scritti in caso di successo e -1 in
- caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei valori:
+ \bodydesc{La funzione ritorna il numero di byte scritti in caso di successo
+ e -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei
+ valori:
\begin{errlist}
- \item \macro{EINVAL} \var{fd} è connesso ad un oggetto che non consente la
+ \item[\macro{EINVAL}] \var{fd} è connesso ad un oggetto che non consente la
scrittura.
- \item \macro{EFBIG} si è cercato di scrivere oltre la dimensione massima
+ \item[\macro{EFBIG}] si è cercato di scrivere oltre la dimensione massima
consentita dal filesystem o il limite per le dimensioni dei file del
processo o su una posizione oltre il massimo consentito.
- \item \macro{EPIPE} \var{fd} è connesso ad una pipe il cui altro capo è
+ \item[\macro{EPIPE}] \var{fd} è connesso ad una pipe il cui altro capo è
chiuso in lettura; in questo caso viene anche generato il segnale
\macro{SIGPIPE}, se questo viene gestito (o bloccato o ignorato) la
funzione ritorna questo errore.
- \item \macro{EINTR} la funzione è stata interrotta da un segnale prima di
+ \item[\macro{EINTR}] la funzione è stata interrotta da un segnale prima di
aver potuto scrivere qualsiasi dato.
- \item \macro{EAGAIN} la funzione non aveva nessun dato da restituire e si
+ \item[\macro{EAGAIN}] la funzione non aveva nessun dato da restituire e si
era aperto il file in modalità \macro{O\_NONBLOCK}.
\end{errlist}
ed inoltre \macro{EBADF}, \macro{EIO}, \macro{EISDIR}, \macro{EBADF},
\macro{ENOSPC}, \macro{EINVAL} e \macro{EFAULT} ed eventuali altri errori
- dipendenti dalla natura dell'oggetto connesso a \var{fd}.
+ dipendenti dalla natura dell'oggetto connesso a \var{fd}.}
\end{prototype}
Come nel caso di \func{read} la funzione tenta di scrivere \var{count} byte a
da \var{count}, a meno di un errore. Negli altri casi si ha lo stesso
comportamento di \func{read}.
-Anche per \func{write} lo standard Unix98 definisce una analoga per scrivere
-alla posizione indicata senza modificare la posizione corrente nel file, il
-suo prototipo è:
+Anche per \func{write} lo standard Unix98 definisce una analoga \func{pwrite}
+per scrivere alla posizione indicata senza modificare la posizione corrente
+nel file, il suo prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}
{ssize\_t pwrite(int fd, void * buf, size\_t count, off\_t offset)}
-La funzione cerca di scrivere sul file \var{fd}, a partire dalla posizione
-\var{offset}, \var{count} byte dal buffer \var{buf}.
+Cerca di scrivere sul file \var{fd}, a partire dalla posizione \var{offset},
+\var{count} byte dal buffer \var{buf}.
-La funzione ritorna il numero di byte letti in caso di successo e -1 in caso
-di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata secondo i valori già visti
-per \func{write} e \func{lseek}.
+\bodydesc{La funzione ritorna il numero di byte letti in caso di successo e -1
+ in caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata secondo i valori
+ già visti per \func{write} e \func{lseek}.}
\end{prototype}
-
+e per essa valgono le stesse considerazioni fatte per \func{pread}.
\section{Caratteristiche avanzate}
\begin{figure}[htb]
\centering
- \includegraphics[width=14cm]{img/filemultacc}
+ \includegraphics[width=13cm]{img/filemultacc}
\caption{Schema dell'accesso allo stesso file da parte di due processi
diversi}
\label{fig:file_mult_acc}
\begin{figure}[htb]
\centering
- \includegraphics[width=14cm]{img/fileshar}
+ \includegraphics[width=13cm]{img/fileshar}
\caption{Schema dell'accesso ai file da parte di un processo figlio}
\label{fig:file_acc_child}
\end{figure}
funzioni è \func{sync} il cui prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{int sync(void)}
- La funzione sincronizza buffer della cache dei file col disco.
+ Sincronizza il buffer della cache dei file col disco.
- La funzione ritorna sempre zero.
+ \bodydesc{La funzione ritorna sempre zero.}
\end{prototype}
\noindent i vari standard prevedono che la funzione si limiti a far partire
le operazioni, ritornando immediatamente; in Linux (dal kernel 1.3.20) invece
\funcdecl{int fdatasync(int fd)}
Sincronizza i dati del file \param{fd}.
- La funzione ritorna 0 in caso di successo e -1 in caso di errore, nel qual
- caso i codici restituiti in \var{errno} sono:
+ \bodydesc{La funzione ritorna 0 in caso di successo e -1 in caso di errore,
+ nel qual caso i codici restituiti in \var{errno} sono:
\begin{errlist}
- \item \macro{EINVAL} \param{fd} è un file speciale che non supporta la
+ \item[\macro{EINVAL}] \param{fd} è un file speciale che non supporta la
sincronizzazione.
\end{errlist}
- ed inoltre \macro{EBADF}, \macro{EROFS} e \macro{EIO}.
+ ed inoltre \macro{EBADF}, \macro{EROFS} e \macro{EIO}.}
\end{functions}
Entrambe le funzioni forzano la sincronizzazione col disco di tutti i dati del
di \var{fstat} come i tempi del file).
-Si tenga presente che questo non comporta la sincronizzazione della directory
-che contiene il file (e scrittura della relativa voce su disco) che deve
-essere effettuata esplicitamente\footnote{in realtà con il filesystem
- \acr{ext2}, quando questo viene montato con l'opzione \cmd{sync}, il kernel
- provvede anche alla sincronizzazione automatica delle voci delle
- directory.}.
+Si tenga presente che questo non comporta la sincronizzazione della
+directory che contiene il file (e scrittura della relativa voce su
+disco) che deve essere effettuata esplicitamente\footnote{in realtà per
+ il filesystem \acr{ext2}, quando lo si monta con l'opzione \cmd{sync},
+ il kernel provvede anche alla sincronizzazione automatica delle voci
+ delle directory.}.
\subsection{La funzioni \func{dup} e \func{dup2}}
un file descriptor. Per far questo si usa la funzione \func{dup} il cui
prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{int dup(int oldfd)}
+ Crea una copia del file descriptor \param{oldfd}.
- La funzione crea una copia del file descriptor \param{oldfd}.
-
- La funzione ritorna il nuovo file descriptor in caso di successo e -1 in
- caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei valori:
+ \bodydesc{La funzione ritorna il nuovo file descriptor in caso di successo e
+ -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei
+ valori:
\begin{errlist}
- \item \macro{EBADF} \param{oldfd} non è un file aperto.
- \item \macro{EMFILE} si è raggiunto il numero massimo consentito di file
+ \item[\macro{EBADF}] \param{oldfd} non è un file aperto.
+ \item[\macro{EMFILE}] si è raggiunto il numero massimo consentito di file
descriptor aperti.
- \end{errlist}
+ \end{errlist}}
\end{prototype}
La funzione ritorna, come \func{open}, il primo file descriptor libero. Il
nella \textit{file table}.
\begin{figure}[htb]
- \centering \includegraphics[width=14cm]{img/filedup}
+ \centering \includegraphics[width=13cm]{img/filedup}
\caption{Schema dell'accesso ai file duplicati}
\label{fig:file_dup}
\end{figure}
specificare esplicitamente il nuovo file descriptor; il suo prototipo è:
\begin{prototype}{unistd.h}{int dup2(int oldfd, int newfd)}
- La funzione rende \param{newfd} una copia del file descriptor \param{oldfd}.
+ Rende \param{newfd} una copia del file descriptor \param{oldfd}.
- La funzione ritorna il nuovo file descriptor in caso di successo e -1 in
- caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei valori:
+ \bodydesc{La funzione ritorna il nuovo file descriptor in caso di successo e
+ -1 in caso di errore, nel qual caso \var{errno} viene settata ad uno dei
+ valori:
\begin{errlist}
- \item \macro{EBADF} \param{oldfd} non è un file aperto o \param{newfd} ha un
+ \item[\macro{EBADF}] \param{oldfd} non è un file aperto o \param{newfd} ha un
valore fuori dall'intervallo consentito per i file descriptor.
- \item \macro{EMFILE} si è raggiunto il numero massimo consentito di file
+ \item[\macro{EMFILE}] si è raggiunto il numero massimo consentito di file
descriptor aperti.
- \end{errlist}
+ \end{errlist}}
\end{prototype}
\noindent la funzione chiude il file descriptor \param{newfd} se è aperto.
funzione di controllo dei file \func{fnctl} (che esamineremo in
\secref{sec:file_fcntl}) con il parametro \macro{F\_DUPFD}.
-L'operazione ha la sintassi \func{fnctl(oldfd, F\_DUPFD, newfd)} e se si usa 0
+L'operazione ha la sintassi \code{fnctl(oldfd, F\_DUPFD, newfd)} e se si usa 0
come valore per \param{newfd} diventa equivalente a \func{dup}. La sola
differenza, a parte i codici di errore, è che \func{dup2} chiude il nuovo file
se è già aperto mentre \func{fcntl} apre il primo disponibile con un valore
L'uso principale di queste funzioni è per la redirezione dell'input e
dell'output fra l'esecuzione di una \func{fork} e la successiva \func{exec};
diventa così possibile associare un file (o una pipe) allo standard input o
-allo standard output, torneremo su questo uso più avanti quando tratteremo le
-pipe.
+allo standard output, torneremo su questo uso in \secref{sec:ipc_pipes} quando
+tratteremo le pipe.
\subsection{La funzione \func{fcntl}}
\funcdecl{int fcntl(int fd, int cmd)}
\funcdecl{int fcntl(int fd, int cmd, long arg)}
\funcdecl{int fcntl(int fd, int cmd, struct flock * lock)}
- La funzione esegue una delle possibili operazioni specificate da \param{cmd}
+ Esegue una delle possibili operazioni specificate da \param{cmd}
sul file \param{fd}.
- La funzione ha valori di ritorno diversi a seconda dell'operazione. In caso
- di errore il valore di ritorno è -1 e la variabile \var{errno} viene settata
- ad un opportuno codice, quelli validi in generale sono:
+ \bodydesc{La funzione ha valori di ritorno diversi a seconda
+ dell'operazione. In caso di errore il valore di ritorno è -1 e la
+ variabile \var{errno} viene settata ad un opportuno codice, quelli validi
+ in generale sono:
\begin{errlist}
- \item \macro{EBADF} \param{oldfd} non è un file aperto.
- \end{errlist}
+ \item[\macro{EBADF}] \param{oldfd} non è un file aperto.
+ \end{errlist}}
\end{functions}
Il comportamento di questa funzione è determinato dal valore del comando
Per questo motivo l'architettura del sistema ha previsto l'esistenza di una
funzione speciale, \func{ioctl}, con cui poter compiere operazioni specifiche
per ogni singolo dispositivo. Il prototipo di questa funzione è:
-
-\begin{prototype}{sys/ioctl.h}{int ioctl(int fd, int request, ...)}
-
- La funzione manipola il sottostante dispositivo, usando il parametro
- \param{request} per specificare l'operazione richiesta e il terzo parametro
- (che usualmente è di tipo \param{char * argp}) per passare o ricevere
- l'informazione necessaria al dispositivo.
+\begin{prototype}{sys/ioctl.h}{int ioctl(int fd, int request, ...)}
+ Manipola il dispositivo sottostante, usando il parametro \param{request} per
+ specificare l'operazione richiesta e il terzo parametro (usualmente di tipo
+ \param{char * argp}) per il trasferimento dell'informazione necessaria.
- La funzione nella maggior parte dei casi ritorna 0, alcune operazioni usano
- però il valore di ritorno per restituire informazioni. In caso di errore
- viene sempre restituito -1 e \var{errno} viene settata ad uno dei valori
- seguenti:
+ \bodydesc{La funzione nella maggior parte dei casi ritorna 0, alcune
+ operazioni usano però il valore di ritorno per restituire informazioni. In
+ caso di errore viene sempre restituito -1 e \var{errno} viene settata ad
+ uno dei valori seguenti:
\begin{errlist}
- \item \macro{ENOTTY} il file \param{fd} non è associato con un device.
- \item \macro{EINVAL} gli argomenti \param{request} o \param{argp} non sono
+ \item[\macro{ENOTTY}] il file \param{fd} non è associato con un device.
+ \item[\macro{EINVAL}] gli argomenti \param{request} o \param{argp} non sono
validi.
\end{errlist}
- ed inoltre \macro{EBADF} e \macro{EFAULT}.
+ ed inoltre \macro{EBADF} e \macro{EFAULT}.}
\end{prototype}
La funzione serve in sostanza per fare tutte quelle operazioni che non si
-adattano all'architettura di I/O di unix e che non è possibile effettuare con
-le funzioni esaminate finora. Per questo motivo non è possibile fare altro che
-una descrizione generica; torneremo ad esaminarla in seguito, quando si
-tratterà di applicarla ad alcune problematiche specifiche.
+adattano al design dell'architettura dei file e che non è possibile effettuare
+con le funzioni esaminate finora. Per questo motivo non è possibile fare altro
+che darne una descrizione generica; torneremo ad esaminarla in seguito, quando
+si tratterà di applicarla ad alcune problematiche specifiche.
+
+%%% Local Variables:
+%%% mode: latex
+%%% TeX-master: "gapil"
+%%% End: