From e0cc9bf7b67899cae825bc33819aaac05c40561e Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Fri, 17 Jan 2003 18:02:32 +0000 Subject: [PATCH 1/1] Correzioni latex. --- ipc.tex | 5 +++-- prochand.tex | 2 +- 2 files changed, 4 insertions(+), 3 deletions(-) diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index 366e96d..e1863ee 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -3763,8 +3763,9 @@ il \textit{memory mapping} anonimo.\footnote{nei sistemi derivati da SysV una \file{/dev/zero}. In tal caso i valori scritti nella regione mappata non vengono ignorati (come accade qualora si scriva direttamente sul file), ma restano in memoria e possono essere riletti secondo le stesse modalità usate - nel \textit{memory mapping} anonimo.} Un esempio di utilizzo di questa -tecnica è mostrato in + nel \textit{memory mapping} anonimo.} Vedremo come utilizzare questa tecnica +più avanti, quando realizzeremo il monitor visto in \secref{sec:ipc_sysv_shm} +in modo che possa restituire i suoi risultati anche via rete. diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index d346c33..6beef58 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -457,7 +457,7 @@ alla conclusione del ciclo, prima di uscire, pu periodo di attesa. Se eseguiamo il comando\footnote{che è preceduto dall'istruzione \code{export - LD\_LIBRARY\_PATH=./} per permettere l'uso delle librerie dinamiche.}} + LD\_LIBRARY\_PATH=./} per permettere l'uso delle librerie dinamiche.} senza specificare attese (come si può notare in (\texttt{\small 17--19}) i valori predefiniti specificano di non attendere), otterremo come output sul terminale: -- 2.30.2