From b3365b885a8c9da7ce8a39c1edcaae2a65a91810 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Thu, 18 Apr 2002 21:15:07 +0000 Subject: [PATCH] Sistemata sigsuspend e ricorretti vari errori --- signal.tex | 77 ++++++++++++++++++++++++++++++++++-------------------- 1 file changed, 49 insertions(+), 28 deletions(-) diff --git a/signal.tex b/signal.tex index 4055c7a..540f0e2 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -377,7 +377,7 @@ stato dello stack e delle variabili al momento della ricezione del segnale. \macro{SIGTTOU} &PL & D & Output sul terminale per un processo in background \\ \macro{SIGBUS} &SL & C & Errore sul bus (bad memory access) \\ - \macro{SIGPOLL} &SL & A & Pollable event (Sys V). + \macro{SIGPOLL} &SL & A & \textit{Pollable event} (Sys V). Sinonimo di \macro{SIGIO} \\ \macro{SIGPROF} &SL & A & Timer del profiling scaduto \\ \macro{SIGSYS} &SL & C & Argomento sbagliato per una subroutine (SVID) \\ @@ -682,8 +682,8 @@ classificabili in maniera omogenea. Questi segnali sono: implementare una comunicazione elementare fra processi diversi, o per eseguire a richiesta una operazione utilizzando un manipolatore. L'azione di default è terminare il processo. -\item[\macro{SIGWINCH}] Il nome sta per \textit{window (size) change} ed è - generato da molti sistemi (GNU/Linux compreso) quando le dimensioni (in +\item[\macro{SIGWINCH}] Il nome sta per \textit{window (size) change} e viene + generato in molti sistemi (GNU/Linux compreso) quando le dimensioni (in righe e colonne) di un terminale vengono cambiate. Viene usato da alcuni programmi testuali per riformattare l'uscita su schermo quando si cambia dimensione a quest'ultimo. L'azione di default è di essere ignorato. @@ -996,6 +996,18 @@ termini di \func{kill}, ed standard ISO C, non esiste in alcune vecchie versioni di Unix, in generale l'uso di \func{kill} finisce per essere più portabile. +Una seconda funzione che può essere definita in termini di \func{kill} è +\func{killpg}, che è sostanzialmente equivalente a +\code{kill(-pidgrp, signal)}; il suo prototipo è: +\begin{prototype}{signal.h}{int killpg(pid\_t pidgrp, int signal)} + + Invia il segnale \param{signal} al process group \param{pidgrp}. + \bodydesc{La funzione restituisce 0 in caso di successo e -1 in caso di + errore, gli errori sono gli stessi di \func{kill}.} +\end{prototype} +e che permette di inviare un segnale a tutto un \textit{process group} (vedi +\secref{sec:sess_xxx}). + Solo l'amministratore può inviare un segnale ad un processo qualunque, in tutti gli altri casi il \textit{real user id} o l'\textit{effective user id} del processo chiamante devono corrispondere al \textit{real user id} o al @@ -1403,7 +1415,7 @@ la creazione di zombie. \footnotesize \centering \begin{minipage}[c]{15cm} \begin{lstlisting}{} -#include /* error simbol definitions */ +#include /* error symbol definitions */ #include /* signal handling declarations */ #include #include @@ -1461,7 +1473,7 @@ presenta tutte le volte che un segnale viene bloccato: per quanti siano i segnali emessi durante il periodo di blocco, una volta che quest'ultimo sarà rimosso sarà recapitato un solo segnale. -Allora nel caso della terminazione dei processi figli, se si chiamasse +Allora, nel caso della terminazione dei processi figli, se si chiamasse \func{waitpid} una sola volta, essa leggerebbe lo stato di terminazione per un solo processo, anche se i processi terminati sono più di uno, e gli altri resterebbero in stato di zombie per un tempo indefinito. @@ -1602,7 +1614,7 @@ void alarm_hand(int sig) In questo caso il manipolatore (\texttt{\small 18-26}) non ritorna come in \figref{fig:sig_sleep_wrong}, ma usa \func{longjmp} (\texttt{\small 24}) per rientrare nel corpo principale del programma; dato che in questo caso il -valore di uscita di \func{setjmp} è 1 grazie alla condizione in +valore di uscita di \func{setjmp} è 1, grazie alla condizione in (\texttt{\small 9-12}) si evita comunque che \func{pause} sia chiamata a vuoto. @@ -1618,7 +1630,7 @@ Un secondo esempio qualche forma di evento; in genere quello che si fa in questo caso è settare nel manipolatore un opportuno flag da controllare nel corpo principale del programma (con un codice del tipo di quello riportato in -\secref{fig:sig_event_wrong}. +\figref{fig:sig_event_wrong}). \begin{figure}[!htb] \footnotesize \centering @@ -1663,13 +1675,14 @@ della cancellazione del flag (\texttt{\small 7}), la sua occorrenza sar perduta. Questi esempi ci mostrano che per una gestione effettiva dei segnali occorrono -funzioni più sofisticate della semplice interfaccia dei primi sistemi Unix, -che permettano di gestire tutti i possibili aspetti con cui un processo deve +funzioni più sofisticate di quelle illustrate finora, che hanno origine dalla +interfaccia semplice, ma poco sofisticata, dei primi sistemi Unix, in modo da +consentire la gestione di tutti i possibili aspetti con cui un processo deve reagire alla ricezione di un segnale. -\subsection{I \textit{signal set}} +\subsection{Gli \textsl{insiemi di segnali} o \textit{signal set}} \label{sec:sig_sigset} Come evidenziato nel paragrafo precedente, le funzioni di gestione dei segnali @@ -1741,13 +1754,13 @@ insieme. \label{sec:sig_sigaction} La funzione principale dell'interfaccia standard POSIX.1 per i segnali è -\func{sigaction}, essa ha sostanzialemente le stesse funzioni di -\func{signal}, permette cioè di specificare come un segnale può essere gestito +\func{sigaction}, essa ha sostanzialemente lo stesso uso di \func{signal}, +permette cioè di specificare le modalità con cui un segnale può essere gestito da un processo. Il suo prototipo è: \begin{prototype}{signal.h}{int sigaction(int signum, const struct sigaction *act, struct sigaction *oldact)} - Installa un nuovo manipolatore per il segnale \param{signum}. + Installa una nuova azione per il segnale \param{signum}. \bodydesc{La funzione restituisce zero in caso di successo e -1 per un errore, nel qual caso \var{errno} assumerà i valori: @@ -1762,11 +1775,12 @@ da un processo. Il suo prototipo La funzione serve ad installare una nuova \textsl{azione} per il segnale \param{signum}; si parla di \textsl{azione} e non di \textsl{manipolatore} come nel caso di \func{signal}, in quanto la funzione consente di specificare -le varie caratteristiche della risposta al segnale, non solo la funzione del -manipolatore. Per questo lo standard raccomanda di usare sempre questa -funzione al posto di \func{signal} (che in genere viene definita tramite -essa), in quanto offre un controllo completo su tutti gli aspetti della -gestione di un segnale, sia pure al prezzo di una maggiore complessità d'uso. +le varie caratteristiche della risposta al segnale, non solo la funzione che +verrà eseguita alla sua occorrenza. Per questo lo standard raccomanda di +usare sempre questa funzione al posto di \func{signal} (che in genere viene +definita tramite essa), in quanto permette un controllo completo su tutti gli +aspetti della gestione di un segnale, sia pure al prezzo di una maggiore +complessità d'uso. Se il puntatore \param{act} non è nullo, la funzione installa la nuova azione da esso specificata, se \param{oldact} non è nullo il valore dell'azione @@ -1889,10 +1903,10 @@ l'uso di \func{signal} a favore di \func{sigaction}. Come spiegato in \secref{sec:sig_semantics} tutti i moderni sistemi unix-like permettono si bloccare temporaneamente (o di eliminare completamente, settando \macro{SIG\_IGN} come azione) la consegna dei segnali ad un processo. Questo è -fatto specificando la \textsl{maschera dei segnali} (o \textit{signal mask}) -del processo\footnote{nel caso di Linux essa è mantenuta dal campo - \var{blocked} della \var{task\_struct} del processo.} cioè l'insieme dei -segnali la cui consegna è bloccata. Abbiamo accennato in +fatto specificando la cosiddetta \textsl{maschera dei segnali} (o +\textit{signal mask}) del processo\footnote{nel caso di Linux essa è mantenuta + dal campo \var{blocked} della \var{task\_struct} del processo.} cioè +l'insieme dei segnali la cui consegna è bloccata. Abbiamo accennato in \secref{sec:proc_fork} che la \textit{signal mask} viene ereditata dal padre alla creazione di un processo figlio, e abbiamo visto al paragrafo precedente che essa può essere modificata, durante l'esecuzione di un manipolatore, @@ -1900,7 +1914,7 @@ attraverso l'uso dal campo \var{sa\_mask} di \var{sigaction}. Uno dei problemi evidenziatisi con l'esempio di \secref{fig:sig_event_wrong} è che in molti casi è necessario proteggere delle sezioni di codice (nel caso in -questoine la sezione fra il controllo e la eventuale cancellazione del flag +questione la sezione fra il controllo e la eventuale cancellazione del flag che testimoniava l'avvenuta occorrenza del segnale) in modo da essere sicuri che essi siano eseguiti senza interruzioni. @@ -1924,9 +1938,9 @@ segnali; il suo prototipo La funzione usa l'insieme di segnali dato all'indirizzo \param{set} per modificare la maschera dei segnali del processo corrente. La modifica viene -effettuta a seconda del valore dell'argomento \param{how}, secondo le modalità +effettuata a seconda del valore dell'argomento \param{how}, secondo le modalità specificate in \tabref{tab:sig_procmask_how}. Qualora si specifichi un valore -non nullo per \param{oldset} la mashera dei segnali corrente viene salvata a +non nullo per \param{oldset} la maschera dei segnali corrente viene salvata a quell'indirizzo. \begin{table}[htb] @@ -1957,8 +1971,16 @@ critica. La funzione permette di risolvere problemi come quelli mostrati in \secref{fig:sig_event_wrong}, proteggendo la sezione fra il controllo del flag e la sua cancellazione. -Un altro problema che abbiamo visto presentarsi con l'uso di \func{pause} è -quello relativo +Benché con l'uso di \func{sigprocmask} si possano risolvere la maggior parte +dei casi di race condition restano aperte alcune possibilità legate all'uso di +\func{pause}; il caso è simile a quello del problema illustrato nell'esempio +di \secref{fig:sig_sleep_incomplete}, e cioè la possibilità che il processo +riceva il segnale che si intende usare per uscire dallo stato di attesa +invocato con \func{pause} immediatamente prima dell'esecuzione di +quest'ultima. Per poter effettuare atomicamente la modifica della maschera dei +segnali (di solito attivandone uno specifico) insieme alla sospensione del +processo lo standard POSIX ha previsto la funzione \func{sigsuspend}, il cui +prototipo è: \begin{prototype}{signal.h} {int sigsuspend(const sigset\_t *mask)} @@ -1977,7 +1999,6 @@ quello relativo - %%% Local Variables: %%% mode: latex %%% TeX-master: "gapil" -- 2.30.2