From c2e762abed93fe970c6c4d019a8bfe95fadb4efa Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Mon, 16 Aug 2021 18:49:12 +0200 Subject: [PATCH 01/16] Sistemati alcuni nomi, l'inserimento dell'indice analitico e della bibliografia nell'indice, e documentati i gestori in forma sa_sigaction --- gapil.tex | 10 ++- listati/Signal.c | 6 +- listati/SignalRestart.c | 4 +- listati/siginfo_t.h | 16 ++-- signal.tex | 172 ++++++++++++++++++++++++++++------------ sources/Gapil.h | 12 ++- sources/SigHand.c | 72 ++++++++++++++--- sources/rtsigvalsend.c | 2 +- sources/testsignalcgi.c | 6 +- 9 files changed, 220 insertions(+), 80 deletions(-) diff --git a/gapil.tex b/gapil.tex index 4439b5b..3b1d0c9 100644 --- a/gapil.tex +++ b/gapil.tex @@ -136,7 +136,7 @@ hyperfootnotes=false]{hyperref} \begin{quote} - Copyright \copyright\ 2000-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to + Copyright \copyright\ 2000-2021 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free Documentation License, Version 1.3 or any later version published by the Free Software Foundation; with the Invariant Sections being ``Un preambolo'' @@ -225,11 +225,17 @@ hyperfootnotes=false]{hyperref} \include{ringraziamenti} \include{fdl-1.3} -% at the end put the bibliography +% at the end put index and bibliography \backmatter +\cleardoublepage +\phantomsection +\addcontentsline{toc}{chapter}{Indice analitico} \printindex %\bibliographystyle{phaip} %\bibliographystyle{ieeetr} +\cleardoublepage +\phantomsection +\addcontentsline{toc}{chapter}{Bibliografia} \bibliographystyle{abstract} \bibliography{biblio} diff --git a/listati/Signal.c b/listati/Signal.c index 855faa0..4ba6fae 100644 --- a/listati/Signal.c +++ b/listati/Signal.c @@ -1,13 +1,13 @@ -typedef void SigFunc(int); -inline SigFunc * Signal(int signo, SigFunc *func) +typedef void SigHandler(int); +inline SigHandler * Signal(int signo, SigHandler *func) { struct sigaction new_handl, old_handl; + new_handl.sa_flags=0; /* init to 0 all flags */ new_handl.sa_handler = func; /* clear signal mask: no signal blocked during execution of func */ if (sigemptyset(&new_handl.sa_mask)!=0){ /* initialize signal set */ return SIG_ERR; } - new_handl.sa_flags=0; /* init to 0 all flags */ /* change action for signo signal */ if (sigaction(signo, &new_handl, &old_handl)){ return SIG_ERR; diff --git a/listati/SignalRestart.c b/listati/SignalRestart.c index 89bc502..faa3904 100644 --- a/listati/SignalRestart.c +++ b/listati/SignalRestart.c @@ -1,8 +1,8 @@ -inline SigFunc * SignalRestart(int signo, SigFunc *func) +inline SigHandler * SignalRestart(int signo, SigHandler *func) { struct sigaction new_handl, old_handl; - new_handl.sa_handler = func; /* set signal handler */ new_handl.sa_flags = SA_RESTART; /* restart system call */ + new_handl.sa_handler = func; /* set signal handler */ /* clear signal mask: no signal blocked during execution of func */ if (sigemptyset(&new_handl.sa_mask)!=0){ /* initialize signal set */ return SIG_ERR; diff --git a/listati/siginfo_t.h b/listati/siginfo_t.h index 3e9b488..a010075 100644 --- a/listati/siginfo_t.h +++ b/listati/siginfo_t.h @@ -17,11 +17,11 @@ siginfo_t { void * si_addr; /* Memory location which caused fault */ long si_band; /* Band event (was int before glibc 2.3.2) */ int si_fd; /* File descriptor */ - short si_addr_lsb;/* Least significant bit of address (since Linux 2.6.32) */ - void *si_lower; /* Lower bound when address violation occurred (since Linux 3.19) */ - void *si_upper; /* Upper bound when address violation occurred (since Linux 3.19) */ - int si_pkey; /* Protection key on PTE that caused fault (since Linux 4.6) */ - void *si_call_addr; /* Address of system call instruction (since Linux 3.5) */ - int si_syscall; /* Number of attempted system call (since Linux 3.5) */ - unsigned int si_arch;/* Architecture of attempted system call (since Linux 3.5) */ - } + short si_addr_lsb;/* Least significant bit of address (since 2.6.32) */ + void *si_lower; /* Lower bound when addr violation occurred (3.19) */ + void *si_upper; /* Upper bound when addr violation occurred (3.19) */ + int si_pkey; /* Protection key on PTE that caused fault (4.6) */ + void *si_call_addr; /* Address of system call instruction (3.5) */ + int si_syscall; /* Number of attempted system call (since 3.5) */ + unsigned int si_arch;/* Architecture of attempted system call (3.5) */ +} diff --git a/signal.tex b/signal.tex index a7aaa3f..78d5080 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -2198,7 +2198,7 @@ in tab.~\ref{tab:sig_si_code_generic}. \begin{table}[!htb] \footnotesize \centering - \begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|} + \begin{tabular}[c]{|l|p{8cm}|} \hline \textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\ \hline @@ -2242,16 +2242,10 @@ che si tratta di costanti, e non di una maschera binaria, i valori numerici vengono riutilizzati e ciascuno di essi avrà un significato diverso a seconda del segnale a cui è associato. -L'elenco dettagliato dei nomi di queste costanti è riportato nelle diverse -sezioni di tab.~\ref{tab:sig_si_code_special} che sono state ordinate nella -sequenza in cui si sono appena citati i rispettivi segnali, il prefisso del -nome indica comunque in maniera diretta il segnale a cui le costanti fanno -riferimento. - \begin{table}[!htb] \footnotesize \centering - \begin{tabular}[c]{|l|p{10cm}|} + \begin{tabular}[c]{|l|p{8cm}|} \hline \textbf{Valore} & \textbf{Significato} \\ \hline @@ -2323,6 +2317,12 @@ riferimento. \label{tab:sig_si_code_special} \end{table} +L'elenco dettagliato dei nomi di queste costanti è riportato nelle diverse +sezioni di tab.~\ref{tab:sig_si_code_special} che sono state ordinate nella +sequenza in cui si sono appena citati i rispettivi segnali, il prefisso del +nome indica comunque in maniera diretta il segnale a cui le costanti fanno +riferimento. + Il resto della struttura \struct{siginfo\_t} è definito come una \dirct{union} ed i valori eventualmente presenti dipendono dal segnale ricevuto, così \signal{SIGCHLD} ed i segnali \textit{real-time} (vedi @@ -2344,18 +2344,19 @@ Benché sia possibile usare nello stesso programma sia \func{sigaction} che \func{signal} occorre molta attenzione, in quanto le due funzioni possono interagire in maniera anomala. Infatti l'azione specificata con \struct{sigaction} contiene un maggior numero di informazioni rispetto al -semplice indirizzo del gestore restituito da \func{signal}. Per questo motivo -se si usa quest'ultima per installare un gestore sostituendone uno +semplice indirizzo del gestore restituito da \func{signal}, e questo comporta +che se si usa quest'ultima per installare un gestore sostituendone uno precedentemente installato con \func{sigaction}, non sarà possibile effettuare un ripristino corretto dello stesso. -Per questo è sempre opportuno usare \func{sigaction}, che è in grado di +Per questo motivo è opportuno usare sempre \func{sigaction} che è in grado di ripristinare correttamente un gestore precedente, anche se questo è stato installato con \func{signal}. In generale poi non è il caso di usare il valore di ritorno di \func{signal} come campo \var{sa\_handler}, o viceversa, dato -che in certi sistemi questi possono essere diversi. In definitiva dunque, a -meno che non si sia vincolati all'aderenza stretta allo standard ISO C, è -sempre il caso di evitare l'uso di \func{signal} a favore di \func{sigaction}. +che in certi sistemi questi valori possono essere diversi. In definitiva +dunque, a meno che non si sia vincolati all'aderenza stretta allo standard ISO +C, è sempre il caso di evitare l'uso di \func{signal} a favore di +\func{sigaction}. \begin{figure}[!htbp] \footnotesize \centering @@ -2368,14 +2369,14 @@ sempre il caso di evitare l'uso di \func{signal} a favore di \func{sigaction}. \label{fig:sig_Signal_code} \end{figure} -Per questo motivo si è provveduto, per mantenere un'interfaccia semplificata -che abbia le stesse caratteristiche di \func{signal}, a definire attraverso -\func{sigaction} una funzione equivalente \func{Signal}, il cui codice è -riportato in fig.~\ref{fig:sig_Signal_code} (il codice completo si trova nel -file \file{SigHand.c} nei sorgenti allegati). Anche in questo caso, per -semplificare la definizione si è poi definito un apposito tipo -\texttt{SigFunc} per esprimere in modo più comprensibile la forma di un -gestore di segnale. +Come primo esmpio si è allora provveduto, per mantenere un'interfaccia +semplificata che abbia le stesse caratteristiche di \func{signal}, a definire +attraverso \func{sigaction} una funzione equivalente, \func{Signal}, il cui +codice è riportato in fig.~\ref{fig:sig_Signal_code} (il codice completo si +trova nel file \file{SigHand.c} nei sorgenti allegati). Anche in questo caso, +per semplificare la definizione si è poi definito un apposito tipo +\texttt{SigHandler} per esprimere in modo più semplice la forma di un gestore +di segnale. Si noti come, essendo la funzione estremamente semplice, essa è definita come \dirct{inline}. Questa direttiva viene usata per dire al compilatore di @@ -2394,6 +2395,72 @@ comportamento veniva ottenuto con delle macro, ma queste hanno tutta una serie di problemi di sintassi nel passaggio degli argomenti (si veda ad esempio \cite{PratC}) che in questo modo possono essere evitati. +La funzione \func{Signal} appena illustrata continua però ad utilizzare la +forma tradizionale del gestore di segnali, mentre abbiamo visto come +\func{sigaction} preveda la possibilità di indicare, attivando il flag +\const{SA\_SIGINFO}, un gestore nella forma avanzata \param{sa\_sigaction}, in +grado di ricevere molte più informazioni, che prevede l'utilizzo di tre +argomenti. Di nuovo facciamo un esempio di come usare \func{sigaction} in +questo caso, partendo col definire un apposito tipo, \texttt{SigAction}, per +semplificare l'indicazione del nuovo tipo di gestore: +\includecodesnip{listati/SigAction.c} + +Un gestore di segnali definito nella forma \val{sa\_sigaction} infatti, oltre +al numero di segnale ricevuto come primo argomento, otterrà dal kernel un +puntatore ad una struttura \struct{siginfo\_t} con le relative informazioni +attienti l'origine del segnale nel secondo argomento, ed infine un puntatore a +delle informazioni di contesto ad uso delle librerie del C nel terzo +argomento, che non vengono mai utilizzate nel gestore, attenendo al +funzionamento a basso livello della gestione dei segnali.\footnote{il kernel + tutte le volte che c'è un segnale pendente gestisce l'esecuzione del + relativo gestore caricando nello stack i dati del contesto di esecuzione del + processo e facendo sì che al ritorno in \textit{user-space} sia eseguito il + gestore, una volta che questo ritorna il controllo viene passato a dello + specifico codice in \textit{user-space}, detto \itindex{signal~trampoline} + \textit{signal trampoline}, che con la funzione di sistema \funcm{sigreturn} + usa le informazioni di contesto disponibili in questo argomento per far + riprendere l'esecuzione del processo al punto in cui si era stata interrotta + dal segnale; tutto ciò è gestito dal kernel e dalle librerie del C e non + interessa la programmazione ordinaria.} + +Si è riportato in fig.~\ref{fig:sig_Action_code} un equivalente della +precedente \func{Signal} che però installa un gestore di segnali di tipo +\param{sa\_sigaction}. Si noti come la funzione, una volta definito come sopra +il tipo \texttt{SigAction} per il gestore di segnali, sia praticamente +identica all'altra. + +\begin{figure}[!htbp] + \footnotesize \centering + \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth} + \includecodesample{listati/Action.c} + \end{minipage} + \normalsize + \caption{La funzione \func{Action}, analoga alla precedente \func{Signal} + per l'uso dei gestori di segnali avanzati con \func{sigaction}.} + \label{fig:sig_Action_code} +\end{figure} + +Quello che cambia in questo caso è occorre indicare (\texttt{\small 4}) nel +campo \var{sa\_flags} della struttura \struct{sigaction} il valore +\const{SA\_SIGINFO}, perché poi si passerà (\texttt{\small 5}) l'indirizzo il +del gestore nel campo \var{sa\_sigaction} invece che in \var{sa\_handler} come +nel caso precedente. + +Inoltre in questo caso, ritornando la funzione l'indirizzo del gestore che è +nella nuova forma, non si può terminare in caso di errore riportanto il valore +\const{SIG\_ERR} (che è di tipo \type{sighandler\_t} e fa riferimento ad un +gestore ordinario) come in precedenza. Per questo motivo si è scelto di +ritornare come indicazione di errore il valore \val{NULL}, ma in questo caso +si deve tenere presente che questo valore non è più distinto da quello che si +utilizza per indicare la eventuale reimpostazione del gestore di default (come +era \const{SIG\_ERR} rispetto a \const{SIG\_DFL}). + +Per questo motivo questa funzione viene illustrata solo a scopo di primo +esempio, vedremo più avanti, in sez.~\ref{sec:sig_real_time}, nel contesto +dell'uso dei segnali \textit{real-time} per i quali è nata questa nuova +interfaccia, un esempio più completo dell'uso di \func{sigaction} con un +gestore in questa nuova forma, e di come utilizzare le informazioni ottenute +nella struttura \struct{siginfo\_t}. \subsection{La gestione della \textsl{maschera dei segnali} o @@ -2431,19 +2498,22 @@ quando si devono eseguire più operazioni su delle variabili (nell'esempio citato un controllo ed una assegnazione) o comunque eseguire una serie di istruzioni, l'atomicità non è più possibile. -In questo caso, se si vuole essere sicuri di non poter essere interrotti da -uno o più segnali durante l'esecuzione di una sezione di codice, li si possono -bloccare esplicitamente modificando la maschera dei segnali del processo -usando la funzione di sistema \funcd{sigprocmask},\footnote{in realtà quello - che viene usato normalmente è il \textit{wrapper} omonimo delle \acr{glibc} - dato che con l'introduzione dei segnali \textit{real time} nel kernel 2.2 le - dimensioni del tipo \type{sigset\_t} sono cambiate e la \textit{system call} - sottostante è diventata \funcm{rt\_sigprocmask} che richiede un quarto - argomento di tipo \ctyp{size\_t} per indicare questa dimensione; il - \textit{wrapper} maschera questi dettagli ed inoltre ignora in maniera - silente i tentativi di bloccare i segnali \textit{real time} impiegati per - la gestione dei \textit{thread} dalla \textit{Native Thread Posix Library} - (vedi sez.~\ref{sec:linux_ntpl}).} il cui prototipo è: +In questo caso, quando si vuole essere sicuri di non essere interrotti da uno +o più segnali durante l'esecuzione di una sezione di codice, diventa +necessario bloccarli esplicitamente. Questo si fa modificando la maschera dei +segnali del processo e per fare questa operazione con lo standard POSIX-1.2001 +è stata introdotta una apposita funzione di sistema, +\funcd{sigprocmask},\footnote{in realtà quello che viene usato normalmente è + il \textit{wrapper} omonimo delle \acr{glibc} dato che con l'introduzione + dei segnali \textit{real time} nel kernel 2.2 le dimensioni del tipo + \type{sigset\_t} sono cambiate e la \textit{system call} sottostante è + diventata \funcm{rt\_sigprocmask} che richiede un quarto argomento di tipo + \ctyp{size\_t} per indicare questa dimensione; la vecchia funzione di + sistema continua ad esistere ma è deprecata, il \textit{wrapper} maschera + questi dettagli ed inoltre ignora in maniera silente i tentativi di bloccare + i segnali \textit{real time} impiegati per la gestione dei \textit{thread} + dalla \textit{Native Thread Posix Library} (vedi + sez.~\ref{sec:linux_ntpl}).} il cui prototipo è: \begin{funcproto}{ \fhead{signal.h} @@ -2462,12 +2532,13 @@ usando la funzione di sistema \funcd{sigprocmask},\footnote{in realtà quello La funzione usa l'insieme di segnali posto all'indirizzo passato nell'argomento \param{set} per modificare la maschera dei segnali del processo -corrente. La modifica viene effettuata a seconda del valore -dell'argomento \param{how}, secondo le modalità specificate in -tab.~\ref{tab:sig_procmask_how}. Qualora si specifichi un valore non nullo -per \param{oldset} la maschera dei segnali corrente viene salvata a -quell'indirizzo. Se è nullo \param{set} non viene eseguito nessun cambiamento -e si può usare la funzione per leggere la maschera corrente in \param{oldset}. +corrente. La modifica viene effettuata a seconda del valore dell'argomento +\param{how}, secondo le modalità specificate in +tab.~\ref{tab:sig_procmask_how}. Qualora si specifichi un indirizzo non nullo +per il puntatore \param{oldset} la maschera dei segnali corrente viene salvata +a quell'indirizzo. Se invece è nullo il puntatore \param{set} non viene +eseguito nessun cambiamento e si può usare la funzione per leggere la maschera +corrente in \param{oldset}. \begin{table}[htb] \footnotesize @@ -2494,8 +2565,9 @@ e si può usare la funzione per leggere la maschera corrente in \param{oldset}. La funzione consente di proteggere delle sezioni di codice bloccando l'insieme di segnali voluto per poi riabilitarli alla fine della sezione critica e risolvere problemi come quelli mostrati in fig.~\ref{fig:sig_event_wrong}, -proteggendo la sezione fra il controllo del flag e la sua cancellazione. La -funzione può essere usata anche all'interno di un gestore, ad esempio per +proteggendo la sezione fra il controllo del flag e la sua cancellazione. + +La funzione può essere usata anche all'interno di un gestore, ad esempio per riabilitare la consegna del segnale che l'ha invocato, in questo caso però occorre ricordare che qualunque modifica alla maschera dei segnali viene perduta al ritorno dallo stesso. @@ -2506,10 +2578,12 @@ all'uso di \func{pause}. Il caso è simile a quello del problema illustrato nell'esempio di fig.~\ref{fig:sig_sleep_incomplete}, e cioè la possibilità che il processo riceva il segnale che si intende usare per uscire dallo stato di attesa invocato con \func{pause} immediatamente prima dell'esecuzione di -quest'ultima. Per poter effettuare atomicamente la modifica della maschera dei -segnali (di solito attivandone uno specifico) insieme alla sospensione del -processo lo standard POSIX ha previsto la funzione di sistema -\funcd{sigsuspend}, il cui prototipo è: +quest'ultima. + +Per poter effettuare atomicamente la modifica della maschera dei segnali (di +solito attivandone uno specifico) insieme alla sospensione del processo lo +standard POSIX ha previsto la funzione di sistema \funcd{sigsuspend}, il cui +prototipo è: \begin{funcproto}{ \fhead{signal.h} @@ -3996,7 +4070,7 @@ tipo \type{sigjmp\_buf}, è assolutamente identica a \func{longjmp}. % LocalWords: ILL ILLOPC ILLOPN ILLADR ILLTRP PRVOPC PRVREG COPROC BADSTK FPE % LocalWords: INTDIV INTOVF FLTDIV FLTOVF FLTUND underflow FLTRES FLTINV SEGV % LocalWords: FLTSUB MAPERR ACCERR ADRALN ADRERR OBJERR BRKPT CLD EXITED MSG -% LocalWords: KILLED DUMPED TRAPPED STOPPED CONTINUED PRI HUP SigFunc jiffies +% LocalWords: KILLED DUMPED TRAPPED STOPPED CONTINUED PRI HUP SigHandler % LocalWords: SEC unsafe sockatmark execl execv faccessat fchmodat fchownat % LocalWords: fexecve fstatat futimens linkat mkdirat mkfifoat mknod mknodat % LocalWords: openat readlinkat renameat symlinkat unlinkat utimensat utimes @@ -4007,7 +4081,7 @@ tipo \type{sigjmp\_buf}, è assolutamente identica a \func{longjmp}. % LocalWords: epoch multiplexing overrun res lpthread sec nsec curr one shot % LocalWords: delete stopped gdb alpha mips emulation locking ppoll epoll PGID % LocalWords: pwait msgrcv msgsnd semop semtimedop runnable sigisemptyset HRT -% LocalWords: sigorset sigandset BOOTTIME Android request remain cap dell' +% LocalWords: sigorset sigandset BOOTTIME Android request remain cap jiffies %%% Local Variables: diff --git a/sources/Gapil.h b/sources/Gapil.h index 429fc6f..b46672d 100644 --- a/sources/Gapil.h +++ b/sources/Gapil.h @@ -89,13 +89,19 @@ int UnlockFile(const char* path_name); /* * Signal Handling Functions */ -typedef void SigFunc(int); +typedef void SigHandler(int); +typedef void SigAction(int, siginfo_t *, void *); /* Function Signal: Initialize a signal handler. See SigHand.c */ -SigFunc * Signal(int signo, SigFunc *func); +SigHandler * Signal(int signo, SigHandler *func); /* Function SignalRestart: restart system calls. See SigHand.c */ -SigFunc * SignalRestart(int signo, SigFunc *func); +SigHandler * SignalRestart(int signo, SigHandler *func); /* Function HandSigCHLD: to handle SIGCHILD. See SigHand.c */ void HandSigCHLD(int sig); +/* Function Action: Initialize a sa_sigaction handler. See SigHand.c */ +SigAction * Action(int signo, SigAction *func); +/* Function Action: Initialize a sa_sigaction handler. See SigHand.c */ +SigAction * ActionRestart(int signo, SigAction *func); + /* * Socket/Files service functions */ diff --git a/sources/SigHand.c b/sources/SigHand.c index a37fac5..605493d 100644 --- a/sources/SigHand.c +++ b/sources/SigHand.c @@ -37,22 +37,22 @@ * Initialize a signal handler. * To enable the signal handling a process we need to tell it to * kernel; this is done writing all needed info to a sigaction structure - * named sigact, and then callind sigaction() system call passing the + * named sigact, and then calling sigaction() system call passing the * information stored in the sigact structure variable. * * Input: the signal to handle * the signal handler function - * Return: the previous sigaction structure + * Return: the previous signal handler */ -inline SigFunc * Signal(int signo, SigFunc *func) +inline SigHandler * Signal(int signo, SigHandler *func) { struct sigaction new_handl, old_handl; + new_handl.sa_flags=0; /* init to 0 all flags */ new_handl.sa_handler = func; /* set signal handler */ /* clear signal mask: no signal blocked during execution of func */ if (sigemptyset(&new_handl.sa_mask)!=0){ /* initialize signal set */ return SIG_ERR; } - new_handl.sa_flags=0; /* init to 0 all flags */ /* change action for signo signal */ if (sigaction(signo, &new_handl, &old_handl)){ return SIG_ERR; @@ -65,19 +65,19 @@ inline SigFunc * Signal(int signo, SigFunc *func) * Initialize a signal handler. * To enable the signal handling a process we need to tell it to * kernel; this is done writing all needed info to a sigaction structure - * named sigact, and then callind sigaction() system call passing the + * named sigact, and then calling sigaction() system call passing the * information stored in the sigact structure variable. * This version enable BSD semantics with SA_RESTART * * Input: the signal to handle * the signal handler function - * Return: the previous sigaction structure + * Return: the previous signal handler */ -inline SigFunc * SignalRestart(int signo, SigFunc *func) +inline SigHandler * SignalRestart(int signo, SigHandler *func) { struct sigaction new_handl, old_handl; - new_handl.sa_handler = func; /* set signal handler */ new_handl.sa_flags = SA_RESTART; /* restart system call */ + new_handl.sa_handler = func; /* set signal handler */ /* clear signal mask: no signal blocked during execution of func */ if (sigemptyset(&new_handl.sa_mask)!=0){ /* initialize signal set */ return SIG_ERR; @@ -89,10 +89,64 @@ inline SigFunc * SignalRestart(int signo, SigFunc *func) return (old_handl.sa_handler); } +/* + * Function Action + * Initialize a sa_sigaction signal handler. + * To enable the signal handling a process we need to tell it to + * kernel; this is done writing all needed info to a sigaction structure + * named sigact, and then calling sigaction() system call passing the + * information stored in the sigact structure variable. + * + * Input: the signal to handle + * the signal handler function (sa_sigaction type) + * Return: the previous signal handler + */ +inline SigAction * Action(int signo, SigAction *func) +{ + struct sigaction new_handl, old_handl; + new_handl.sa_flags=SA_SIGINFO; /* we use sa_sigaction handler */ + new_handl.sa_sigaction = func; /* set signal handler */ + /* clear signal mask: no signal blocked during execution of func */ + if (sigemptyset(&new_handl.sa_mask)!=0){ /* initialize signal set */ + return NULL; + } + /* change action for signo signal */ + if (sigaction(signo, &new_handl, &old_handl)){ + return NULL; + } + return (old_handl.sa_sigaction); +} +/* + * Function Action + * Initialize a sa_sigaction signal handler. + * To enable the signal handling a process we need to tell it to + * kernel; this is done writing all needed info to a sigaction structure + * named sigact, and then calling sigaction() system call passing the + * information stored in the sigact structure variable. + * + * Input: the signal to handle + * the signal handler function (sa_sigaction type) + * Return: the previous signal handler + */ +inline SigAction * ActionRestart(int signo, SigAction *func) +{ + struct sigaction new_handl, old_handl; + new_handl.sa_flags=SA_SIGINFO|SA_RESTART;/* flag setup */ + new_handl.sa_sigaction = func; /* set signal handler */ + /* clear signal mask: no signal blocked during execution of func */ + if (sigemptyset(&new_handl.sa_mask)!=0){ /* initialize signal set */ + return NULL; + } + /* change action for signo signal */ + if (sigaction(signo, &new_handl, &old_handl)){ + return NULL; + } + return (old_handl.sa_sigaction); +} /* * Functions: HandSigCHLD - * Generic handler for SIGCHLD signal + * Generic simple handler for SIGCHLD signal * * Simone Piccardi Dec. 2002 */ diff --git a/sources/rtsigvalsend.c b/sources/rtsigvalsend.c index a9c156d..a1e022d 100644 --- a/sources/rtsigvalsend.c +++ b/sources/rtsigvalsend.c @@ -1,4 +1,4 @@ -/* test_fopen.c +/* rtsigvalsend.c * * Copyright (C) 2021 Simone Piccardi * diff --git a/sources/testsignalcgi.c b/sources/testsignalcgi.c index b021b2f..010cef5 100644 --- a/sources/testsignalcgi.c +++ b/sources/testsignalcgi.c @@ -40,9 +40,9 @@ #include void sig_hand(int, siginfo_t *, void *); -typedef void SigFunc(int, siginfo_t *, void *); +typedef void SigAction(int, siginfo_t *, void *); /* Function Signal: Initialize a signal handler. See SigHand.c */ -SigFunc * Signal(int signo, SigFunc *func); +SigAction * Signal(int signo, SigAction *func); FILE * file; @@ -95,7 +95,7 @@ void sig_hand(int sig, siginfo_t * siginfo, void *ptr) { fprintf(file, "Printed time: %s", ctime(&t)); } -inline SigFunc * Signal(int signo, SigFunc *func) +inline SigAction * Signal(int signo, SigAction *func) { struct sigaction new_handl, old_handl; new_handl.sa_sigaction = func; /* set signal handler */ -- 2.39.5 From 381b50b7a33f32f8f262e59a6cdf16faf57c94ae Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Mon, 16 Aug 2021 20:27:48 +0200 Subject: [PATCH 02/16] Materiale rimasto indietro e segnali real time --- listati/Action.c | 15 ++++++ listati/SigAction.c | 1 + listati/rtsigvalsend.c | 28 +++++++++++ listati/rtsigvalsend_handl.c | 6 +++ signal.tex | 94 ++++++++++++++++++++++++++---------- sources/rtsigvalsend.c | 4 +- 6 files changed, 121 insertions(+), 27 deletions(-) create mode 100644 listati/Action.c create mode 100644 listati/SigAction.c create mode 100644 listati/rtsigvalsend.c create mode 100644 listati/rtsigvalsend_handl.c diff --git a/listati/Action.c b/listati/Action.c new file mode 100644 index 0000000..b119244 --- /dev/null +++ b/listati/Action.c @@ -0,0 +1,15 @@ +inline SigAction * Action(int signo, SigAction *func) +{ + struct sigaction new_handl, old_handl; + new_handl.sa_flags=SA_SIGINFO; /* we use sa_sigaction handler */ + new_handl.sa_sigaction = func; /* set signal handler */ + /* clear signal mask: no signal blocked during execution of func */ + if (sigemptyset(&new_handl.sa_mask)!=0){ /* initialize signal set */ + return NULL; + } + /* change action for signo signal */ + if (sigaction(signo, &new_handl, &old_handl)){ + return NULL; + } + return (old_handl.sa_sigaction); +} diff --git a/listati/SigAction.c b/listati/SigAction.c new file mode 100644 index 0000000..adfbec2 --- /dev/null +++ b/listati/SigAction.c @@ -0,0 +1 @@ +typedef void SigAction(int, siginfo_t *, void *); diff --git a/listati/rtsigvalsend.c b/listati/rtsigvalsend.c new file mode 100644 index 0000000..9689734 --- /dev/null +++ b/listati/rtsigvalsend.c @@ -0,0 +1,28 @@ +int main(int argc, char *argv[], char *envp[]) +{ + char buffer[MAXLINE+1]; + int nread; + sigval_t value; + int signo = SIGRTMIN+1; + + struct sigaction new_handl, old_handl; + sigemptyset(&new_handl.sa_mask); + new_handl.sa_sigaction = sig_handler; + new_handl.sa_flags=SA_SIGINFO; + /* change action for signo signal */ + sigaction(signo, &new_handl, &old_handl); + while (1) { + nread = read(STDIN_FILENO, buffer, MAXLINE); + if (nread < 0) { + printf("Errore in lettura: %s\n", strerror(errno)); + return 0; + } + buffer[nread]=0; + value.sival_int = strtol(buffer, NULL, 10); + if (value.sival_int > 0) { + sigqueue(getpid(), signo, value); + } else { + printf("Ignoring invalid input\n"); + } + } +} diff --git a/listati/rtsigvalsend_handl.c b/listati/rtsigvalsend_handl.c new file mode 100644 index 0000000..a58e0be --- /dev/null +++ b/listati/rtsigvalsend_handl.c @@ -0,0 +1,6 @@ +void sig_handler(int signum, siginfo_t *info, void *ucontext) { + printf("Signal %d\n", signum); + printf("From pid %d\n", info->si_pid); + printf("From user %d\n", info->si_uid); + printf("Value %d\n", info->si_value.sival_int); +} diff --git a/signal.tex b/signal.tex index 78d5080..63a9400 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -2920,10 +2920,11 @@ stata già vista in fig.~\ref{fig:sig_siginfo_t}, nella trattazione dei gestori in forma estesa. In particolare i campi di \struct{siginfo\_t} utilizzati dai segnali -\textit{real-time} sono \var{si\_pid} e \var{si\_uid} in cui vengono -memorizzati rispettivamente il \ids{PID} e l'\ids{UID} effettivo del processo -che ha inviato il segnale, ed il campo \var{si\_value} che viene usato -appositamente per poter restituire dei dati al gestore. +\textit{real-time} sono \var{si\_pid} e \var{si\_uid} in cui vengono riportati +rispettivamente il \ids{PID} e l'\ids{UID} effettivo del processo che ha +inviato il segnale, e lo specifico campo \var{si\_value}. Questo campo viene +indicato in fig.~\ref{fig:sig_siginfo_t} come di tipo \type{sigval\_t}; se ne +è riportata la definizione in fig.~\ref{fig:sig_sigval}. \begin{figure}[!htb] \footnotesize \centering @@ -2936,27 +2937,24 @@ appositamente per poter restituire dei dati al gestore. \label{fig:sig_sigval} \end{figure} -Detto campo, la cui definizione è riportata in fig.~\ref{fig:sig_sigval}, -viene indicato con il tipo di dato \type{sigval\_t}, che è una \dirct{union} -di tipo \struct{sigval} in cui può essere memorizzato o un valore numerico, se -usata nella forma \var{sival\_int}, o un puntatore, se usata nella forma -\var{sival\_ptr}. - -L'unione viene usata dai segnali \textit{real-time} e da vari meccanismi di -notifica per restituire dati al gestore del segnale in \var{si\_value}. Un -campo di tipo \type{sigval\_t} è presente anche nella struttura -\struct{sigevent} (definita in fig.~\ref{fig:struct_sigevent}) che viene usata -dai meccanismi di notifica come quelli per i timer POSIX (vedi -sez.~\ref{sec:sig_timer_adv}), l'I/O asincrono (vedi -sez.~\ref{sec:file_asyncronous_io}) o le code di messaggi POSIX (vedi -sez.~\ref{sec:ipc_posix_mq}). -A causa delle loro caratteristiche, la funzione \func{kill} non è adatta ad -inviare segnali \textit{real-time}, poiché non è in grado di fornire alcun -valore per il campo \var{si\_value} restituito nella struttura -\struct{siginfo\_t} prevista da un gestore in forma estesa. Per questo motivo -lo standard ha previsto una nuova funzione, \funcd{sigqueue}, il cui prototipo -è: +Si tratta quindi di una unione \struct{sigval} con due possibili campi +alternativi in cui può essere memorizzato o un valore numerico, se usata con +\var{sival\_int}, o un puntatore, se usata con \var{sival\_ptr}. L'unione +viene usata dai segnali \textit{real-time}, ma anche da vari altri meccanismi +di notifica, per inviare eventuali informazioni aggiuntive al gestore del +segnale in \var{si\_value}. Ad esempio un campo di tipo \type{sigval\_t} è +presente anche nella struttura \struct{sigevent} (definita in +fig.~\ref{fig:struct_sigevent}) che viene usata da vari meccanismi di notifica +come quelli per i timer POSIX (che vedremo in sez.~\ref{sec:sig_timer_adv}), +quello dell'I/O asincrono (che vedremo in sez.~\ref{sec:file_asyncronous_io}) +o dalle code di messaggi POSIX (che vedremo in sez.~\ref{sec:ipc_posix_mq}). + +A causa di questa loro caratteristica, la funzione \func{kill}, pure essendo +utilizzabile, non è adatta ad inviare segnali \textit{real-time}, perché non è +in grado di impostare alcun valore per il campo \var{si\_value}. Per questo +motivo lo standard POSIX ha previsto una nuova funzione, \funcd{sigqueue}, il +cui prototipo è: \begin{funcproto}{ \fhead{signal.h} @@ -2978,7 +2976,6 @@ lo standard ha previsto una nuova funzione, \funcd{sigqueue}, il cui prototipo } \end{funcproto} - La funzione invia il segnale indicato dall'argomento \param{signo} al processo indicato dall'argomento \param{pid}. Per il resto il comportamento della funzione è analogo a quello di \func{kill}, ed i privilegi occorrenti ad @@ -3098,6 +3095,53 @@ che venga eseguita l'azione predefinita, devono essere mascherati per tutti i \textit{thread}, compreso quello dedicato alla gestione, che potrebbe riceverlo fra due chiamate successive. +Come esempio elementare dell'uso dei segnali \textit{real-time}, e della +possibilità di inviare informazioni al gestore degli stessi con +\func{sigqueue}, si è riportato in fig.~\ref{fig:sig_rtsival_main} il corpo +principale di un programma elementare che legge dal terminale un valore +numerico, ed utilizza un segnale \textit{real-time} per inviarlo al gestore +dello stesso. Si sono trascurati i controlli dei valori di ritorno delle varie +funzioni per brevità. + +\begin{figure}[!htb] + \footnotesize \centering + \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth} + \includecodesample{listati/rtsigvalsend.c} + \end{minipage} + \normalsize + \caption{Corpo principale di un programma di invio di segnali + \textit{real-time}.} + \label{fig:sig_rtsival_main} +\end{figure} + +Dopo aver definito (\texttt{\small 5}) una variabile \var{value} di tipo +\type{sigval\_t} per inviare i dati, ed aver opportunamente scelto +(\texttt{\small 6}) per \var{signo} un segnale \textit{real-time}, la parte +iniziale del programma (\texttt{\small 8--11}) installa il relativo gestore +(la cui definizione è riportata in fig.~\ref{fig:sig_rtsival_handl}), dopo di +che il programma si pone in un ciclo infinito (\texttt{\small 14--27}) in cui +prima (\texttt{\small 15--20}) legge in buffer dallo \textit{standard input} +una stringa immessa dall'utente, terminandola opportunamente (\texttt{\small + 20}), e poi tenta di convertire la stessa (\texttt{\small 21}) in un numero +con \func{strtol}, assegnando il risultato a \texttt{value.sival\_int}, se la +conversione ha successo e \texttt{value.sival\_int} è positivo) invia a se +stesso (\texttt{\small 23}) il segnale \textit{real-time}, altrimenti stampa +un avviso (\texttt{\small 24}). + + +\begin{figure}[!htb] + \footnotesize \centering + \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth} + \includecodesample{listati/rtsigvalsend_handl.c} + \end{minipage} + \normalsize + \caption{Codice del gestore.} + \label{fig:sig_rtsival_handl} +\end{figure} + + + + \subsection{La gestione avanzata delle temporizzazioni} \label{sec:sig_timer_adv} diff --git a/sources/rtsigvalsend.c b/sources/rtsigvalsend.c index a1e022d..c989488 100644 --- a/sources/rtsigvalsend.c +++ b/sources/rtsigvalsend.c @@ -39,7 +39,7 @@ #define MAXLINE 256 -void SigHand(int signum, siginfo_t *info, void *ucontext) { +void sig_handler(int signum, siginfo_t *info, void *ucontext) { printf("Signal %d\n", signum); printf("From pid %d\n", info->si_pid); printf("From user %d\n", info->si_uid); @@ -54,8 +54,8 @@ int main(int argc, char *argv[], char *envp[]) int signo = SIGRTMIN+1; struct sigaction new_handl, old_handl; - new_handl.sa_sigaction = SigHand; sigemptyset(&new_handl.sa_mask); + new_handl.sa_sigaction = sig_handler; new_handl.sa_flags=SA_SIGINFO; /* change action for signo signal */ sigaction(signo, &new_handl, &old_handl); -- 2.39.5 From f21f63518fb77f32a2474564e1a3c2f4c32cccd4 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Mon, 20 Dec 2021 18:20:40 +0100 Subject: [PATCH 03/16] Aggiornamenti di TODO --- ipc.tex | 2 ++ procadv.tex | 3 +++ 2 files changed, 5 insertions(+) diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index 9e7e459..7306d8e 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -5029,6 +5029,8 @@ testo alla terminazione di quest'ultimo. % https://lwn.net/Articles/178253/, https://lwn.net/Articles/823513/, % https://lwn.net/Articles/655044/ +% TODO: trattare futex_waitv, introdotta con il 5.16, vedi: +% https://lwn.net/Articles/866112/ % LocalWords: like fifo System POSIX RPC Calls Common Object Request Brocker diff --git a/procadv.tex b/procadv.tex index 53eb58a..a5ea67f 100644 --- a/procadv.tex +++ b/procadv.tex @@ -2301,6 +2301,9 @@ Da fare % vedi anche l'ulteriore opzione "expedited" introdotta con il kernel 4.14 % (https://lwn.net/Articles/728795/) +% TODO trattare process_mrelease introdotta con il kernel 5.16, vedi: +% https://lwn.net/Articles/864184/ + %%% Local Variables: -- 2.39.5 From 1908af4825514ac377a77717df048871f16900c8 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: piccardi Date: Tue, 5 Jul 2022 11:42:45 +0200 Subject: [PATCH 04/16] Materiale rimasto indietro --- domandemanpages.txt | 6 ++++++ signal.tex | 15 +++++++++------ 2 files changed, 15 insertions(+), 6 deletions(-) diff --git a/domandemanpages.txt b/domandemanpages.txt index a06a041..1d2bba8 100644 --- a/domandemanpages.txt +++ b/domandemanpages.txt @@ -6,3 +6,9 @@ Con readv/writev che fine ha fatto EOPNOTSUPP? tee ed il supporto per i socket ? openat e il supposto problema della race condition. + + +Con sigwait si dice che viene restituito un valore positivo in caso di errore +ma si elenca soltanto EINVAL, ma se si usa un puntatore non valido, che +succede? Prima era elencato anche EFAULT, ora no. Dal codice sembrerebbe + diff --git a/signal.tex b/signal.tex index 63a9400..b43af0a 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -2594,12 +2594,16 @@ prototipo è: {La funzione ritorna $0$ in caso di successo e $-1$ per un errore, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori: \begin{errlist} - \item[\errcode{EFAULT}] si sono specificati indirizzi non validi. - \item[\errcode{EINVAL}] si è specificato un numero di segnale invalido. + \item[\errcode{EFAULT}] l'indirizzo di \param{mask} non è valido. + \item[\errcode{EINTR}] la funzione è stata interrotta da un segnale. \end{errlist} } \end{funcproto} +La funzione imposta la maschera dei segnali indicata da \param{mask} e pone in +attesa il processo. Ritorna solo con la ricezione di un segnale, con un errore +di \errval{EINTR}, a meno che il segnale non termini il processo. + Come esempio dell'uso di queste funzioni proviamo a riscrivere un'altra volta l'esempio di implementazione di \code{sleep}. Abbiamo accennato in sez.~\ref{sec:sig_sigaction} come con \func{sigaction} sia possibile bloccare @@ -3017,11 +3021,10 @@ prima di queste è \funcd{sigwait}, il cui prototipo è: \fdecl{int sigwait(const sigset\_t *set, int *sig)} \fdesc{Attende la ricezione di un segnale.} } -{La funzione ritorna $0$ in caso di successo e $-1$ per un errore, nel qual - caso \var{errno} assumerà uno dei valori: +{La funzione ritorna $0$ in caso di successo ed un valore positivo in caso di + errore con valore secondo la lista seguente: \begin{errlist} - \item[\errcode{EINTR}] la funzione è stata interrotta. - \item[\errcode{EINVAL}] si è specificato un valore non valido per + \item[\errcode{EINVAL}] \param{set} contiene un numero di segnale non valido \end{errlist} ed inoltre \errval{EFAULT} nel suo significato generico.} \end{funcproto} -- 2.39.5 From 3e1677c91b3f6c2b2ad8554d923300fe61bcf7d0 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: piccardi Date: Sat, 17 Sep 2022 08:39:39 +0200 Subject: [PATCH 05/16] Piccole correzioni estetiche --- signal.tex | 57 +++++++++++++++++++++++++++--------------------------- 1 file changed, 29 insertions(+), 28 deletions(-) diff --git a/signal.tex b/signal.tex index b43af0a..e6c75e6 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -3098,14 +3098,6 @@ che venga eseguita l'azione predefinita, devono essere mascherati per tutti i \textit{thread}, compreso quello dedicato alla gestione, che potrebbe riceverlo fra due chiamate successive. -Come esempio elementare dell'uso dei segnali \textit{real-time}, e della -possibilità di inviare informazioni al gestore degli stessi con -\func{sigqueue}, si è riportato in fig.~\ref{fig:sig_rtsival_main} il corpo -principale di un programma elementare che legge dal terminale un valore -numerico, ed utilizza un segnale \textit{real-time} per inviarlo al gestore -dello stesso. Si sono trascurati i controlli dei valori di ritorno delle varie -funzioni per brevità. - \begin{figure}[!htb] \footnotesize \centering \begin{minipage}[c]{\codesamplewidth} @@ -3117,11 +3109,19 @@ funzioni per brevità. \label{fig:sig_rtsival_main} \end{figure} +Come esempio elementare dell'uso dei segnali \textit{real-time}, e della +possibilità di inviare informazioni al gestore degli stessi con +\func{sigqueue}, si è riportato in fig.~\ref{fig:sig_rtsival_main} il corpo +principale di un programma elementare che legge dal terminale un valore +numerico, ed utilizza un segnale \textit{real-time} per inviarlo al gestore +dello stesso. Nel codice sono stati trascurati i controlli dei valori di +ritorno delle varie funzioni per mantenere la brevità dell'esempio. + Dopo aver definito (\texttt{\small 5}) una variabile \var{value} di tipo -\type{sigval\_t} per inviare i dati, ed aver opportunamente scelto +\type{sigval\_t} per poter inviare i dati, e dopo aver opportunamente scelto (\texttt{\small 6}) per \var{signo} un segnale \textit{real-time}, la parte iniziale del programma (\texttt{\small 8--11}) installa il relativo gestore -(la cui definizione è riportata in fig.~\ref{fig:sig_rtsival_handl}), dopo di +(la cui definizione è riportata in fig.~\ref{fig:sig_rtsival_handl}). Dopo di che il programma si pone in un ciclo infinito (\texttt{\small 14--27}) in cui prima (\texttt{\small 15--20}) legge in buffer dallo \textit{standard input} una stringa immessa dall'utente, terminandola opportunamente (\texttt{\small @@ -3131,6 +3131,10 @@ conversione ha successo e \texttt{value.sival\_int} è positivo) invia a se stesso (\texttt{\small 23}) il segnale \textit{real-time}, altrimenti stampa un avviso (\texttt{\small 24}). +Alla ricezione del segnale il gestore si limita a stampare alcune delle +informazioni ricevute nella struttura \struct{sigval\_t}, ed in particolare +(\texttt{\small 5}) stampa tramite il valore del campo \var{si\_value} il +numero che gli è stato inviato da \func{sigqueue}. \begin{figure}[!htb] \footnotesize \centering @@ -3138,14 +3142,12 @@ un avviso (\texttt{\small 24}). \includecodesample{listati/rtsigvalsend_handl.c} \end{minipage} \normalsize - \caption{Codice del gestore.} + \caption{Codice del gestore usato dal programma di + fig.~\ref{fig:sig_rtsival_main}.} \label{fig:sig_rtsival_handl} \end{figure} - - - \subsection{La gestione avanzata delle temporizzazioni} \label{sec:sig_timer_adv} @@ -3194,20 +3196,6 @@ alta definizione però erano già presenti, essendo stata introdotte insieme ad altre funzioni per il supporto delle estensioni \textit{real-time} con il rilascio del kernel 2.6, ma la risoluzione effettiva era nominale. -A tutte le implementazioni che si rifanno a queste estensioni è richiesto di -disporre di una versione \textit{real-time} almeno per l'orologio generale di -sistema, quello che mantiene il \textit{calendar time} (vedi -sez.~\ref{sec:sys_time_base}), che in questa forma deve indicare il numero di -secondi e nanosecondi passati a partire dal primo gennaio 1970 (\textit{The - Epoch}). Si ricordi infatti che l'orologio ordinario usato dal -\textit{calendar time} riporta solo un numero di secondi, e che la risoluzione -effettiva normalmente non raggiunge il nanosecondo (a meno di hardware -specializzato). Oltre all'orologio generale di sistema possono essere -presenti altri tipi di orologi \textit{real-time}, ciascuno dei quali viene -identificato da un opportuno valore di una variabile di tipo -\type{clockid\_t}; un elenco di quelli disponibili su Linux è riportato in -tab.~\ref{tab:sig_timer_clockid_types}. - \begin{table}[htb] \footnotesize \centering @@ -3265,6 +3253,19 @@ tab.~\ref{tab:sig_timer_clockid_types}. \label{tab:sig_timer_clockid_types} \end{table} +A tutte le implementazioni che si rifanno a queste estensioni è richiesto di +disporre di una versione \textit{real-time} almeno per l'orologio generale di +sistema, quello che mantiene il \textit{calendar time} (vedi +sez.~\ref{sec:sys_time_base}), che in questa forma deve indicare il numero di +secondi e nanosecondi passati a partire dal primo gennaio 1970 (\textit{The + Epoch}). Si ricordi infatti che l'orologio ordinario usato dal +\textit{calendar time} riporta solo un numero di secondi, e che la risoluzione +effettiva normalmente non raggiunge il nanosecondo (a meno di hardware +specializzato). Oltre all'orologio generale di sistema possono essere +presenti altri tipi di orologi \textit{real-time}, ciascuno dei quali viene +identificato da un opportuno valore di una variabile di tipo +\type{clockid\_t}; un elenco di quelli disponibili su Linux è riportato in +tab.~\ref{tab:sig_timer_clockid_types}. % TODO: dal 4.17 CLOCK_MONOTONIC e CLOCK_BOOTTIME sono identici vedi % https://lwn.net/Articles/751651/ e -- 2.39.5 From eeab41391da85f635be3c2f3058e24b9a5265b85 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Wed, 5 Apr 2023 14:44:22 +0200 Subject: [PATCH 06/16] Aggiunti vari TODO --- fileadv.tex | 3 +++ filedir.tex | 3 +++ fileio.tex | 1 + othersock.tex | 2 ++ procadv.tex | 4 ++++ sockctrl.tex | 6 ++++-- 6 files changed, 17 insertions(+), 2 deletions(-) diff --git a/fileadv.tex b/fileadv.tex index 948f721..ba34116 100644 --- a/fileadv.tex +++ b/fileadv.tex @@ -3498,6 +3498,9 @@ raggruppati in un solo evento. % http://lwn.net/Articles/343346/ (incluso nel 2.6.36) % fanotify_mark() ha FAN_MARK_FILESYSTEM dal 4.20 % fanotify() ha FAN_OPEN_EXEC dal 4.21/5.0 +% fanotify() ha FAN_FS_ERROR dal 5.16, vedi +% https://docs.kernel.org/admin-guide/filesystem-monitoring.html +% fanotify() ha FAN_RENAME dal 5.17, vedi https://kernelnewbies.org/Linux_5.17 \subsection{L'interfaccia POSIX per l'I/O asincrono} diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index 6577274..bc1f5ab 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -1182,6 +1182,9 @@ utilizzati solo in fase di montaggio: % * http://lwn.net/Articles/159077/ e % * Documentation/filesystems/sharedsubtree.txt +% TODO: (bassa priorità) trattare mount_setattr, vedi +% https://lwn.net/Articles/896255/ + % TODO: (bassa priorità) non documentati ma presenti in sys/mount.h: % * MS_POSIXACL % * MS_KERNMOUNT diff --git a/fileio.tex b/fileio.tex index f630562..28153b4 100644 --- a/fileio.tex +++ b/fileio.tex @@ -557,6 +557,7 @@ escludere la possibilità di far esistere il file anche in un secondo tempo. % NOTE: per O_TMPFILE vedi: http://kernelnewbies.org/Linux_3.11 % https://lwn.net/Articles/558598/ http://lwn.net/Articles/619146/ +% https://lwn.net/Articles/896153/ \begin{table}[!htb] diff --git a/othersock.tex b/othersock.tex index 325fb0d..aad32e4 100644 --- a/othersock.tex +++ b/othersock.tex @@ -801,6 +801,8 @@ stack dei protocolli. \subsection{I socket \textit{netlink}} \label{sec:socket_netlink} +Vedi \url{https://docs.kernel.org/next/userspace-api/netlink/index.html} + \subsection{I \textit{packet socket}} \label{sec:packet_socket} diff --git a/procadv.tex b/procadv.tex index a5ea67f..cefed26 100644 --- a/procadv.tex +++ b/procadv.tex @@ -1902,6 +1902,10 @@ Introdotta a partire dal kernel 2.4.21, solo su PowerPC. % TODO documentare PR_SET_SYSCALL_USER_DISPATCH in 5.11, vedi % https://lwn.net/Articles/826313/ +% TODO documentare PR_SET_MDWE in 6.3, vedi +% https://git.kernel.org/linus/b507808ebce2 + + \label{sec:prctl_operation} \end{basedescript} diff --git a/sockctrl.tex b/sockctrl.tex index 9d5279e..17514f5 100644 --- a/sockctrl.tex +++ b/sockctrl.tex @@ -2669,8 +2669,10 @@ tab.~\ref{tab:sock_opt_socklevel} sul significato delle varie opzioni: \item[\constd{SO\_TYPE}] questa opzione permette di leggere il tipo di socket su cui si opera; funziona solo con \func{getsockopt}, ed utilizza per \param{optval} un intero in cui verrà restituito il valore numerico che lo - identifica (ad esempio \const{SOCK\_STREAM}). - + identifica (ad esempio \const{SOCK\_STREAM}). + +% TODO verificare IP_LOCAL_PORT_RANGE, aggiunta con il 6.3 +% vedi https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git/commit/?id=91d0b78c5177 \end{basedescript} -- 2.39.5 From 87fb95cc5ce9b6ef9106c6c237c69476d12834fa Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Thu, 5 Oct 2023 16:25:40 +0200 Subject: [PATCH 07/16] Note kernel 6.6 --- fileio.tex | 3 +++ procadv.tex | 4 ++++ 2 files changed, 7 insertions(+) diff --git a/fileio.tex b/fileio.tex index 28153b4..55c076e 100644 --- a/fileio.tex +++ b/fileio.tex @@ -1960,6 +1960,9 @@ aggiuntivo sono \textit{system call}, ad esempio \func{faccessat} e aderenza allo standard POSIX.1-2008, dato che la \textit{system call} sottostante non prevede l'argomento \param{flags}. +% TODO: nel kernel 6.6 è stata introdotta fchmodat2 che risolve il problema +% appena illustrato + % TODO: aggiornare per via di faccessat2 aggiunta con il kernel 5.8 In tab.~\ref{tab:at-functions_constant_values} si sono elencati i valori diff --git a/procadv.tex b/procadv.tex index cefed26..4b5912e 100644 --- a/procadv.tex +++ b/procadv.tex @@ -1360,6 +1360,10 @@ essere fornito in una forma di codice interpretabile fornito attraverso un socket o una \textit{pipe}, creati prima di lanciare il processo che eseguirà il codice non fidato. +% TODO: a partire dal kernel 6.6 è stato introdotto +% SECCOMP_USER_NOTIF_FD_SYNC_WAKE_UP that indicates that events from the +% watched process will be handled synchronously; that allows the kernel to +% schedule the two processes more efficiently (da LWN) % TODO a partire dal kernel 3.5 è stato introdotto la possibilità di usare un % terzo argomento se il secondo è SECCOMP_MODE_FILTER, vedi -- 2.39.5 From cea75853940205e861aa8467e3e091e8dffd5763 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: piccardi Date: Fri, 20 Oct 2023 11:12:36 +0200 Subject: [PATCH 08/16] Note di copyright e piccole correzioni --- build.tex | 2 +- errors.tex | 2 +- fileadv.tex | 2 +- filedir.tex | 2 +- fileio.tex | 4 ++-- gapil.tex | 2 +- intro.tex | 2 +- ipc.tex | 2 +- macro.tex | 2 +- netlayer.tex | 2 +- network.tex | 2 +- othersock.tex | 2 +- preambolo.tex | 2 +- pref.tex | 2 +- session.tex | 2 +- signal.tex | 49 ++++++++++++++++++++++++------------------------- thread.tex | 2 +- trasplayer.tex | 2 +- 18 files changed, 42 insertions(+), 43 deletions(-) diff --git a/build.tex b/build.tex index cec0b2d..d515d78 100644 --- a/build.tex +++ b/build.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% build.tex %% -%% Copyright (C) 1999-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, +%% Copyright (C) 1999-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, %% distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/errors.tex b/errors.tex index b8b6a8f..d3c8d8d 100644 --- a/errors.tex +++ b/errors.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% errors.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/fileadv.tex b/fileadv.tex index ba34116..fd912c3 100644 --- a/fileadv.tex +++ b/fileadv.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% fileadv.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index bc1f5ab..a5ce4ce 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% filedir.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/fileio.tex b/fileio.tex index 55c076e..301b98d 100644 --- a/fileio.tex +++ b/fileio.tex @@ -1,6 +1,6 @@ -s%% fileio.tex (merge fileunix.tex - filestd.tex) +%% fileio.tex (merge fileunix.tex - filestd.tex) %% -%% Copyright (C) 2000-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. 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Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/signal.tex b/signal.tex index e6c75e6..e932644 100644 --- a/signal.tex +++ b/signal.tex @@ -3335,17 +3335,17 @@ stata inizializzata con il valore che si vuole impostare sull'orologio, mentre per \func{clock\_gettime} verrà restituito al suo interno il valore corrente dello stesso. -Si tenga presente inoltre che per eseguire un cambiamento sull'orologio -generale di sistema \const{CLOCK\_REALTIME} occorrono i privilegi -amministrativi;\footnote{ed in particolare la \textit{capability} - \const{CAP\_SYS\_TIME}.} inoltre ogni cambiamento ad esso apportato non avrà -nessun effetto sulle temporizzazioni effettuate in forma relativa, come quelle -impostate sulle quantità di \textit{process time} o per un intervallo di tempo -da trascorrere, ma solo su quelle che hanno richiesto una temporizzazione ad -un istante preciso (in termini di \textit{calendar time}). Si tenga inoltre -presente che nel caso di Linux \const{CLOCK\_REALTIME} è l'unico orologio per -cui si può effettuare una modifica, infatti nonostante lo standard preveda la -possibilità di modifiche anche per \const{CLOCK\_PROCESS\_CPUTIME\_ID} e +Per eseguire un cambiamento sull'orologio generale di sistema +\const{CLOCK\_REALTIME} occorrono i privilegi amministrativi;\footnote{ed in + particolare la \textit{capability} \const{CAP\_SYS\_TIME}.} e che ogni +cambiamento ad esso apportato non avrà nessun effetto sulle temporizzazioni +effettuate in forma relativa, come quelle impostate sulle quantità di +\textit{process time} o per un intervallo di tempo da trascorrere, ma solo su +quelle che hanno richiesto una temporizzazione ad un istante preciso (in +termini di \textit{calendar time}). Si tenga inoltre presente che nel caso di +Linux \const{CLOCK\_REALTIME} è l'unico orologio per cui si può effettuare una +modifica, infatti nonostante lo standard preveda la possibilità di modifiche +anche per \const{CLOCK\_PROCESS\_CPUTIME\_ID} e \const{CLOCK\_THREAD\_CPUTIME\_ID}, il kernel non le consente. Oltre alle due funzioni precedenti, lo standard POSIX prevede una terza @@ -3381,16 +3381,15 @@ voglia utilizzare nelle funzioni di impostazione che non corrisponda ad un multiplo intero di questa risoluzione, sarà troncato in maniera automatica. Gli orologi elencati nella seconda sezione di -tab.~\ref{tab:sig_timer_clockid_types} sono delle estensioni specifiche di -Linux, create per rispondere ad alcune esigenze specifiche, come quella di -tener conto di eventuali periodi di sospensione del sistema, e presenti solo -nelle versioni più recenti del kernel. In particolare gli ultimi due, -contraddistinti dal suffisso \texttt{\_ALARM}, hanno un impiego particolare, -derivato dalle esigenze emerse con Android per l'uso di Linux sui cellulari, -che consente di creare timer che possono scattare, riattivando il sistema, -anche quando questo è in sospensione. Per il loro utilizzo è prevista la -necessità di una capacità specifica, \const{CAP\_WAKE\_ALARM} (vedi -sez.~\ref{sec:proc_capabilities}). +tab.~\ref{tab:sig_timer_clockid_types} sono estensioni specifiche di Linux +presenti solo nelle versioni più recenti del kernel, create per rispondere ad +alcune esigenze specifiche come quella di tener conto di eventuali periodi di +sospensione del sistema. In particolare gli ultimi due, contraddistinti dal +suffisso \texttt{\_ALARM}, hanno un impiego particolare derivato dalle +esigenze emerse con Android per l'uso di Linux sui cellulari, che consente di +creare timer che possono scattare, riattivando il sistema, anche quando questo +è in sospensione. Per il loro utilizzo è prevista la necessità di una capacità +specifica, \const{CAP\_WAKE\_ALARM} (vedi sez.~\ref{sec:proc_capabilities}). Si tenga presente inoltre che con l'introduzione degli \textit{high resolution timer} i due orologi \const{CLOCK\_PROCESS\_CPUTIME\_ID} e @@ -3892,10 +3891,10 @@ anch'essa introdotta dallo standard POSIX.1, il suo prototipo è: La funzione permette di ricavare quali sono i segnali pendenti per il processo in corso, cioè i segnali che sono stati inviati dal kernel ma non sono stati ancora ricevuti dal processo in quanto bloccati. Non esiste una funzione -equivalente nella vecchia interfaccia, ma essa è tutto sommato poco utile, -dato che essa può solo assicurare che un segnale è stato inviato, dato che -escluderne l'avvenuto invio al momento della chiamata non significa nulla -rispetto a quanto potrebbe essere in un qualunque momento successivo. +equivalente nella vecchia interfaccia, ma essa, potendo solo assicurare che un +segnale è stato inviato, è tutto sommato poco utile dato che escluderne +l'avvenuto invio al momento della chiamata non significa nulla rispetto a +quanto potrebbe accadere in un qualunque momento successivo. Una delle caratteristiche di BSD, disponibile anche in Linux, è la possibilità di usare uno \textit{stack} alternativo per i segnali; è cioè possibile fare diff --git a/thread.tex b/thread.tex index 62f4dfd..afb1b62 100644 --- a/thread.tex +++ b/thread.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% thread.tex %% -%% Copyright (C) 2007-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2007-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/trasplayer.tex b/trasplayer.tex index 97b0efb..978e9bb 100644 --- a/trasplayer.tex +++ b/trasplayer.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% tcpprot.tex %% -%% Copyright (C) 2002-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, +%% Copyright (C) 2002-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, %% distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", -- 2.39.5 From 9591992789144176c6d5d90920d21bbda5e4b7d7 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: piccardi Date: Fri, 20 Oct 2023 12:43:52 +0200 Subject: [PATCH 09/16] Altre piccole correzioni --- session.tex | 22 ++++++++-------- sources/sigwait.c | 66 +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ 2 files changed, 77 insertions(+), 11 deletions(-) create mode 100644 sources/sigwait.c diff --git a/session.tex b/session.tex index 77510fe..25c8146 100644 --- a/session.tex +++ b/session.tex @@ -44,9 +44,9 @@ Originariamente si trattava di dispositivi specifici (i terminali seriali, se non addirittura le telescriventi). Oggi questa interfaccia viene in genere emulata o tramite programmi o con le cosiddette console virtuali associate a monitor e tastiera, ma esiste sempre la possibilità di associarla direttamente -ad alcuni dispositivi, come eventuali linee seriali, ed in certi casi, come -buona parte dei dispositivi embedded su cui gira Linux (come router, access -point, ecc.) questa resta anche l'unica opzione per una \textit{console} di +a dispositivi specifici lelinee seriali, che in certi casi, come avviene per +buona parte dei dispositivi embedded su cui gira Linux come router, access +point, ecc. sono l'unica opzione per una avere una \textit{console} di sistema. @@ -64,7 +64,7 @@ molti terminali in contemporanea da una singola postazione di lavoro, ma il sistema è nato prima dell'esistenza di tutto ciò. Il \textit{job control} è una caratteristica opzionale, introdotta in BSD -negli anni '80, e successivamente standardizzata da POSIX.1. La sua +negli anni '80, e successivamente standardizzata da POSIX.1; la sua disponibilità nel sistema è verificabile attraverso il controllo della macro \macro{\_POSIX\_JOB\_CONTROL}. In generale il \textit{job control} richiede il supporto sia da parte della shell (quasi tutte ormai lo hanno), che da parte @@ -562,7 +562,7 @@ terminati. L'organizzazione del sistema del job control è strettamente connessa alle modalità con cui un utente accede al sistema per dare comandi, collegandosi ad esso con un terminale, che sia questo realmente tale, come un VT100 collegato -ad una seriale o virtuale, come quelli associati a schermo e tastiera o ad una +ad una seriale, o virtuale, come quelli associati a schermo e tastiera o ad una connessione di rete. Dato che i concetti base sono gli stessi, e dato che alla fine le differenze sono nel dispositivo cui il kernel associa i file standard (vedi tab.~\ref{tab:file_std_files}) per l'I/O, tratteremo solo il caso @@ -695,12 +695,12 @@ Questi programmi, che devono essere eseguiti in modalità non interattiva e senza nessun intervento dell'utente, sono normalmente chiamati \textsl{demoni}, (o \textit{daemons}), nome ispirato dagli omonimi spiritelli della mitologia greca che svolgevano compiti che gli dei trovavano noiosi, di -cui parla anche Socrate (che sosteneva di averne uno al suo servizio). +cui parla anche Socrate, che sosteneva di averne uno al suo servizio. %TODO ricontrollare, i miei ricordi di filosofia sono piuttosto datati. Se però si lancia un programma demone dalla riga di comando in un sistema che -supporta, come Linux, il \textit{job control} esso verrà comunque associato ad +supporta il \textit{job control} come Linux, esso verrà comunque associato ad un terminale di controllo e mantenuto all'interno di una sessione, e anche se può essere mandato in background e non eseguire più nessun I/O su terminale, si avranno comunque tutte le conseguenze che abbiamo trattato in @@ -823,7 +823,7 @@ differenti meccanismi come: le modalità con cui queste azioni vengono realizzate dipendono ovviamente dal demone che si usa, per la gestione del quale si rimanda ad un testo di amministrazione di sistema.\footnote{l'argomento è ad esempio coperto dal - capitolo 3.2.3 si \cite{AGL}.} + capitolo 3.2.3 di \cite{AGL}.} La \acr{glibc} definisce una serie di funzioni standard con cui un processo può accedere in maniera generica al servizio di \textit{syslog}, che però @@ -1270,9 +1270,9 @@ al di fuori di questo. \label{sec:sess_terminal_io} Benché come ogni altro dispositivo i terminali siano accessibili come file, -essi hanno assunto storicamente, essendo stati a lungo l'unico modo di -accedere al sistema, una loro rilevanza specifica, che abbiamo già avuto modo -di incontrare nella precedente sezione. +essendo stati a lungo l'unico modo di accedere al sistema essi hanno assunto +storicamente una loro rilevanza specifica, che abbiamo già avuto modo di +incontrare nella precedente sezione. Esamineremo qui le peculiarità dell'I/O eseguito sui terminali, che per la loro particolare natura presenta delle differenze rispetto ai normali file su diff --git a/sources/sigwait.c b/sources/sigwait.c new file mode 100644 index 0000000..7dcc983 --- /dev/null +++ b/sources/sigwait.c @@ -0,0 +1,66 @@ +/* sigwait.c + * + * Copyright (C) 2021 Simone Piccardi + * + * This program is free software; you can redistribute it and/or modify + * it under the terms of the GNU General Public License as published by + * the Free Software Foundation; either version 2 of the License, or (at + * your option) any later version. + * + * This program is distributed in the hope that it will be useful, but + * WITHOUT ANY WARRANTY; without even the implied warranty of + * MERCHANTABILITY or FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE. See the GNU + * General Public License for more details. + * + * You should have received a copy of the GNU General Public License + * along with this program; if not, write to the Free Software + * Foundation, Inc., 675 Mass Ave, Cambridge, MA 02139, USA. + */ +/**************************************************************** + * + * Program sigwait.c: + * Test program for sigwait function + * + * Author: Simone Piccardi + * Nov. 2021 + * + ****************************************************************/ +/* + * Include needed headers + */ +#define _GNU_SOURCE +#include /* unix standard library */ +#include /* signal constants, types and functions */ +#include /* error definitions and routines */ +#include /* C standard library */ +#include /* unix standard library */ +#include /* standard I/O library */ +#include /* C strings library */ + +int main(int argc, char *argv[]) +{ +/* + * Variables definition + */ + int i; + pid_t pid = 0; + int sig,res; + sigset_t set; + + sigemptyset(&set); + sigaddset(&set, SIGALRM); +// while (1) { + res=sigwait(&set, &sig); + printf("Sig was %d", sig); + if ( res > 0) { + printf("Errno was %d", errno); + perror("errore"); + printf("Result was %d", res); + printf("Error by res was %s", strerror(res)); + exit(11); + } else { + printf("Result was %d", res); + printf("Normal exit"); + } +// } +} -- 2.39.5 From f7a6ae8c2e5b4e412f1805db07582b1bc5ae4f06 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Wed, 10 Jan 2024 12:11:16 +0100 Subject: [PATCH 10/16] Note varie --- fileadv.tex | 12 +++++++++++- filedir.tex | 2 ++ procadv.tex | 4 ++++ 3 files changed, 17 insertions(+), 1 deletion(-) diff --git a/fileadv.tex b/fileadv.tex index 948f721..8e83df6 100644 --- a/fileadv.tex +++ b/fileadv.tex @@ -925,6 +925,7 @@ attuale delle cose è sconsigliabile fare affidamento sul \textit{mandatory % TODO il supporto è stato reso opzionale nel 4.5, verrà eliminato nel futuro % (vedi http://lwn.net/Articles/667210/) +% è stato eliminato nel 5.15 \itindend{file~locking} @@ -3498,6 +3499,7 @@ raggruppati in un solo evento. % http://lwn.net/Articles/343346/ (incluso nel 2.6.36) % fanotify_mark() ha FAN_MARK_FILESYSTEM dal 4.20 % fanotify() ha FAN_OPEN_EXEC dal 4.21/5.0 +% fanotify() ha FAN_REPORT_PIDFD dal 5.14 \subsection{L'interfaccia POSIX per l'I/O asincrono} @@ -4733,7 +4735,9 @@ caching dei dati. % https://lwn.net/Articles/733256/). % TODO aggiunte MADV_COLD e MADV_PAGEOUT dal kernel 5.4, vedi % https://git.kernel.org/linus/9c276cc65a58 e -% https://git.kernel.org/linus/1a4e58cce84e +% https://git.kernel.org/linus/1a4e58cce84e +% TODO: aggiunte MADV_POPULATE_READ e MADV_POPULATE_WRITE (vedi +% https://lwn.net/Articles/861695/) \footnotetext{a partire dal kernel 2.6.32 è stato introdotto un meccanismo che identifica pagine di memoria identiche e le accorpa in una unica pagina @@ -5862,6 +5866,12 @@ da fare % TODO: trattare i file seal, vedi fcntl / F_ADD_SEAL e memfd_create +% TODO: con il kernel 5.14 è stata introdotta la syscall memfd_secret, vedi +% https://lwn.net/Articles/835342/ https://lwn.net/Articles/812325/ +% https://lwn.net/Articles/865256/ +% https://lwn.net/ml/linux-mm/20210729082900.1581359-1-rppt@kernel.org/ e +% https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git/commit/?id=1507f51255c9 + % TODO trattare qui ioctl_ficlonerange ? % TODO trattare qui close_range, vedi https://lwn.net/Articles/789023/ diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index 6577274..e1e89e9 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -6262,6 +6262,8 @@ gestione delle quote è \funcd{quotactl}, ed il suo prototipo è: \end{funcproto} % TODO rivedere gli errori +% TODO aggiungere quotactl_fd introdotta con il kernel 5.14, vedi +% https://lwn.net/Articles/859679/ La funzione richiede che il filesystem sul quale si vuole operare, che deve essere specificato con il nome del relativo file di dispositivo nell'argomento diff --git a/procadv.tex b/procadv.tex index 53eb58a..69f81ea 100644 --- a/procadv.tex +++ b/procadv.tex @@ -1565,6 +1565,10 @@ all'ordinario valore nullo (dato per implicito). %TODO: trattare PR_MPX_*_MANAGEMENT, dal 3.19, vedi % https://lwn.net/Articles/582712/ %TODO: trattare PR_*NO_NEW_PRIVS, dal 3.5 +%TODO: trattare il core scheduling dal 5.14, vedi +%https://lwn.net/Articles/780703/ e https://lwn.net/Articles/861251/ +%TODO: trattare PR_SPEC_L1D_FLUSH vedi https://git.kernel.org/linus/b7fe54f6c2d4 + \begin{basedescript}{\desclabelwidth{1.5cm}\desclabelstyle{\nextlinelabel}} \item[\constd{PR\_CAPBSET\_READ}] Controlla la disponibilità di una delle -- 2.39.5 From 9ba1c62a79690cb2bdb753b2bc3728d046142d70 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Wed, 10 Jan 2024 12:18:24 +0100 Subject: [PATCH 11/16] Aggiornamento note copyright --- build.tex | 2 +- errors.tex | 2 +- fileadv.tex | 2 +- filedir.tex | 2 +- fileio.tex | 2 +- gapil.tex | 4 ++-- intro.tex | 2 +- ipc.tex | 2 +- macro.tex | 2 +- netlayer.tex | 2 +- network.tex | 2 +- othersock.tex | 2 +- preambolo.tex | 2 +- pref.tex | 2 +- process.tex | 2 +- prochand.tex | 2 +- ringraziamenti.tex | 2 +- session.tex | 2 +- signal.tex | 2 +- sockadv.tex | 2 +- sockctrl.tex | 2 +- socket.tex | 2 +- system.tex | 2 +- tcpsock.tex | 2 +- thread.tex | 2 +- trasplayer.tex | 2 +- 26 files changed, 27 insertions(+), 27 deletions(-) diff --git a/build.tex b/build.tex index d515d78..ad1ba8f 100644 --- a/build.tex +++ b/build.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% build.tex %% -%% Copyright (C) 1999-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, +%% Copyright (C) 1999-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, %% distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/errors.tex b/errors.tex index d3c8d8d..18d618c 100644 --- a/errors.tex +++ b/errors.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% errors.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/fileadv.tex b/fileadv.tex index 189972a..1bce388 100644 --- a/fileadv.tex +++ b/fileadv.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% fileadv.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index 41f50a2..96c4b58 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% filedir.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/fileio.tex b/fileio.tex index 301b98d..59a3614 100644 --- a/fileio.tex +++ b/fileio.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% fileio.tex (merge fileunix.tex - filestd.tex) %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/gapil.tex b/gapil.tex index 4ad87a0..81c00c5 100644 --- a/gapil.tex +++ b/gapil.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% gapil.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.3 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -136,7 +136,7 @@ hyperfootnotes=false]{hyperref} \begin{quote} - Copyright \copyright\ 2000-2021 Simone Piccardi. Permission is granted to + Copyright \copyright\ 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free Documentation License, Version 1.3 or any later version published by the Free Software Foundation; with the Invariant Sections being ``Un preambolo'' diff --git a/intro.tex b/intro.tex index 0929867..74091fc 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% intro.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index bd310d3..415b2a2 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% ipc.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/macro.tex b/macro.tex index 30d64fe..9ede6c4 100644 --- a/macro.tex +++ b/macro.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% macro.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/netlayer.tex b/netlayer.tex index 633ffbc..275b00d 100644 --- a/netlayer.tex +++ b/netlayer.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% netlayer.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/network.tex b/network.tex index 95f54f4..7672423 100644 --- a/network.tex +++ b/network.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% network.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. 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Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/pref.tex b/pref.tex index 512fced..03e134f 100644 --- a/pref.tex +++ b/pref.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% pref.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. 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Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/system.tex b/system.tex index a761b4d..671b102 100644 --- a/system.tex +++ b/system.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% system.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2019 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. 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Permission is granted to +%% Copyright (C) 2007-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/trasplayer.tex b/trasplayer.tex index 978e9bb..4493730 100644 --- a/trasplayer.tex +++ b/trasplayer.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% tcpprot.tex %% -%% Copyright (C) 2002-2023 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, +%% Copyright (C) 2002-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, %% distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", -- 2.39.5 From edae5086a3e87e3b08505cb2acfb3d001ae38242 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: piccardi Date: Fri, 18 Oct 2024 11:54:21 +0200 Subject: [PATCH 12/16] Piccole correzioni e link per openpty e affini --- session.tex | 101 +++++++++++++++++++++++++++++----------------------- 1 file changed, 56 insertions(+), 45 deletions(-) diff --git a/session.tex b/session.tex index beb46bb..7a77919 100644 --- a/session.tex +++ b/session.tex @@ -1352,8 +1352,8 @@ ricevuti impiegandoli opportunamente come comandi o come dati. Per capire le caratteristiche dell'I/O sui terminali occorre esaminare le modalità con cui esso viene effettuato. L'accesso, come per tutti i dispositivi, viene gestito dal kernel, ma per tutti i terminali viene -utilizzata una architettura generica che si è schematizzata in -fig.~\ref{fig:term_struct}. +utilizzata una architettura generica che si è schematizzata in maniera +semplificata in fig.~\ref{fig:term_struct}. Ad ogni terminale sono sempre associate due code per gestire l'input e l'output, che ne implementano una bufferizzazione @@ -1406,8 +1406,9 @@ descriptor che corrispondono ad un terminale, in caso contrario lo standard richiede che venga restituito un errore di \errcode{ENOTTY}. Per evitare l'errore, ed anche semplicemente per verificare se un file -descriptor corrisponde ad un terminale, è disponibile la funzione -\funcd{isatty}, il cui prototipo è: +descriptor corrisponde ad un terminale (cosa che viene fatta da alcuni +programmi quando richiedono l'immissione di una password), è disponibile la +funzione \funcd{isatty}, il cui prototipo è: \begin{funcproto}{ \fhead{unistd.h} @@ -1419,13 +1420,14 @@ descriptor corrisponde ad un terminale, è disponibile la funzione altrimenti, nel qual caso \var{errno} assumerà uno dei valori: \begin{errlist} \item[\errcode{EBADF}] \param{fd} non è un file descriptor valido. - \item[\errcode{EINVAL}] \param{fd} non è associato a un terminale (non - ottempera a POSIX.1-2001 che richiederebbe \errcode{ENOTTY}). + \item[\errcode{ENOTTY}] \param{fd} non è associato a un terminale (alcune + vecchie versioni del kernel restituiscono \errcode{EINVAL} che non + ottempera a POSIX.1-2001). \end{errlist} } \end{funcproto} -Un'altra funzione per avere informazioni su un terminale è \funcd{ttyname}, +Una seconda funzione per avere informazioni su un terminale è \funcd{ttyname}, che permette di ottenere il nome del file di dispositivo del terminale associato ad un file descriptor; il suo prototipo è: @@ -1508,14 +1510,14 @@ essere in grado di aprire il terminale. I vari attributi associati ad un terminale vengono mantenuti per ciascuno di essi in una struttura \struct{termios} che viene usata dalle varie funzioni dell'interfaccia. In fig.~\ref{fig:term_termios} si sono riportati tutti i -campi della definizione di questa struttura usata in Linux; di questi solo i -primi cinque sono previsti dallo standard POSIX.1, ma le varie implementazioni -ne aggiungono degli altri per mantenere ulteriori informazioni.\footnote{la - definizione della struttura si trova in \file{bits/termios.h}, da non +campi della definizione di questa struttura usata in Linux;\footnote{la + definizione della struttura si trova in \file{bits/termios-struct.h}, da non includere mai direttamente; Linux, seguendo l'esempio di BSD, aggiunge i due campi \var{c\_ispeed} e \var{c\_ospeed} per mantenere le velocità delle linee seriali, ed un campo ulteriore, \var{c\_line} per indicare la - disciplina di linea.} + disciplina di linea.} di questi solo i primi quattro flag ed il successivo +\texttt{c\_cc} sono previsti dallo standard POSIX.1, ma le varie +implementazioni ne aggiungono degli altri per mantenere ulteriori informazioni. \begin{figure}[!htb] \footnotesize \centering @@ -1621,26 +1623,28 @@ modificare i bit su cui non si interviene. \end{table} Il primo flag, mantenuto nel campo \var{c\_iflag}, è detto \textsl{flag di - input} e controlla le modalità di funzionamento dell'input dei caratteri sul -terminale, come il controllo di parità, il controllo di flusso, la gestione -dei caratteri speciali; un elenco dei vari bit, del loro significato e delle -costanti utilizzate per identificarli è riportato in -tab.~\ref{tab:sess_termios_iflag}. - -Si noti come alcuni di questi flag (come quelli per la gestione del flusso) -fanno riferimento a delle caratteristiche che ormai sono completamente -obsolete; la maggior parte inoltre è tipica di terminali seriali, e non ha -alcun effetto su dispositivi diversi come le console virtuali o gli -pseudo-terminali usati nelle connessioni di rete. + input} e controlla le modalità con cui viene gestita l'immissione dei +caratteri sul terminale, per funzionalità come il controllo di parità, il +controllo di flusso, la gestione dei caratteri speciali; un elenco dei vari +bit che compongono il flag, del loro significato e delle costanti utilizzate +per identificarli è riportato in tab.~\ref{tab:sess_termios_iflag}. + +Si noti come alcuni di questi flag (come quelli relativi al controllo di +gestione del flusso) fanno riferimento a delle caratteristiche dei terminali +che ormai sono completamente obsolete; la maggior parte inoltre è tipica dei +terminali seriali, e non ha alcun effetto su dispositivi diversi come le +console virtuali sullo schermo o gli pseudo-terminali usati nelle connessioni +di rete. Il secondo flag, mantenuto nel campo \var{c\_oflag}, è detto \textsl{flag di - output} e controlla le modalità di funzionamento dell'output dei caratteri, -come l'impacchettamento dei caratteri sullo schermo, la traslazione degli a -capo, la conversione dei caratteri speciali; un elenco dei vari bit, del loro -significato e delle costanti utilizzate per identificarli è riportato in -tab.~\ref{tab:sess_termios_oflag}, di questi solo \const{OPOST} era previsto -da POSIX.1, buona parte degli altri sono stati aggiunti in POSIX.1-2001, -quelli ancora assenti sono stati indicati esplicitamente. + output} e controlla le modalità con cui viene gestito il funzionamento dei +caratteri scritti sul terminale, come l'impacchettamento dei caratteri sullo +schermo, la traslazione degli a capo, la conversione dei caratteri speciali. +Un elenco dei vari bit, del loro significato e delle costanti utilizzate per +identificarli è stato riportato in tab.~\ref{tab:sess_termios_oflag}, di +questi soltanto \const{OPOST} era previsto da POSIX.1, buona parte degli altri +flag sono stati aggiunti in POSIX.1-2001, quelli ancora assenti sono stati +indicati esplicitamente. \begin{table}[!htb] \footnotesize @@ -1698,17 +1702,19 @@ quelli ancora assenti sono stati indicati esplicitamente. \end{table} Si noti come alcuni dei valori riportati in tab.~\ref{tab:sess_termios_oflag} -fanno riferimento a delle maschere di bit; essi infatti vengono utilizzati per -impostare alcuni valori numerici relativi ai ritardi nell'output di alcuni -caratteri: una caratteristica originaria dei primi terminali su telescrivente, -che avevano bisogno di tempistiche diverse per spostare il carrello in -risposta ai caratteri speciali, e che oggi sono completamente in disuso. - -Si tenga presente inoltre che nel caso delle maschere il valore da inserire in -\var{c\_oflag} deve essere fornito avendo cura di cancellare prima tutti i bit -della maschera, i valori da immettere infatti (quelli riportati nella -spiegazione corrispondente) sono numerici e non per bit, per cui possono -sovrapporsi fra di loro. Occorrerà perciò utilizzare un codice del tipo: +fanno riferimento non a bit singoli, ma a delle maschere di bit; essi infatti +vengono utilizzati per impostare alcuni valori numerici relativi ai ritardi da +applicare alla scrittura sul terminale di alcuni caratteri: si tratta di una +caratteristica originaria dei primi terminali su telescrivente, che avevano +bisogno di tempistiche diverse per spostare il carrello in risposta ai +caratteri speciali, e che oggi sono completamente in disuso. + +Si tenga presente inoltre che nel caso si utilizzi una di queste maschere di +bit il valore da inserire in \var{c\_oflag} deve essere fornito avendo cura di +cancellare prima tutti i bit della maschera; i valori da immettere infatti +(quelli riportati nella spiegazione corrispondente) sono numerici e non per +bit, per cui possono sovrapporsi fra di loro. Occorrerà perciò utilizzare un +codice del tipo: \includecodesnip{listati/oflag.c} @@ -1911,8 +1917,8 @@ Oltre ai vari flag per gestire le varie caratteristiche dei terminali, impostare i caratteri speciali associati alle varie funzioni di controllo. Il numero di questi caratteri speciali è indicato dalla costante \constd{NCCS}, POSIX ne specifica almeno 11, ma molte implementazioni ne definiscono molti -altri.\footnote{in Linux il valore della costante è 32, anche se i caratteri - effettivamente definiti sono solo 17.} +altri; in Linux il valore della costante è 32, anche se i caratteri +effettivamente definiti sono solo 17. \begin{table}[!htb] \footnotesize @@ -2187,7 +2193,8 @@ velocità tipiche delle linee seriali: \begin{verbatim} B0 B50 B75 B110 B134 B150 B200 B300 B600 B1200 B1800 B2400 B4800 B9600 - B19200 B38400 B57600 B115200 B230400 B460800 + B19200 B38400 B57600 B115200 B230400 B460800 B460800 + B500000 B576000 B921600 B1000000 B1152000 B1500000 B2000000 \end{verbatim} Un terminale può utilizzare solo alcune delle velocità possibili, le funzioni @@ -2489,7 +2496,6 @@ Da fare. Qui vanno spiegati i terminali virtuali, \file{/dev/pty} e compagnia. % vedi man pts -% vedi \subsection{Allocazione dei terminali virtuali} @@ -2503,6 +2509,11 @@ Qui vanno le cose su \func{openpty} e compagnia. % vedi http://lwn.net/Articles/688809/, % http://man7.org/linux/man-pages/man3/ptsname.3.html +% vedi +% https://stackoverflow.com/questions/77231881/how-to-turn-a-pty-shell-into-a-remote-shell +% https://gist.github.com/zmwangx/2bac2af9195cad47069419ccd9ee98d8 +% https://www.uninformativ.de/blog/postings/2018-02-24/0/POSTING-en.html +% https://cpp.hotexamples.com/it/examples/-/-/openpty/cpp-openpty-function-examples.html % TODO materiale sulle seriali % vedi http://www.easysw.com/~mike/serial/serial.html -- 2.39.5 From b47944a510894e2fef065117d193b9771a7d2ed9 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: piccardi Date: Sun, 20 Oct 2024 19:56:55 +0200 Subject: [PATCH 13/16] Correzioni --- session.tex | 6 +++--- 1 file changed, 3 insertions(+), 3 deletions(-) diff --git a/session.tex b/session.tex index 7a77919..ac90872 100644 --- a/session.tex +++ b/session.tex @@ -44,7 +44,7 @@ Originariamente si trattava di dispositivi specifici (i terminali seriali, se non addirittura le telescriventi). Oggi questa interfaccia viene in genere emulata o tramite programmi o con le cosiddette console virtuali associate a monitor e tastiera, ma esiste sempre la possibilità di associarla direttamente -a dispositivi specifici lelinee seriali, che in certi casi, come avviene per +a dispositivi specifici come le linee seriali, che in certi casi, come avviene per buona parte dei dispositivi embedded su cui gira Linux come router, access point, ecc. sono l'unica opzione per una avere una \textit{console} di sistema. @@ -2520,7 +2520,7 @@ Qui vanno le cose su \func{openpty} e compagnia. % TODO materiale generico sul layer TTY % vedi http://www.linusakesson.net/programming/tty/index.php -% LocalWords: kernel multitasking job control BSD POSIX shell sez group +% LocalWords: kernel multitasking job control BSD POSIX shell sez group SysV % LocalWords: foreground process bg fg waitpid WUNTRACED pgrp session sched % LocalWords: struct pgid sid pid ps getpgid getpgrp unistd void errno int % LocalWords: ESRCH getsid glibc system call XOPEN SOURCE EPERM setpgrp EACCES @@ -2558,7 +2558,7 @@ Qui vanno le cose su \func{openpty} e compagnia. % LocalWords: closelog dmesg sysctl klogctl sys ERESTARTSYS ConsoleKit to CoPy % LocalWords: loglevel message libc klog mydmesg CAP ADMIN LXC pipelining UID % LocalWords: TIOCSPGRP GID IUTF UTF LOBLK NONBLOCK CMSPAR MARK VDSUSP VSTATUS -% LocalWords: cfsetspeed raw cfmakeraw +% LocalWords: cfsetspeed raw cfmakeraw dell'I SVr l'I %%% Local Variables: %%% mode: latex -- 2.39.5 From 6bb88c30a34e49a8d9f87e8214e880eb6209c6fe Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Wed, 23 Oct 2024 16:29:38 +0200 Subject: [PATCH 14/16] Aggiunti TODO per variazioni introdotte da nuovi kernel --- filedir.tex | 3 +++ fileio.tex | 3 +++ procadv.tex | 9 +++++++-- 3 files changed, 13 insertions(+), 2 deletions(-) diff --git a/filedir.tex b/filedir.tex index bc1f5ab..410de41 100644 --- a/filedir.tex +++ b/filedir.tex @@ -1409,6 +1409,9 @@ trattazione, di queste funzioni, rimandando al manuale della \acr{glibc} % filesystem, vedi https://lwn.net/Articles/759499/ e % https://git.kernel.org/linus/f1b5618e013a +% TODO con il 6.8 sono state introdotte le syscall listmount() and statmount() +% system calls, vedi https://lwn.net/Articles/950569/ e +% https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git/commit/?id=8c9440fea774 \section{La gestione di file e directory} \label{sec:file_dir} diff --git a/fileio.tex b/fileio.tex index 55c076e..d1b833f 100644 --- a/fileio.tex +++ b/fileio.tex @@ -2918,6 +2918,9 @@ il nome indicato nel precedente prototipo), è riportata di seguito: o \errcode{EMFILE} se il processo ha già raggiunto il massimo numero di descrittori consentito. + % TODO: trattare F_DUPFD_QUERY aggiunta con il kernel 6.10 + % TODO: trattare F_CREATE_QUERY aggiunta con il kernel 6.12 + \item[\constd{F\_DUPFD\_CLOEXEC}] ha lo stesso effetto di \const{F\_DUPFD}, ma in più attiva il flag di \textit{close-on-exec} sul file descriptor duplicato, in modo da evitare una successiva chiamata con diff --git a/procadv.tex b/procadv.tex index 4b5912e..d7b8aef 100644 --- a/procadv.tex +++ b/procadv.tex @@ -1492,12 +1492,14 @@ alcune opzioni di controllo attivabili via \func{sysctl} o il filesystem % TODO: trattare pure protected_regular e protected_fifos introdotti con il % 4.19 (vedi https://lwn.net/Articles/763106/) - - % TODO: trattare keyctl (man 2 keyctl) % (fare sezione dedicata ????) % TODO documentare la Crypto API del kernel +% TODO: trattere le syscall di gestione dei Linux Security Modules +% lsm_list_modules(), lsm_get_self_attr() e lsm_set_self_attr(), aggiunte con +% il 6.8, vedi https://lwn.net/Articles/919059/ e +% https://docs.kernel.org/next/userspace-api/lsm.html % TODO trattare le funzioni di protezione della memoria pkey_alloc, pkey_free, % pkey_mprotect, introdotte con il kernel 4.8, vedi @@ -1909,6 +1911,9 @@ Introdotta a partire dal kernel 2.4.21, solo su PowerPC. % TODO documentare PR_SET_MDWE in 6.3, vedi % https://git.kernel.org/linus/b507808ebce2 +% TODO documentare PR_SET_MEMORY_MERGE in 6.4, vedi +% https://lwn.net/Articles/953141/ + \label{sec:prctl_operation} \end{basedescript} -- 2.39.5 From 044a7e80feafaf0bdfc9f9c70128a4d36a2e3ffa Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: piccardi Date: Wed, 5 Feb 2025 11:48:50 +0100 Subject: [PATCH 15/16] Piccole correzioni --- session.tex | 26 +++++++++++++------------- 1 file changed, 13 insertions(+), 13 deletions(-) diff --git a/session.tex b/session.tex index ac90872..54bd915 100644 --- a/session.tex +++ b/session.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% session.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2025 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -44,9 +44,9 @@ Originariamente si trattava di dispositivi specifici (i terminali seriali, se non addirittura le telescriventi). Oggi questa interfaccia viene in genere emulata o tramite programmi o con le cosiddette console virtuali associate a monitor e tastiera, ma esiste sempre la possibilità di associarla direttamente -a dispositivi specifici come le linee seriali, che in certi casi, come avviene per -buona parte dei dispositivi embedded su cui gira Linux come router, access -point, ecc. sono l'unica opzione per una avere una \textit{console} di +a dispositivi specifici come le linee seriali, che in certi casi, come avviene +per buona parte dei dispositivi embedded su cui gira Linux, come router, +access point, ecc. sono l'unica opzione per una avere una \textit{console} di sistema. @@ -560,15 +560,15 @@ terminati. \label{sec:sess_login} L'organizzazione del sistema del job control è strettamente connessa alle -modalità con cui un utente accede al sistema per dare comandi, collegandosi ad +modalità con cui un utente accede al sistema per dare comandi collegandosi ad esso con un terminale, che sia questo realmente tale, come un VT100 collegato -ad una seriale, o virtuale, come quelli associati a schermo e tastiera o ad una -connessione di rete. Dato che i concetti base sono gli stessi, e dato che alla -fine le differenze sono nel dispositivo cui il kernel associa i file standard -(vedi tab.~\ref{tab:file_std_files}) per l'I/O, tratteremo solo il caso -classico del terminale, in generale nel caso di login via rete o di terminali -lanciati dall'interfaccia grafica cambia anche il processo da cui ha origine -l'esecuzione della shell. +ad una seriale, o virtuale, come quelli associati a schermo e tastiera o ad +una connessione di rete. Dato che i concetti base sono gli stessi, e dato che +alla fine le differenze sono nel dispositivo cui il kernel associa i file +standard (vedi tab.~\ref{tab:file_std_files}) per l'I/O, tratteremo solo il +caso classico del terminale, in generale nel caso di login via rete o di +terminali lanciati dall'interfaccia grafica cambia anche il processo da cui ha +origine l'esecuzione della shell. Abbiamo già brevemente illustrato in sez.~\ref{sec:intro_kern_and_sys} le modalità con cui il sistema si avvia, e di come, a partire da \cmd{init}, @@ -589,7 +589,7 @@ definito nello stesso file. Tralasciando la descrizione del sistema dei \textit{run level}, (per il quale si rimanda alla lettura delle pagine di manuale di \cmd{init} e di -\file{inittab} o alla trattazione in sez.~5.3 di \cite{AGL}) quello che +\file{inittab} o alla trattazione in sez.~5.4.5 di \cite{AGL}) quello che comunque viene sempre fatto è di eseguire almeno una istanza di un programma che permetta l'accesso ad un terminale. Uno schema di massima della procedura è riportato in fig.~\ref{fig:sess_term_login}. -- 2.39.5 From df6cd5c54af40065d39e1c6dcb49a642701a2892 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Wed, 5 Feb 2025 12:00:08 +0100 Subject: [PATCH 16/16] Note di copyright 2025 --- build.tex | 2 +- errors.tex | 2 +- fileadv.tex | 2 +- filedir.tex | 5 ++++- fileio.tex | 2 +- gapil.tex | 4 ++-- intro.tex | 2 +- ipc.tex | 2 +- macro.tex | 2 +- netlayer.tex | 2 +- network.tex | 2 +- othersock.tex | 2 +- preambolo.tex | 2 +- pref.tex | 2 +- process.tex | 2 +- prochand.tex | 2 +- ringraziamenti.tex | 2 +- signal.tex | 2 +- sockadv.tex | 2 +- sockctrl.tex | 2 +- socket.tex | 2 +- system.tex | 2 +- tcpsock.tex | 2 +- thread.tex | 2 +- trasplayer.tex | 2 +- 25 files changed, 29 insertions(+), 26 deletions(-) diff --git a/build.tex b/build.tex index ad1ba8f..f695fdf 100644 --- a/build.tex +++ b/build.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% build.tex %% -%% Copyright (C) 1999-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, +%% Copyright (C) 1999-2025 Simone Piccardi. Permission is granted to copy, %% distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/errors.tex b/errors.tex index 18d618c..7fcbaf8 100644 --- a/errors.tex +++ b/errors.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% errors.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2025 Simone Piccardi. 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Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2025 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", @@ -5343,6 +5343,9 @@ l'argomento \param{name} secondo le stesse modalità già illustrate in precedenza per le altre funzioni relative alla gestione degli attributi estesi. +% TODO: aggiungere le varianti setxattrat(), getxattrat(), listxattrat(), and +% removexattrat() aggiunte con il kernel 6.13 (qui o nella at functions) + \itindend{Extended~Attributes} diff --git a/fileio.tex b/fileio.tex index e5b427e..5ab716c 100644 --- a/fileio.tex +++ b/fileio.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% fileio.tex (merge fileunix.tex - filestd.tex) %% -%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2025 Simone Piccardi. 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Permission is granted to copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free Documentation License, Version 1.3 or any later version published by the Free Software Foundation; with the Invariant Sections being ``Un preambolo'' diff --git a/intro.tex b/intro.tex index 74091fc..1a45c66 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% intro.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2025 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index 415b2a2..482b52c 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% ipc.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2025 Simone Piccardi. 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Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2025 Simone Piccardi. Permission is granted to %% copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free %% Documentation License, Version 1.1 or any later version published by the %% Free Software Foundation; with the Invariant Sections being "Un preambolo", diff --git a/network.tex b/network.tex index 7672423..2953b04 100644 --- a/network.tex +++ b/network.tex @@ -1,6 +1,6 @@ %% network.tex %% -%% Copyright (C) 2000-2024 Simone Piccardi. Permission is granted to +%% Copyright (C) 2000-2025 Simone Piccardi. 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