From 82c12810df1f501f31f2abf8569d27082597c7fd Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Mon, 14 Mar 2005 00:07:39 +0000 Subject: [PATCH] parametro -> argomento --- prochand.tex | 33 +++++++++++++++++---------------- 1 file changed, 17 insertions(+), 16 deletions(-) diff --git a/prochand.tex b/prochand.tex index 0451852..8414fb2 100644 --- a/prochand.tex +++ b/prochand.tex @@ -1017,7 +1017,7 @@ usando le apposite funzioni trattate in sez.~\ref{sec:sig_strsignal}. Linux, seguendo un'estensione di BSD, supporta altre due funzioni per la lettura dello stato di terminazione di un processo, analoghe alle precedenti -ma che prevedono un ulteriore parametro attraverso il quale il kernel può +ma che prevedono un ulteriore argomento attraverso il quale il kernel può restituire al padre informazioni sulle risorse usate dal processo terminato e dai vari figli. Le due funzioni sono \funcd{wait3} e \funcd{wait4}, che diventano accessibili definendo la macro \macro{\_USE\_BSD}; i loro prototipi @@ -1028,8 +1028,8 @@ sono: \funcdecl{pid\_t wait4(pid\_t pid, int * status, int options, struct rusage * rusage)} - È identica a \func{waitpid} sia per comportamento che per i valori dei - parametri, ma restituisce in \param{rusage} un sommario delle risorse usate + È identica a \func{waitpid} sia per comportamento che per i valori degli + argomenti, ma restituisce in \param{rusage} un sommario delle risorse usate dal processo. \funcdecl{pid\_t wait3(int *status, int options, struct rusage *rusage)} @@ -1110,7 +1110,7 @@ prototipi sono: \funcdecl{int execvp(const char *file, char *const argv[])} Sostituiscono l'immagine corrente del processo con quella indicata nel primo -argomento. I parametri successivi consentono di specificare gli argomenti a +argomento. Gli argomenti successivi consentono di specificare gli argomenti a linea di comando e l'ambiente ricevuti dal nuovo processo. \bodydesc{Queste funzioni ritornano solo in caso di errore, restituendo -1; @@ -1120,8 +1120,8 @@ linea di comando e l'ambiente ricevuti dal nuovo processo. Per capire meglio le differenze fra le funzioni della famiglia si può fare riferimento allo specchietto riportato in tab.~\ref{tab:proc_exec_scheme}. La -prima differenza riguarda le modalità di passaggio dei parametri che poi -andranno a costituire gli argomenti a linea di comando (cioè i valori di +prima differenza riguarda le modalità di passaggio dei valori che poi andranno +a costituire gli argomenti a linea di comando (cioè i valori di \param{argv} e \param{argc} visti dalla funzione \func{main} del programma chiamato). @@ -1168,10 +1168,10 @@ per indicare il nome del file che contiene il programma che verr La seconda differenza fra le funzioni riguarda le modalità con cui si specifica il programma che si vuole eseguire. Con lo mnemonico \code{p} si indicano le due funzioni che replicano il comportamento della shell nello -specificare il comando da eseguire; quando il parametro \param{file} non -contiene una ``\file{/}'' esso viene considerato come un nome di programma, e -viene eseguita automaticamente una ricerca fra i file presenti nella lista di -directory specificate dalla variabile di ambiente \var{PATH}. Il file che +specificare il comando da eseguire; quando l'argomento \param{file} non +contiene una ``\texttt{/}'' esso viene considerato come un nome di programma, +e viene eseguita automaticamente una ricerca fra i file presenti nella lista +di directory specificate dalla variabile di ambiente \var{PATH}. Il file che viene posto in esecuzione è il primo che viene trovato. Se si ha un errore relativo a permessi di accesso insufficienti (cioè l'esecuzione della sottostante \func{execve} ritorna un \errcode{EACCES}), la ricerca viene @@ -1191,11 +1191,12 @@ indicato dall'argomento \param{path}, che viene interpretato come il \end{figure} La terza differenza è come viene passata la lista delle variabili di ambiente. -Con lo mnemonico \code{e} vengono indicate quelle funzioni che necessitano di -un vettore di parametri \var{envp[]} analogo a quello usato per gli argomenti -a riga di comando (terminato quindi da un \val{NULL}), le altre usano il -valore della variabile \var{environ} (vedi sez.~\ref{sec:proc_environ}) del -processo di partenza per costruire l'ambiente. +Con lo mnemonico \texttt{e} vengono indicate quelle funzioni che necessitano +di un vettore di parametri \var{envp[]} analogo a quello usato per gli +argomenti a riga di comando (terminato quindi da un \val{NULL}), le altre +usano il valore della variabile \var{environ} (vedi +sez.~\ref{sec:proc_environ}) del processo di partenza per costruire +l'ambiente. Oltre a mantenere lo stesso \acr{pid}, il nuovo programma fatto partire da \func{exec} assume anche una serie di altre proprietà del processo chiamante; @@ -1664,7 +1665,7 @@ Le due funzioni sono identiche, quanto detto per la prima riguardo gli user-ID si applica alla seconda per i group-ID. I processi non privilegiati possono cambiare uno qualunque degli user-ID solo ad un valore corrispondente o all'user-ID reale, o a quello effettivo o a quello salvato, l'amministratore -può specificare i valori che vuole; un valore di -1 per un qualunque parametro +può specificare i valori che vuole; un valore di -1 per un qualunque argomento lascia inalterato l'identificatore corrispondente. Per queste funzioni esistono anche due controparti che permettono di leggere -- 2.30.2