From 6e257bf71f9acd5839dbae72de3dc9523cfb47c9 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Thu, 21 Dec 2006 22:25:26 +0000 Subject: [PATCH] Altre correzioni da Alessio Frusciante. --- intro.tex | 32 ++++++++++++++++---------------- 1 file changed, 16 insertions(+), 16 deletions(-) diff --git a/intro.tex b/intro.tex index 6b95412..1d19ac6 100644 --- a/intro.tex +++ b/intro.tex @@ -62,14 +62,14 @@ all'hardware, mentre i programmi normali vengono eseguiti in modalit (e non possono accedere direttamente alle zone di memoria riservate o alle porte di input/output). -Una parte del kernel, lo \textit{scheduler}\itindex{scheduler}, si occupa di +Una parte del kernel, lo \itindex{scheduler} \textit{scheduler}, si occupa di stabilire, ad intervalli fissi e sulla base di un opportuno calcolo delle priorità, quale ``\textsl{processo}'' deve essere posto in esecuzione (il -cosiddetto \textit{prehemptive - multitasking}\itindex{prehemptive~multitasking}). Questo verrà comunque -eseguito in modalità protetta; quando necessario il processo potrà accedere -alle risorse hardware soltanto attraverso delle opportune chiamate al sistema -che restituiranno il controllo al kernel. +cosiddetto \itindex{prehemptive~multitasking} \textit{prehemptive + multitasking}). Questo verrà comunque eseguito in modalità protetta; quando +necessario il processo potrà accedere alle risorse hardware soltanto +attraverso delle opportune chiamate al sistema che restituiranno il controllo +al kernel. La memoria viene sempre gestita dal kernel attraverso il meccanismo della \textsl{memoria virtuale}\index{memoria~virtuale}, che consente di assegnare a @@ -117,13 +117,13 @@ avvio del sistema (il cosiddetto \textit{bootstrap}\footnote{il nome deriva da un'espressione gergale che significa ``sollevarsi da terra tirandosi per le stringhe delle scarpe'', per indicare il compito, almeno apparentemente impossibile, di far eseguire un programma a partire da un computer appena - acceso che appunto non ne contiene nessuno; non è impossibile appunto perché - in realtà c'è un programma iniziale, che è appunto il BIOS.}), incaricandosi -di caricare il kernel in memoria e di farne partire l'esecuzione; -quest'ultimo, dopo aver inizializzato le periferiche, farà partire il primo -processo, \cmd{init}, che è quello che a sua volta farà partire tutti i -processi successivi. Fra questi ci sarà pure quello che si occupa di dialogare -con la tastiera e lo schermo della console, e quello che mette a disposizione + acceso che appunto non ne contiene nessuno; non è impossibile perché in + realtà c'è un programma iniziale, che è il BIOS.}), incaricandosi di +caricare il kernel in memoria e di farne partire l'esecuzione; quest'ultimo, +dopo aver inizializzato le periferiche, farà partire il primo processo, +\cmd{init}, che è quello che a sua volta farà partire tutti i processi +successivi. Fra questi ci sarà pure quello che si occupa di dialogare con la +tastiera e lo schermo della console, e quello che mette a disposizione dell'utente che si vuole collegare, un terminale e la \textit{shell} da cui inviare i comandi. @@ -187,7 +187,7 @@ usate nella programmazione. Questo è importante da capire perché programmare in Linux significa anzitutto essere in grado di usare le varie interfacce contenute nella Libreria Standard -del C, in quanto né il kernel, né il linguaggio C, implementano direttamente +del C, in quanto né il kernel, né il linguaggio C implementano direttamente operazioni comuni come l'allocazione dinamica della memoria, l'input/output bufferizzato o la manipolazione delle stringhe, presenti in qualunque programma. @@ -575,7 +575,7 @@ del nome \textit{Unix 98}, usato spesso anche per riferirsi allo standard. \label{sec:intro_bsd} Lo sviluppo di BSD iniziò quando la fine della collaborazione fra l'Università -di Berkley e la AT\&T generò una delle prime e più importanti fratture del +di Berkeley e la AT\&T generò una delle prime e più importanti fratture del mondo Unix. L'Università di Berkley proseguì nello sviluppo della base di codice di cui disponeva, e che presentava parecchie migliorie rispetto alle versioni allora disponibili, fino ad arrivare al rilascio di una versione @@ -583,7 +583,7 @@ completa di Unix, chiamata appunto BSD, del tutto indipendente dal codice della AT\&T. Benché BSD non sia uno standard formalizzato, l'implementazione di Unix -dell'Università di Berkley, ha provveduto nel tempo una serie di estensioni e +dell'Università di Berkeley, ha provveduto nel tempo una serie di estensioni e API di grande rilievo, come i link simbolici, la funzione \code{select} ed i socket. -- 2.30.2