From 69542c2b97bf49839e1e4a19252e37b6d39235a2 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Sun, 19 Jun 2005 21:50:28 +0000 Subject: [PATCH] Tolti dei rimasugli di un bruttissimo anglicismo --- filestd.tex | 2 +- ipc.tex | 8 ++++---- session.tex | 21 ++++++++++----------- 3 files changed, 15 insertions(+), 16 deletions(-) diff --git a/filestd.tex b/filestd.tex index b507ea0..ba27efa 100644 --- a/filestd.tex +++ b/filestd.tex @@ -863,7 +863,7 @@ contenente le dimensioni del buffer suddetto. Se il buffer di destinazione è sufficientemente ampio la stringa viene scritta subito, altrimenti il buffer viene allargato usando \func{realloc} e la nuova -dimensione ed il nuovo puntatore vengono passata indietro (si noti infatti +dimensione ed il nuovo puntatore vengono restituiti indietro (si noti infatti come per entrambi gli argomenti si siano usati dei \itindex{value~result~argument}\textit{value result argument}, passando dei puntatori anziché i valori delle variabili, secondo la tecnica spiegata in diff --git a/ipc.tex b/ipc.tex index 4894732..dc314c7 100644 --- a/ipc.tex +++ b/ipc.tex @@ -942,9 +942,9 @@ tab.~\ref{tab:file_mode_flags}\footnote{se per il proprietario, il suo gruppo e tutti gli altri. Quando l'oggetto viene creato i campi \var{cuid} e \var{uid} di -\struct{ipc\_perm} ed i campi \var{cgid} e \var{gid} vengono settati -rispettivamente al valore dell'user-ID e del group-ID effettivo del processo che -ha chiamato la funzione, ma, mentre i campi \var{uid} e \var{gid} possono +\struct{ipc\_perm} ed i campi \var{cgid} e \var{gid} vengono impostati +rispettivamente al valore dell'user-ID e del group-ID effettivo del processo +che ha chiamato la funzione, ma, mentre i campi \var{uid} e \var{gid} possono essere cambiati, i campi \var{cuid} e \var{cgid} restano sempre gli stessi. Il controllo di accesso è effettuato a due livelli. Il primo livello è nelle @@ -966,7 +966,7 @@ controlli \item se l'user-ID effettivo del processo corrisponde o al valore del campo \var{cuid} o a quello del campo \var{uid} ed il permesso per il proprietario in \var{mode} è appropriato\footnote{per appropriato si intende che è - settato il permesso di scrittura per le operazioni di scrittura e quello + impostato il permesso di scrittura per le operazioni di scrittura e quello di lettura per le operazioni di lettura.} l'accesso è consentito. \item se il group-ID effettivo del processo corrisponde o al valore del campo \var{cgid} o a quello del campo \var{gid} ed il permesso diff --git a/session.tex b/session.tex index 7f6a999..68fa465 100644 --- a/session.tex +++ b/session.tex @@ -395,7 +395,6 @@ corrispondenti segnali (rispettivamente \const{SIGTSTP}, \const{SIGINT}, a tutti i processi del raggruppamento di \textit{foreground}; in questo modo la shell può gestire il blocco e l'interruzione dei vari comandi. -% \| Per completare la trattazione delle caratteristiche del job control legate al terminale di controllo, occorre prendere in considerazione i vari casi legati @@ -563,7 +562,7 @@ Infine attraverso l'uso di \func{setuid}, \func{setgid} e \func{initgroups} verrà cambiata l'identità del proprietario del processo, infatti, come spiegato in sez.~\ref{sec:proc_setuid}, avendo invocato tali funzioni con i privilegi di amministratore, tutti gli user-ID ed i group-ID (reali, effettivi -e salvati) saranno settati a quelli dell'utente. +e salvati) saranno impostati a quelli dell'utente. A questo punto \cmd{login} provvederà (fatte salve eventuali altre azioni iniziali, come la stampa di messaggi di benvenuto o il controllo della posta) @@ -576,7 +575,7 @@ in sez.~\ref{sec:sess_job_control_overview}. Dato che il processo padre resta sempre \cmd{init} quest'ultimo potrà provvedere, ricevendo un \const{SIGCHLD} all'uscita della shell quando la sessione di lavoro è terminata, a rilanciare \cmd{getty} sul terminale per -ripetere da capo tutto il procedimento. +ripetere da capo tutto il procedimento. @@ -832,7 +831,7 @@ devono essere forniti secondo quanto richiesto da \param{format}. L'argomento \param{priority} permette di impostare sia la \textit{facility} che la \textit{priority} del messaggio. In realtà viene prevalentemente usato -per specificare solo quest'ultima in quanto la prima viene di norma +per specificare solo quest'ultima in quanto la prima viene di norma preimpostata con \func{openlog}. La priorità è indicata con un valore numerico\footnote{le \acr{glibc}, seguendo POSIX.1-2001, prevedono otto diverse priorità ordinate da 0 a 7, in ordine di importanza decrescente; @@ -880,7 +879,7 @@ Imposta la maschera dei log al valore specificato. Le routine di gestione mantengono per ogni processo una maschera che determina quale delle chiamate effettuate a \func{syslog} verrà effettivamente registrata. La registrazione viene disabilitata per tutte quelle priorità che -non rientrano nella maschera; questa viene settata usando la macro +non rientrano nella maschera; questa viene impostata usando la macro \macro{LOG\_MASK(p)} dove \code{p} è una delle costanti di tab.~\ref{tab:sess_syslog_priority}. É inoltre disponibile anche la macro \macro{LOG\_UPTO(p)} che permette di specificare automaticamente tutte le @@ -1129,7 +1128,7 @@ modificare i bit su cui non si interviene. parità, se non impostato un carattere con errori di parità viene letto come uno \texttt{0x00}. Se un carattere ha il valore \texttt{0xFF} e \const{ISTRIP} - non è settato, per evitare ambiguità esso viene sempre + non è impostato, per evitare ambiguità esso viene sempre riportato come \texttt{0xFF 0xFF}.\\ \const{ISTRIP} & Se impostato i caratteri in input sono tagliati a sette bit mettendo a zero il bit più significativo, altrimenti @@ -1145,7 +1144,7 @@ modificare i bit su cui non si interviene. gruppo in foreground anche l'invio di \const{SIGINT} ai processi di quest'ultimo. Se invece \const{BRKINT} non è impostato un BREAK viene letto come un carattere - NUL, a meno che non sia settato \const{PARMRK} + NUL, a meno che non sia impostato \const{PARMRK} nel qual caso viene letto come la sequenza di caratteri \texttt{0xFF 0x00 0x00}.\\ \const{IGNCR} & Se impostato il carattere di ritorno carrello @@ -1179,7 +1178,7 @@ modificare i bit su cui non si interviene. carattere START. \\ \const{IMAXBEL}& Se impostato fa suonare il cicalino se si riempie la cosa di ingresso; in Linux non è implementato e il kernel si - comporta cose se fosse sempre settato (è una estensione + comporta cose se fosse sempre impostato (è una estensione BSD). \\ \hline \end{tabular} @@ -1549,10 +1548,10 @@ codice del tipo: La maggior parte di questi caratteri (tutti tranne \const{VTIME} e \const{VMIN}) hanno effetto solo quando il terminale viene utilizzato in modo canonico; per alcuni devono essere soddisfatte ulteriori richieste, ad esempio -\const{VINTR}, \const{VSUSP}, e \const{VQUIT} richiedono sia settato -\const{ISIG}; \const{VSTART} e \const{VSTOP} richiedono sia settato +\const{VINTR}, \const{VSUSP}, e \const{VQUIT} richiedono sia impostato +\const{ISIG}; \const{VSTART} e \const{VSTOP} richiedono sia impostato \const{IXON}; \const{VLNEXT}, \const{VWERASE}, \const{VREPRINT} richiedono sia -settato \const{IEXTEN}. In ogni caso quando vengono attivati i caratteri +impostato \const{IEXTEN}. In ogni caso quando vengono attivati i caratteri vengono interpretati e non sono passati sulla coda di ingresso. Per leggere ed scrivere tutte le varie impostazioni dei terminali viste finora -- 2.30.2