From 3b20c7a29e2e82592ae588cb9640cfb7dc4afb8a Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Simone Piccardi Date: Wed, 28 Nov 2001 00:12:36 +0000 Subject: [PATCH] Fatte feof, ferror, e messo hyperref --- Makefile | 2 +- filestd.tex | 126 +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++------------ fileunix.tex | 2 +- gapil.tex | 3 +- macro.tex | 2 +- system.tex | 2 +- 6 files changed, 103 insertions(+), 34 deletions(-) diff --git a/Makefile b/Makefile index c27c579..6c01a04 100644 --- a/Makefile +++ b/Makefile @@ -16,5 +16,5 @@ install: scp -r gapil* piccardi@firenze.linux.it:public_html clean: - rm -f *.dvi *.log *.ps *.html *.aux + rm -f *.dvi *.log *.ps *.html *.aux *.toc *.rel diff --git a/filestd.tex b/filestd.tex index bbc7bc0..c0a6283 100644 --- a/filestd.tex +++ b/filestd.tex @@ -271,33 +271,35 @@ funzioni delle librerie standard del C. \label{tab:file_fopen_mode} \end{table} -In realtà lo standard ANSI C prevede un totale di 15 possibili valori diversi -per \param{mode}, ma in \tabref{tab:file_fopen_mode} si sono riportati solo i -sei valori effettivi, ad essi può essere aggiunto pure il carattere \func{b} -(come ultimo carattere o nel mezzo agli altri per le stringhe di due -caratteri) che in altri sistemi operativi serve a distinguere i file binari -dai file di testo; in un sistema POSIX questa distinzione non esiste e il -valore viene accettato solo per compatibilità, ma non ha alcun effetto. - -Inoltre nel caso si usi \func{fdopen} i valori specificati da \param{mode} -devono essere compatibili con quelli con cui il file descriptor è stato -aperto. Inoltre i modi \cmd{w} e \cmd{w+} non troncano il file. La posizione -nello stream viene settata a quella corrente nel file descriptor, e le -variabili di errore e di fine del file sono cancellate. Il file non viene -duplicato e verrà chiuso alla chiusura dello stream. +In realtà lo standard ANSI C prevede un totale di 15 possibili valori +diversi per \param{mode}, ma in \tabref{tab:file_fopen_mode} si sono +riportati solo i sei valori effettivi, ad essi può essere aggiunto pure +il carattere \func{b} (come ultimo carattere o nel mezzo agli altri per +le stringhe di due caratteri) che in altri sistemi operativi serve a +distinguere i file binari dai file di testo; in un sistema POSIX questa +distinzione non esiste e il valore viene accettato solo per +compatibilità, ma non ha alcun effetto. + +Inoltre nel caso si usi \func{fdopen} i valori specificati da +\param{mode} devono essere compatibili con quelli con cui il file +descriptor è stato aperto. Inoltre i modi \cmd{w} e \cmd{w+} non +troncano il file. La posizione nello stream viene settata a quella +corrente nel file descriptor, e le variabili di errore e di fine del +file sono cancellate. Il file non viene duplicato e verrà chiuso alla +chiusura dello stream. I nuovi file saranno creati secondo quanto visto in -\secref{sec:file_ownership} ed avranno i permessi di accesso settati al valore -\macro{S\_IRUSR|S\_IWUSR|S\_IRGRP|S\_IWGRP|S\_IROTH|S\_IWOTH} (pari a -\macro{0666}) modificato secondo il valore di \acr{umask} per il processo (si -veda \secref{sec:file_umask}). - -In caso di file aperti in lettura e scrittura occorre ricordarsi che c'è di -messo una bufferizzazione; per questo motivo lo standard ANSI C richiede che -ci sia una operazione di posizionamento fra una operazione di output ed una di -input o viceversa (eccetto il caso in cui l'input ha incontrato la fine del -file), altrimenti una lettura può ritornare anche il risultato di scritture -precedenti l'ultima effettuata. +\secref{sec:file_ownership} ed avranno i permessi di accesso settati al +valore \macro{S\_IRUSR|S\_IWUSR|S\_IRGRP|S\_IWGRP|S\_IROTH|S\_IWOTH} +(pari a \macro{0666}) modificato secondo il valore di \acr{umask} per il +processo (si veda \secref{sec:file_umask}). + +In caso di file aperti in lettura e scrittura occorre ricordarsi che c'è +di messo una bufferizzazione; per questo motivo lo standard ANSI C +richiede che ci sia una operazione di posizionamento fra una operazione +di output ed una di input o viceversa (eccetto il caso in cui l'input ha +incontrato la fine del file), altrimenti una lettura può ritornare anche +il risultato di scritture precedenti l'ultima effettuata. Per questo motivo è una buona pratica (e talvolta necessario) far seguire ad una scrittura una delle funzioni \func{fflush}, \func{fseek}, \func{fsetpos} o @@ -346,13 +348,74 @@ chiuso i file e prima di uscire (si ricordi quanto visto in \subsection{Lettura e scrittura su uno stream} \label{sec:file_io} +Una delle caratteristiche più utili dell'interfaccia degli stream è la +ricchezza delle funzioni disponibili per le operazioni di lettura e +scrittura sui file. Sono infatti previste ben tre diverse modalità +modalità di input/output non formattato: +\begin{enumerate} +\item\textsl{a blocchi} in cui legge/scrive un blocco di dati alla + volta, vedi \secref{sec:file_block_io}. +\item\textsl{di linea} in cui si legge/scrive una linea (terminata dal + carattere di newline \verb|\n|) alla volta, vedi + \secref{sec:file_line_io}. +\item\textsl{a catatteri} in cui si legge/scrive un carattere alla + volta (con la bufferizzazione gestita automaticamente dalla libreria), + vedi \secref{sec:file_char_io}. +\end{enumerate} +e una modalità di input/output formattato. + +A differenza dell'interfaccia dei file descriptor il raggiungimento +della fine del file è considerato un errore, e viene notificato come +tale dai valori di uscita delle varie funzioni; nella maggior parte dei +casi questo avviene con la restituzione del valore intero (di tipo +\type{int}) \macro{EOF}\footnote{la costante deve essere negativa, le + \acr{glibc} usano -1, altre implementazioni possono avere valori + diversi.} definito anch'esso nell'header \func{stdlib.h}. + +Dato che le funzioni dell'interfaccia degli stream sono funzioni di +libreria, esse non settano la variabile \var{errno}, che mantiene il +valore settato dalla system call che ha riportato l'errore, ma siccome +la condizione di end-of-file è anch'essa segnalata come errore, non +esisterebbe alcuna possibilità di distinguerla da un errore (\var{errno} +potrebbe essere stata settata in una altra occasione, vedi +\secref{sec:sys_errno}). + +Per questo motivo tutte le implementazioni delle librerie standard +mantengono per ogni stream almeno due flag all'interno dell'oggetto +\type{FILE}, il flag di \textit{end-of-file}, che segnala che si è +raggiunta la fine del file in lettura, e quello di errore, che segnala +la presenza di un qualche errore nelle operazioni di input/output; +questi flag possono essere riletti dalle funzioni: +\begin{functions} + \headdecl{stdio.h} + \funcdecl{int feof(FILE *stream)} + Controlla il flag di end-of-file di \param{stream}. + \funcdecl{int ferror(FILE *stream)} + Controlla il flag di errore di \param{stream}. + + Entrambe le funzioni ritornano un valore diverso da zero se i relativi + flag sono settati. +\end{functions} +\noindent si tenga presente comunque che la lettura di questi flag segnala +soltanto che si è avuto un errore, o si è raggiunta la fine del file, in +una precedente operazione sullo stream. + +Entrambi i flag (di errore e di end-of-file) possono essere cancellati +usando la funzione \func{clearerr}, il cui prototipo è: +\begin{prototype}{stdio.h}{void clearerr( FILE *stream)} + Cancella i flag di errore ed end-of-file di \param{stream}. +\end{prototype} +\noindent in genere si usa questa funziona una volta che si sia identificata e +corretta la causa di un errore per evitare di mantenere i flag attivi, +così da poter rilevare una successiva ulteriore condizione di errore. -\subsection{Posizionamento su uno stream} -\label{sec:file_fseek} +\subsection{Input/output a blocchi} +\label{sec:file_block_io} -\subsection{Input/output binario} -\label{sec:file_binary_io} + +\subsection{Input/output a caratteri singoli} +\label{sec:file_char_io} \subsection{Input/output di linea} @@ -363,6 +426,11 @@ chiuso i file e prima di uscire (si ricordi quanto visto in \label{sec:file_formatted_io} +\subsection{Posizionamento su uno stream} +\label{sec:file_fseek} + + + \section{Funzioni avanzate} \label{sec:file_stream_adv_func} diff --git a/fileunix.tex b/fileunix.tex index ebba51b..ba83b4d 100644 --- a/fileunix.tex +++ b/fileunix.tex @@ -477,7 +477,7 @@ Non tutti i file supportano la capacit questo caso la funzione ritorna l'errore \macro{EPIPE}. Questo, oltre che per i tre casi citati nel prototipo, vale anche per tutti quei dispositivi che non supportano questa funzione, come ad esempio per le \acr{tty}\footnote{altri - sistemi, usando \macro{SEEK\_SET} in questo caso ritornano il numero di + sistemi, usando \macro{SEEK\_SET}, in questo caso ritornano il numero di caratteri che vi sono stati scritti}. Lo standard POSIX però non specifica niente al proposito. Infine alcuni device, ad esempio \file{/dev/null}, non causano un errore ma restituiscono un valore indefinito. diff --git a/gapil.tex b/gapil.tex index ed7c9d6..bdf9efb 100644 --- a/gapil.tex +++ b/gapil.tex @@ -1,4 +1,4 @@ -%% +%% %% GaPiL : Guida alla Programmazione in Linux %% %% S. Piccardi Oct. 2000 @@ -7,6 +7,7 @@ %% \documentclass[a4paper,11pt,twoside,italian]{book} \usepackage[latin1]{inputenc} +\usepackage{hyperref} \usepackage{booktabs} \usepackage{pstcol} \usepackage{pst-node} diff --git a/macro.tex b/macro.tex index 05509cc..632737d 100644 --- a/macro.tex +++ b/macro.tex @@ -97,9 +97,9 @@ tab.~\thechapter.\theusercount} \newcommand{\funcdecl}[1]{\item\texttt{#1}\par} \newenvironment{functions} {% defining what is done by \begin - \footnotesize \center \begin{minipage}[c]{14cm} + \footnotesize \begin{description*}{}{} } {% defining what is done by \end diff --git a/system.tex b/system.tex index 3767286..ea7f38e 100644 --- a/system.tex +++ b/system.tex @@ -70,7 +70,7 @@ Esamineremo in questa sezione le sue caratteristiche principali. \subsection{La variabile \func{errno}} -\label{sec:intro_errno} +\label{sec:sys_errno} Quasi tutte le funzioni delle librerie del C sono in grado di individuare e riportare condizioni di errore, ed è una buona norma di programmazione -- 2.30.2