From: Simone Piccardi Date: Sun, 18 Nov 2001 16:45:08 +0000 (+0000) Subject: modifiche varie + aggiunte sull'environment X-Git-Url: https://gapil.gnulinux.it/gitweb/?p=gapil.git;a=commitdiff_plain;h=b7520f656813ad8056bdf95eb4d7b41c0292058e modifiche varie + aggiunte sull'environment --- diff --git a/fileunix.tex b/fileunix.tex index f53b821..8c33fa3 100644 --- a/fileunix.tex +++ b/fileunix.tex @@ -893,7 +893,7 @@ valori \item[\macro{F\_GETFL}] ritorna il valore del \textit{file status flag}, permette cioè di rileggere quei bit settati da \func{open} all'apertura del file che vengono memorizzati (quelli riportati nella prima e terza sezione - di \tabref{tab:file_open_flags}). + di \tabref{tab:file_open_flags}). \item[\macro{F\_SETFL}] setta il \textit{file status flag} al valore specificato da \param{arg}, possono essere settati solo i bit riportati nella terza sezione di \tabref{tab:file_open_flags} (da verificare). @@ -936,6 +936,7 @@ La maggior parte delle funzionalit poter essere affrontate in dettaglio a questo punto; saranno riprese più avanti quando affronteremo le problematiche ad esse relative. +Per determinare le modalità di accesso inoltre può essere necessario usare la \subsection{La funzione \func{ioctl}} \label{sec:file_ioctl} diff --git a/gapil.tex b/gapil.tex index 3b8ed0b..db59c38 100644 --- a/gapil.tex +++ b/gapil.tex @@ -1,4 +1,4 @@ -%% +%% %% GaPiL : Guida alla Programmazione in Linux %% %% S. Piccardi Oct. 2000 diff --git a/process.tex b/process.tex index 4b896d8..aac25b1 100644 --- a/process.tex +++ b/process.tex @@ -969,7 +969,7 @@ variabili che normalmente sono definite dal sistema, Per convenzione le stringhe che definiscono l'ambiente sono tutte del tipo \textsl{\texttt{nome=valore}}. Inoltre alcune variabili, come quelle elencate in \curfig, sono definite dal sistema per essere usate da diversi programmi e -funzioni: per queste c'è l'ulteriore convezione di usare nomi espressi in +funzioni: per queste c'è l'ulteriore convenzione di usare nomi espressi in caratteri maiuscoli. Il kernel non usa mai queste variabili, il loro uso e la loro interpretazione è @@ -987,8 +987,42 @@ l'editor preferito da invocare in caso di necessit Gli standard POSIX e XPG3 definiscono alcune di queste variabili (le più comuni), come riportato in \ntab. GNU/Linux le supporta tutte e ne definisce -anche altre: per una lista parziale si può controllare \cmd{man environ}. +anche altre: per una lista più completa si può controllare \cmd{man environ}. +\begin{table}[htb] + \centering + \begin{tabular}[c]{|l|c|c|c|p{6cm}|} + \hline + \textbf{Variabile} & POSIX & XPG & Linux & \textbf{Descrizione} \\ + \hline + \hline + \macro{USER} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{LOGNAME} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{HOME} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{LANG} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{PATH} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{PWD} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{SHELL} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{TERM} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{PAGER} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{EDITOR} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \macro{BROWSER} & $\bullet$ & $\bullet$ & $\bullet$ & \\ + \end{tabular} + \caption{Variabile di ambiente più comuni definite da vari standard} + \label{tab:proc_env_var} +\end{table} + +Lo standard ANSI C, pur lasciando alle varie implementazioni i contenuti, +definisce la funzione \func{getenv} che permetta di ottenere i valori delle +varibili di ambiente, il suo prototipo è: + +\begin{prototype}{stdlib.h}{char *getenv(const char *name)} + Esamina l'ambiente del processo cercando una stringa che corrisponda a + quella specificata da \param{name}. + + La funzione \macro{NULL} se non trova nulla, o il puntatore alla stringa che + corrisponde (di solito nella forma \texttt{NOME=valore}). +\end{prototype} @@ -1073,6 +1107,27 @@ efficiente, quello dell'uscita in caso di errore. Il C però non consente di effettuare un salto ad una label definita in un'altra funzione, per cui se l'errore avviene in funzioni profondamente -annidate occorre usare la funzione \func{longjump}. +annidate occorre usare la funzioni \func{setjmp} e \func{longjmp}, il cui +prototipo è: +\begin{functions} + \headdecl{setjmp.h} + \funcdecl{void setjmp(jmp\_buf env)} + + La funzione salva il contesto dello stack in \param{env} per un successivo + uso da parte di \func{longjmp}. Il contesto viene invalidato se la routine + che ha chiamato \func{setjmp} ritorna. + + La funzione ritorna zero quando è chiamata direttamente e un valore diverso + da zero quando ritorna da una chiamata di \func{longjmp} che usa il contesto + salvato in predenza. + + \funcdecl{void longjmp(jmp\_buf env, int val)} + + Ripristina il contesto dello stack salvato dall'ultima chiamata di + \func{setjmp} con l'argomento \param{env}. Il programma prosegue dal ritorno + di \func{setjmp} con un valore \param{val}. Il valore di \param{val} deve + essere diverso da zero, se viene specficato 0 sarà usato 1 al suo posto. + La funzione non ritorna. +\end{functions}